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Taranto, 20 maggio 2025 – La UIL Taranto, per voce del suo coordinatore generale Gennaro Oliva, conferma la propria partecipazione convinta allo sciopero nazionale di 4 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per domani, 21 maggio, in tutti gli stabilimenti del gruppo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria.
“Saremo fisicamente e politicamente al fianco dei lavoratori domani, davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Taranto – dichiara Oliva – perché ciò che sta accadendo è inaccettabile. Non solo per le gravi conseguenze sociali e occupazionali, ma per il profondo senso di ingiustizia che si respira tra le tute blu, ancora una volta utilizzate come scudo umano delle irresponsabilità altrui”.
La UIL Taranto sottolinea la gravità del quadro attuale, definendolo senza mezzi termini il fallimento di una gestione nazionale che ha ignorato i territori, trattando lo stabilimento più grande d’Europa come un problema e non come una risorsa strategica per il Paese.
“Non c’è alcuna chiarezza sul futuro: la trattativa con Baku Steel è avvolta dal silenzio, gli impianti sono fermi, i lavoratori in cassa integrazione – aumentati di ulteriori 1.000 unità da questa settimana – e, soprattutto, non arriva alcun segnale concreto su formazione, reindustrializzazione o vere tutele per le famiglie coinvolte. Questa non è transizione: è abbandono!”, incalza Oliva.
In discontinuità con alcune impostazioni contenute nel comunicato nazionale, la UIL Taranto rivendica una linea più chiara e radicata nel territorio:
Sicurezza sul lavoro – L’incidente avvenuto lo scorso 7 maggio all’Altoforno 1 dello stabilimento di Taranto non può essere considerato una casualità né un fatto isolato. È l’ennesima prova della pericolosità di un sistema industriale lasciato al degrado e all’incuria, dove la manutenzione si riduce e la prevenzione viene sistematicamente ignorata.
“La UIL non abbassa la guardia: la campagna nazionale ‘Zero Morti sul Lavoro’ è anche la nostra battaglia locale. Qui, a Taranto, ha un significato ancora più profondo, perché un impianto insicuro è un impianto che può uccidere. Non permetteremo che si normalizzi il rischio, né che si criminalizzino i lavoratori per disfunzioni strutturali. La UIL sarà domani, e ogni giorno, dove ci sono persone da difendere e dignità da rivendicare”, conclude Oliva.
Il presidio si terrà a partire dalle ore 11:00, davanti all’ingresso principale, nei pressi della direzione dello stabilimento di Taranto, in concomitanza con l’incontro convocato a Palazzo Chigi tra il Governo e i sindacati di categoria.
A sostenere l’iniziativa saranno anche tutte le categorie UIL coinvolte direttamente o indirettamente nella vertenza industriale: edili, chimici, trasporti, multiservizi.
La UIL Taranto invita tutti i cittadini, le istituzioni locali e le forze sociali a unirsi alla mobilitazione: “Perché ciò che accade a Taranto riguarda l’intero Paese”.
TARANTO, 16 MAGGIO 2025 – Si è svolta oggi, presso la sala conferenze dell’Hotel Salina di Taranto, l’assemblea generale dei lavoratori portuali convocata da UILTRASPORTI Taranto. Un appuntamento definito “non più rinviabile” dal sindacato, alla luce della proroga biennale dell’agenzia Taranto Port Workers Agency (TPWA) fino al 31 dicembre 2026 e dell’imminente partenza dei percorsi formativi finanziati dalla Regione Puglia.
All’incontro, molto partecipato, hanno preso parte numerosi lavoratori, insieme a figure di rilievo del sindacato e delle istituzioni: il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Sergio Prete, il segretario nazionale UILTRASPORTI Giuliano Galluccio, il coordinatore generale della UIL Taranto Gennaro Oliva, e il segretario generale della UILM Taranto Davide Sperti.
