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Oliva (UIL): “Un gesto di solidarietà che continueremo a portare avanti”.
Luperto (Emergency): “Grazie a queste donazioni possiamo restare a Gaza e curare le vittime della guerra”
Taranto, 23 settembre 2025 – Questa sera, presso la sede della UILM in piazza Bettolo, la UIL di Taranto e le sue categorie hanno consegnato a Emergency il contributo frutto della raccolta fondi lanciata nei giorni scorsi a sostegno della popolazione di Gaza, in particolare dei bambini vittime della guerra. All’incontro hanno preso parte il coordinatore territoriale UIL Taranto, Gennaro Oliva, e il coordinatore di Emergency Puglia-Basilicata, Flavio Luperto, insieme a rappresentanti sindacali delle categorie della UIL che hanno aderito all’iniziativa.
“Abbiamo scelto – ha dichiarato Gennaro Oliva – di prendere una posizione chiara avviando questa raccolta fondi per sostenere Emergency. I dati ufficiali parlano di oltre 10.600 bambini morti, ma quelli non ufficiali stimano circa 25.000 vittime solo tra i più piccoli. Non potevamo restare indifferenti di fronte a un genocidio che, come Auschwitz, sarà ricordato dalla storia. Come UIL Taranto e come categorie abbiamo raccolto 3.100 euro, a cui si sommeranno nei prossimi giorni i contributi di lavoratori, dirigenti sindacali e associazioni datoriali che hanno voluto partecipare. È un gesto simbolico ma concreto, che speriamo possa dare sollievo e, soprattutto, mantenere viva l’attenzione su questo dramma. La raccolta continuerà: invitiamo tutti a donare, perché a Gaza c’è ancora tantissimo bisogno”.
Parole di profonda gratitudine sono arrivate da Flavio Luperto, che ha illustrato l’impegno di Emergency: “Ringrazio la UIL e tutte le categorie per questa donazione importante. Non stiamo parlando di pochi spiccioli, ma di una cifra significativa che ci permette di continuare a garantire cure in una situazione estrema. A Gaza operiamo con due cliniche e un presidio sanitario costruito con mezzi di fortuna, dove offriamo assistenza medica di base, vaccinazioni e supporto alle donne incinte e ai bambini. Lì la gente muore non solo per i bombardamenti, ma anche di fame, sete e malattie curabili. Il nostro impegno è restare accanto alla popolazione, nonostante difficoltà enormi, perché la guerra è la negazione di ogni diritto, a partire dal più importante: quello alla vita”.
Durante la conferenza stampa è stato ricordato che la UIL nazionale ha avviato parallelamente un’altra iniziativa a sostegno della comunità cattolica di Gaza, guidata dal parroco Gabriel Romanelli. Un segno che si aggiunge all’impegno del territorio e che sottolinea la volontà del sindacato di schierarsi sempre dalla parte delle vittime.
La UIL di Taranto invita cittadini, lavoratori e aziende a continuare a donare utilizzando l’IBAN dedicato:
IBAN: IT73H0760101600000013822267
Intestato a: Emergency Iniziative
Causale: nome evento + mail donatore + cod. fisc./p. Iva donatore + per Gaza + rif. Gruppo Emergency Grottaglie-Carosino
“Il nostro impegno – ha concluso Oliva – non si esaurisce con la consegna di oggi. Continueremo a sensibilizzare, a raccogliere fondi e a chiedere la fine di questo massacro. La solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici, unita a quella dei cittadini, resta l’unica arma che abbiamo per opporci all’indifferenza e ribadire il diritto alla vita e alla pace”.
Taranto, 17 settembre 2025 – UIL di Taranto, con il coordinamento di Gennaro Oliva, esprime la sua solidarietà e vicinanza al popolo di Gaza, in particolare ai bambini che stanno subendo la parte più tragica e devastante di questa guerra. In un momento così delicato, dove la sofferenza umana è alle stelle, la UIL di Taranto ha deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere le vittime, in particolare attraverso l’intervento di Emergency, che da anni opera nelle zone più colpite dai conflitti.
“Abbiamo scelto di intraprendere questa iniziativa per rispondere in modo concreto al bisogno di solidarietà che giunge da Gaza. La guerra in corso sta colpendo in maniera indiscriminata i civili, con un impatto devastante sui più piccoli, che sono le vere vittime innocenti di questo conflitto. La UIL di Taranto, insieme a tutte le categorie collegate alla confederazione, si fa portavoce di una speranza di pace e di un impegno concreto a favore dei più deboli”, ha dichiarato Oliva.
