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“Ancora una volta assistiamo a un rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE che a differenza della FED sceglie così di stringere il cappio attorno al collo delle famiglie. Un’insensata manovra, sebbene la BCE stessa abbia ammesso che l’inflazione è causata anche dagli extraprofitti da parte di molte aziende e multinazionali, che con la pandemia e l’instabilità causata dal conflitto Russo-Ucraino hanno fatto e continuano a fare affari d’oro. Questa volta infatti ci troviamo di fronte a un ulteriore rialzo di 25 punti base al 4.25% (ai massimi dal 2001), con effetto dal 2 agosto 2023 e con il tentativo (maldestro) di contenere un’inflazione oramai alle stelle entro il limite del 2%” afferma Pietro Pallini, coordinatore generale della UIL TARANTO.
“Siamo di fronte a un nuovo disegno dell’economia mondiale con le variabili geopolitiche e gli effetti del conflitto Russo-Ucraino, la transizione ecologica e il covid-19. Un aumento dei tassi sconsiderato per contenere l’inflazione avrà da un lato gli effetti di contenere l’inflazione, ma dall’altro continuerà a ridursi la spesa delle famiglie, con la continua ascesa di italiani in povertà assoluta e la crescita dei divari.
L’incapacità a governare le molteplici crisi, la scarsa governabilità della transizione, i pesanti riflessi sull’occupazione, il dato in crescita della cassa integrazione e le tante, troppe crisi d’azienda rischiano di innescare una bomba sociale, soprattutto al Sud, senza precedenti. Tutto ciò è un’ulteriore macigno al carovita e alla fatica che famiglie, lavoratori e pensionati compiono per arrivare alla fine del mese, per i più fortunati.
La crescita esponenziale dei tassi d’interesse sono un moltiplicatore del disagio abitativo per le famiglie e per chi invece una famiglia vorrebbe farsela, perfino per chi una famiglia non ce l’ha più. Questo va espresso in modo netto e marcato. Insistere ad alzare i tassi di interesse in una fase, la più dolorosa dal secondo dopoguerra, non servirà a contenere i prezzi, ma si ripercuoterà su chi è già in grandi difficoltà e scoraggerà gli investimenti invocati a gran voce dal Governo e dall’Europa.
Sulle evidenze di tutto ciò, adesso non si pensi al fermo prossimo di agosto è l’invito della UIL Taranto, piuttosto si utilizzi questo periodo per mettere a punto una misura ulteriore e forte a sostegno delle famiglie, ai più fragili e meno abbienti, e di tutte le persone rese tali da questo febbricitante modello di sviluppo che strangola i diritti. Si utilizzi questo tempo (che per molti non è poco) anche per dare una svolta alle politiche salariali, il rinnovo dei contratti e il sostanzioso taglio del cuneo fiscale.
In questo il resto d’Europa è stata virtuosa ma noi italiani, maglia nera, utilizziamo invece l’Europa per uscire il petto in fuori, finendo poi per inchinarci, coprendoci, allorquando serve mostrare il coraggio delle scelte. Le risorse la UIL ha ben spiegato da dove reperirle; si cominci dagli oltre 100 miliardi di evasione (€ 1700 a persona) e si prosegua con la tassazione degli extraprofitti per cominciare e vedrete che l’inflazione si ridurrà assieme ai divari”.
“Un’altra giovane vita spezzata e il vuoto incolmabile per tutta una comunità che continua a contare vittime incolpevoli, come Antonio Bellanova, intento a lavorare con contratto di somministrazione all’interno del porto di Taranto. Commenti, parole e affermazioni di fronte a questi drammi che sono diventati oramai una vera e propria emergenza, ma che purtroppo non viene trattata come tale, tendono ad assumere sempre contorni più marcati di una irragionevole impotenza, perfino rassegnazione da parte di chi ha le leve decisionali nel Paese, e non solo, che può fare e non fa” afferma Pietro Pallini, coordinatore della UIL di Taranto.
“Non ci si può rassegnare di fronte a vite che si interrompono in questo modo, proprio mentre si svolgono le proprie mansioni di lavoro; mentre si assolve a un dovere, com’è accaduto ad Antonio. Una terribile notizia, dolore e rabbia, proprio mentre si è da poco concluso l’incontro con il Ministero del lavoro sul tema dell’emergenza caldo dietro la nostra forte sollecitazione.