A introdurre i lavori è stato Carmelo Sasso, segretario generale UILTRASPORTI Taranto, che ha tracciato un quadro netto della situazione: “Ci troviamo in una fase decisiva. La transizione è già in atto e riguarda l’intero sistema portuale. Ora è il momento di garantire che le misure previste diventino soluzioni concrete. I corsi di formazione avviati dalla Regione sono lo strumento più importante che abbiamo oggi per dare continuità occupazionale a centinaia di lavoratori fermi da anni”.
Sasso ha illustrato l’esito del bilancio delle competenze condotto da ARPAL, spiegando come ogni lavoratore sia stato profilato e orientato verso i percorsi più adatti. “È nostra responsabilità – ha aggiunto – offrire chiarezza, trasparenza e supporto. Le opportunità ci sono, soprattutto grazie allo sviluppo dell’eolico offshore, ma serve preparazione. E serve partecipazione”.
Proprio sull’offshore è arrivata la conferma attesa da Sergio Prete: “Siamo in dirittura d’arrivo per la firma della concessione con Vestas, primo insediamento strategico legato alla produzione di componenti per l’eolico. Dopo la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente, partiranno i cantieri e con essi nuovi percorsi formativi specifici”.
Il presidente dell’Autorità portuale ha evidenziato anche la portata occupazionale della trasformazione in atto: “Parliamo di migliaia di posti di lavoro potenziali. Non solo il personale della TPWA potrebbe essere completamente assorbito, ma si aprono spazi per ex lavoratori del siderurgico e per le nuove generazioni. Per questo è fondamentale non sprecare questa finestra temporale e arrivare preparati alla scadenza del 2026”.
A rendere ancora più netto il quadro è stato Gennaro Oliva, coordinatore generale della UIL Taranto: “Ci sono troppe vertenze aperte in questa città. E la UIL farà tutto il possibile per salvarle tutte, senza lasciare indietro un solo lavoratore. Taranto dovrebbe essere la città del lavoro, e invece è diventata la città degli ‘ex’: ex portuali, ex TCT, ex Albini. È inaccettabile”.
Oliva ha poi aggiunto: “Non dovevamo essere qui oggi a pregare per avere corsi di formazione. Dovevamo essere qui a costruire piani industriali solidi, a garantire il ricambio generazionale. E invece ci troviamo a inseguire emergenze. Ma non ci tireremo indietro. La UIL guarderà con occhi diversi a ogni iniziativa, virtuale o materiale, purché utile a ridare dignità al lavoro. Saremo presenti ovunque, in ogni comparto, in ogni fabbrica, in ogni vertenza, perché vogliamo rappresentare persone, non numeri”. Il messaggio finale della giornata è stato chiaro: serve una nuova visione per il porto, per Taranto e per chi ogni giorno vive l’incertezza sul proprio futuro. Un impegno che, come sottolineato da tutti gli interventi, richiede coesione, coraggio e responsabilità condivisa.
Dichiarazione del coordinatore provinciale Gennaro Oliva
Taranto, 13 maggio 2025 –UIL di Taranto, a margine dell’incontro odierno tra i sindacati e i Commissari Straordinari di Acciaierie d’Italia, ritiene doveroso intervenire per esprimere con forza il proprio dissenso rispetto all’ennesima richiesta di aumento della cassa integrazione, che coinvolgerebbe oltre 3.500 lavoratori dello stabilimento di Taranto.
“Siamo dinanzi all’ennesimo atto di irresponsabilità industriale e politica – dichiara Gennaro Oliva, coordinatore della UIL di Taranto – mentre manca ancora una visione chiara, si chiede di estendere la CIGS portando i numeri a livelli mai visti, senza uno straccio di piano industriale, senza risposte sull’incidente all’Altoforno 1, né prospettive credibili per il rilancio produttivo. È una farsa che i lavoratori non possono più tollerare.”
