REFERENDUM 8-9 GIUGNO, UIL TARANTO: “VOTIAMO PER RIDARE VOCE A CHI NON CE L’HA”

Oliva: “Non possiamo voltare le spalle ai lavoratori invisibili. Il SÌ è una scelta di dignità e di civiltà”

Taranto, 5 giugno 2025 – “L’8 e il 9 giugno andremo a votare perché non possiamo permetterci il lusso dell’indifferenza. Lo faremo per chi non ha voce, per chi lavora senza tutele, per chi rischia la vita ogni giorno in un capannone, su un ponteggio, in una corsia d’ospedale, ma non compare nei titoli di giornale. Voteremo per i lavoratori fantasma. Voteremo per la sicurezza. Voteremo per la giustizia sociale”.
Così Gennaro Oliva, coordinatore della UIL Taranto, lancia l’appello alla partecipazione per i cinque referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno, rilanciando le battaglie storiche e attuali del sindacato.

“Il referendum è uno strumento costituzionale prezioso. Per difenderlo molte donne e uomini hanno lottato e perso la vita. Eppure, in questo Paese, c’è chi cerca di sminuirlo, chi vuole rassegnarci alla disillusione. Noi non ci stiamo”, dice Oliva.
“Il nostro invito è chiaro: andiamo a votare e facciamolo consapevolmente. Le schede non sono carta: rappresentano possibilità concrete di cambiare una realtà sbagliata, spesso ingiusta e disumana”.

La UIL Taranto torna a dare visibilità a quelli che da anni definisce “lavoratori fantasma”: giovani precari, lavoratori in nero, partite IVA di comodo, stagionali sfruttati, colf e badanti invisibili, operatori della logistica schiacciati da algoritmi e turni senza regole.
“In provincia di Taranto – denuncia Oliva – stimiamo che almeno un quarto della forza lavoro sia in condizioni irregolari o sottoinquadrata. Parliamo di persone che guadagnano meno di 1.000 euro al mese, che non possono accendere un mutuo, che non hanno ferie né malattia, che non denunciano per paura di perdere tutto”.

Per loro, il SÌ alle schede verdi e rosa del referendum è un atto di giustizia:

  • SÌ alla scheda verde per cancellare la norma del Jobs Act che ha reso più facile licenziare chi ha un contratto a tempo indeterminato;
  • SÌ alla scheda rosa per reintrodurre la responsabilità solidale negli appalti, così da colpire i committenti che si arricchiscono sulla pelle dei lavoratori.

“Sono battaglie che la UIL conduce da anni, spesso in solitudine – ricorda Oliva – ma che oggi trovano una possibilità concreta di tradursi in cambiamento. Non possiamo mancare all’appuntamento”.

Tra i temi centrali del referendum c’è anche la sicurezza sul lavoro, al cuore della campagna nazionale UIL “Zero morti sul lavoro”.

“Nel nostro territorio, ancora oggi, un infortunio grave è vissuto come una fatalità. Noi diciamo basta. Un lavoratore che muore sul posto di lavoro non è una statistica, è un fallimento collettivo”, ribadisce Oliva.

Il quesito sulla responsabilità solidale negli appalti (scheda rosa) mira proprio a colmare un vuoto normativo che consente a molti committenti di scaricare il rischio sui soggetti più deboli della filiera.
“Non si può continuare a risparmiare sulla vita umana. Se un lavoratore cade da un’impalcatura o muore soffocato in una cisterna, deve risponderne anche chi ha firmato il contratto di appalto. Solo così il sistema cambierà”.

Le altre schede: rispetto per le diverse sensibilità

Per gli altri tre quesiti – sulla cittadinanza (scheda gialla), i contratti a termine (scheda grigia) e l’indennizzo nelle piccole imprese (scheda arancione) – la UIL ha scelto la linea della libertà di coscienza.
“Anche all’interno della nostra organizzazione – precisa Oliva – ci sono sensibilità diverse. Sul tema della cittadinanza, per esempio, siamo convinti che chi nasce in Italia debba essere riconosciuto italiano: è un principio di civiltà che continuiamo a sostenere. Ma lasciamo che ciascuno si esprima liberamente, valutando nel merito”.

