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Taranto, 30 maggio 2024 – La salute dei Vigili del Fuoco è messa a dura prova non solo dagli incendi, dalle esplosioni o dagli allagamenti, ma anche da rischi meno noti ma altrettanto devastanti come il rischio cardio circolatorio, il cancro, la contaminazione da sostanze cancerogene, lo stress e l’ansia.
Questi sono i temi che saranno approfonditi nel convegno organizzato dalla UIL intitolato “Vigili del Fuoco. Cosa non sappiamo, cosa possiamo fare”, che si terrà il 31 maggio alle ore 9.30 presso il Salina Hotel di Taranto. L’evento mira a mettere in luce gli aspetti medico-sanitari e psico-fisici legati alla professione dei Vigili del Fuoco e a proporre nuove forme di tutela per migliorare le loro condizioni di lavoro.
Durante il convegno, esperti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, medici, psicologi, rappresentanti delle istituzioni e della politica si riuniranno per discutere delle problematiche legate alla salute dei Vigili del Fuoco e proporre soluzioni concrete. Si parlerà dei rischi per il cuore durante lo spegnimento degli incendi, degli effetti dello stress da adrenalina e della disidratazione, dell’ansia anticipatoria, delle difficoltà applicative del decreto legislativo 81/2008 e dei limiti dei dispositivi di protezione individuale.
Interverranno:
Il convegno sarà coordinato dal giornalista Antonello Corigliano
Alta tensione nella giornata di ieri durante l’incontro tra Amministrazione comunale e CGIL, CISL e UIL sulla vertenza EX ISOLAVERDE che ha visto le tre sigle sindacali abbandonare il tavolo di confronto.
Il progetto biennale Green Passage, gestito da Kyma Servizi Spa e finanziato dalla Regione Puglia, è terminato il 30 aprile scorso, lasciando 88 lavoratori nel limbo della disoccupazione. Questi lavoratori, impegnati in attività di igiene ambientale, manutenzione del verde, piccole manutenzioni e bonifiche ambientali, ora si trovano senza un futuro certo.
Paola Fresi, segretaria generale Filcams CGIL Taranto, Luigi Spinzi, segretario generale Fisascat CISL Taranto Brindisi, e Carmelo Sasso, segretario generale Uiltrasporti Taranto, a margine del tavolo di confronto con il Comune di Taranto hanno ha espresso la loro preoccupazione: “Siamo di fronte a una situazione inaccettabile. Questi lavoratori hanno contribuito in modo significativo al mantenimento del decoro e della sicurezza ambientale nella nostra città. Non possiamo permettere che 88 famiglie siano abbandonate a se stesse senza alcuna prospettiva di reimpiego.”
“Il Green Passage – hanno sottolineato in una nota – non era solo un progetto di lavoro, ma un pilastro per la comunità di Taranto. La sua chiusura improvvisa senza un piano di rifinanziamento è una grave mancanza da parte delle istituzioni.”
E continuano: “La risposta ricevuta dall’Assessore alle Società partecipate è stata del tutto insoddisfacente. Non possiamo aspettare fino alla fine del 2024 con la sola speranza di progetti futuri legati al PNNR e al JTF. È necessario un intervento immediato per garantire la continuità occupazionale di questi lavoratori.”
Durante l’incontro aziendale tenutosi nella giornata di ieri, è emerso che l’Assessore alle Società partecipate, su mandato del Sindaco, ha riferito di non avere soluzioni occupazionali per i lavoratori coinvolti. La proposta di far attendere i lavoratori in NASPI fino alla fine del 2024, per poi essere coinvolti in progetti futuri legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al Just Transition Fund (JTF), è stata accolta con grande preoccupazione dai sindacati.
Alla luce delle insufficienti risposte ricevute e della gravità della situazione, i sindacati chiedono un intervento urgente del Prefetto di Taranto. “Chiediamo al Prefetto di convocare tutte le parti interessate per trovare una soluzione condivisa e istituzionale. Non possiamo permettere che la disoccupazione diventi una realtà senza via d’uscita per questi lavoratori”, spiegano i 3 sindacalisti.