Secondo la UIL, la situazione ha ormai superato ogni limite. La trattativa con il gruppo Baku Steel è pressoché arenata a causa delle complessità burocratiche legate all’autorizzazione integrata ambientale, alla questione delle riserve idriche e ai costi energetici. Intanto i fondi promessi – come i 100 milioni del Milleproroghe – non sono ancora arrivati, e anche se arrivassero sarebbero del tutto insufficienti.
“Ci parlano di emergenza produttiva, ma non danno risposte sulle cause dell’incendio all’AFO1, non ci dicono se e quando ripartirà l’AFO2, non ci illustrano alcun progetto concreto su decarbonizzazione, forni elettrici o sviluppo portuale. Ma la cassa integrazione sì, quella è sempre pronta a colpire i lavoratori. Sembra di rivedere i monologhi di Morselli”, incalza Oliva.
La UIL di Taranto chiede ora un’inversione di rotta immediata, a partire dal blocco della trattativa con Baku Steel e dall’assunzione diretta del controllo da parte dello Stato, che deve intervenire con risorse vere e un piano industriale basato su decarbonizzazione, fonti rinnovabili e riconversione produttiva reale.
“È il momento che il Governo esca dall’ambiguità e prenda in mano lo stabilimento. Serve una Legge Speciale per Taranto, servono risorse per la bonifica, la riconversione, i prepensionamenti, i risarcimenti e l’estensione dei benefici previdenziali agli esposti all’amianto con una legge ferma al 2003, serve trasparenza sui progetti futuri e garanzie su ogni singolo posto di lavoro. Non nel 2000 mai, ma ora”, conclude il coordinatore UIL.
La UIL di Taranto dice NO all’estensione della cassa integrazione: i lavoratori non devono pagare ancora una volta per l’assenza di strategia e il fallimento di chi ha gestito questo impianto e questo territorio negli ultimi anni.
Oliva: “Conoscenza e consapevolezza sono strumenti di libertà”
Taranto, 13 maggio 2025 – Si è svolto questa mattina a Taranto il primo modulo del corso di educazione finanziaria promosso dalla UIL Pensionati Puglia e Taranto, rivolto in particolare alle pensionate del territorio. A tenere il corso è stato il consulente finanziario Raffaele Rescina, che ha guidato i presenti tra nozioni pratiche su come si tengono i conti, come si utilizzano correttamente le carte di pagamento e quali sono gli strumenti base della gestione economica quotidiana.
Il percorso formativo, articolato in tre moduli, affronterà nei prossimi incontri tematiche complesse e spesso sottovalutate come successioni, testamenti e donazioni. All’iniziativa hanno preso parte numerosi pensionati e pensionate. Presente anche Gianna Leone, responsabile pari opportunità UIL Pensionati Puglia.
A portare il saluto della UIL di Taranto è stato Gennaro Oliva, coordinatore generale, che nel suo intervento ha evidenziato l’importanza dell’educazione economica come strumento di emancipazione e tutela: “L’educazione finanziaria non è solo una competenza utile, ma un diritto. Conoscere i meccanismi economici che regolano la nostra quotidianità significa essere più liberi, più consapevoli, più forti. La UIL è al fianco delle pensionate e dei pensionati anche su questo fronte, perché riteniamo che la tutela del benessere individuale passi anche dalla prevenzione dei rischi finanziari e dalla promozione dell’autonomia.”
Soddisfatta per la riuscita dell’iniziativa Tonia Bove, coordinatrice generale UIL Pensionati Taranto, che ha spiegato: “Il coordinamento UIL Pensionati di Taranto ha sposato l’iniziativa della UILP Puglia per dare alle pensionate del nostro territorio la possibilità di essere autonome nella società e nella famiglia. Le nostre pensionate sono donne attive e vivaci, vogliono imparare e conoscere i loro diritti per essere protagoniste della comunità in cui vivono.”
