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TARANTO, 9 settembre 2025 – La UIL Taranto esprime la sua totale solidarietà e vicinanza al lavoratore di Vestas Blades licenziato in seguito a un infortunio avvenuto il 19 luglio durante il suo turno di lavoro. Un incidente che, purtroppo, è stato seguito dalla decisione dell’azienda di contestare disciplinarmente e licenziare il lavoratore, senza nemmeno cercare di individuare le cause del problema o risolverle.
FIOM e UILM ritengono inaccettabile un comportamento aziendale che non solo ignora le cause dell’infortunio, ma sceglie di licenziare un lavoratore che ha subito un incidente mentre svolgeva le proprie mansioni. Un gesto che, oltre a risultare ingiustificato, invia un chiaro messaggio intimidatorio a tutti i lavoratori: “se sbagli, rischi il licenziamento”.
“Licenziare un lavoratore infortunato è una pratica inaccettabile”, ha dichiarato Gennaro Oliva, coordinatore territoriale della UIL Taranto. “In un contesto dove si chiede ai lavoratori di aumentare la produttività, la sicurezza dovrebbe essere la prima priorità. La UIL è impegnata a difendere i diritti di tutti i lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e privo di intimidazioni”.
Azioni di mobilitazione: sciopero e stato di agitazione
A seguito delle assemblee svoltesi il 8 settembre, in cui si è discusso del licenziamento del collega e delle implicazioni sulla sicurezza dei lavoratori, FIOM e UILM hanno proclamato uno stato di agitazione che prevede:
1 ora di sciopero per tutti i turni di lavoro:
📅 Martedì 9 settembre e Venerdì 12 settembre (alla fine di ogni turno di lavoro)
❌ Blocco immediato di straordinari e flessibilità.
UIL Taranto continuerà a lottare per garantire che ogni lavoratore possa svolgere il proprio lavoro in sicurezza, senza paura di subire ripercussioni per eventi che vanno affrontati con soluzioni concrete, non con licenziamenti. È ora di dire basta a questi comportamenti e di difendere la dignità di tutti i lavoratori.
Giuseppe Manfuso (segretario generale UILPoste Taranto): “Nessuno può negare i diritti dei lavoratori per vendetta sindacale. La UILPoste non resterà in silenzio.”
Gennaro Oliva (coordinatore UIL Taranto): “La UIL è al fianco dei lavoratori e non permetterà che abusi di potere danneggino la dignità di chi lavora.”
Taranto, 5 settembre 2025 – Un episodio grave e inaccettabile si è verificato ieri all’interno di una filiale di Poste Italiane di Taranto, dove il Direttore ha negato un giorno di ferie a un lavoratore semplicemente perché iscritto alla UILPoste. Il dipendente aveva richiesto il permesso per accompagnare il figlio a una visita medica urgente. La risposta ricevuta è stata inequivocabile: “Fino a quando applaudirai Manfuso, la mia risposta sarà sempre NO!”.
“Non possiamo accettare che un dirigente si comporti in questo modo, perseguendo un lavoratore solo per la sua appartenenza sindacale,” dichiara Giuseppe Manfuso, segretario generale della UILPoste di Taranto. “La UIL è nata per difendere i diritti dei lavoratori e per denunciare soprusi e irregolarità. Quando un dirigente sceglie la vendetta invece del rispetto delle regole, siamo obbligati a farlo sapere all’opinione pubblica e a intervenire nelle sedi competenti. Non tollereremo atteggiamenti persecutori, perché ogni lavoratore ha diritto alla dignità e alla sicurezza sul posto di lavoro.”
Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di continui attacchi verso i lavoratori iscritti alla UILPoste. La missione del sindacato è proteggere i diritti dei dipendenti, segnalare irregolarità e soprusi, e svolgere un ruolo scomodo ma necessario quando le autorità aziendali ignorano le violazioni.
“Ricordiamo a Poste Italiane che i diritti dei lavoratori non si negano e non si barattano,” prosegue Manfuso. “Chi pensa di intimidire la UILPoste con ritorsioni si sbaglia di grosso: continueremo a denunciare ogni abuso e ogni comportamento scorretto.”
Le dichiarazioni di Gennaro Oliva, coordinatore territoriale UIL Taranto
“Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi nei confronti dei lavoratori che si affidano alla nostra organizzazione per difendere i propri diritti,” afferma Gennaro Oliva, coordinatore UIL Taranto. “Siamo vicini al collega colpito e chiediamo a Poste Italiane di intervenire subito per fermare questa deriva autoritaria. La UIL non resterà in silenzio: continueremo a denunciare ogni abuso, sempre dalla parte dei lavoratori.”
