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UIL FPL TARANTO: “Intervenire subito per garantire la sicurezza e i diritti dei lavoratori del soccorso!”
Taranto, 30 ottobre 2025 – La UIL FPL di Taranto denuncia pubblicamente una situazione che ha ormai superato qualsiasi soglia di tollerabilità presso l’ospedale Santissima Annunziata: la cronica indisponibilità degli stalli dedicati alle ambulanze del S.E.T. 118 nei pressi del Pronto Soccorso, con mezzi di emergenza costretti a sostare all’esterno della struttura, anche durante interventi in codice rosso.
Nonostante la segnaletica chiara e le norme che vietano ogni sosta abusiva, le aree riservate risultano spesso occupate da auto private e persino da ambulanze di associazioni di volontariato. Questo comportamento viola non solo il Codice della Strada ma anche le basi stesse della sicurezza e del diritto al soccorso, rimarca la UIL FPL.
“Il recente episodio di un equipaggio del 118 lasciato fuori dal Pronto Soccorso in attesa di poter parcheggiare – racconta Giovanni Maldarizzi, segretario generale UIL FPL Taranto – è gravissimo e inaccettabile. Un paziente in codice rosso e un team di operatori lasciati esposti a rischi insensati per semplice disorganizzazione logistica. Parliamo di una vera e propria interruzione di pubblico servizio, con possibili ricadute penali per chi permette il verificarsi di simili situazioni”.
Il sindacato sottolinea l’obbligo, previsto dal D.Lgs. 81/2008, di garantire condizioni di sicurezza agli operatori e agli utenti anche attraverso una gestione rigorosa degli spazi di sosta. Su questo fronte, la UIL FPL chiede con forza interventi immediati, a partire dal ripristino della piena disponibilità degli stalli riservati ai mezzi di emergenza-urgenza e dall’attivazione di controlli costanti e puntuali, anche con l’intervento delle Forze dell’Ordine, per contrastare e sanzionare ogni abuso. È indispensabile garantire la priorità assoluta per le ambulanze del S.E.T. 118, nel rispetto della normativa nazionale e regionale, e procedere contestualmente all’adozione di nuove misure organizzative e strutturali per impedire il ripetersi di tali episodi.
“La tutela della salute pubblica e della sicurezza degli operatori non è negoziabile – conclude Maldarizzi – Ogni minuto sottratto al soccorso può trasformarsi in un dramma. Chi ha responsabilità nella gestione degli ospedali e dei servizi sanitari non può più chiudere gli occhi: servono risposte immediate e atti concreti, non solo promesse”.
UIL FPL Taranto invita la direzione ospedaliera, l’ASL e le autorità competenti a farsi carico immediatamente del problema, attuando quanto necessario a garantire il funzionamento di un servizio pubblico essenziale.
SERVE UNA SVOLTA POLITICA PER IL LAVORO, LE DONNE E I GIOVANI”
Taranto, 30 ottobre 2025 – “I dati resi noti dall’INPS nel Rendiconto Sociale Provinciale 2024 – dichiara Gennaro Oliva, coordinatore territoriale della UIL di Taranto – restituiscono l’immagine di una provincia in profonda sofferenza occupazionale e sociale. Numeri che non possono lasciarci indifferenti e che impongono alla politica la responsabilità di cambiare rotta”.
Nonostante un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni, Taranto rimane fanalino di coda in Puglia e in Italia per i principali indicatori del lavoro: il tasso di occupazione si ferma al 40,7% (contro il 51,2% regionale e il 62,2% nazionale), mentre la disoccupazione continua a pesare drammaticamente soprattutto sulle donne e sui giovani. “Il lavoro femminile continua a essere marginalizzato – sottolinea Oliva – e questo si riflette non solo nei redditi, ma anche nelle pensioni: a Taranto si conferma un gender gap inaccettabile con importi medi più bassi rispetto agli uomini”.
Al contempo, la realtà industriale tarantina continua a essere segnata dall’ex ILVA e dalle crisi dell’indotto. Lo dimostrano i dati sulla Cassa Integrazione Straordinaria: delle 19.666 posizioni regionali, quasi il 60% – ben 10.813 – è stato gestito nella provincia ionica. “Questo dato – aggiunge il coordinatore della UIL – fotografa la dipendenza del nostro territorio da un modello industriale ormai insostenibile, incapace di garantire futuro e stabilità”.
Il quadro sociale resta altrettanto complesso: nel 2024 sono stati oltre 40.900 i trattamenti pensionistici per invalidità civile, con una prevalenza femminile del 60%. Crescono anche gli ammortizzatori sociali e le richieste di sostegno al reddito (14.054 per l’Assegno di Inclusione e 2.717 per il Supporto Formazione Lavoro). “Dietro questi numeri – rimarca Oliva – ci sono famiglie che non ce la fanno più, lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e giovani costretti ad emigrare”.
