UIL Taranto: “Basta morti sul lavoro. Serve un impegno vero, collettivo e immediato”

28 aprile 2025 – Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la UIL di Taranto rinnova con forza il proprio impegno per la tutela della vita dei lavoratori e delle lavoratrici, ribadendo l’urgenza di promuovere una cultura della prevenzione che riduca infortuni, malattie professionali e rischi emergenti.

«Celebrare questa giornata non deve essere solo un rito – dichiara Gennaro Oliva, coordinatore generale UIL Taranto – ma un richiamo forte alla responsabilità di tutti: istituzioni, imprese, cittadini. I dati ci raccontano una realtà drammatica che non possiamo più tollerare.»

I numeri parlano chiaro: nei primi due mesi del 2025 sono stati 101 i morti in occasione di lavoro in Italia, 10 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, con un incremento dell’11%, che arriva al 16% includendo anche gli incidenti in itinere, per un totale di 138 vittime. La Puglia, con 10 decessi (+150%), resta tra le regioni con la più alta incidenza di mortalità. Un fenomeno che colpisce soprattutto i lavoratori più anziani, quelli stranieri e i settori tradizionalmente più esposti come manifattura, costruzioni e trasporti.

«È una strage silenziosa che non può e non deve essere normalizzata – prosegue Oliva –. Non possiamo abituarci a leggere ogni giorno di persone che non fanno più ritorno a casa dopo il lavoro. Servono più ispezioni, più formazione e pene severe per chi mette a rischio la vita degli altri.»

La UIL, con la sua campagna “Zero morti sul lavoro”, lanciata nel 2021, continua a battersi per un obiettivo tanto ambizioso quanto necessario: nessuno deve più morire lavorando. Una battaglia civile e culturale che ha ricevuto anche il sostegno di Papa Francesco, che ha pubblicamente sposato la causa della UIL, ricordando come “ogni vita persa sul lavoro è una sconfitta per tutta l’umanità”. Messaggio questo che la UIL ha rilanciato dalla rotonda del lungo mare di Taranto a febbraio scorso durante la carovana nazionale “No ai lavoratori fantasma”.

«Il sostegno di Papa Francesco – sottolinea Oliva – ci ha dato ancora più forza: la vita umana deve essere posta sempre al di sopra di ogni interesse economico. Non possiamo rassegnarci a pensare che sul lavoro si possa morire.»

La UIL chiede alle istituzioni un impegno concreto: rafforzamento degli organi di controllo, più investimenti nella prevenzione e nella formazione, piena applicazione delle norme sulla sicurezza e un piano straordinario per la tutela di chi lavora, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.

Anche se complessivamente le denunce di infortunio sono diminuite del 3,4%, il rischio rimane altissimo. I settori più colpiti restano quelli della manifattura, della sanità, dell’edilizia e dei trasporti.

«Taranto, come tutta la Puglia, conosce fin troppo bene il prezzo pagato in termini di vite umane – conclude Oliva –. Il lavoro deve essere dignità, non tragedia. Continueremo a batterci ogni giorno finché non sarà raggiunto l’obiettivo di ZERO morti sul lavoro. È una sfida che riguarda tutti noi, e che dobbiamo vincere.»

UIL Taranto: Gennaro Oliva è il nuovo coordinatore. Una nomina nel segno dell’impegno, della lotta e della concretezza

BARI 23 aprile 2025 –  Non è solo un cambio al vertice. È un segnale, chiaro e deciso, che arriva da Bari, dove oggi – 23 aprile – si è riunito il Consiglio confederale regionale della UIL Puglia. All’Hotel Parco dei Principi, davanti alla segreteria regionale al completo e a tutte le categorie territoriali della UIL di Taranto, è stato eletto all’unanimità Gennaro Oliva come nuovo coordinatore territoriale. Un volto noto del sindacato, una storia che affonda le radici nel cuore operaio della città: nato nella Città Vecchia, figlio di un dipendente ILVA, cresciuto tra turni di lavoro e battaglie per i diritti, Oliva prende il testimone lasciato da Pietro Pallini e lo fa con il peso e l’orgoglio di chi quei cancelli li ha vissuti davvero.