La raccolta fondi è già iniziata e ha visto una risposta generosa da parte della UIL e delle categorie sindacali collegate. La somma che verrà devoluta a Emergency martedì 23 settembre 2025 sarà quella raccolta fino a quel momento, un contributo che rappresenta la solidarietà di tutta la comunità sindacale della UIL di Taranto. La cerimonia di consegna dell’assegno simbolico avverrà alle ore 18:00, presso la sede della UILM di Taranto, in piazza Bettolo, al 4° piano. Sarà presente anche Flavio Luperto, coordinatore di Emergency Puglia-Basilicata, che riceverà il contributo da parte della UIL di Taranto. La stampa tutta è invitata
Dettagli per la raccolta fondi:
IBAN: IT73H0760101600000013822267 intestato a Emergency Iniziative
Causale: nome evento + mail donatore + cod. Fisc./p.Iva donatore + per Gaza + rif. Gruppo Emergency Grottaglie-Carosino
La raccolta fondi non si concluderà il 23 settembre: cittadini, lavoratori e aziende del territorio potranno continuare a effettuare donazioni a questo stesso IBAN in qualsiasi momento, per sostenere i medici di Emergency nelle loro missioni umanitarie a Gaza.
“Il nostro impegno non si ferma alla raccolta fondi, ma è anche un forte appello alla pace, al rispetto dei diritti umani e alla fine immediata delle violenze. Non possiamo restare indifferenti di fronte a ciò che sta accadendo. In questo momento, Gaza ha bisogno di più che mai della nostra solidarietà”, ha aggiunto Oliva.
La UIL di Taranto rinnova, quindi, il suo impegno a favore dei diritti umani e delle popolazioni più vulnerabili, sottolineando che la solidarietà tra i lavoratori, le lavoratrici e tutte le persone di buona volontà è la forza che ci permette di sperare in un mondo migliore. Con la speranza che le armi tacciano e che la pace possa finalmente prevalere, la UIL continuerà a essere in prima linea nella difesa dei diritti di tutti, senza distinzioni di etnia, religione o provenienza.
Taranto, 16 settembre 2025 – La Uila Pesca di Taranto, attraverso il suo segretario generale Vincenzo Guarino, interviene con fermezza per smentire le dichiarazioni rilasciate dal giornalista Enzo Magistà durante una diretta televisiva su Rai3 del 14 settembre a “Mi Manda Rai Tre” nella quale ha affermato che le cozze di Taranto sarebbero allevate nel Mar Piccolo, inquinato dalla diossina. La Uila Pesca ritiene queste affermazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico e un attacco ingiustificato al lavoro di centinaia di operatori, mitilicoltori e ristoratori che, ogni giorno, portano avanti la loro attività rispettando rigorosamente le normative sanitarie e ambientali.
“Le dichiarazioni di Magistà – sottolinea Guarino – sono non solo errate, ma anche dannose per un intero settore produttivo che ha fatto della qualità e della trasparenza il proprio marchio di fabbrica. Da anni, gli enti preposti, come ASL, ARPA Puglia e la Capitaneria di Porto, monitorano e controllano la filiera della mitilicoltura in maniera rigorosa, garantendo che i mitili immessi sul mercato siano sani e sicuri. Il Mar Piccolo è soggetto a specifiche ordinanze sanitarie e le cozze vengono trasferite a zone più sicure, come il Secondo Seno, per il ciclo produttivo successivo alla scadenza dei limiti fissati per il Primo Seno, ovvero il 28 febbraio di ogni anno. Ogni prodotto venduto è quindi certificato e conforme alla normativa vigente”, ha precisato Guarino.
La Uila Pesca, inoltre, esprime la propria solidarietà e il proprio sostegno a tutti gli operatori del settore, a partire dai mitilicoltori, che con dedizione e sacrificio continuano a portare avanti un mestiere antico, ma cruciale per l’economia e la cultura di Taranto. “La cozza tarantina, la ‘Cozza Nera Tarantina’, non è solo un alimento, ma un simbolo della nostra identità e della nostra tradizione culinaria. Ogni attacco immotivato a questo prodotto colpisce l’anima stessa della città di Taranto”, ha aggiunto Guarino.
Oliva (UIL): “Dichiarazioni infondate minano la fiducia e il lavoro dei Tarantini”
Il coordinatore territoriale della UIL di Taranto, Gennaro Oliva, ha espresso una ferma condanna nei confronti delle dichiarazioni del giornalista Magistà, definendole irresponsabili e dannose per il settore della mitilicoltura tarantina.