La chiusura del progetto Green Passage sta mettendo a dura prova la pace sociale a Taranto. “La situazione sta generando una forte tensione sociale nella nostra città. Se non si interviene tempestivamente, i rischi di tensioni e conflitti sociali sono molto concreti”. I sindacati rimangono in attesa di una convocazione da parte del Prefetto e sono pronti a continuare la loro lotta per garantire il futuro occupazionale dei lavoratori ex Isolaverde.
Nell’ambito delle negoziazioni sindacali e delle discussioni sulla gestione del personale nella Pubblica Amministrazione, nella giornata di ieri, 16 maggio 2024, si è svolto un importante incontro tra la UIL Pubblica Amministrazione e il Direttore Generale di Persociv, la Dott.ssa De Paolis.
Il Segretario Generale della UIL Pubblica Amministrazione, Giuseppe Andrisano, ha dichiarato: “Questo incontro, insieme alla nostra rappresentanza aziendale di Marinarsen, è stato un’opportunità fondamentale per porre al centro dell’agenda le esigenze dei lavoratori. Abbiamo ribadito con forza le nostre rivendicazioni nazionali, sottolineando le criticità territoriali e la necessità di soluzioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro. Non abbiamo mancato di sostenere l’urgenza di prevedere nel prossimo FRD gli incentivi per le funzioni tecniche e l’allargamento dei destinatari della indennità per gli incarichi di responsabilità degli assistenti.
“Abbiamo dato atto – ha ribadito il numero uno della UIL PA di Taranto – della definitiva soluzione per il personale della prima area con il passaggio di tutti gli attuali Operatori all’area degli assistenti. Abbiamo richiesto di procedere con i passaggi in deroga degli Assistenti all’area dei Funzionari e di prevedere insieme all’aumento dei numeri proposti di definire anche i posti per l’area delle elevate professionalità.”
Durante l’incontro, la UIL ha puntualizzato le difficoltà riguardanti gli organici, evidenziando il fallimento del concorso Arsenale e proponendo la semplificazione dei prossimi concorsi nazionali con una distribuzione dei posti basata sulle regioni. “Abbiamo a cuore il benessere e il futuro dei lavoratori”, ha aggiunto Andrisano, “e siamo determinati a garantire che le loro voci siano ascoltate e le loro esigenze siano soddisfatte.”
Inoltre, la UIL ha sollevato la questione degli incentivi per le funzioni tecniche e la necessità di estendere le indennità per gli incarichi di responsabilità degli assistenti. “È fondamentale riconoscere il valore e l’impegno dei lavoratori tecnici e assistenziali”, ha sottolineato Andrisano. “L’inclusione di incentivi e indennità adeguate è un passo cruciale per motivare e valorizzare il loro contributo. Abbiamo inoltre sostenuto l’urgenza di modificare le recenti disposizioni in tema di formazione tramite il Syllabus e di evitare che si introducano penalità ai fini della valutazione della performance individuale.”
La UIL ha accolto con favore l’impegno del Direttore Generale De Paolis a continuare il confronto nazionale su questi temi, a partire dalla definitiva approvazione della graduatoria del concorso Arsenale. “Siamo fiduciosi che, attraverso il dialogo costruttivo e l’impegno congiunto, potremo raggiungere risultati positivi per tutti i lavoratori della Pubblica Amministrazione”, ha concluso Andrisano.
L’incontro si è concluso con l’impegno da entrambe le parti a continuare la collaborazione e a lavorare insieme per affrontare le sfide future e migliorare le condizioni di lavoro nella Pubblica Amministrazione.
