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Tra pochi giorni i lavoratori e i disoccupati tarantini festeggeranno un anno esatto dalla chiusura, per inagibilità e assenza d’igiene, del Centro per l’Impiego di Taranto.
A ricordarlo in una nota congiunta che annuncia anche il sit-in di protesta che si terrà il prossimo 1° febbraio (9.30-12.00) sotto Palazzo di Città a Taranto, sono i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL di Taranto.
“La struttura che per anni ha accolto le istanze di lavoro, formazione e ricerca di occupazione di migliaia di cittadini e cittadine del territorio, dall’aprile 2023 è chiuso nella completa indifferenza delle istituzioni che se ne dovrebbero occupare – dicono Giovanni D’Arcangelo, Gianfranco Solazzo e Pietro Pallini, rispettivamente segretari territoriali di CGIL, CISL e UIL – All’utenza, già in condizioni di precarietà o bisogno, viene di fatto chiesto di arrangiarsi: o si è capaci di orientarsi nel ginepraio delle pratiche on line o si raggiunge un’altra sede periferica a Castellaneta, Grottaglie, Manduria, Martina Franca o Massafra”.
“Siamo in una delle fasi più critiche per il lavoro in città eppure uno dei luoghi simbolo del collocamento e della ricerca di occupazione risulta non essere una priorità né per Regione Puglia, né per il Comune di Taranto, che sollecitati a più riprese, continuano a non affrontare il problema” – dicono i sindacalisti.
E da aprile 2023 ad oggi numerose le istanze che CGIL, CISL e UIL e i relativi sindacati di categoria, hanno presentato denunciando l’irragionevole vuoto in un territorio che nel solo 2023 ha registrato 21.759 nuovi disoccupati (fonte ISTAT).
Ad essere interessati del problema che riguarda, inoltre, 45 dipendenti e 12 unità di coordinamento, sono stati la Prefettura, il Comune di Taranto e la Regione Puglia, e tutte le volte non si è riusciti mai andare oltre i buoni propositi.
“Persino la lettera dello scorso 19 gennaio, indirizzata a Prefettura, Regione, Comune e ARPAL Puglia, in cui annunciamo la manifestazione di protesta che si svolgerà il prossimo 1 febbraio sotto la sede del Municipio di Taranto, non ha smosso l’attenzione dei destinatari – dicono D’Arcangelo, Solazzo e Pallini – restituendo a tutti noi la frustrante sensazione che il lavoro non sia assolutamente percepito come una emergenza da affrontare con la dovuta solerzia”.
“La Regione Puglia e il Comune di Taranto, quest’ultimo secondo i propri obblighi normativi sanciti dall’art. 3 della Legge 56/87 – termina la nota dei sindacati – hanno il dovere di trovare una solzione tempestiva percorribile nell’immediato”.
Quella che, giusto per intenderci, manca da quasi un anno.
L’appuntamento per la stampa è Giovedì 1° febbraio 2024, dalle 9.30 alle 12.00, sotto la sede di Palazzo di Città di Taranto.
Per Ferretti tempi lunghi Protocollo con la Regione per gli ex lavoratori di Tct
Sasso e Pallini: serve la proroga per altri 18 mesi, tempo necessario a rioccupare i 330 portuali
Ieri l’assemblea organizzata da Uil e Uiltrasporti a cui ha partecipato il presidente dell’autorità portuale Prete. Rassicurazioni sull’impegno per la copertura dell’agenzia portuale oltre marzo. Formazione in vista
«A Taranto le vertenze si risolvono perché le aziende non esistono più. E noi oggi non possiamo permetterci di perdere nemmeno un pezzo dei lavoratori ex Tct-Evergreen». In un’assemblea ieri pomeriggio al Salina, Uil e Uil Trasporti tengono la barra dritta sui 330 lavoratori che, usciti anni fa dal precedente concessionario del terminal container, non sono stati ancora rioccupati e sono in carico all’Agenzia del lavoro portuale che però, stando al decreto Milleproroghe che si sta cercando di cambiare nella discussione in Parlamento, ha copertura e risorse solo sino a marzo prossimo.