“Votare non è solo un diritto. È una presa di posizione. È dire: io ci sono, io ci credo, io non mi arrendo”. Oliva chiude l’intervento con un appello forte e sentito: “Invito ogni lavoratore, ogni giovane, ogni cittadino di Taranto a riappropriarsi della propria voce. L’8 e il 9 giugno riempiamo le urne di coscienza, consapevolezza e futuro. Facciamolo per chi non può. Facciamolo per chi lavora, vive e spera”.

Sanitaservice Taranto: personale allo stremo, la UIL FPL chiede nuove assunzioni

TARANTO  02 GIUGNO 2025- Nei reparti degli ospedali tarantini si lavora ogni giorno in condizioni sempre più critiche. Turni prolungati, personale ridotto all’osso, età media alta e limitazioni fisiche diffuse. È questo il quadro che la UIL FPL di Taranto denuncia da mesi, senza che arrivino risposte concrete. Il Segretario Giovanni Maldarizzi rilancia l’allarme: servono subito nuove assunzioni per Sanitaservice Asl Taranto. La richiesta è indirizzata alla Giunta Regionale, affinché autorizzi il potenziamento dell’organico per garantire la continuità dei servizi e tutelare i lavoratori ormai allo stremo.

“Nei presidi ospedalieri della provincia la carenza di personale è gravissima – spiega Maldarizzi – e costringe chi è in servizio a sostenere ritmi massacranti. È necessario che la Regione intervenga subito”.

I dirigenti sindacali Giacomo Di Pietro e Alessandro Salamina parlano di una situazione prossima al collasso. “Gli ausiliari sono costretti a turni insostenibili, spesso a coprire più reparti nello stesso turno – affermano –. Da mesi segnaliamo il problema del mancato turnover: pensionamenti, dimissioni, malattie e maternità non vengono rimpiazzati”.

Secondo la UIL FPL, a peggiorare il quadro è l’età media avanzata del personale e le numerose limitazioni fisiche, che rendono ancora più faticosa la gestione ordinaria del lavoro nei reparti. Una situazione che mette a rischio l’efficienza dell’intero servizio Sanitaservice.

La sigla sindacale torna anche a sollecitare l’ampliamento del contratto a tempo pieno per gli 11 dipendenti part-time (ex Eureka e Girasole) e chiede che si proceda con nuove assunzioni attingendo dalla graduatoria degli idonei del concorso Sanitaservice.

“Non si può più attendere – conclude Maldarizzi –. Chiediamo al presidente Emiliano, alla direzione Asl e all’amministratore unico di Sanitaservice un intervento immediato, prima che la situazione diventi irrecuperabile”.

UIL Taranto alle celebrazioni del 2 Giugno: “Difendere il lavoro è onorare la Repubblica”

TARANTO, 2 giugno 2025 – La UIL di Taranto ha partecipato questa mattina alle celebrazioni per il 79° Anniversario della Proclamazione della Repubblica Italiana, svoltesi come da tradizione in Piazza della Vittoria, alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia.

A rappresentare l’Organizzazione sindacale è stato Gennaro Oliva, Coordinatore Territoriale UIL Taranto, che ha assistito con profondo rispetto e partecipazione all’alzabandiera e alla deposizione della corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, momento solenne presieduto dal Prefetto di Taranto, Paola Dessì, e dal Comandante Interregionale Marittimo Sud, Ammiraglio Vincenzo Montanaro.

“La Festa della Repubblica non è soltanto una ricorrenza – ha dichiarato Oliva – ma una testimonianza viva dei valori democratici su cui si fonda il nostro Paese. L’articolo 1 della Costituzione afferma con chiarezza che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: è da qui che nasce il mandato del sindacato di rappresentare, tutelare e promuovere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.”

Nel solco della tradizione sindacale democratica e riformista che contraddistingue la UIL sin dalla sua nascita nel 1950, il Coordinatore ha voluto richiamare l’importanza del ruolo del sindacato nel dare piena attuazione ai principi costituzionali ancora oggi in parte inattuati, in particolare quelli riguardanti la rappresentanza e rappresentatività sindacale.