Nei prossimi giorni la UILPoste di Taranto presenterà formale denuncia alle autorità competenti, affinché vengano accertati i fatti e tutelati i diritti dei lavoratori.
Taranto, 4 settembre 2025 – A partire dal 1° ottobre e fino al 28 dello stesso mese, Taranto dovrà fare i conti con l’interruzione del collegamento Frecciarossa con Roma e Milano. La sospensione, causata da lavori di potenziamento sulla tratta Battipaglia–Potenza, riaccende la polemica sulla condizione dei trasporti nella città ionica, da tempo oggetto di critiche per il suo isolamento dalle principali rotte ferroviarie italiane.
La sospensione del Frecciarossa rappresenta un duro colpo per il sistema di mobilità della città, che perde così il suo principale collegamento rapido con il resto del Paese. Una condizione che, come sottolineato anche da Carmelo Sasso, segretario generale della UIL Trasporti di Taranto, rischia di compromettere ulteriormente il diritto alla mobilità di un territorio già penalizzato da una serie di carenze infrastrutturali.
Sasso, in un intervento pubblicato questa mattina sul Quotidiano, non ha nascosto il suo disappunto per l’ennesimo disservizio che riguarda Taranto: “Ormai è evidente – ha dichiarato – che si sta portando avanti un graduale smantellamento dei servizi ferroviari. La chiusura della tratta Frecciarossa non è che l’ennesimo passo verso l’isolamento, con il rischio concreto di ridurre Taranto a una città senza vie di comunicazione moderne e competitive”.
Il segretario UIL Trasporti ha evidenziato anche un altro aspetto cruciale: “Non si può parlare di una città proiettata nel futuro, come Taranto, che ospiterà i Giochi del Mediterraneo, se non si garantiscono servizi di mobilità adeguati. La politica deve decidere se vuole continuare a penalizzare l’area ionica, o se finalmente vogliamo investire seriamente nel potenziamento delle infrastrutture che collegano Taranto al resto del Paese”.
Un ulteriore nodo, messo in evidenza anche da altre figure istituzionali come il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, riguarda la possibilità che la Basilicata possa interrompere il finanziamento del servizio Frecciarossa. Questo scenario, che si inserisce in un contesto di disagi già esistenti, alimenta preoccupazioni per le ripercussioni negative sulla città, proprio nel momento in cui la mobilità è diventata un tema cruciale per lo sviluppo e la promozione del territorio.
Sasso ha inoltre ricordato che un comitato spontaneo, creato lo scorso inverno, si era attivato per prevenire proprio questo tipo di situazione: “Il pendolarismo per motivi di studio, lavoro e salute è una realtà quotidiana per i cittadini di Taranto. La sospensione di un servizio essenziale come il Frecciarossa non fa altro che aggravare una condizione già difficile”, ha dichiarato il segretario UIL Trasporti.
Taranto rischia dunque di trovarsi ulteriormente isolata, con gravi ripercussioni sul turismo e sull’economia locale. Il settore commerciale, già in difficoltà, non può permettersi di vedere vanificati gli sforzi di promozione del territorio a causa di un sistema di trasporti inadeguato.
Con l’interruzione temporanea del Frecciarossa, cresce la preoccupazione che l’emergenza possa trasformarsi in una condizione permanente di isolamento. La città ha bisogno di risposte rapide, chiare e strutturate, affinché non diventi l’ennesimo caso di promesse non mantenute. Il tempo per agire è ormai scaduto, e Taranto non può più restare ferma alla stazione.
Taranto, 2 settembre 2025 – UIL Poste Taranto torna a denunciare una grave violazione dei diritti contrattuali e delle normative sul lavoro da parte di Poste Italiane. Al centro della vicenda, ancora una volta, una dipendente, già vittima di un infortunio grave avvenuto il 21 luglio scorso presso il Centro Logistico (CL) di Taranto Recapito, dove ha subito un malore da calore che ha richiesto l’intervento d’urgenza del 118.
“È intollerabile che a distanza di poche settimane da un infortunio grave, la stessa lavoratrice venga nuovamente penalizzata da decisioni arbitrarie e prive di fondamento giuridico”, dichiara Giuseppe Manfuso, segretario generale di UIL Poste Taranto. “Nonostante le rassicurazioni ufficiali dell’azienda, che aveva promesso ‘pieno supporto’ alla lavoratrice, Poste Italiane le ha negato le ferie estive con la generica motivazione di ‘esigenze di servizio’, un atto che non esitiamo a definire persecutorio e finalizzato a ‘farla pagare’ alla lavoratrice.”
