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Le principali associazioni e organizzazioni sindacali del comparto agroalimentare e della pesca di Taranto – AGCI AGRITAL TARANTO, UNCI AGROALIMENTARE, CONFCOOPERATIVE TARANTO/FEDERCOOPESCA, LEGACOOP AGROALIMENTARE TARANTO/DIPARTIMENTO PESCA, CONFESERCENTI CASAIMPRESA TARANTO, FAI CISL, FLAI CGIL, UILA PESCA – hanno richiesto un incontro urgente al Commissario Prefettizio del Comune di Taranto, Dott.ssa Giuliana Perrotta, per affrontare la grave crisi che sta colpendo il settore della mitilicoltura.
L’emergenza che affligge il comparto ha origine da una serie di fattori critici, tra cui le restrizioni imposte dalle ordinanze regionali sulla coltivazione nel primo seno del Mar Piccolo e l’eccezionale innalzamento delle temperature durante il periodo estivo. Questi elementi hanno determinato un crollo della produzione e una drastica riduzione dell’occupazione nelle aziende del settore.
Da mesi, le associazioni firmatarie stanno lavorando in sinergia con il Comune di Taranto, la Regione Puglia e il Commissario per le Bonifiche, Prof. Uricchio, al fine di individuare soluzioni per arginare l’emergenza e garantire la sopravvivenza delle imprese coinvolte. In particolare, si attendeva per il 27 febbraio scorso la convocazione del Tavolo di Concertazione Attività Alieutiche e di Maricoltura, che avrebbe dovuto affrontare questioni cruciali come il dissequestro di alcune aree del Mar Piccolo e il rilascio di nuove concessioni.
Al contempo, si stanno studiando misure per supportare i lavoratori del settore, privi di ammortizzatori sociali e ormai in una situazione di estrema difficoltà economica.
“Pur consapevoli della brevità del mandato del Commissario Prefettizio, riteniamo fondamentale che le azioni intraprese non subiscano interruzioni per evitare conseguenze gravi sul piano sociale ed economico. La mitilicoltura rappresenta un patrimonio storico e tradizionale insostituibile per la città di Taranto e un settore economico di rilevanza strategica” – si legge nella richiesta inviata al Commissario.
Le associazioni e i sindacati chiedono dunque un incontro urgente con la Dott.ssa Perrotta per illustrare nel dettaglio la drammatica situazione in corso e condividere un percorso che, con il supporto delle strutture tecniche comunali, permetta di dare continuità alle azioni già avviate e di garantire il rilancio del comparto.
Firmatari della richiesta:
UILA PESCA – Vincenzo Guarino
AGCI AGRITAL TARANTO – Emilio Palumbo
UNCI AGROALIMENTARE – Carla Macripò
CONFCOOPERATIVE TARANTO/FEDERCOOPESCA – Carlo Martello
LEGACOOP AGROALIMENTARE TARANTO/DIPARTIMENTO PESCA – Cosimo Bisignano
CONFESERCENTI CASAIMPRESA TARANTO – Cosimo D’Andria
FAI CISL – Antonio Lafortuna
FLAI CGIL – Lucia Lapenna
Ha preso il via presso l’Aula Magna dell’ITT A. Pacinotti di Taranto il seminario “Educhiamo alla sicurezza, la scuola come ponte per il lavoro”, organizzato dalla UILM Taranto per sensibilizzare i giovani studenti sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro. L’evento proseguirà anche nella giornata di domani, 14 marzo, con ulteriori approfondimenti e interventi.
Ad aprire i lavori, in rappresentanza della UIL Taranto, è stato Stefano Frontini, segretario organizzativo UIL Puglia, che ha lanciato un messaggio forte e chiaro: il diritto alla sicurezza sul lavoro non è negoziabile. Rivolgendosi agli studenti, prossimi all’ingresso nel mondo del lavoro, Frontini ha sottolineato il ruolo chiave della prevenzione, l’importanza dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e ha presentato la campagna nazionale della UIL Zero Morti sul Lavoro.
Questa iniziativa, promossa dalla UIL a livello nazionale, nasce per affermare con determinazione che nessuna fatalità può giustificare una vita spezzata sul posto di lavoro. L’obiettivo è chiaro: zero vittime, più formazione, più controlli e più sicurezza per tutti. La sicurezza deve essere una priorità condivisa tra istituzioni, imprese e lavoratori, affinché ogni ambiente lavorativo sia protetto e privo di rischi evitabili.