“La mancata attuazione di una normativa efficace sulla rappresentanza – ha sottolineato Oliva – ha favorito negli anni il proliferare di contratti collettivi sottoscritti da soggetti non realmente rappresentativi, con effetti negativi sulle retribuzioni e sulle condizioni di lavoro. È tempo di riprendere in mano la nostra Costituzione e il ruolo che essa assegna al sindacato libero e autentico.”

Un richiamo chiaro, quello della UIL Taranto, alla necessità di una legge di sostegno alla rappresentanza, come più volte indicato dalla Segreteria nazionale della UIL, anche in coerenza con l’accordo interconfederale firmato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria.

La partecipazione alle celebrazioni del 2 giugno conferma il legame indissolubile tra la UIL e i principi fondativi della Repubblica: lavoro, libertà, pace e giustizia sociale. In un tempo in cui i diritti vengono messi in discussione e il lavoro subisce nuove forme di precarizzazione, la UIL ribadisce il proprio impegno al fianco delle persone, per costruire una società più equa e solidale, nel rispetto dello spirito della Costituzione.

SIT-IN UIL POSTE E UIL TARANTO: “SIAMO TUTTI ASSUNTA”

Mobilitazione unitaria della UIL per difendere una lavoratrice e i diritti sindacali. Solidarietà da tutte le categorie: “Non ci fermeremo finché non tornerà al suo posto”

TARANTO, 29 MAGGIO 2025-  Nel pomeriggio di ieri 28 maggio, davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro, si è svolto il sit-in di protesta organizzato dalla UIL POSTE insieme alla UIL di Taranto in risposta al trasferimento coatto della lavoratrice Stefania Assunta Datto. Una manifestazione partecipata, compatta e determinata, che ha visto la presenza di esponenti di tutte le categorie della UIL, rappresentanti regionali e provinciali, nonché delle strutture Pari Opportunità e dello Sportello Mobbing e Stalking.

Un coro unanime ha attraversato la piazza: “Siamo tutti Assunta”. Questo lo spirito che ha animato l’iniziativa: la difesa non solo della singola lavoratrice, ma della libertà sindacale, della dignità del lavoro e del diritto a non essere puniti per aver alzato la testa.

Assunta Datto, caposquadra presso il Centro di Recapito di Taranto e componente della segreteria UILPoste, è stata trasferita al Centro di Distribuzione di Massafra con motivazioni che la UIL ha da subito definito “strumentali e ritorsive”. Oggi, davanti ai colleghi, ai sindacalisti e ai cittadini presenti, ha parlato con coraggio:
“Non ho fatto niente di male, ma sto pagando un prezzo altissimo solo perché non ho chinato la testa. Questo trasferimento è un messaggio: se parli, ti puniamo. Ma io non ho paura. Io non mi cancello”.

Accanto a lei, Giuseppe Manfuso, segretario generale UILPoste Taranto, ha lanciato un monito chiaro: “Quello che è successo ad Assunta è un precedente pericoloso. Non solo per Poste Italiane, ma per il mondo del lavoro. Ringrazio tutte le categorie della UIL che oggi ci sono accanto. Senza questa unità, non ce l’avremmo fatta”.

La mobilitazione si è arricchita della presenza del segretario regionale UILPoste Puglia Oreste Amante, del coordinatore territoriale UIL Taranto Gennaro Oliva, di Patrizia D’Arcangelo per le Pari Opportunità e di Antonella Maselli, responsabile dello sportello Mobbing e Stalking. Tutti, senza eccezione, hanno sottolineato la gravità dell’atto compiuto da Poste Italiane e la necessità di una reazione collettiva, legale, sindacale e politica.

Gennaro Oliva ha dichiarato: “Da oggi si apre un percorso che ci vedrà al fianco di Assunta in ogni sede. Useremo tutti gli strumenti, compresi quelli legali. Perché oggi è Assunta, domani potrebbe essere chiunque altro”.

Patrizia D’Arcangelo ha parlato di un attacco alla dignità delle donne: “È inaccettabile punire una sindacalista, una madre, una lavoratrice solo perché fa il suo lavoro con coscienza e coraggio”.