Emblematico anche il crollo delle pensioni anticipate di “Opzione Donna”, passate dalle 142 del 2022 alle sole 21 del 2024: “Un segnale ulteriore di quanto le politiche nazionali continuino a penalizzare le donne, già colpite da carriere discontinue e salari più bassi”.
Per la UIL di Taranto, i dati del Rendiconto INPS devono rappresentare un punto di svolta: “Non possiamo limitarci alla cronaca delle difficoltà – continua Oliva – serve un nuovo modello di sviluppo territoriale fondato su occupazione stabile, sicurezza del lavoro e pari opportunità. Il futuro di Taranto non può essere il declino, ma la rinascita: questo territorio merita politiche industriali e sociali che guardino ai giovani, alle donne e a un lavoro dignitoso per tutti”.
E conclude: “In questi anni, soprattutto a Taranto, la politica non è stata capace di cambiare rotta. Il non fare, il non assumersi responsabilità ha portato all’impoverimento del tessuto economico e sociale della città. Il futuro non si costruisce con annunci e promesse, ma con scelte coraggiose e concrete. Taranto merita rispetto, impegno reale e una svolta che faccia tornare speranza e lavoro per tutti”.
Taranto, 29 ottobre 2025 – Negli scorsi giorni si sono succeduti da parte di alcuni parlamentari jonici interventi relativi a fondi, richiesti o/e “erogati” ai mitilicoltori tarantini in relazione alle perdite subite, anche nell’anno 2024, a causa del ripetersi del fenomeno dell’innalzamento della temperatura delle acque del mar piccolo. A riguardo riteniamo doveroso fare chiarezza per evitare che i mitilicoltori subiscano oltre al danno la beffa. Ad oggi i mitilicoltori di Taranto non hanno ottenuto alcun contributo. Solo in questi giorni sono in corso di presentazione le domande di indennizzo relative all’avviso pubblicato dalla Regione Puglia lo scorso 9 ottobre, che rende disponibili £ 250.000 per i mitilicoltori della intera Puglia (una goccia nel mare!!). Le risorse provengono dal “bilancio regionale autonomo” in riferimento alla legge regionale 26/2013 che istituì il “Fondo di solidarietà per il settore della pesca e della mitilicoltura”, a seguito della emanazione delle ordinanze sanitarie, tuttora vigenti, che imposero pesanti limiti alla coltivazione dei mitili nelle acque del 1°seno del Mar Piccolo. Con l’assessorato regionale all’agricoltura si stava verificando la possibilità di incrementare le risorse del bando che quest’anno risultano particolarmente insufficienti, tanto per il fatto che nel 2024 la moria ha interessato anche il seme, con grave pregiudizio della produzione 2025, quanto perché il fenomeno del surriscaldamento ha investito anche le aree di produzione del Gargano, allargando la platea dei destinatari dei fondi. Purtroppo ad oggi questa possibilità non si è concretizzata. Il governo nazionale quest’ anno, per la prima volta ha riconosciuto lo stato di calamità naturale del settore della mitilicoltura, in considerazione del fatto che la problematica del surriscaldamento ha interessato gli allevamenti di tutta Italia. Ma al momento non ci risulta che siano stati stanziati specifici fondi per affrontare la emergenza. Ben diversamente, purtroppo, si è intervenuti in relazione alla problematica del “Granchio blu” che ha interessato l’alto Adriatico, per la quale il governo ha stanziato con grande immediatezza oltre 50 milioni di euro, cui vanno aggiunti gli importanti interventi delle regioni interessate. D’altra parte per i nostri mitilicoltori sarà difficilissimo accedere ai fondi nazionali (se e quando saranno effettivamente resi disponibili), perché le procedure adottate presuppongono eventi eccezionali e non certo situazioni ricorrenti, se non strutturali, come quelle che affliggono puntualmente da anni la nostra mitilicoltura.
L’evento naturale del surriscaldamento a Taranto determina, come è noto, conseguenze più dannose e ricorrenti a causa dei vincoli sanitari esistenti che costringono l’allevamento esclusivamente negli spazi angusti del 2 seno del mar piccolo. In questo difficile contesto è particolarmente apprezzabile l’azione del comune di Taranto che, non potendo intervenire direttamente a sostegno del settore, sta promuovendo delle azioni che consentano di coinvolgere i mitilicoltori in diverse attività finalizzate alla diffusione della conoscenza dei metodi produzione, della storia, delle tradizioni culturali ed enogastronomiche della cozza di Taranto. Ci piacerebbe che su argomenti così complessi e dolorosi la politica tutta, a prescindere dagli schieramenti, condividesse percorsi concreti e producesse uno sforzo comune. La mitilicoltura ha necessità di interventi di sostegno concreti che ne evitino la scomparsa, così come ha bisogno di rimuovere le cause strutturali che determinano questa condizione di emergenza permanente, certamente non riconducibili a responsabilità della categoria.