Non dobbiamo mai smettere di dar voce a proposte e azioni che mirano a migliorare le condizioni sui luoghi di lavoro, affinché non si comprometta la sicurezza di chi opera, di chi si smazza per un salario, il più delle volte per la sopravvivenza. Vivere non è sopravvivere e sopravvivere non è morire. Di questo stiamo parlando. È giunto il momento di un impegno forte, di uno shock al sistema da parte della politica, attraverso il varo di misure straordinarie per fronteggiare quella che oramai è diventata una battaglia per la vita. Cos’altro è se a distanza di pochi giorni tutti piangiamo la seconda vittima sul lavoro qui a Taranto?
In attesa che gli inquirenti facciano piena luce sull’accaduto e accertino eventuali responsabilità, le nostre proposte sono e restano estremamente chiare e non danno luogo a fraintendimenti: incremento dei controlli, maggiori assunzioni di ispettori sul lavoro e maggiori sopralluoghi ispettivi, divieto di accesso a fondi pubblici (a cominciare da quelli del PNRR) per le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e non applicano i contratti nazionali di lavoro sottoscritti dai sindacati maggiormente rappresentativi; maggiori investimenti in formazione e prevenzione, leggi più severe e inasprimento della pena per chi fa della sicurezza un costo anteponendo così il profitto alla vita umana.
Tutte proposte che finora sono rimaste inascoltate dal mondo politico e istituzionale di fronte a un dramma che oramai ha assunto i tratti di un conflitto, quello per la civiltà. Alla famiglia di Antonio, le condoglianze e la vicinanza più sentita da parte della UIL Taranto, che continuerà senza sosta a lottare per l’affermazione di una sicurezza che sia prima cultura che norma, con l’invito a tutte le istituzioni del territorio coinvolte sul tema della sicurezza del lavoro a mettere in campo ogni forma di collaborazione e iniziativa tesa alla sensibilizzazione pubblica ed al rispetto delle regole e normative vigenti”.
UIL FPL: “Adesso chiediamo la presenza delle Forze dell’ordine”
La segreteria UIL FPL in collaborazione con la Rsu, chiede al Direttore Generale della Asl, Vito Gregorio Colacicco, di predisporre un servizio di vigilanza fissa all’interno del Pronto Soccorso di Martina Franca: “Non possiamo restare in silenzio di fronte agli eventi che minano la sicurezza dei nostri colleghi e della cittadinanza. Chiediamo un cambio di passo all’interno dei nosocomi jonici” afferma il sub commissario Giovanni Maldarizzi della UIL Fpl di Taranto.
E continua: “Questo episodio triste e sconcertante dimostra l’urgente necessità di disporre nei vari Pronto Soccorso presidi di polizia, che possano svolgere un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza del personale medico, infermieristico, ausiliario, degli operatori socio-sanitari e dei pazienti stessi”.
Il sub commissario fa riferimento al fatto di cronaca accaduto nella mattinata di venerdì 21 luglio presso il Pronto Soccorso di Martina Franca quando un operatore sanitario è stato aggredito violentemente da un paziente durante un triage.
“La solidarietà che stiamo dimostrando – afferma Maldarizzi – nei confronti del nostro collega coinvolto in questo incidente è il primo passo verso il riconoscimento della critica carenza di personale medico, infermieristico, ausiliario e OSS, e la necessità di intervenire quanto prima. La salute e la sicurezza del personale sanitario sono essenziali per garantire una risposta sanitaria adeguata alla nostra comunità. Come Organizzazione Sindacale UIL FLP, ci impegneremo a portare avanti questa tematica, affinché le istituzioni prendano provvedimenti concreti per tutelare coloro che dedicano la loro vita a prendersi cura degli altri”.
Conclude Maldarizzi: “Invitiamo la Asl di Taranto a garantire la massima disponibilità nel disporre immediata sicurezza nei Pronto Soccorso affinché nessun altro debba affrontare situazioni simili in futuro. Uniamo le forze e facciamo sentire la nostra voce per un cambiamento positivo necessario”
Inaugurato il nuovo centro M.I.B con all’interno uno sportello Pari Opportunità e CAF UIL
Un’assistenza costante e a 360° per gli stranieri che sono stati già regolarizzati sul territorio italiano e per quelli che vorrebbero esserlo.
E’ questa in poche parole la mission del nuovo Studio M.I.B (Mediazione Culturale Blerta) che nella giornata di martedì 18 luglio è stato inaugurato in via Oberdan 7 a Taranto. Deus ex machina dell’iniziativa la dottoressa Blerta Pelinku che da anni si occupa della tutela degli immigrati soggiornanti in Italia.