Antonella Maselli ha ribadito il sostegno dello sportello Mobbing e Stalking: “Questo è un sopruso. E la UIL non lo permetterà”.

Donato Ramieri, segretario UILPoste Foggia, ha portato la solidarietà da tutta la Puglia: “Taranto oggi è simbolo, ma nessuno pensi che resteremo fermi. Questa battaglia la porteremo ovunque”.

Il sit-in segue il durissimo comunicato del 23 maggio scorso, in cui UIL Taranto e UILPoste avevano denunciato pubblicamente il trasferimento come “atto intimidatorio, privo di fondamento contrattuale e chiaramente antisindacale”, annunciando il ricorso ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori per comportamento antisindacale.

La UIL, con tutte le sue categorie, ha oggi dimostrato che nessuno verrà lasciato solo. Stefania Assunta Datto non è un bersaglio isolato, ma un simbolo di resistenza.

E la battaglia è appena cominciata.

Asili nido pubblici a Taranto: garantita la continuità del servizio grazie alla variazione di bilancio

La UIL FPL esprime soddisfazione per la scelta del Commissario Perrotta e chiede un calendario scolastico più equo per educatori e famiglie.


TARANTO 27 MAGGIO 2025 – La decisione del Commissario Straordinario di Taranto, Giuliana Perrotta, di deliberare una variazione di bilancio per 2,5 milioni di euro destinati alla continuità del servizio pubblico degli asili nido è stata accolta con favore dalla UIL FPL di Taranto. Un intervento che evita l’esternalizzazione del servizio, preservando un presidio educativo fondamentale per famiglie, bambini e personale scolastico.

Patrizia Catucci, membro della segreteria della UIL FPL Taranto, e Giovanni Maldarizzi, segretario generale della UIL FPL Taranto, sottolineano il valore di questa scelta che garantisce la prosecuzione dell’attività dei nove asili nido comunali. “La decisione rappresenta un riconoscimento del ruolo insostituibile dei servizi educativi pubblici—dichiarano—e una vittoria non solo per il nostro sindacato, ma per l’intera comunità di Taranto.”

La difesa della natura pubblica degli asili nido è da sempre una battaglia condivisa da CGIL, CISL e UIL, con l’obiettivo di tutelare non solo i bambini e le loro famiglie, ma anche il personale educativo e amministrativo. Secondo Maldarizzi, “questo intervento non è soltanto una risposta alle esigenze di bilancio, ma un atto politico che riconosce il valore strategico dei servizi educativi nella costruzione di una società equa e solidale”.

Tra le richieste avanzate dalla UIL FPL, vi è anche quella di un calendario scolastico che rispecchi le necessità educative e lavorative del personale. “Auspichiamo che il prossimo anno educativo inizi a settembre e si concluda a giugno, evitando il prolungamento fino a luglio, come accaduto quest’anno,” afferma Catucci. Una misura che, secondo il sindacato, risponderebbe meglio alle esigenze organizzative degli educatori e delle famiglie.

Questo traguardo si inserisce in un contesto di dialogo costruttivo tra amministrazione comunale e sindacati, che hanno lavorato insieme per garantire la stabilità del servizio. La UIL FPL ribadisce l’importanza di un approccio partecipativo e condiviso: “Solo attraverso il confronto e la collaborazione tra tutte le parti coinvolte si possono ottenere risultati concreti e duraturi,” conclude Maldarizzi.

L’impegno della UIL FPL non si limita a rivendicare diritti, ma si propone come promotore di soluzioni che rispondano alle reali esigenze del territorio. La continuità del servizio pubblico negli asili nido è una testimonianza concreta di quanto sia possibile ottenere quando istituzioni e rappresentanze sindacali lavorano in sinergia, mettendo al centro il benessere collettivo e il futuro della comunità.