Distinti saluti.
f.to
COLDIRETTI TARANTO/SETTORE PESCA – EMILIO PALUMBO
UNCI AGROALIMENTARE – CARLA MACRIPO’
CONFCOOPERATIVE TARANTO/FEDERCOOPESCA – GIANLUCA BASILE
LEGACOOP AGROALIMENTARE TARANTO/DIPARTIMENTO PESCA – COSIMO BISIGNANO
CONFESERCENTI CASAIMPRESA TARANTO – COSIMO D’ANDRIA
FAI CISL – ALESSANDRO GESUE’
FLAI CGIL – LUCIA LAPENNA
UILA PESCA – VINCENZO GUARINO
TARANTO 25 ottobre – Ieri, nella sala consiliare di Palazzo di Città, la UIL di Taranto rappresentata dal coordinatore territoriale Gennaro Oliva ha partecipato alla cerimonia di firma del Manifesto per la Pace della Città di Taranto, promosso dal presidente del consiglio comunale Gianni Liviano.
Il Manifesto, sottoscritto dalle principali realtà associative, sindacali e di categoria del territorio, sancisce un patto civico e morale per promuovere una comunità fondata sul dialogo, sul rispetto e sulla solidarietà, e per affermare i valori della non violenza e della dignità umana.
“Abbiamo voluto testimoniare concretamente che la pace non è solo assenza di conflitti, ma anche giustizia sociale, lavoro dignitoso, uguaglianza e sicurezza per tutte e tutti,” dichiara Gennaro Oliva, coordinatore territoriale UIL Taranto. “La storia di Taranto è segnata da tante ferite, ma anche da una grande capacità di rinascere: questa firma rappresenta un impegno reale a costruire una città coesa, inclusiva e attenta ai bisogni della propria gente. La UIL sarà parte attiva di questo percorso, promuovendo solidarietà nei luoghi di lavoro e nella comunità, e favorendo sempre il confronto e l’ascolto. La pace si costruisce attraverso il rispetto della persona e la difesa dei diritti.”
Con questo atto, la UIL Taranto rinnova il proprio impegno al fianco di tutte le realtà cittadine per rendere la pace un cammino quotidiano, fatto di scelte concrete e gesti di speranza, giustizia e coesione sociale.
TARANTO 24 ottobre 2025 – Un importante risultato per le lavoratrici e i lavoratori di Kyma Mobilità S.p.A. è stato raggiunto grazie alla firma dell’accordo tra le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e UIL Trasporti Taranto, che dà attuazione all’articolo 3 del nuovo CCNL Autoferrotranvieri 2024-2026.
L’intesa prevede un incremento economico di 40 euro mensili e una serie di innovazioni mirate al benessere e alla flessibilità del personale, senza oneri aggiuntivi per i dipendenti.
Il documento introduce infatti la possibilità di trasformare il 50% delle ore straordinarie in permessi retribuiti aggiuntivi (non in banca ore), la cessione solidale delle ferie per colleghi con familiari in condizioni di salute gravi, e l’avvio di un tavolo tecnico per l’introduzione dei doppi riposi ciclici nel settore esercizio. Tra le novità anche una rilevazione presenze più flessibile per il personale addetto alla sosta, per agevolare la conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze familiari.
“Questo accordo – ha sottolineato Carmelo Sasso, segretario generale della UIL Trasporti Taranto – è una dimostrazione concreta di come la contrattazione territoriale possa migliorare la vita quotidiana dei lavoratori.
Abbiamo voluto che il benessere, la sicurezza e la qualità del tempo fossero al centro del confronto, e la disponibilità della nuova dirigenza di Kyma è stata fondamentale per costruire una soluzione equilibrata e condivisa”.
Sasso ha poi aggiunto: “In un contesto nazionale dove il potere d’acquisto continua a erodersi a causa dell’inflazione, questi 40 euro mensili rappresentano un segnale tangibile di attenzione verso chi garantisce ogni giorno il servizio pubblico di mobilità della città. È un passo avanti che valorizza il lavoro e il ruolo dei trasporti locali come servizio essenziale per la comunità”.
