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Vertenza call center. Si apre il confronto legislativo
Si apre un varco di discussione sulla vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori call center: 6000 in tutta Italia, di cui circa 500 solo nella sede di Taranto.
A definire la strada di un dialogo, soprattutto legislativo, in materia di contratti di lavoro e rappresentanza, è stato l’incontro che si è svolto ieri a Roma nella sede del Ministero del Lavoro. Il prossimo 12 febbraio un tavolo tecnico-politico tornerà a riunirsi insieme al Governo.
Un passaggio chiave si svolgerà, invece, a Taranto dove venerdì prossimo (7 febbraio), partire dalle 11.30, davanti ai cancelli della Network Contacts, a Paolo VI in via della Transumanza n. 5,ad incontrare sindacati, lavoratrici lavoratori, ci sarà la segretaria nazionale del PD, Elly Schlein.
Un incontro pubblico con sit-in pacifico e dibattito aperto, che servirà a ribadire le ragioni di chi si oppone all’applicazione di un contratto pirata che mina diritti e retribuzioni di queste lavoratrici e lavoratori.
Si invia la cittadinanza tutta a partecipare all’iniziativa perché siamo convinti che questa vertenza sia la vertenza della territorio jonico, che rischia di impoverire non solo i 500 addetti di Network Contacts ma l’intera collettività Tarantina.
Nel frattempo ieri grande adesione allo sciopero nazionale indetto da SLC CGIL, FISTEL CISL UILCOM UIL e UGL Telecomunicazioni.
Abbiamo toccato punte dell’85% di adesione con picchi del 100% in molte aziende a livello nazionale – afferma Tiziana Ronsisvalle, segretaria generale della SLC CGIL di Taranto – Un dato che da anche la cifra di quanto sia sentito tra le lavoratrici e i lavoratori questo abuso contrattuale, questo ritorno al passato rispetto al perimetro dei diritti. Un abuso di arbitrarietà e non rappresentanza, considerato che il contratto pirata proposto ai lavoratori non li rappresenta in termini di delega, che ha portato indietro le lancette dei rapporti di lavoro e rispetto dei lavoratori di oltre 20 anni.
Sarà importante continuare la nostra azione “politica” da qui in avanti senza demordere, farci prendere dallo sconforto o indietreggiare – commenta Gianfranco Laporta coordinatore territoriale della FISTEL CISL Taranto Brindisi – Il tema di questa vertenza e del cambio contrattuale ci vedrà di qui a poco impegnati sul tavolo tecnico interministeriale previsto per giorno 12 febbraio, in cui sarà importante l’affermazione del contratto delle Telecomunicazioni quale contratto di riferimento per i Contact Center.
Siamo vicini a tutti lavoratori coinvolti in questa vertenza con un obiettivo comume, ovvero che il CCNL Tlc venga identificato dal Ministero del lavoro come il contratto di riferimento – dice il coordinare UILCOM Taranto, Alfredo Neglia.
In Piazza ieri abbiamo portato la disperazione dei lavoratori e l’indignazione per il mutismo della committenza – termina Francesco Russo segretario di UGL Telecomunicazioni – E’ necessaria la responsabilizzazione delle istituzioni ma risulta sempre più fondamentale anche quella della committenza (come ENEL – ndr) che deve vedere nei servizi di outsourcing non un semplice strumento di contenimento dei costi, ma soprattutto uno strumento di qualità, un volano, per offrire servizi adeguati e necessari a tutto il Paese.
Prevenzione, formazione e rispetto della sicurezza Non restino soltanto parole. Serve impegno concreto
Trenta: “Basta morti sul lavoro. Il conto delle vittime è inaccettabile. Urgono azioni mirate, non difficili da perseguire. Occorre avere la volontà. Siamo dalla parte della famiglia della vittima di quest’ennesima tragedia che si poteva evitare”
“L’ennesimo incidente mortale, in questo caso di un agricoltore, aumenta l’inaccettabile conto delle vittime sul lavoro e ci riporta alla necessità improrogabile di porre in essere tutte le azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo di zero morti sul lavoro”.
In questi termini Antonio Trenta, segretario generale della Uila-Uil di Taranto manifesta al contempo la vicinanza alla famiglia di Giuseppe Lonoce, agricoltore 65enne di Sava, che ha perso la vita mentre tagliava i rami di un ulivo per la potatura a causa della recisione di un’arteria con la motosega, e la necessità che le richieste della categoria dei lavoratori agricoli siano ascoltate una volta per tutte.