Scuola e Intelligenza Artificiale: UIL Scuola Taranto promuove un confronto tra esperti e mondo dell’istruzione

Appuntamento martedì 27 maggio al Salina Hotel con rappresentanti nazionali e locali del settore scolastico

TARANTO 25 MAGGIO 2025 – Come può l’Intelligenza Artificiale diventare una risorsa concreta per l’insegnamento e per la gestione amministrativa delle scuole pubbliche italiane? È questa la domanda al centro dell’incontro promosso dalla UIL Scuola RUA Taranto, in collaborazione con IRASE Taranto e la British School Taranto, in programma martedì 27 maggio 2025, a partire dalle ore 9:00, presso il Salina Hotel di Taranto.

Il convegno, dal titolo “Rivoluzione AI – Pratico utilizzo a scuola”, si propone di analizzare le opportunità e le sfide legate all’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’istruzione, un tema di stringente attualità che impone al personale scolastico, ai dirigenti e agli enti di formazione una profonda riflessione su metodi, strumenti e obiettivi.

Ad aprire i lavori sarà Roberta Panico, presidente provinciale IRASE Taranto, che introdurrà e modererà gli interventi.

Tra i relatori spiccano nomi di rilievo del panorama nazionale e regionale:

  • Giuseppe D’Aprile, Segretario generale UIL Scuola;
  • Mariolina Ciarnella, Presidente IRASE Nazionale;
  • Vito Alfonso, Dirigente USR Puglia – Ufficio VII AT di Taranto;
  • Anna Cammalleri, già Direttore Generale USR Puglia;
  • Raniero Regni, Ordinario di Pedagogia Sociale presso la LUMSA di Roma;
  • Fabrizio Costantini, DSGA;
  • Corrado Pagano, Formatore IRASE e docente SSSG;
  • Alejandra Solano, Direttrice Didattica British School Taranto;
  • Stefania Quaranta, Formatore IRASE e docente SP.

L’iniziativa, fortemente voluta dal Segretario generale UIL Scuola Taranto Giuseppe Tagliente, si inserisce in un percorso di aggiornamento e approfondimento destinato a docenti e operatori scolastici, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti e una visione critica e consapevole sull’adozione dell’IA nelle scuole.

L’appuntamento sarà preceduto da un welcome coffee alle ore 9:00, momento informale di accoglienza e networking tra i partecipanti.

“Non si tratta solo di tecnologia, ma di una vera e propria rivoluzione culturale – afferma Giuseppe Tagliente –. La scuola deve restare al centro del cambiamento, dotandosi delle competenze e delle conoscenze necessarie per affrontarlo con responsabilità e visione”.

UIL Taranto e UILPoste denunciano il trasferimento coatto di una lavoratrice: “Atto intimidatorio e ritorsivo. Risponderemo uniti e con forza”

Sit-in di protesta per mercoledì 28 maggio 2025 alla ore 17:00 davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro

TARANTO 23 MAGGIO 2025 – Un trasferimento “vergognoso, intimidatorio e profondamente lesivo della libertà sindacale”. Con queste parole la UIL di Taranto e la UILPoste territoriale intervengono duramente sulla decisione di Poste Italiane di disporre il trasferimento coatto di una lavoratrice, caposquadra presso il Centro di Recapito di Taranto nonché componente della Segreteria UILPoste Taranto, verso il Centro di Distribuzione di Massafra. Un provvedimento che, secondo il sindacato, cela ben altre motivazioni rispetto a quelle formalmente dichiarate.

“La giustificazione fornita da Poste Italiane – ovvero generiche esigenze tecnico-organizzative-produttive – è infondata sia sotto il profilo giuridico che contrattuale”, denuncia Giuseppe Manfuso, segretario generale UILPoste Taranto. “Non esiste alcuna eccedenza nella struttura di appartenenza della lavoratrice, la cui esperienza e ruolo sono invece essenziali per l’equilibrio organizzativo. Questo spostamento rappresenta, senza mezzi termini, una ritorsione contro l’attività sindacale della collega, colpevole solo di non aver mai abbassato la testa e di aver difeso con coerenza e coraggio i diritti dei lavoratori”.