Cresce la tensione tra le compagnie di taxi di Taranto e la “Taranto Cruise Port” (Tcp), la società che gestisce i servizi di accoglienza per i turisti al porto, riguardo l’introduzione di un canone annuo per l’occupazione dei tre parcheggi riservati ai tassisti. La richiesta del canone, che ammonterebbe a circa 2.100 euro complessivi, ha scatenato una forte reazione tra gli operatori del trasporto privato, portandoli a coinvolgere le organizzazioni sindacali per una mediazione.
Il segretario della Uil Trasporti, Carmelo Sasso, ha spiegato: “Ricevuta questa richiesta, alcuni tassisti si sono rivolti a noi denunciando la situazione e manifestando una forte insofferenza.” Di fronte a questa insoddisfazione, il sindacato si è attivato prontamente, organizzando due incontri per discutere e cercare soluzioni.
Il primo incontro si è tenuto presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (Adsp), ma si è concluso senza accordo. “Si è concluso con la classica fumata nera,” ha commentato Sasso. Tuttavia, il secondo incontro, svoltosi lunedì scorso con il vicesindaco di Taranto e assessore allo Sviluppo economico, Gianni Azzaro, ha mostrato segnali più positivi.
“Ringraziamo il vicesindaco Azzaro per la disponibilità,” ha dichiarato Sasso, aggiungendo che durante la riunione sono state esposte le problematiche urgenti dei tassisti. “È stato deciso di affrontare queste problematiche cercando di migliorare i servizi e aumentando il livello di soddisfazione dei crocieristi,” ha continuato il segretario della Uil Trasporti.
Un punto chiave dell’incontro è stata la condivisione della necessità di modernizzare i servizi di trasporto turistico-ricettivi, adottando modelli di successo delle grandi città turistiche. “Con il vicesindaco Azzaro si è condivisa la necessità di istituire una cabina di regia sui servizi di trasporto legati alle attività turistico-ricettive,” ha sottolineato Sasso.
Nei prossimi giorni è previsto un nuovo confronto tra i sindacati, le compagnie radio taxi e la Taranto Cruise Port, potenzialmente con la mediazione del Municipio, per risolvere definitivamente la questione del canone di sosta. Il futuro di questo accordo sarà determinante per l’armonia tra i servizi turistici del porto e le esigenze dei tassisti locali, cruciali per l’accoglienza dei crocieristi a Taranto.
Il governo ha annunciato oggi l’intenzione di stanziare fondi per garantire l’indennità agli ex lavoratori portuali fino alla fine dell’anno. A parlare dei dettagli di questa importante decisione è Carmelo Sasso, Segretario Generale UIL Trasporti Taranto.
L’emendamento al decreto “Coesione”, in accoppiata con quello presentato dai parlamentari di FdI, prevede uno stanziamento di oltre sei milioni di euro per coprire l’erogazione dell’indennità sino a fine anno per i lavoratori portuali ex Tct-Evergreen e quelli dello scalo di Gioia Tauro. Carmelo Sasso ha delineato i passaggi e le implicazioni di questa importante decisione governativa.
“Questo è un passo avanti significativo rispetto all’incertezza degli scorsi mesi”, ha dichiarato Sasso. “Dopo i primi tre mesi dell’anno coperti con 2,2 milioni dal decreto ‘Milleproroghe’, non c’era più nulla. Ora, grazie a questo emendamento, siamo sulla strada per garantire una copertura sino alla fine del 2024.”
L’intervento previsto, spiega Sasso, arriverà tramite un emendamento presentato dal Governo nell’iter parlamentare di conversione del decreto, accompagnato da un emendamento specifico proposto dal senatore di FdI, Ignazio Zullo. Quest’ultimo ha lavorato insieme al collega deputato Dario Iaia per definire il testo, che sarà proposto all’articolo 24 del decreto “Coesione” con un articolo 24 bis dedicato alle disposizioni urgenti per i lavoratori portuali.