L’apertura dei lavori è stata segnata da un momento toccante: un minuto di silenzio per la scomparsa di Papa Francesco, che ha lasciato un segno profondo anche nel mondo del lavoro e della solidarietà sociale. Poi, spazio all’analisi dei punti all’ordine del giorno e, infine, all’elezione di Oliva, già punto di riferimento della UILM in fabbrica, con una lunga esperienza sul campo tra crisi industriali, emergenze ambientali e vertenze aperte.

“La mia priorità saranno i lavoratori – ha dichiarato il nuovo coordinatore –. Ex Ilva, porto, mitilicoltura, sanità, scuola, trasporti: Taranto è un mosaico di crisi aperte, ma anche di potenzialità inespresse. La UIL sarà un presidio costante nei luoghi dove i diritti vengono messi in discussione. Saremo rete, ascolto e proposta. Non ho mai amato la politica dei riflettori: credo in quella dei passi concreti”.

Accanto a Oliva, tutta la segreteria regionale della UIL Puglia: Gianni Ricci, segretario generale; Stefano Frontini, segretario organizzativo; Franco Pappolla, tesoriere; Annarita Gianniello, Andrea Toma e Azzurra Schirosi. Una squadra unita nel sottolineare l’importanza strategica di Taranto e della sua rinascita.

“Questa città è centrale per la Puglia – ha affermato Ricci –. Dalle sue eccellenze e contraddizioni passa una sfida che riguarda tutta la regione. Il compito della UIL sarà continuare nel solco già tracciato, con una visione chiara: sicurezza, tutele, dignità. Le recenti elezioni RSU ci hanno dato un segnale forte. Ora è il momento di rilanciare”.

Il volto della UIL Taranto cambia, ma non cambia la sua anima. Un sindacato che non cerca ribalte, ma che si sporca le mani ogni giorno. Perché, come ha detto Oliva, “Taranto non ha bisogno di comparse. Ha bisogno di protagonisti veri”.

SCHEDA

CHI È GENNARO OLIVA
Nuovo Coordinatore UIL Taranto

Tarantino doc, classe 1976, nato nella Città Vecchia e cresciuto tra le difficoltà e la dignità del lavoro operaio, Gennaro Oliva rappresenta oggi il volto autentico del sindacato vicino alla gente. Figlio di un dipendente ILVA, ha vissuto sulla propria pelle il peso e le contraddizioni di una città industriale, portando dentro di sé i valori della fatica, dell’onestà e della determinazione.

Diplomato all’Istituto Archimede, si è formato come elettricista, cominciando fin da giovanissimo a lavorare, anche in nero, pur di aiutare la propria famiglia. Entra in ILVA nel 1996, tra i primi 20 giovani assunti dopo anni di blocco occupazionale: un traguardo che all’epoca rappresentava un sogno.

Ma il sogno si incrina presto: prima la morte tragica di un collega, poi le ingiustizie vissute da lavoratore e testimone diretto di una fabbrica dove i diritti erano spesso calpestati. È lì che Gennaro trova la spinta per avvicinarsi al sindacato. Sotto l’impulso di Rocco Palombella, entra nella UILM: da allora, non ne è mai uscito. E non ha mai smesso di lottare.

Dal 2000, Gennaro Oliva è un punto di riferimento per tanti lavoratori: prima delegato, poi componente dell’esecutivo di reparto, infine coordinatore della UILM in fabbrica, ha attraversato da protagonista le fasi più delicate della storia recente dell’ILVA, dagli incidenti alle crisi industriali, dalle vertenze con i Riva fino alle amministrazioni straordinarie.

Conosciuto e stimato per la sua presenza costante “sul campo”, per il legame diretto con i lavoratori e per la capacità di tenere unita la squadra nei momenti più duri, membro della segreteria UILM e referente per il comparto siderurgico.

Sindacalista pragmatico, ma con un’anima profondamente idealista, Oliva crede in una UIL capace di fare rete, di ascoltare le categorie, di fare squadra vera. “Chi mi conosce – dice – sa che non sono uno da scrivania: il mio posto è in strada, davanti ai cancelli, accanto alle persone”.