Manfuso non usa mezzi termini: “Pensano di zittire la UILPoste colpendo una delle sue voci più autorevoli? Si sbagliano di grosso. Questo è un attacco all’intera organizzazione e come tale risponderemo: uniti, determinati, senza alcun timore. Abbiamo già attivato le nostre strutture legali e stiamo per depositare un ricorso per comportamento antisindacale ai sensi dell’art. 28 della legge 300/70. Poste Italiane dovrà rispondere delle proprie azioni nelle sedi opportune”.

Dura anche la posizione del coordinatore territoriale UIL Taranto, Gennaro Oliva, che parla di “strategia persecutoria”: “Siamo di fronte a un caso grave di discriminazione, non solo sindacale ma anche personale e di genere. Parliamo di una lavoratrice che nel tempo ha subito atti vessatori, ha avuto bisogno dell’intervento del 118 per un malore causato dallo stress e che, anziché essere tutelata, è stata colpita da una sanzione disciplinare. Questo comportamento da parte dell’azienda è eticamente inaccettabile e sindacalmente inammissibile”.

La UIL Taranto e la UILPoste non resteranno a guardare. È stato annunciato un sit-in di protesta per mercoledì 28 maggio 2025 alla ore 17:00 davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro –  Corso Vittorio Emanuele II- , a cui seguirà una conferenza stampa con la presenza della lavoratrice. Inoltre saranno coinvolte le strutture confederali della UIL, le Pari Opportunità e lo sportello Mobbing e Stalking per portare alla luce un sistema che – denunciano i sindacalisti – “ha superato ogni limite di tollerabilità”.

“Questa battaglia è solo all’inizio”, concludono Manfuso e Oliva. “Non permetteremo che venga colpita chi rappresenta la voce dei lavoratori. Nessuno può essere punito per il solo fatto di fare sindacato”.

UIL TARANTO A FIANCO DEI LAVORATORI DELL’EX ILVA: DOMANI, 21 MAGGIO, SCIOPERO NAZIONALE E PRESIDIO DAVANTI ALLO STABILIMENTO DI TARANTO

Taranto, 20 maggio 2025 – La UIL Taranto, per voce del suo coordinatore generale Gennaro Oliva, conferma la propria partecipazione convinta allo sciopero nazionale di 4 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per domani, 21 maggio, in tutti gli stabilimenti del gruppo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria.

Saremo fisicamente e politicamente al fianco dei lavoratori domani, davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Taranto – dichiara Oliva – perché ciò che sta accadendo è inaccettabile. Non solo per le gravi conseguenze sociali e occupazionali, ma per il profondo senso di ingiustizia che si respira tra le tute blu, ancora una volta utilizzate come scudo umano delle irresponsabilità altrui”.

La UIL Taranto sottolinea la gravità del quadro attuale, definendolo senza mezzi termini il fallimento di una gestione nazionale che ha ignorato i territori, trattando lo stabilimento più grande d’Europa come un problema e non come una risorsa strategica per il Paese.

Non c’è alcuna chiarezza sul futuro: la trattativa con Baku Steel è avvolta dal silenzio, gli impianti sono fermi, i lavoratori in cassa integrazione – aumentati di ulteriori 1.000 unità da questa settimana – e, soprattutto, non arriva alcun segnale concreto su formazione, reindustrializzazione o vere tutele per le famiglie coinvolte. Questa non è transizione: è abbandono!”, incalza Oliva.

In discontinuità con alcune impostazioni contenute nel comunicato nazionale, la UIL Taranto rivendica una linea più chiara e radicata nel territorio:

  • Basta attese infinite: non si può continuare a subordinare le decisioni sulla vita delle persone a tavoli istituzionali che non producono risultati.
  • Il Governo deve scegliere da che parte stare, chiarendo se intende davvero rilanciare la siderurgia pubblica o se preferisce liquidare un pezzo strategico del Sud.
  • Il piano industriale deve partire da Taranto, con investimenti concreti su ambiente, innovazione e sicurezza.

Sicurezza sul lavoro – L’incidente avvenuto lo scorso 7 maggio all’Altoforno 1 dello stabilimento di Taranto non può essere considerato una casualità né un fatto isolato. È l’ennesima prova della pericolosità di un sistema industriale lasciato al degrado e all’incuria, dove la manutenzione si riduce e la prevenzione viene sistematicamente ignorata.