In attesa che il testo del dl cambi e quindi dia un po’ di respiro in più all’Agenzia e ai lavoratori interessati «ci stiamo muovendo – spiega Piero Pallini, coordinatore Uil Taranto – per fare un protocollo a livello di Regione Puglia sulla formazione professionale degli ex TCT-Evergreen. Ma io ho anche spiegato ai lavoratori che parlare di misure Gol, Garanzia occupabilità lavoratori, e dare una serie di risorse specifiche, e poi avere a Taranto il centro per l’impiego chiuso, non credo che sia di miglior auspicio. Ho portato quindi i lavoratori a vedere la realtà. Per gli ex TCT-Evergreen, è fondamentale la riqualificazione e quindi accrescere le loro competenze. I lavoratori ci hanno rappresentato la forte volontà di tornare al lavoro qualunque esso sia e rendendosi disponibili per qualsiasi percorso di riqualificazione, ma prima vanno fatte una serie di cose».
All’assemblea ha partecipato anche il presidente dell’Authority, Sergio Prete, che «sull’investimento Ferretti dice che serviranno almeno altri due anni – dichiara Pallini -. Prima di due anni non vedremo nulla. E se questo è il tempo che dobbiamo attendere, per come si stanno muovendo oggi gli scenari geopolitici e mondiali, è anche probabile che Ferretti possa decidere di fare l’investimento altrove».
Sulla continuità dell’Agenzia, Prete afferma che «abbiamo testato la disponibilità di tutti i parlamentari per un’ulteriore richiesta di proroga degli strumenti a favore di questa categoria di lavoratori. Ciò non per mantenere unicamente una tutela, ma perché questo può consentire di allineare la stessa tutela ad una ricollocazione degli stessi lavoratori nelle numerose iniziative presenti nel porto. Iniziative che per motivazioni di natura burocratica, ambientale e altro, stanno rallentando l’insediamento e quindi la creazione di nuovi posti di lavoro. Siamo fiduciosi che nella conversione del Milleproroghe ci sia la possibilità di posticipare l’Agenzia a fine 2024, se non, addirittura, al termine del 2025 come noi abbiamo chiesto». In riferimento agli ex TCT-Evergreen, Prete spiega che l’Agenzia del lavoro non riguarda solo la loro ricollocazione presso un nuovo terminalista «ma li tutela per ogni nuova iniziativa in ambito portuale. È indubbio che le criticità che si sono concentrate su Taranto, compresa quella del siderurgico, ha portato ad una contrazione del lavoro in generale nell’ambito del porto. Ora confidiamo che, già a partire dai prossimi mesi, alcune di queste criticità vengano meno e si possano creare le condizioni per un riposizionamento».
«Il momento è delicato, i lavoratori sono preoccupati e il periodo di Natale tra l’altro è coinciso con la tensione per la proroga dell’Agenzia che poi è arrivata in maniera rocambolesca e temporanea – rileva Carmelo Sasso, segretario Uil Trasporti -. Inoltre, il ritardo nell’erogazione dell’indennità di mancato avviamento ha creato ulteriori difficoltà. Con i lavoratori abbiamo quindi fatto il punto dopo gli incontri dei giorni scorsi con i parlamentari e la task force Lavoro della Regione. Nei prossimi mesi la situazione dell’Agenzia dovrà necessariamente essere portata a definizione in termini di proroga, finanziamenti e riqualificazione dei lavoratori. Dopo i tre mesi accordati, abbiamo chiesto una proroga di almeno 18 mesi perché prima non possiamo assicurare ai lavoratori la rioccupazione, poi perché la riqualificazione prevede corsi complessi da 300-600 ore, e infine perché dobbiamo dare tempo ai progetti dei nuovi investitori, compreso l’ultimo di Vestas».
Domenico Palmiotti, Quotidiano di Puglia e Basilicata
Al fine di fornire un aggiornamento completo e chiaro riguardo alla proroga della Taranto Port Workers Agency (TPWA) e alle iniziative in corso per la riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori associati, è stata indetta un’assemblea informativa per gli iscritti alla TPWA affiliati alla UILTRASPORTI.
L’assemblea si terrà giorno 22 Gennaio 2024 alle ore 17:00 presso il Salina Hotel, situato in Via Mediterraneo 1/Viale Unità di Italia 648-650.
Temi in agenda:
All’assemblea interverranno il Coordinatore Generale della UIL Taranto, Pietro Pallini, e il Segretario Generale della UILTRASPORTI Taranto, Carmelo Sasso.