Consulenza immigrazione, regolarizzazione secondo decreto flussi imprese e individui, iscrizioni anagrafiche e socio sanitarie assistenziali, conciliazioni, inserimento liste CPI, iscrizione enti scolastici per adulti e minori, disbrigo pratiche e sollecito esito permessi di soggiorno sono solo alcuni servizi svolti con la massima serietà e professionalità. E con la presenza dell’avv. Daniela Lafratta, esperta in Diritto degli stranieri e Diritto antidiscriminatorio, anche servizi di assistenza legale presso la Questura, servizio di consulenza e guida alla regolarizzazione sul territorio nazionale e supporto e assistenza legale donne vittime di violenza.
All’inaugurazione presente anche la UIL di Taranto, che da subito ha favorito il progetto di affiliazione, nato da una intuizione della coordinatrice delle Pari Opportunità della UIL Taranto Doriana Caleandro.
“Il tema dell’immigrazione – ha commentato Pietro Pallini, coordinatore provinciale UIL TARANTO – è un modello tanto importante quanto cruciale nella nostra Taranto. Siamo il sindacato delle persone e siamo in campo da tempo con iniziative di questo genere per favorirne integrazione e uguaglianza. Noi come UIL metteremo a disposizione di queste persone l’assistenza fiscale attraverso i nostri esperti del CAF, che si affianca a quella dei servizi del Patronato che la UIL già offre attraverso le nostre sedi ITAL. La presenza dei servizi della UIL in questo contesto è un segnale netto: per noi non esistono cittadini di serie A e di serie B ma esistono persone che il sindacato deve tutelare”.
Ma non solo. In un’ottica di servizi sempre più puntuali e mirati, lo Studio M.I.B. abbraccia oggi il nuovo progetto lo “Sportello di ascolto UIL Taranto PARI OPPORTUNITA’”. Servizio questo che mira all’opera di maggior tutela delle lavoratrici e dei lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro.
“Oggi la UIL di Taranto con le Pari Opportunità ha raggiunto un importante obiettivo – ha detto Doriana Caleandro – ovvero quello di creare una rete di competenze sul territorio. Noi saremo accanto al M.I.B per dare il nostro contributo specie con le Pari Opportunità e per intervenire dove c’è discriminazione. L’integrazione è il primo passo per dare dignità a queste persone che sono nel nostro Paese per una nuova vita. E la UIL metterà in campo tutte le proprie competenze e professionalità per abbattere gli ostacoli culturali e burocratici che generano molto spesso frustrazione e dolore tra la comunità”.
👥 Si è svolto nella mattinata odierna, sabato 15 luglio, presso la sala Sandro Pertini della UIL di Taranto il consiglio territoriale della 🅕🅔🅝🅔🅐🅛🅤🅘🅛 alla presenza del segretario generale 𝙑𝙞𝙩𝙤 𝙋𝙖𝙣𝙯𝙖𝙧𝙚𝙡𝙡𝙖
🚧 All’ordine del giorno il rinnovamento del gruppo dirigente della Struttura. Ai lavori presenti i rappresentanti delle Federazioni territoriali Gianni Librando, Paola Esposito, Salvatore Listige, Juri Galasso, il segretario regionale Francesco Pappolla e il coordinatore Uil Taranto Pietro Pallini.
👨🏽💼 Nel corso della riunione in cui si sono affrontati i temi sindacali del momento e, in particolare, del territorio, il responsabile uscente 𝑨𝒏𝒕𝒐𝒏𝒊𝒐 𝑮𝒖𝒊𝒅𝒂 ha ripercorso le tappe della sua esperienza.🆕 A conclusione dell’intervento del segretario generale Panzarella è stata proposta 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗦𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 con
➡️ 𝙄𝙫𝙤 𝙁𝙞𝙤𝙧𝙚 – 𝙎𝙚𝙜𝙧𝙚𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖𝙡𝙚 𝙏𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖𝙡𝙚,
➡️ 𝙋𝙖𝙩𝙧𝙞𝙯𝙞𝙖 𝘿’𝙀𝙨𝙥𝙤𝙨𝙞𝙩𝙤 𝙚 𝙀𝙜𝙞𝙙𝙞𝙤 𝙇𝙖𝙩𝙤𝙧𝙧𝙖𝙩𝙖 – 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙤𝙣𝙚𝙣𝙩𝙞,
➡️ 𝙋𝙖𝙤𝙡𝙖 𝙀𝙨𝙥𝙤𝙨𝙞𝙩𝙤 – 𝙏𝙚𝙨𝙤𝙧𝙞𝙚𝙧𝙚 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖𝙡𝙚.