“Il CCNL di settore e la normativa italiana, in particolare l’art. 2109 del Codice Civile e l’art. 10 del D.Lgs. 66/2003, garantiscono il diritto irrinunciabile del lavoratore a godere di almeno due settimane consecutive di ferie nel periodo estivo”, prosegue Manfuso. “Si tratta di un diritto fondamentale, parte integrante della tutela della salute psicofisica, non un optional subordinato a presunte esigenze aziendali. Questa ennesima dimostrazione di gestione autoritaria, discriminatoria e insensibile non può essere tollerata, è una aperta violazione delle leggi, del contratto e degli stessi accordi sindacali in vigore”.
“Non possiamo restare inermi di fronte a questi comportamenti”, sottolinea Manfuso. “Per questo, chiediamo a Poste Italiane l’immediato ripristino del diritto della nostra collega a godere delle due settimane di ferie estive consecutive. Pretendiamo inoltre una chiara motivazione scritta del diniego iniziale, con assunzione di responsabilità da parte del preposto e della Direzione. Infine, abbiamo già richiesto l’intervento immediato dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto per verificare il rispetto delle normative in materia di ferie e diritti del personale.”
“L’episodio che ha coinvolto la lavoratrice di Poste Italiane è purtroppo emblematico di una cultura aziendale che, in alcuni contesti, continua a ignorare la dignità della persona e i diritti acquisiti”, dichiara Gennaro Oliva, coordinatore territoriale UIL Taranto. “La UIL non è solo il sindacato di una singola categoria, ma la casa di tutti i lavoratori del nostro territorio. Per questo, un atto lesivo come questo non riguarda solo la collega del settore postale, ma rappresenta una minaccia per l’intero mondo del lavoro ionico. La nostra azione è un monito chiaro: la UIL vigilerà su ogni abuso e difenderà con fermezza il rispetto delle regole e la sicurezza sul posto di lavoro. Le aziende devono comprendere che il vero progresso passa dalla valorizzazione dei dipendenti, non dalla loro vessazione.”
“UIL Poste diffida Poste Italiane dal reiterare questi comportamenti lesivi e ribadisce la propria determinazione a difendere con ogni mezzo i diritti della nostra collega e di tutti i lavoratori”, conclude Manfuso. “Non ci fermeremo finché non sarà garantito il pieno rispetto delle leggi e del contratto.”
Taranto, 19 agosto 2025 – UILPOSTE Taranto denuncia lo stato di grave disservizio che sta paralizzando le consegne del Centro Logistico di Taranto, con pesanti ripercussioni sulla cittadinanza. Secondo il sindacato, circa la metà delle 43 zone di recapito del capoluogo ionico risulterebbero completamente scoperte, prive di portalettere e di qualsiasi organizzazione sostitutiva per garantire le consegne, anche quelle più urgenti.
La denuncia arriva dal segretario generale Giuseppe Manfuso, che parla di “incompetenza organizzativa senza precedenti” nella città. “Le assenze programmate – continua MANFUSO – non sono state minimamente compensate da soluzioni adeguate, determinando la totale incapacità di garantire persino un servizio minimo ai cittadini”.
La situazione è talmente critica che, in alcune zone, i cittadini attendono invano da giorni corrispondenza, pacchi, raccomandate e spedizioni di ogni tipo, avendo già pagato per un servizio che non viene erogato.
L’intervento di UILPOSTE non risparmia critiche ai vertici del Centro Logistico, con un attacco diretto al responsabile della struttura, che “risulta da oggi addirittura in ferie”. A questo proposito, Manfuso ha dichiarato: “Le ferie sono meritate, per carità, ma è risaputo che un capitano non deve mai abbandonare la nave che affonda”.
Sul tema interviene anche il coordinatore territoriale UIL della citta bimare Gennaro Oliva: “La situazione al Centro Logistico di Taranto è inaccettabile e riflette una profonda mancanza di rispetto verso i lavoratori e i cittadini. Siamo di fronte a un’organizzazione che scarica il peso della sua inefficienza sui dipendenti e, in ultima analisi, sulla cittadinanza. I tarantini non sono utenti di serie B e hanno diritto a un servizio efficiente. Invece, subiscono un danno economico e sociale, con la corrispondenza e i pacchi che non vengono consegnati. I lavoratori, dal canto loro, sono costretti a operare in condizioni di stress e inefficienza. Chiediamo a Poste Italiane di intervenire subito per garantire un servizio dignitoso e condizioni di lavoro sostenibili. È necessario un piano di emergenza per ripristinare il servizio e, a lungo termine, un’organizzazione che metta al primo posto le persone.”
UILPOSTE Taranto chiede, pertanto, a Poste Italiane di intervenire con urgenza per ripristinare condizioni di normalità e dignità del servizio.