“Il dolore di questa ennesima morte – prosegue Trenta – ci porta a ribadire con ancora più forza le nostre istanze verso un impegno sempre più serio nella formazione dei lavoratori ed una sempre più attenta organizzazione del lavoro. Un paese civile deve poter fornire la garanzia dei diritti: il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto alla vita. Sono tre diritti che si legano a doppio filo. Rispettiamo la dignità del lavoro, ma anche l’inalienabilità del diritto a vivere una vita serena”.
Con forza e con rabbia, di fronte all’ennesima morte che si poteva evitare, la Uila Uil ribadisce la sua volontà improrogabile e improcrastinabile: “Zero morti sul lavoro. Non è un traguardo impossibile – insiste il Antonio Trenta – ma per raggiungerlo bisogna profondere il massimo sforzo. Il fenomeno delle morti bianche va evitato prima di tutto con l’impegno”.
E con “impegno”, il segretario generale della Uila-Uil di Taranto si riferisce espressamente all’“impegno di portare avanti la prevenzione, la formazione e le politiche di contrasto all’elusione delle misure sulla sicurezza che devono rappresentare la risposta minima all’ennesima vittima sul lavoro”.
Intanto, in questo momento di dolore, il sindacato accorato si rivolge alla famiglia del povero lavoratore agricolo: “Esprimiamo tutta la nostra rispettosa vicinanza”.
Manfuso (UIL Poste Taranto): “Pressioni insostenibili, minacce agli apprendisti e orari di lavoro non rispettati. Serve un intervento immediato, i diritti dei lavoratori non sono negoziabili.”
Taranto, 01/02/2025 – Pressioni commerciali eccessive, riunioni imposte oltre l’orario di lavoro, minacce velate agli apprendisti e un clima aziendale che sta diventando insostenibile. UIL Poste Taranto lancia un allarme sulle condizioni lavorative nella Filiale di Taranto di Poste Italiane, denunciando un sistema che sta esasperando i lavoratori del settore Mercato Privati.
“Non è più tollerabile quello che sta accadendo – dichiara il segretario generale UIL Poste Taranto, Giuseppe Manfuso –. Gli Specialisti Consulenti sono sottoposti a un carico di pressione costante, che va ben oltre gli obiettivi commerciali. Si lavora in un clima di ansia, con richieste che violano apertamente il contratto nazionale, senza alcun rispetto per la dignità dei lavoratori”.
Secondo la denuncia del sindacato, negli ultimi mesi i consulenti sono stati costretti a partecipare a riunioni su Teams e corsi di formazione fuori dall’orario lavorativo, senza alcun riconoscimento delle ore straordinarie. “Ci troviamo di fronte a una pratica inaccettabile – aggiunge Manfuso –. La formazione è importante, ma deve essere pianificata nel rispetto dei contratti. Non si può imporre la partecipazione a incontri fuori orario come se fosse un obbligo gratuito. È una violazione palese delle regole”.
Il sindacato punta il dito anche sulle condizioni degli apprendisti, che subiscono continue pressioni per il raggiungimento di obiettivi commerciali, con la minaccia implicita del mancato rinnovo del contratto. “È un abuso gravissimo – denuncia Manfuso –. Il contratto di apprendistato è già un contratto a tempo indeterminato, e il mancato rinnovo deve dipendere solo dagli obiettivi formativi, non dalle vendite. Questi ragazzi vengono messi sotto stress, spinti oltre i limiti della decenza, perché sanno che il loro futuro dipende dal compiacere l’azienda”.
Il risultato di questa gestione si misura anche nei numeri: negli ultimi due anni, quattro apprendisti hanno scelto di dimettersi prima ancora della fine del periodo di formazione. “Quando un giovane lavoratore preferisce rinunciare a un’opportunità lavorativa piuttosto che restare in un ambiente tossico, vuol dire che c’è un problema serio – sottolinea Manfuso –. E questo problema non può più essere ignorato”.
Ad aggravare la situazione è il sistema delle classifiche di produzione, esibite pubblicamente durante le riunioni per spingere i consulenti a una competizione esasperata. “Questo metodo di gestione non è motivazionale, è vessatorio – spiega il Segretario –. I lavoratori non possono essere messi continuamente a confronto in modo pubblico, con il rischio di essere umiliati se non raggiungono gli obiettivi imposti. Così si genera solo stress, frustrazione e paura di sbagliare”.
Il clima che si respira in filiale è teso, con un aumento preoccupante delle lettere di contestazione disciplinare per presunte irregolarità nelle pratiche commerciali. “Quando il livello di stress è così alto, il rischio di errori cresce inevitabilmente – osserva Manfuso –. Ma invece di affrontare il problema alla radice, l’azienda si limita a contestare le mancanze, aggravando ancora di più la pressione psicologica sui dipendenti”.