Molto netta anche l’analisi della segretaria regionale UIL Pensionati Puglia, Tiziana Carella, che ha sottolineato come il tema della disparità economica continui a penalizzare duramente le donne:“Troppe pensionate pugliesi vivono ancora oggi in condizioni di disagio economico, vittime di un sistema previdenziale che continua a penalizzarle. A parità di anzianità contributiva e di livello di mansione, le donne percepiscono in media il 30% in meno rispetto agli uomini. Questo gap previdenziale è il riflesso di disuguaglianze strutturali che si protraggono lungo l’intero arco della vita lavorativa e che si traducono in una povertà femminile silenziosa, spesso invisibile.”
“Sono profondamente convinta – ha proseguito Carella – che un’adeguata alfabetizzazione finanziaria sia uno strumento fondamentale di tutela e autodeterminazione. Conoscere i propri diritti in materia economica e fiscale, saper gestire in autonomia le proprie risorse, valutare investimenti o accendere un prestito: tutto questo non solo rende le donne più consapevoli, ma le protegge anche da raggiri e truffe, che troppo spesso arrivano non solo da estranei, ma purtroppo anche dall’interno delle mura domestiche.”
“Educazione, prevenzione e informazione sono le chiavi della UIL Pensionati Puglia per contrastare la sottomissione economica e la violenza finanziaria. Solo donne libere e consapevoli possono scegliere per sé stesse e costruire una vecchiaia dignitosa e serena. Questo corso è un primo, concreto passo in questa direzione.”
Il percorso proseguirà nelle prossime settimane con gli altri moduli formativi, che mirano a rafforzare conoscenza, autonomia e sicurezza economica nelle persone anziane, con particolare attenzione alla condizione femminile.
Un ulivo nel giardino dell’Istituto “C.G. Viola” per celebrare la Festa della Mamma e ricordare che il futuro inizia dal rispetto e dall’inclusione
TARANTO 12 maggio 2025 – C’è chi per festeggiare la Festa della Mamma sceglie i fiori, e chi invece preferisce piantare un albero destinato a crescere con le nuove generazioni. È il caso della UIL di Taranto e delle Pari Opportunità che, nella mattinata di lunedì 12 maggio, ha promosso la cerimonia di piantumazione di un ulivo nel giardino dell’Istituto Comprensivo “C.G. Viola” di Taranto. Un gesto semplice ma carico di simbolismo, realizzato nell’ambito del progetto regionale “Piantiamo semi, mettiamo le radici della pari opportunità”, promosso dalla UIL con l’obiettivo di rafforzare la cultura dell’uguaglianza e del rispetto fin dalla più tenera età.
Protagonisti dell’iniziativa i bambini delle classi prime, coinvolti in prima persona nella messa a dimora dell’alberello, affinché possano sentire proprio l’impegno quotidiano per costruire una società più giusta, inclusiva e consapevole. Tra i presenti anche numerosi rappresentanti sindacali, istituzionali e scolastici: Antonia Maseilli, responsabile del centro mobbing e stalking della UIL Taranto; Alfredo Neglia, segretario UILCOM Puglia; Giuseppe Tagliente, segretario generale UIL Scuola Taranto; Giovanni Maldarizzi, segretario generale UIL FPL Taranto; Marianna Benvenuto, collaboratrice del dirigente scolastico, oltre alla segretaria regionale UIL PUGLIA delle Pari Opportunità Annarita Gianniello, al coordinatore territoriale UIL Taranto Gennaro Oliva e alla promotrice dell’iniziativa Patrizia D’Arcangelo, referente Pari Opportunità UIL Taranto.
“Abbiamo voluto che questo gesto avesse luogo in una scuola – dichiara Patrizia D’Arcangelo – perché è lì che si formano i cittadini di domani. Piantare un ulivo significa far crescere nel tempo un simbolo forte della nostra terra, affidarlo alle cure dei bambini, e al contempo piantare il seme dell’uguaglianza, affinché tutte e tutti, senza distinzione di genere, condizione o abilità, possano crescere liberi di seguire i propri sogni”.