La UIL non abbassa la guardia: la campagna nazionale ‘Zero Morti sul Lavoro’ è anche la nostra battaglia locale. Qui, a Taranto, ha un significato ancora più profondo, perché un impianto insicuro è un impianto che può uccidere. Non permetteremo che si normalizzi il rischio, né che si criminalizzino i lavoratori per disfunzioni strutturali. La UIL sarà domani, e ogni giorno, dove ci sono persone da difendere e dignità da rivendicare”, conclude Oliva.

Il presidio si terrà a partire dalle ore 11:00, davanti all’ingresso principale, nei pressi della direzione dello stabilimento di Taranto, in concomitanza con l’incontro convocato a Palazzo Chigi tra il Governo e i sindacati di categoria.

A sostenere l’iniziativa saranno anche tutte le categorie UIL coinvolte direttamente o indirettamente nella vertenza industriale: edili, chimici, trasporti, multiservizi.

La UIL Taranto invita tutti i cittadini, le istituzioni locali e le forze sociali a unirsi alla mobilitazione: “Perché ciò che accade a Taranto riguarda l’intero Paese”.

UILTRASPORTI TARANTO: “PORTO, ORA O MAI PIÙ” ASSEMBLEA GENERALE DEI LAVORATORI PORTUALI AL SALINA

TARANTO, 16 MAGGIO 2025 – Si è svolta oggi, presso la sala conferenze dell’Hotel Salina di Taranto, l’assemblea generale dei lavoratori portuali convocata da UILTRASPORTI Taranto. Un appuntamento definito “non più rinviabile” dal sindacato, alla luce della proroga biennale dell’agenzia Taranto Port Workers Agency (TPWA) fino al 31 dicembre 2026 e dell’imminente partenza dei percorsi formativi finanziati dalla Regione Puglia.

All’incontro, molto partecipato, hanno preso parte numerosi lavoratori, insieme a figure di rilievo del sindacato e delle istituzioni: il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Sergio Prete, il segretario nazionale UILTRASPORTI Giuliano Galluccio, il coordinatore generale della UIL Taranto Gennaro Oliva, e il segretario generale della UILM Taranto Davide Sperti.

A introdurre i lavori è stato Carmelo Sasso, segretario generale UILTRASPORTI Taranto, che ha tracciato un quadro netto della situazione: “Ci troviamo in una fase decisiva. La transizione è già in atto e riguarda l’intero sistema portuale. Ora è il momento di garantire che le misure previste diventino soluzioni concrete. I corsi di formazione avviati dalla Regione sono lo strumento più importante che abbiamo oggi per dare continuità occupazionale a centinaia di lavoratori fermi da anni”.

Sasso ha illustrato l’esito del bilancio delle competenze condotto da ARPAL, spiegando come ogni lavoratore sia stato profilato e orientato verso i percorsi più adatti. “È nostra responsabilità – ha aggiunto – offrire chiarezza, trasparenza e supporto. Le opportunità ci sono, soprattutto grazie allo sviluppo dell’eolico offshore, ma serve preparazione. E serve partecipazione”.

Proprio sull’offshore è arrivata la conferma attesa da Sergio Prete: “Siamo in dirittura d’arrivo per la firma della concessione con Vestas, primo insediamento strategico legato alla produzione di componenti per l’eolico. Dopo la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente, partiranno i cantieri e con essi nuovi percorsi formativi specifici”.

Il presidente dell’Autorità portuale ha evidenziato anche la portata occupazionale della trasformazione in atto: “Parliamo di migliaia di posti di lavoro potenziali. Non solo il personale della TPWA potrebbe essere completamente assorbito, ma si aprono spazi per ex lavoratori del siderurgico e per le nuove generazioni. Per questo è fondamentale non sprecare questa finestra temporale e arrivare preparati alla scadenza del 2026”.

A rendere ancora più netto il quadro è stato Gennaro Oliva, coordinatore generale della UIL Taranto: “Ci sono troppe vertenze aperte in questa città. E la UIL farà tutto il possibile per salvarle tutte, senza lasciare indietro un solo lavoratore. Taranto dovrebbe essere la città del lavoro, e invece è diventata la città degli ‘ex’: ex portuali, ex TCT, ex Albini. È inaccettabile”.