UIL Poste Taranto chiede un intervento immediato della Dirigenza per riportare equilibrio e rispetto nei rapporti di lavoro. “Non si può andare avanti così – conclude Manfuso –. È necessario ristabilire condizioni dignitose, eliminare queste pratiche oppressive e restituire ai lavoratori la serenità necessaria per svolgere il proprio compito. Chiediamo un confronto urgente, ma siamo pronti a far sentire la nostra voce in ogni sede se non arriveranno risposte concrete”.
Una buona notizia per i lavoratori dell’appalto multiservizi del Comune di Taranto. Dopo un lungo iter e numerose difficoltà, si è finalmente giunti alla soluzione del problema riguardante il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’impresa Arca, subappaltatrice della società Servizi Integrati srl. A partire dal 1° febbraio, questi lavoratori saranno internalizzati da Servizi Integrati, garantendo loro stabilità occupazionale e il pagamento delle spettanze arretrate.
Stamane, intervenendo a Studio100, il segretario generale della UIL Trasporti di Taranto, Carmelo Sasso, ha commentato l’evoluzione della vicenda:
“Siamo riusciti a incardinare la soluzione per un altro pezzo dell’appalto multiservizi del Comune di Taranto, quello del Lotto 1, che riguarda 27 lavoratori impegnati in piccole manutenzioni e guardiania. La cooperativa Arca, subappaltatrice, aveva avuto difficoltà a proseguire i servizi e, soprattutto, a garantire il pagamento degli stipendi. Appena i lavoratori ci hanno segnalato il problema, ci siamo subito attivati insieme ai colleghi della FILCAMS CGIL e della FISASCAT CISL, interfacciandoci con l’amministrazione comunale. Grazie a un intervento rapido, abbiamo messo in sicurezza i lavoratori, facendoli transitare direttamente alla Servizi Integrati, società più affidabile, che garantirà loro stabilità occupazionale e il pagamento degli arretrati”.
Questa vicenda ha evidenziato le fragilità del sistema di subappalto e la necessità di garantire maggiore tutela ai lavoratori coinvolti. Sasso ha inoltre sottolineato l’importanza di un nuovo bando di gara che assicuri condizioni migliori per tutti i lavoratori impiegati nei servizi comunali:
“Ora gli appalti sono in proroga, ma sappiamo che nelle prossime ore verranno predisposti gli atti necessari per l’emissione di un nuovo bando di gara per tutti e tre i lotti del multiservizi. Ricordiamo che questi appalti riguardano circa 150 lavoratori e, in precedenza, erano stati messi a gara con un valore insufficiente. Il Comune dovrà ritirare il bando e ripresentarlo con un adeguato incremento delle risorse, stimato in circa 5 milioni di euro. Solo così potranno essere garantite continuità lavorativa, sicurezza e dignità ai lavoratori coinvolti”.
L’accordo raggiunto rappresenta quindi un passo significativo nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori, evitando che situazioni di precarietà e mancati pagamenti possano ripetersi in futuro.
Galiano: “Un gesto di solidarietà dei lavoratori per sostenere i piccoli pazienti e ribadire l’importanza di investimenti nella sanità pubblica.”
Taranto, 28 gennaio 2025 – UILTuCS Taranto conferma il suo impegno verso la comunità con un gesto concreto di solidarietà. Martedì 28 gennaio, alle ore 11, una delegazione del sindacato del terziario, turismo, commercio e servizi ha consegnato ufficialmente un monitor multiparametrico al reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale SS. Annunziata, diretto dal dottor Valerio Cecinati.
Il monitor, progettato per rilevare e analizzare i parametri vitali, sarà uno strumento fondamentale per supportare le cure dei piccoli pazienti. Dotato di funzionalità avanzate, tra cui la registrazione e visualizzazione in tempo reale di ECG, frequenza cardiaca, pressione sanguigna, saturazione di ossigeno, respirazione e temperatura, rappresenta un aiuto concreto al personale medico nell’affrontare le sfide quotidiane del reparto.
“Questa donazione – spiega Luigi Galiano, segretario generale della UILTuCS– nasce dalla volontà di tutti i lavoratori di fare qualcosa di concreto per il territorio, così si è deciso di destinare una parte del nostro budget dedicato ai gadget sindacali a un’iniziativa benefica. La scelta di sostenere il reparto pediatrico è stata naturale: i bambini rappresentano il nostro futuro e meritano il meglio anche nei momenti più difficili.”