L’evento, strutturato su due giornate, si propone di fornire agli studenti strumenti concreti per affrontare il loro futuro professionale con maggiore consapevolezza sui rischi e sulle misure di tutela disponibili.
📅 Giovedì 13 marzo 🔹 “L’RLS e la gestione del ruolo” 🎤 Relatore: Andrea Farinazzo, Responsabile Ufficio Ambiente Salute e Sicurezza UILM Nazionale
📅 Venerdì 14 marzo 🔹 “Rischio chimico, schede sicurezza e regolamenti REACH e CPL” 🎤 Relatrice: Dr.ssa Sonia Russo, Referente Sicurezza Chimica Regione Veneto
La scuola rappresenta il primo e più importante luogo in cui costruire una cultura della sicurezza: insegnare la prevenzione significa formare lavoratori più consapevoli e cittadini più responsabili. Ogni giovane che oggi apprende l’importanza della sicurezza sarà un adulto più preparato e tutelato domani.
UIL Taranto: per una sicurezza che non sia più un’emergenza, ma una certezza per tutti.
In un’epoca in cui la tecnologia avanza a ritmi sempre più serrati e la sicurezza nei luoghi di lavoro diventa una priorità inderogabile, Feneal UIL Taranto organizza un importante incontro dal titolo “Innovazione e prevenzione sulla sicurezza sul Lavoro”. L’evento si terrà venerdì 14 marzo alle ore 18.00 presso la sala multimediale del Formedil Cpt Taranto, situata in Via Carlo Sorcinelli, 21.
Il convegno si propone come un momento di approfondimento e confronto sulle ultime novità del settore edile, in particolare sulla recente introduzione della patente a punti e sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale nel migliorare la prevenzione e la sicurezza nei cantieri.
A partire dal 2024, infatti, tutte le aziende e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri devono essere in possesso della patente a crediti, un sistema innovativo che, attraverso premi e sanzioni, punta a elevare gli standard di sicurezza e a ridurre il rischio di incidenti. Ma non è tutto: la tecnologia sta offrendo strumenti sempre più avanzati per monitorare e prevenire situazioni di pericolo. Droni, robot, telecamere e sensori intelligenti, oltre a sistemi di realtà aumentata e algoritmi predittivi, sono solo alcune delle soluzioni che verranno esplorate durante l’incontro.
L’evento vedrà la partecipazione di esperti del settore, tra cui:
A introdurre e coordinare l’incontro sarà Ivo Fiore, Segretario Generale Feneal UIL Taranto.
L’evento si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dal progetto SentirSIcuri, un’iniziativa del sindacato volta a diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro attraverso strumenti digitali innovativi, inclusi i social media e il podcast dedicato SentirSIcuri.
Un appuntamento imperdibile per professionisti del settore e per tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza sul lavoro, in un contesto sempre più tecnologico e in continua evoluzione.
D’Arcangelo (UIL PO): “Non vogliamo solo celebrazioni, ma diritti concreti. senza parità salariale, tutele per le madri e lavoro dignitoso, le donne saranno sempre svantaggiate”
Taranto, 8 marzo 2025 – C’è poco da festeggiare. Ancora oggi, la parità di genere in Italia è un traguardo lontano. I numeri parlano chiaro: il tasso di occupazione femminile è il più basso d’Europa, il divario salariale sfiora il 30% e le pensioni delle donne restano quasi la metà di quelle degli uomini. Le lavoratrici sono spesso costrette ad accettare impieghi precari, con salari inferiori e minori possibilità di carriera. A tutto questo si aggiunge il peso della maternità, che troppo spesso si traduce in un ostacolo alla stabilità lavorativa. “Non possiamo permettere che l’8 marzo si riduca a una celebrazione priva di significato – afferma Patrizia D’Arcangelo, coordinatrice della UIL Pari Opportunità di Taranto – Oggi non chiediamo fiori, ma diritti concreti, salari equi e condizioni di lavoro dignitose. Le donne continuano a essere discriminate sul posto di lavoro e le istituzioni non possono più voltarsi dall’altra parte”.