Per la UIL di Taranto, l’iniziativa si inserisce in un percorso coerente e convinto di promozione dei diritti e delle pari opportunità, come sottolinea il coordinatore Gennaro Oliva: “Questo albero rappresenta non solo un messaggio di speranza, ma anche un impegno concreto. Vogliamo che ogni bambino e ogni bambina sentano di avere il diritto di essere se stessi, senza dover rinunciare a nulla per colpa di pregiudizi o disuguaglianze. Ed è ancora più importante farlo in una città come Taranto, che convive quotidianamente con difficoltà ambientali gravissime dovute alla presenza di numerose industrie impattanti. Parlare di pari opportunità significa anche pretendere il diritto a vivere in un ambiente sano, dove la salute non sia un privilegio ma un diritto universale, da garantire a partire dai più piccoli”.
“L’ulivo è una pianta secolare – ha aggiunto Annarita Gianniello, segretaria regionale UIL PUGLIA delle Pari Opportunità – i bambini la vedranno crescere insieme a loro, potranno tornare un giorno, da adulti, a guardare quell’albero e sapere che rappresenta una promessa: quella di un futuro in cui ciascuno avrà la possibilità di fiorire”. Un futuro, conclude “che affonda le sue radici nella cultura, nella formazione e nella consapevolezza. Ecco perché iniziative come questa vanno sostenute con forza”.
Per la UIL di Taranto, la parità di genere non è una ricorrenza, ma una semina quotidiana che inizia proprio dai luoghi in cui si cresce. E dove, come accaduto oggi, si può imparare a curare un albero e, insieme, un ideale.
TARANTO 10 MAGGIO 2025 – UILTRASPORTI Taranto annuncia la convocazione di un’assemblea generale dei lavoratori portuali per venerdì 16 maggio 2025 alle ore 16:30, presso la sala conferenze dell’Hotel Salina in via Mediterraneo 1 a Taranto. Un appuntamento definito “non più rimandabile” dal sindacato, alla luce della proroga biennale ottenuta dal Governo per la Taranto Port Workers Agency (TPWA) e dell’imminente avvio dei percorsi formativi finanziati dalla Regione Puglia.
“Riteniamo fondamentale – dichiara Carmelo Sasso, segretario generale UILTRASPORTI Taranto – fornire a tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nella TPWA e nell’ex art. 18 San Cataldo Container Terminal un quadro chiaro della situazione attuale, delle prospettive di sviluppo del porto e delle concrete possibilità di ricollocazione professionale. I percorsi formativi rappresentano oggi uno snodo cruciale per costruire il futuro lavorativo di ognuno.”
L’incontro, sottolinea il sindacato, sarà anche l’occasione per illustrare nel dettaglio le modalità di accesso ai percorsi di formazione previsti nei cataloghi regionali e per orientare le scelte dei lavoratori in base ai fabbisogni emergenti nel porto di Taranto.
“Crediamo fortemente – aggiunge Sasso – che ciò che accadrà nei prossimi mesi, in particolare con le iniziative legate allo sviluppo dell’eolico offshore, possa rappresentare un’opportunità irripetibile. Ma perché questa occasione si trasformi in occupazione stabile, è necessario che i lavoratori siano pienamente informati e consapevoli.”
Con la scadenza del 31 dicembre 2026 che segnerà il termine ultimo delle tutele previste per legge attraverso la TPWA, UILTRASPORTI Taranto invita alla massima partecipazione, sottolineando l’importanza dell’incontro per la socializzazione delle informazioni e la possibilità di interazione diretta con gli ospiti e i referenti istituzionali.
“Il nostro impegno – conclude Sasso – è essere al fianco dei lavoratori in ogni fase di questo delicato percorso, affinché nessuno resti indietro. La partecipazione all’assemblea è il primo passo per costruire insieme il futuro”.