Dettagli dell’assemblea:
Data: 22 Gennaio 2024
Ora: 17:00
Luogo: Salina Hotel, Via Mediterraneo 1/Viale Unità di Italia 648-650
‼️ Ci indignamo dinanzi ai gravi gesti compiuti stanotte presso le sedi della UIL Puglia in corso Alcide De Gasperi a Bari.𝙇𝙚 𝙨𝙚𝙙𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙚 𝙫𝙖𝙣𝙙𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙚 𝙚 𝙞𝙢𝙗𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙩𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙢𝙚𝙨𝙨𝙖𝙜𝙜𝙞 𝙞𝙣𝙦𝙪𝙞𝙚𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞, da soggetti apparentemente appartenenti al movimento dei no vax, al momento non ancora identificati.
🤬 Ci uniamo con fermezza alle parole della UIL Puglia e al suo segretario generale Gianni Ricci che rivolge a chi pensa di aver intimorito qualcuno:
“𝘾𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙖 𝙙𝙞𝙛𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙞 𝙥𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙞 𝙙𝙚𝙢𝙤𝙘𝙧𝙖𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙚 𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝘾𝙤𝙨𝙩𝙞𝙩𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙙𝙚𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙣𝙚𝙡 𝙧𝙞𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙧𝙚𝙜𝙤𝙡𝙚 𝙘𝙞𝙫𝙞𝙡𝙞, 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙘𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙞𝙨𝙩𝙞𝙩𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞.
𝗡𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗶𝗺𝗶𝗱𝗶𝗿𝗲! 𝗔𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗴𝗶𝗮’ 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗲𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮’ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶. 𝗘, 𝗻𝗲𝗹 𝗳𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼, 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗱𝗶. 𝗟𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗽𝘂𝗴𝗹𝗶𝗲𝘀𝗶 𝘃𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟳𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶”
Per la UIL Taranto:
🏛️ Le azioni di oggi nulla hanno a che fare con la libertà di pensiero e dissenso. Sono violenza, intimidazione e minaccia in prosieguo a quelle giá perpetrate mesi addietro ad altre sedi sindacali, scuole e sedi istituzionali. Chi ha compiuto e compie questi atti ignobili non conosce i nobili principi di giustizia e democrazia.
🕵️♂️ Sono al momento senza volto, senza nome, i soli a violentare simboli che rappresentano diritti e tutela. In un Paese democratico e libero, queste azioni mirano ad imporre il proprio pensiero senza rispettare quello altrui. Un comportamento questo che condanniamo fermamente.
Solidarietà incondizionata da parte della UIL Taranto a tutte le strutture della UIL Puglia.
Nella sede della Scuola di Economia e Studi Aziendali dell’Università degli Studi Roma Tre, si è tenuto un evento di grande importanza per la promozione delle Pari Opportunità nel mondo del lavoro. Doriana Caleandro, Coordinatrice Pari Opportunità della Uilm Puglia, ha espresso il suo punto di vista sulle sfide e le prospettive legate alla Direttiva UE 2023/970 che mirata a rafforzare la parità salariale attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione.
La battaglia per garantire la parità salariale tra uomini e donne è al centro dell’attenzione grazie alla Commissione Nazionale per le Pari Opportunità della Uilm capitanata dalla Coordinatrice Loretta Tani e con la costante presenza del Segretario Generale Rocco Palombella, molto attento alle politiche di genere, esprimendo il suo impegno e la sua soddisfazione per la partecipazione a un evento di grande rilievo con relatori di alta competenza.
“Per affrontare questo tema in modo efficace, dobbiamo prima comprendere la situazione attuale” sottolinea Doriana Caleandro Coordinatrice Pari Opportunità Uilm Puglia. “La trasparenza salariale è essenziale per monitorare e misurare il GENDER PAYGAP. In Italia, la Legge 162/2021 ha già dato i primi passi in questa direzione, richiedendo alle aziende una rendicontazione biennale sulla situazione del personale maschile e femminile. Attualmente, quasi 1000 aziende hanno ottenuto la certificazione di parità, un riconoscimento per gli sforzi profusi a favore della parità di genere.”
L’analisi presentata copre vari aspetti: dalla crescita professionale ai congedi, dai superminimi ai premi di risultato. Caleandro evidenzia che questo si traduce in una disparità annua di 8.000 euro a sfavore delle donne. “Oltre ai fattori economici, non possiamo trascurare le motivazioni culturali”, afferma. “Facendo retorica iniziamo a convincerci che le donne sono le prime assegnatarie dei doveri di cura dei propri figli/e o di persone fragili e non autosufficienti.