“Le affermazioni del giornalista Enzo Magistà su una rete televisiva nazionale non solo danneggiano l’immagine della cozza tarantina, ma sono un’offesa alla cultura e alla tradizione della nostra città. Non è accettabile che, in un contesto già difficile, dove i nostri lavoratori sono alle prese con problemi reali come i cambiamenti climatici e la scarsità del prodotto, si facciano dichiarazioni prive di qualsiasi riscontro scientifico. La cozza tarantina è un simbolo di riscatto e orgoglio per Taranto, non solo per il suo valore gastronomico, ma anche per il significato culturale ed economico che porta con sé”, ha dichiarato Oliva.
“Non possiamo permettere che il lavoro di decine di cooperative, pescatori e ristoratori venga minato da allarmismi ingiustificati, che non solo danneggiano l’economia locale, ma ledono la fiducia che i consumatori hanno nei nostri prodotti. È necessario un approccio basato sui fatti, non sulle speculazioni mediatiche”, ha concluso Oliva, esprimendo il pieno sostegno della UIL ai lavoratori del settore.
La UIL, attraverso le sue strutture, continuerà a lavorare per difendere la qualità della produzione dei militi e per garantire che venga rispettato il principio di legalità, trasparenza e tutela della salute pubblica, promuovendo una gestione sostenibile del nostro patrimonio naturale e delle risorse del mare.
Squilla come una sveglia la lettera che CGIL, CISL e UIL Taranto suonano all’indirizzo di Sindaco e Presidente della Provincia di Taranto, Piero Bitetti e Gianfranco Palmisano.
In una lettera inviata questa mattina ai due rappresentanti istituzionali territoriali, il segretario generale della CGIL Taranto Giovanni D’Arcangelo, il segretario generale della CISL Taranto Brindisi Luigi Spinzi e il coordinatore territoriale della UIL Taranto Gennaro Oliva, caricano la molla delle emergenze e proprio per questo chiedono che si torni a discutere seriamente di azioni concrete per rispondere alla crisi.
Congiuntura che su Taranto ha molti indicatori di gravità.
“I dati ci dicono che la disoccupazione sul nostro territorio è al 13,5% contro il 7,7% della media nazionale (dati ISTAT riportati nel rendiconto sociale INPS 2023), un tasso di inattività al 49,8% mentre la media nazionale è al 33,3%. – dicono i rappresentati di CGIL, CISL e UIL – I giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti NEET, sono al 33,4%, e la media nazionale è al 24,1%. La fase di transizione industriale che dovrebbe avviarsi in un prossimo futuro, per nulla lontano, potrebbe aggravare una condizione già di per sé difficile”.
Accanto alla fotografia del presente si stenta ancora a delineare l’ipotesi di futuro e i sindacati non nascondono la loro preoccupazione.
La parola che meglio identifica questa fase è “immobilismo”.
“La mole degli investimenti pubblici sul territorio come il CIS, il JTF e il PNRR e i fondi di coesione sociale, deve essere rivolta alla gestione di queste problematiche, oggi solo oggetto di annunci di prospettive che rischiano di essere mancate” – dicono D’Arcangelo, Spinzi e Oliva.
Investimenti pubblici e interventi privati che dovrebbero accompagnare territori come Taranto nel loro cammino “green” di graduale abbandono del carbone, ma anche di rinascita di settori manifatturieri di utilità e strategicità che potrebbero incidere notevolmente in questo cambio di rotta.
CGIL, CISL e UIL chiedono la convocazione di un incontro urgente in sede istituzionale al fine di pooter avviare un percorso virtuoso e partecipato sullo stato dell’arte degli investimenti previsti e sulle ricadute occupazionali.
Taranto, 12 settembre 2025 – Uila Pesca di Taranto, attraverso il suo segretario generale Vincenzo Guarino, esprime la sua sincera gratitudine al Capitano di Vascello Rosario Meo, che dopo tre anni di servizio lascia la guida della Capitaneria di Porto di Taranto. Durante il suo mandato, il Capitano Meo ha dimostrato un impegno costante, una grande sensibilità e dedizione, affrontando con professionalità le numerose sfide che hanno segnato la città di Taranto, in particolare nel settore marittimo.
“Il suo operato ha contribuito a promuovere la sicurezza, la legalità e un’attenzione continua verso le attività marittime della nostra città”, sottolinea Guarino, che aggiunge: “Un sentito ringraziamento anche per la costante vicinanza al settore della pesca e della mitilicoltura, un patrimonio storico e culturale che necessita di una tutela concreta.”