In Italia, il gender pay gap resta una ferita aperta. Gli stipendi delle lavoratrici sono più bassi di quelli dei colleghi uomini di circa il 10,4%, con differenze che vanno dai 3.000 ai 14.000 euro annui a seconda dell’inquadramento. Per le donne più giovani il divario è meno marcato, ma cresce con l’età fino a superare il 27% tra le lavoratrici più anziane. “L’idea che il tempo risolva le disuguaglianze è un’illusione – sottolinea D’Arcangelo – Il problema del divario salariale non si colmerà da solo. Servono interventi concreti per garantire stipendi equi, tutele per le lavoratrici madri e misure che favoriscano la crescita professionale delle donne. Il cambiamento deve avvenire ora”.
Il quadro è ancora più drammatico al Sud, dove l’occupazione femminile fatica a decollare. Mentre le regioni del Nord e del Centro hanno raggiunto il target del 60% di occupazione femminile, il Mezzogiorno è ancora fermo al palo. “Le donne del Sud sono doppiamente penalizzate – denuncia D’Arcangelo – Non solo faticano a entrare nel mondo del lavoro, ma quando ci riescono devono accontentarsi di stipendi più bassi, meno tutele e contratti precari. Se davvero vogliamo parlare di sviluppo, dobbiamo partire da qui: investire sulle donne significa investire sul futuro di tutto il Paese”.
Anche la sicurezza sul lavoro resta una questione aperta. Nel 2024 gli infortuni femminili sono leggermente diminuiti, ma quelli nel tragitto casa-lavoro sono aumentati del 5%, confermando che le donne sono più esposte ai rischi fuori dai luoghi di lavoro. L’incidenza degli infortuni in itinere è del 28% per le donne contro il 19% degli uomini, e il dato diventa ancora più drammatico nei casi mortali, dove la percentuale femminile sale al 56,5%. “Anche su questo tema manca una vera attenzione da parte delle istituzioni – osserva D’Arcangelo – Le donne si spostano di più per lavoro, spesso con mezzi pubblici inadeguati o in orari disagevoli, eppure il problema della sicurezza nei trasporti e nelle città non è mai una priorità. Non possiamo accettare che una lavoratrice rischi la vita semplicemente andando o tornando dal lavoro”.
Un altro nodo irrisolto è quello della maternità. Il numero di contratti a tempo indeterminato per le donne continua a essere nettamente inferiore rispetto a quello degli uomini: nel 2023, sono stati 3.489 per le donne contro 6.014 per i lavoratori maschi. Le donne sono ancora costrette a scegliere tra lavoro e famiglia, perché i servizi di supporto restano insufficienti. “Ogni anno si parla di nuove misure per sostenere la genitorialità, ma alla fine sono sempre interventi parziali – denuncia D’Arcangelo – Il bonus mamme previsto per il 2025, ad esempio, non ha ancora un decreto attuativo. Le famiglie non possono vivere nell’incertezza. Servono congedi paritari, servizi per l’infanzia accessibili a tutti e un sistema che non penalizzi le madri sul lavoro. Fino a quando la maternità sarà considerata un problema, le donne saranno sempre svantaggiate”.
La UIL Pari Opportunità di Taranto chiede un cambio di passo immediato. “Non possiamo continuare a trattare questi temi come questioni secondarie – conclude D’Arcangelo – La parità di genere non è solo un diritto, ma una necessità per la crescita del Paese. È ora che la politica si assuma la responsabilità di garantire un futuro in cui le donne non siano più costrette a lottare per ciò che dovrebbe essere scontato: il diritto a un lavoro dignitoso, sicuro e retribuito equamente”.
Ivo Fiore (FenealUIL Taranto): “Una svolta per il settore: più trasparenza, contrasto al lavoro nero e aumenti salariali concreti”
Taranto, 24 febbraio 2025 – Un passo avanti per i lavoratori edili nazionale, e di Taranto e provincia: con il rinnovo del CCNL dell’industria e delle cooperative dell’edilizia, siglato il 21 febbraio dalle parti sociali del settore, arrivano aumenti salariali, maggiore trasparenza e nuove misure per la regolarità del lavoro. Il nuovo contratto interessa circa 5000 addetti sul territorio jonico.