Sasso si è detto fiducioso nell’approvazione dell’emendamento e ha sottolineato l’importanza di rendere esecutivo il protocollo di intesa tra Regione Puglia e Autorità portuale per l’aggiornamento professionale e la riqualificazione dei lavoratori.
Parlando dei finanziamenti necessari, Sasso ha evidenziato la possibilità per l’Autorità di sistema portuale di utilizzare, oltre alle risorse dei Ministeri, anche i residui di bilancio. “L’Adsp di Taranto è virtuoso e ha sempre compiuto una gestione oculata, quindi ha delle risorse di bilancio che consentono di intervenire in caso di emergenza”, ha spiegato.
Infine, Sasso ha concluso esprimendo la speranza di ricollocare tutti i 328 lavoratori portuali nel prossimo anno, evidenziando la necessità di continuare a supportare e formare i lavoratori per favorirne la rioccupazione.
L’annuncio del governo rappresenta un raggio di speranza per gli ex lavoratori portuali, fornendo loro un sostegno economico e temporale mentre cercano nuove opportunità lavorative.
Il coordinatore della UIL di Taranto Pietro Pallini, e il segretario generale dei Trasporti della UIL, Carmelo Sasso, con una lettera indirizzata al Prefetto di Taranto, dottoressa Paola Dessì, chiedono un incontro urgente per l’istituzione di una cabina di regia istituzionale volta alla risoluzione della vertenza lavorativa degli EX ISOLAVERDE.
98 lavoratori, tra operai e impiegati, inseriti in diversi progetti del Comune di Taranto attraverso la partecipata “INFRATARAS”, rischiano seriamente la disoccupazione essendo scaduto il progetto “Green Passage”.
“Sebbene le attività svolte da questi lavoratori – scrivono Pallini e Sasso – fossero gestite da una società in house con il Comune di Taranto dietro un ben definito progetto di durata biennale finanziato dalla Regione Puglia, nulla è stato fatto per rifinanziare il progetto e mettere in salvo le 98 famiglie”.
“E’ appena il caso di sottolineare che – scrivono dalla UIL – l’importanza delle attività svolte da questi lavoratori rientrano tra quelle pertinenti l’igiene ambientale, manutenzione del verde, piccole manutenzioni e bonifiche ambientali. Un tema, quest’ultimo, importantissimo e decisamente al centro dell’opinione pubblica, peraltro discusso nei vari tavoli istituzionali e dibattimentali del nostro territorio e del Paese intero”.
E ancora: “Nonostante tutto e, con la premessa che Taranto possiede, nostro malgrado, il triste primato di lavoratori che oramai un lavoro non lo hanno più e che per i più fortunati la lotta è divenuta quella di riuscire a mantenere l’ammortizzatore sociale che permette a migliaia di queste famiglie appena di sopravvivere; siamo fermamente convinti della possibilità di un riscatto del nostro territorio e dei lavoratori”.
“Tutto ciò sta mettendo a durissima prova – continuano Pallini e Sasso – il mantenimento della pace sociale a Taranto, con rischi ben concreti di tensioni sociali.
A partire dalle ingenti risorse del PNRR unite a quelle che il Fondo della giusta transizione ha previsto per Taranto, siamo fermamente convinti che ciò può in prima battuta, può sicuramente rappresentare un validissimo strumento per dare un futuro a questi lavoratori e lavoratrici”.
E concludono: “Chiediamo a Sua Eccellenza il Prefetto di poter convocare tutte le parti interessate, affinché, dietro una cabina di regia istituzionale, si tenda a evitare lo spettro dei licenziamenti senza possibilità alcuna di reimpiego delle maestranze.
La Confederazione UIL e la sua Federazione dei Trasporti, chiedono un tavolo di convocazione urgente al fine di poter ricercare la soluzione necessaria a garantire il mantenimento dei livelli
occupazionali e il prosieguo delle attività che questi lavoratori rendevano anche e soprattutto nell’interesse del nostro territorio e della nostra comunità”.