La conseguenza di tutti questi ‘doveri’ a carico delle donne porta inevitabilmente a delle scelte, come l’utilizzo del part–time o dei congedi che diventano una necessità più che una scelta. Spesso le soluzioni sono due: o si smette di lavorare o non si generano più figli a discapito della crescita demografica.
La Trasparenza dunque permette una comparazione fra uomini e donne con la stessa mansione e livello con una visione collettiva e non del singolo lavoratore.
La Coordinatrice regionale sottolinea anche l’aspetto organizzativo che penalizza le donne, come turni, aree di lavoro e formazione. “Le donne vengono spesso messe all’angolo, limitando le opportunità di crescita professionale. Questa discriminazione è alimentata da stereotipi culturali che vedono le donne come principali responsabili dei compiti domestici.”
La Direttiva UE 2023/970 rappresenta un passo avanti importante nella lotta alla disparità salariale di genere. La trasparenza permette di confrontare trattamenti retributivi tra uomini e donne, evidenziando non solo elementi diretti ma anche quelli legati al welfare e alle politiche di trattamento aziendale.
“La Direttiva è una risorsa fondamentale ma non può essere la sola soluzione”, afferma Caleandro. “È un passo verso la consapevolezza, ma dobbiamo affrontare la radice del problema. La Uilm è pronta a guidare questa lotta nel 2024, con nuovi contenuti e proposte per la contrattazione del CCNL. Siamo il sindacato del terzo millennio, il sindacato delle persone.”
I metalmeccanici della UIL Taranto si confermano così un punto di riferimento nella promozione della parità di genere, un esempio di impegno e dedizione nel contrasto alla discriminazione salariale tra uomini e donne.
La giornata di giovedì 11 gennaio ha segnato un evento di rilevanza per la UIL di Taranto con l’inaugurazione della sede UIL in Fragagnano: un passo significativo per l’organizzazione sindacale che si pone l’obiettivo di offrire servizi e competenze alla comunità locale.
Serena De Maria, responsabile del Centro Servizi UIL Fragagnano, si è mostrata visibilmente emozionata per il risultato ottenuto a favore del territorio. “L’apertura della sede a Fragagnano – ha detto – non è solo un segno di presenza istituzionale ma anche un impegno concreto nella vita quotidiana della comunità locale e non solo”.
“Oggi è un giorno importante per tutta la UIL ionica, poiché con l’apertura di questa sede, riaffermiamo la nostra presenza in una città, Fragagnano, di grande valore per il nostro territorio” ha dichiarato Pietro Pallini, coordinatore generale UIL Taranto. E poi: “La UIL continua a investire sul territorio facendo sentire la propria presenza tra le persone. Anche la sede di Fragagnano non sarà semplicemente un centro di servizi, ma un luogo di aggregazione sociale, per cooperare alla fortificazione di comunità più forti e coese.”
All’inaugurazione erano presenti importanti rappresentanti della UIL, tra cui i segretari generali Giovanni Maldarizzi (UIL FPL) e Vincenzo Guarino (UILA), il segretario regionale UIL con delega all’industria Andrea Toma, il responsabile del Centro Servizi UIL Puglia Emanuele Piazzola e il coordinatore generale UIL Taranto Pietro Pallini.
La presenza di diversi responsabili dei Centro Servizi UIL Taranto, insieme ai rispettivi corrispondenti e a numerosi responsabili delle Camere comunali della provincia, ha sottolineato l’importanza dell’evento e l’impegno di tutta la UIL, come squadra, nel fornire servizi di qualità su tutto il territorio provinciale.
La UIL a Fragagnano si propone come punto di riferimento per l’intera cittadinanza, offrendo servizi e consulenze su tematiche sindacali, lavorative e sociali. Oltre a svolgere il ruolo di hub per i servizi, la nuova sede si configura come uno spazio di incontro e collaborazione per la comunità locale, consolidando l’impegno della UIL a promuovere lo sviluppo e la solidarietà tra i cittadini.
L’inaugurazione è la testimonianza del continuo impegno della UIL nell’essere vicina alle persone, contribuendo così ad una società più equa, inclusiva e solidale.