L’intesa, raggiunta tra FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e le associazioni datoriali Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, prevede un incremento salariale di 210 euro al secondo livello. Inoltre, sono stati introdotti strumenti innovativi come la denuncia unica edile e la regolamentazione della trasferta, che mirano a contrastare il lavoro irregolare e a garantire maggiore affidabilità del settore.
Il segretario generale di FenealUIL Taranto, Ivo Fiore, ha commentato: “Questo rinnovo rappresenta una svolta per il settore edile del nostro territorio. Con la denuncia unica edile, sarà possibile garantire maggiore trasparenza e combattere più efficacemente il lavoro nero, un fenomeno purtroppo ancora diffuso. Inoltre, l’aumento salariale è un segnale importante per la tutela del potere d’acquisto dei lavoratori”.
Un altro aspetto rilevante riguarda la trasferta: il nuovo regime prevede l’implementazione di un sistema automatizzato che semplifica gli adempimenti per le imprese e garantisce un maggiore controllo sulla corretta applicazione contrattuale. “Finalmente si introduce uno strumento che migliora le condizioni dei lavoratori e favorisce le imprese che operano nel rispetto delle regole”, ha aggiunto Fiore.
Il contratto, che scadrà il 30 giugno 2028, sarà ora sottoposto alle assemblee dei lavoratori per la validazione entro il 20 marzo 2025. “Ora tocca ai lavoratori valutare questo rinnovo contrattuale. Noi continueremo a vigilare affinché venga applicato in tutti i cantieri della provincia”, ha concluso il segretario FenealUIL Taranto.
La UILPA denuncia la crisi occupazionale negli enti militari e chiede un piano urgente di assunzioni per salvare competenze e garantire continuità operativa.
Taranto, un tempo fulcro dell’industria della Difesa, oggi vede assottigliarsi il suo patrimonio di competenze e posti di lavoro. Il drastico calo della forza lavoro civile nel Ministero della Difesa non è solo una questione numerica, ma un campanello d’allarme per l’intero tessuto economico e sociale della città. L’Arsenale Militare, che fino a pochi decenni fa contava 1.400 dipendenti, oggi ne registra appena 800. Stessa sorte per il Comando Stazione Navale Mar Grande, passato da 540 a 340 unità. Una riduzione complessiva del 40% che, secondo la UILPA di Taranto, rischia di compromettere non solo l’efficienza operativa degli enti militari, ma anche il futuro occupazionale di un territorio già segnato da una lunga crisi industriale.
“La situazione è diventata insostenibile”, dichiara Vincenzo Boccadamo, segretario aziendale e coordinatore RSU UILPA Maristanav Taranto. “Parliamo di una desertificazione silenziosa che sta prosciugando le nostre officine e i nostri uffici. Ogni pensionamento si traduce in una perdita di competenze difficilmente recuperabile, mentre i concorsi pubblici, rari e mal distribuiti territorialmente, non bastano a colmare il vuoto”.
La UILPA punta il dito anche contro la scelta, rivelatasi inefficace, di estendere la permanenza in servizio oltre i 67 anni. “Doveva essere un’opportunità per il passaggio di consegne generazionale, ma si è trasformata in un vicolo cieco. I dipendenti più esperti lasciano il servizio senza che vi sia stato un reale trasferimento di know-how, mentre le nuove assunzioni si fanno attendere anni”.
Il confronto con altri paesi europei è impietoso: mentre l’Italia conta appena 11.600 civili nella Difesa, la Germania ne impiega 50.000, la Francia 62.500, il Regno Unito 58.300 e la Spagna 51.000. Un’anomalia che, secondo Boccadamo, non è più giustificabile, soprattutto alla luce dell’attuale instabilità geopolitica: “In un contesto internazionale sempre più fragile, ridurre il personale civile significa compromettere la capacità operativa delle nostre Forze Armate e aumentare il ricorso alle esternalizzazioni, con costi pubblici fuori controllo”.
La UILPA chiede un piano straordinario di assunzioni, che garantisca il ricambio generazionale e la salvaguardia delle competenze tecniche, evitando che un intero settore cada nell’oblio. “Questa potrebbe essere l’ultima opportunità per rilanciare un comparto strategico per il Paese e per Taranto. Non coglierla sarebbe un errore imperdonabile”.