Kyma Mobilità si conferma così una delle prime aziende italiane del trasporto pubblico locale ad aver recepito pienamente le novità del nuovo contratto collettivo nazionale, dimostrando apertura e lungimiranza nelle relazioni industriali.
Un risultato che vede la UIL Trasporti Taranto in prima linea nel promuovere un modello di contrattazione capace di unire miglioramenti economici e attenzione al benessere organizzativo, con l’obiettivo di costruire un lavoro sempre più sostenibile.
Taranto, 21 ottobre 2025 – UIL Pubblica Amministrazione Vigili del Fuoco di Taranto ha ufficialmente proclamato lo stato di agitazione del personale, preannunciando lo sciopero provinciale e chiedendo l’attivazione della procedura di conciliazione prevista dalla normativa vigente. La decisione, comunicata attraverso una lettera indirizzata ai vertici del Corpo Nazionale, al Prefetto di Taranto e alla Commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, arriva dopo una lunga serie di criticità interne che hanno determinato una forte tensione nel comando provinciale.
Al centro della protesta, secondo quanto denunciato dal sindacato, vi sarebbero gravi violazioni delle relazioni sindacali e gestionali. La UIL PA contesta il mancato avvio della contrattazione sulle materie oggetto di concertazione, la modifica unilaterale degli orari di lavoro presso la sede aeroportuale e la mancata informativa preventiva alle organizzazioni sindacali, configurando a tutti gli effetti comportamenti antisindacali.
Non meno rilevanti le questioni legate alla sicurezza e all’efficienza del servizio: i Vigili del Fuoco tarantini lamentano la riduzione dei mezzi di soccorso — con l’impiego di autobotti al posto delle autobotti-pompa standard (APS) — e la conseguente diminuzione dell’efficacia degli interventi sul territorio, nonché violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. La comunicazione segnala inoltre una grave carenza di organici, il blocco delle mobilità provinciali fino al febbraio 2026 e la diffusione non conforme di dati sensibili del personale, incluso materiale sanitario soggetto alla normativa sulla privacy.
A questi elementi si aggiungono — secondo la UIL PA — disparità di trattamento nelle pratiche per il riconoscimento di patologie da causa di servizio, condizioni di lavoro stressogene e il mancato pagamento della banca delle ore, tutti fattori che hanno progressivamente deteriorato il clima lavorativo interno e la tenuta psicofisica degli operatori.
“La nostra decisione di proclamare lo stato di agitazione — spiega Rocco Mortato, segretario provinciale della UIL PA Vigili del Fuoco di Taranto — non nasce da una volontà conflittuale, ma dalla necessità di riaffermare il rispetto delle regole, delle persone e delle corrette relazioni sindacali. Da troppo tempo registriamo scelte unilaterali e comportamenti che ledono la dignità dei lavoratori, costretti a operare in condizioni logoranti e non sempre sicure”.
Mortato sottolinea inoltre il crescente disagio operativo della categoria: “Non è più accettabile che i nostri colleghi debbano affrontare emergenze con mezzi inadeguati o carenze di organico, mentre le decisioni sull’organizzazione del lavoro vengono prese senza alcun confronto. Rivendichiamo semplicemente trasparenza, equità e una gestione che non penalizzi né il personale né la qualità del servizio ai cittadini”.
La UIL PA confida che la procedura di conciliazione possa riportare il confronto su un piano costruttivo, ma avverte che, in assenza di risposte concrete, sarà inevitabile procedere con lo sciopero provinciale annunciato. “Il nostro obiettivo — conclude Mortato — resta la tutela dei lavoratori e la garanzia di un soccorso tecnico urgente efficace e sicuro, perché dietro ogni divisa ci sono persone che ogni giorno rischiano la vita per la comunità”.
Sulla questione è intervenuto anche la UIL di Taranto con il coordinatore Gennaro Oliva, che ha espresso piena solidarietà alla categoria dei Vigili del Fuoco e ha posto l’accento sulla violazione sistematica delle regole sindacali. “Quello che sta accadendo nel comando provinciale dei Vigili del Fuoco rappresenta un caso emblematico di come le relazioni sindacali vengano calpestate quando manca la volontà di confronto da parte delle istituzioni — afferma Oliva —. Non stiamo parlando di richieste irragionevoli, ma del rispetto delle procedure previste dai contratti collettivi e dalla normativa vigente”.
Il coordinatore ha concluso ribadendo il sostegno dell’intera UIL tarantina: “Staremo al fianco dei Vigili del Fuoco fino a quando non sarà ristabilito il rispetto delle corrette relazioni sindacali. Le regole esistono per tutti e per tutti devono valere, a maggior ragione quando si tratta di lavoratori che quotidianamente mettono a rischio la propria incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini”.