L’idea è stata accolta con entusiasmo durante le festività natalizie e perfezionata grazie al dialogo con l’ospedale, che ha indicato il monitor multiparametrico come lo strumento più utile per il reparto. “Questo gesto – aggiunge Galiano – è un segno tangibile della generosità e dell’altruismo dei lavoratori della UILTuCS. Al tempo stesso, vuole sottolineare quanto sia necessario un maggiore impegno pubblico verso la sanità. La sanità pubblica soffre di carenze strutturali che potrebbero essere mitigate con investimenti più consistenti e un contrasto più efficace all’evasione fiscale.”
La donazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra il sindacato e le realtà locali che hanno permesso di individuare e acquistare lo strumento in tempi rapidi.
“La UILTuCS è, prima di tutto, il sindacato delle persone – conclude Galiano –. Operiamo per i diritti dei lavoratori, ma anche per il benessere della comunità in cui viviamo. Siamo orgogliosi di aver potuto fare la nostra parte, nella speranza che questo monitor contribuisca a migliorare le condizioni dei piccoli pazienti e a sostenere l’importante lavoro svolto dal personale sanitario del SS. Annunziata.”
UIL FPL Taranto: “L’esternalizzazione degli asili sia un’eccezione temporanea. Il servizio pubblico e la tutela dei lavoratori restano le nostre priorità.”
Nella giornata odierna, presso il Palazzo di Città, si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, CSA e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. Al tavolo erano presenti il Sindaco, il Segretario Generale, i Dirigenti delle Direzioni Servizi Educativi e P.E.F., insieme a vari Assessori e Consiglieri Comunali, per affrontare il tema dell’esternalizzazione delle strutture asilari e della ricollocazione del personale educativo.
La posizione dell’Amministrazione
Nel corso della riunione, l’Amministrazione Comunale ha spiegato che la scelta di esternalizzare gli asili nasce dalla necessità di garantire i posti di lavoro dei dipendenti della Multiservizi, evitando che questi rimangano privi di impiego e di sostentamento. Tale decisione, adottata su mandato dell’intero Consiglio Comunale, è stata descritta come una misura necessaria per assicurare la continuità del servizio educativo e salvaguardare il personale coinvolto. A tal fine, il Sindaco ha incaricato il Dirigente della Direzione PEF di individuare le risorse economiche necessarie per perseguire questi obiettivi.
L’intervento della UIL FPL
La UIL FPL Taranto, rappresentata dal Segretario Generale Giovanni Maldarizzi e dalla componente di segreteria Patrizia Catucci, ha ribadito con determinazione che il servizio pubblico deve restare un pilastro fondamentale per gli enti locali e un esempio di eccellenza che le lavoratrici e i lavoratori del Comune garantiscono ogni giorno ai cittadini.
Durante il confronto, la UIL FPL ha avanzato una proposta articolata che punta a:
1. Applicare il CCNL in vigore per adeguare l’area funzionale prevista per tutte le educatrici;
2. Esaminare l’eventualità di avviare, su base sperimentale, per un anno, l’esternalizzazione di alcune strutture asilari, chiedendo quanti asili potrebbero rimanere sotto gestione pubblica;
3. Garantire che, durante l’anno di sperimentazione, il personale educativo venga ricollocato negli uffici, senza modifiche al profilo professionale, al fine di garantirne una sistemazione stabile e definitiva una volta terminata la sperimentazione
Il Sindaco ha preso atto delle proposte avanzate dalla UIL FPL e ha espresso la propria disponibilità a effettuare le verifiche necessarie. Ha inoltre garantito un riscontro entro 15-20 giorni, annunciando la convocazione di un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali per discutere delle conclusioni.
La UIL FPL si è impegnata a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione, mantenendo il dialogo aperto con l’Amministrazione e tutelando al massimo i diritti dei lavoratori. Una volta ricevute le risposte ufficiali, la UIL FPL convocherà un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori del settore educativo per valutare le soluzioni proposte e decidere insieme i passi successivi.
Le dichiarazioni del Segretario Generale e della Segreteria
“Comprendiamo le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti – dichiarano Giovanni Maldarizzi e Patrizia Catucci – ma il nostro obiettivo è chiaro: limitare al massimo l’impatto dell’esternalizzazione, che deve restare un’eccezione temporanea, e lavorare per la valorizzazione del personale educativo. Non arretreremo di un passo nel difendere la dignità professionale dei lavoratori e la qualità del servizio pubblico, che deve continuare a essere un punto di riferimento per la nostra comunità.”