𝐁𝐮𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐝𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Si è costituito nei giorni scorsi presso la sede UIL di Taranto il primo “Coordinamento dell’industria” alla presenza del segretario della UIL di Puglia con delega all’Industria Andrea Toma, del coordinatore della UIL Taranto Pietro Pallini e dei segretari generali: per UILM Davide Sperti, per UILTEC Amedeo Guerriero, per UILTRASPORTI Carmelo Sassoe per FENEAL Antonio Guida e Ivo Fiore.
Una iniziativa, fortemente voluta, che nasce dal sostegno della UIL Puglia e che si prefigge l’obiettivo, in ambito Confederale Taranto, di corroborare il fine comune e la sinergia indispensabile tra le categorie dell’industria e la confederazione, le quali mirano a un costante lavoro di gruppo in sostegno alle varie vertenze e con gli strumenti utili al loro sbocco.
Nel corso della riunione sono stati analizzati i dettagli relativi al contesto economico e del lavoro in ambito nazionale, regionale e con particolare focus sulla provincia jonica. Dalla disamina dei dati acquisiti disponibili relativi al 2022, emerge un contesto relativo alla vertenzialità in Puglia con un numero di tavoli di crisi industriali pari a 38 e un numero di lavoratori coinvolti pari a 5070. Di questi 38 tavoli di crisi, 9 sono appartenenti alla provincia di Taranto, con un numero di lavoratori coinvolti pari a 2224.
Oltre il 43% dei lavoratori complessivi coinvolti in Puglia appartengono al territorio tarantino. Mentre per quanto attiene il dato sulla cassa integrazione nel corso del 2022, in provincia si apprezza una diminuzione del 21.7% rispetto al 2021 ma, restringendo il focus su Taranto, si è potuto apprendere che il dato ad essa riferito è nettamente inferiore rispetto alla media regionale del – 66.96%. Da evidenziare inoltre che i numeri relativi ai soli tavoli di crisi non menzionano quelli relativi ad Acciaierie d’Italia (circa 8200 lavoratori diretti) ed ex TCT (352 lavoratori a marzo 2023).
Durante i lavori, si è condivisa la necessità di favorire le condizioni necessarie per condividere le analisi e le proposte del Coordinamento all’interno dei vari tavoli di partenariato economici, sociali e territoriali, costituiti e costituendi, tesi alla salvaguardia dei lavoratori e al rafforzamento e sviluppo delle imprese già operanti e quelle che attraverso questi andranno a insediarsi nel nostro territorio. A tal riguardo è stata inoltre assunta la necessità di favorire l’interscambio di competenze tra UIL, per il tramite del Coordinamento dell’Industria e ARPAL (Agenzia Regionale di Politiche Attive del Lavoro), Autorità Portuale, Consorzio ASI (Area di Sviluppo Industriale), Confindustria Taranto, Comune di Taranto, Provincia di Taranto e ZES (Zona Economica Speciale), considerando, nel caso di quest’ultima, il già avviato percorso di concertazione attraverso il Tavolo Sociale Permanente con il protocollo sottoscritto il 6 marzo 2023.
Proposta dell’istituzione di una cabina di regia regionale da comporsi con tutte le RR.LL.SS. di categoria del settore industria con il fine di analizzare, proporre e promuovere ogni iniziativa tesa alla salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori nel panorama di iniziative e raffronto delle diverse realtà produttive della Regione Puglia. La cabina di regia parteciperà con la sua delegazione a convocazioni di carattere nazionale, regionale e territoriale sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con lo spirito di favorire al meglio tutte le iniziative messe in campo dalla UIL nella campagna #ZeroMortiSulLavoro.
La UIL è fortemente convinta che il confronto e le proposte, unite all’interscambio costante tra le Categorie dell’industria, possano, attraverso il Coordinamento istituito, alimentare la sinergia tra esse e i vari soggetti istituzionali e non, portando a delineare opportuni strumenti a sostegno dello sviluppo di questo importante e strategico settore e delle migliaia di lavoratori che in questo operano.