Oliva ha poi aggiunto: “Non dovevamo essere qui oggi a pregare per avere corsi di formazione. Dovevamo essere qui a costruire piani industriali solidi, a garantire il ricambio generazionale. E invece ci troviamo a inseguire emergenze. Ma non ci tireremo indietro. La UIL guarderà con occhi diversi a ogni iniziativa, virtuale o materiale, purché utile a ridare dignità al lavoro. Saremo presenti ovunque, in ogni comparto, in ogni fabbrica, in ogni vertenza, perché vogliamo rappresentare persone, non numeri”. Il messaggio finale della giornata è stato chiaro: serve una nuova visione per il porto, per Taranto e per chi ogni giorno vive l’incertezza sul proprio futuro. Un impegno che, come sottolineato da tutti gli interventi, richiede coesione, coraggio e responsabilità condivisa.

EX ILVA – UIL TARANTO: “NO ALLA CASSA INTEGRAZIONE. IL GOVERNO ASSUMA IL CONTROLLO, BASTA FAR PAGARE AI LAVORATORI L’INCAPACITÀ ALTRUI”


Dichiarazione del coordinatore provinciale Gennaro Oliva

Taranto, 13 maggio 2025 –UIL di Taranto,  a margine dell’incontro odierno tra i sindacati e i Commissari Straordinari di Acciaierie d’Italia, ritiene doveroso intervenire per esprimere con forza il proprio dissenso rispetto all’ennesima richiesta di aumento della cassa integrazione, che coinvolgerebbe oltre 3.500 lavoratori dello stabilimento di Taranto.

“Siamo dinanzi all’ennesimo atto di irresponsabilità industriale e politica – dichiara Gennaro Oliva, coordinatore della UIL di Tarantomentre manca ancora una visione chiara, si chiede di estendere la CIGS portando i numeri a livelli mai visti, senza uno straccio di piano industriale, senza risposte sull’incidente all’Altoforno 1, né prospettive credibili per il rilancio produttivo. È una farsa che i lavoratori non possono più tollerare.”

Secondo la UIL, la situazione ha ormai superato ogni limite. La trattativa con il gruppo Baku Steel è pressoché arenata a causa delle complessità burocratiche legate all’autorizzazione integrata ambientale, alla questione delle riserve idriche e ai costi energetici. Intanto i fondi promessi – come i 100 milioni del Milleproroghe – non sono ancora arrivati, e anche se arrivassero sarebbero del tutto insufficienti.

“Ci parlano di emergenza produttiva, ma non danno risposte sulle cause dell’incendio all’AFO1, non ci dicono se e quando ripartirà l’AFO2, non ci illustrano alcun progetto concreto su decarbonizzazione, forni elettrici o sviluppo portuale. Ma la cassa integrazione sì, quella è sempre pronta a colpire i lavoratori. Sembra di rivedere i monologhi di Morselli”, incalza Oliva.

La UIL di Taranto chiede ora un’inversione di rotta immediata, a partire dal blocco della trattativa con Baku Steel e dall’assunzione diretta del controllo da parte dello Stato, che deve intervenire con risorse vere e un piano industriale basato su decarbonizzazione, fonti rinnovabili e riconversione produttiva reale.

È il momento che il Governo esca dall’ambiguità e prenda in mano lo stabilimento. Serve una Legge Speciale per Taranto, servono risorse per la bonifica, la riconversione, i prepensionamenti, i risarcimenti e l’estensione dei benefici previdenziali agli esposti all’amianto con una legge ferma al 2003, serve trasparenza sui progetti futuri e garanzie su ogni singolo posto di lavoro. Non nel 2000 mai, ma ora”, conclude il coordinatore UIL.

La UIL di Taranto dice NO all’estensione della cassa integrazione: i lavoratori non devono pagare ancora una volta per l’assenza di strategia e il fallimento di chi ha gestito questo impianto e questo territorio negli ultimi anni.