Con altrettanta convinzione, Uila Pesca rivolge un caloroso benvenuto al nuovo Comandante della Capitaneria di Porto, il Capitano di Vascello Leonardo Deri. “Siamo certi che la sua guida rappresenterà un’importante opportunità per rafforzare il dialogo tra le istituzioni, i lavoratori e le imprese del mare, promuovendo azioni coordinate per la salvaguardia del nostro ecosistema marino e la valorizzazione delle attività produttive che da esso dipendono,” continua Guarino.
Il mare di Taranto, e in particolare il Mar Piccolo, è un patrimonio che necessita di urgenti attenzioni. “Il nostro ecosistema marino ha già dato troppo e oggi richiede interventi concreti: controlli più efficaci, strategie comuni e azioni tempestive per tutelare le attività storiche come la pesca e la mitilicoltura, messe a dura prova da emergenze ambientali, climatiche e sociali,” spiega il segretario generale.
La Uila Pesca ribadisce la sua piena disponibilità a collaborare con la Capitaneria di Porto e con tutti gli enti preposti, affinché Taranto non sia solo una “città di eccellenze gastronomiche”, ma possa diventare un modello di sostenibilità e rinascita per il Mediterraneo.
“Con stima e fiducia, auguriamo al Comandante Deri un percorso ricco di risultati al servizio del mare e della comunità tarantina, nel solco di quel legame indissolubile tra Taranto e le sue acque che la nostra Organizzazione difende ogni giorno.”
Giovanni Maldarizzi (UIL FPL Taranto): “Se non si passerà alle assunzioni vere e proprie, il rischio è che il precariato torni a farla da padrone. Non possiamo permettere che i sacrifici fatti finora vengano vanificati.”
Taranto, 11 settembre 2025 – A distanza di due anni dall’internalizzazione del servizio 118, una conquista che ha ridato dignità ai lavoratori e sconfitto il modello precario delle associazioni di volontariato, lo spettro di un ritorno al passato è dietro l’angolo. La UIL FPL denuncia con forza l’inerzia dell’ASL Taranto e delle istituzioni locali, che non stanno mettendo in campo le azioni necessarie per garantire un futuro stabile al servizio, nonostante la graduatoria per le nuove assunzioni sia già pronta.
Giovanni Maldarizzi, segretario generale UIL FPL Taranto, esprime tutta la sua preoccupazione: “Il servizio 118 ha vissuto anni di precariato e sfruttamento attraverso associazioni di volontariato. Con l’internalizzazione, siamo riusciti a sconfiggere quel modello, ridando dignità e sicurezza ai lavoratori. Oggi, però, ci troviamo a un bivio. Se non si passerà alle assunzioni vere e proprie con il nuovo bando già espletato, il rischio concreto è quello di vedere tornare, ancora una volta, il precariato. Questo non è accettabile, né per i lavoratori, né per la cittadinanza. La nostra lotta è stata troppo lunga e difficile per vederci ripiombare nel passato.”
La situazione è sempre più critica. I lavoratori sono chiamati a garantire il servizio con professionalità e sacrificio, ma la carenza di personale e l’incertezza sul futuro stanno minando la stabilità del sistema. La UIL FPL chiede risposte immediate. “Non possiamo più aspettare. Si coprono turni ormai di 12 ore. Il silenzio di chi dovrebbe decidere è inaccettabile. Ogni giorno che passa senza che vengano fatte le assunzioni rischia di compromettere il futuro del servizio e la qualità dell’assistenza sanitaria a Taranto. Così a pagare sono i lavoratori e i cittadini La politica e l’ASL hanno il dovere di agire ora, prima che sia troppo tardi,” aggiunge Maldarizzi.
I sindacati stanno agendo nello stesso senso, facendo fronte comune con la UIL FPL, consapevoli che il rischio di un ritorno al modello delle associazioni di volontariato, ovvero a un modello basato sulla instabilità lavorativa e professionale, non è solo una minaccia, ma una realtà concreta se non si provvederà all’assunzione del personale necessario. La UIL FPL non accetterà che i sacrifici fatti finora vengano vanificati e avverte: “Non siamo disposti a tornare indietro. Se non arriveranno risposte immediate, saremo pronti a mobilitarci ancora una volta per difendere il nostro servizio, i nostri diritti e la salute dei cittadini di Taranto.”