“Taranto non ha bisogno di comparse, ha bisogno di attori protagonisti”, afferma. Conosce i limiti della politica locale, ma guarda con fiducia al potenziale inespresso della città. “Abbiamo opportunità e fondi, ma servono competenza, coraggio e serietà: il sindacato deve essere pungolo, proposta e presidio costante per tutelare lavoratori e cittadini”.

Gennaro Oliva è questo: un uomo di fabbrica, un figlio di Taranto, un sindacalista vero. E ora, il nuovo coordinatore della UIL territoriale.

Elezioni RSU 2025 – UILPA Taranto: crescita significativa nel Comparto Funzioni Centrali e nella Difesa

Taranto, 18 aprile 2025 – La UIL Pubblica Amministrazione di Taranto registra un risultato importante nella recente tornata elettorale per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), svoltasi nei giorni 14, 15 e 16 aprile.

Nel comparto Funzioni Centrali, la UILPA ottiene il 31% dei consensi, con un incremento di circa 10 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2022. Un dato che testimonia la crescente fiducia da parte dei lavoratori nei confronti dell’azione sindacale svolta finora.

Particolarmente rilevante il risultato ottenuto negli enti del Ministero della Difesa, dove la UILPA raggiunge il 35% dei voti, segnando una crescita dell’11% rispetto alla precedente tornata e attestandosi come l’organizzazione sindacale che ha espresso il maggior numero di RSU.
In termini assoluti, sono stati 56 i rappresentanti eletti nella lista UILPA, di cui 37 nei soli enti della Difesa.

“Accogliamo questo risultato con senso di responsabilità – dichiara la segreteria UILPA Taranto – nella consapevolezza che il consenso ottenuto è frutto di un lavoro costante basato su ascolto, presenza e tutela dei diritti nei luoghi di lavoro. Il dato elettorale rappresenta per noi uno stimolo a proseguire su questa strada, rafforzando il nostro impegno quotidiano al fianco dei lavoratori”.

La UILPA di Taranto continuerà a svolgere il proprio ruolo di rappresentanza con serietà e spirito di servizio, nella convinzione che il dialogo e la partecipazione siano strumenti fondamentali per costruire una pubblica amministrazione più equa e vicina alle esigenze del personale.

RSU 2025: STRAORDINARIA AFFERMAZIONE DELLA UIL FPL TARANTO

Taranto, 17 aprile 2025 – Si sono concluse con grande soddisfazione per la UIL FPL Taranto le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), svoltesi nei giorni 14, 15 e 16 aprile nel comparto Autonomie Locali e Sanità. I risultati premiano l’impegno costante e la credibilità costruita sul territorio dalla Federazione del Pubblico Impiego della UIL.

A commentare l’esito delle votazioni è il Segretario Generale UIL FPL Taranto, Giovanni Maldarizzi: «Abbiamo ottenuto una vittoria importante, che certifica il nostro radicamento, la nostra serietà e il riconoscimento da parte dei lavoratori dei Comuni e della Sanità. Ringrazio tutta la segreteria della UIL FPL Taranto per il lavoro straordinario svolto in questi mesi. Questo risultato è frutto della nostra coerenza e della vicinanza concreta alle esigenze dei lavoratori».

ASL Taranto: 3 RSU
UIL FPL conquista 3 seggi RSU nella ASL di Taranto, con 236 voti di lista. Si tratta di un risultato importante, considerando che finora la Federazione non aveva alcun rappresentante RSU all’interno dell’azienda sanitaria locale.

Enti Locali: la UIL FPL è il primo sindacato in tutta la provincia
Anche nel comparto degli Enti Locali, la UIL FPL si conferma prima organizzazione sindacale in tutti i Comuni della Provincia di Taranto, con 51 seggi complessivi (di cui 48 nei Comuni della provincia e 3 nel capoluogo, Taranto). Particolarmente significativo il risultato di Martina Franca, dove la UIL FPL conquista il 81% dei seggi disponibili, eleggendo ben 10 RSU.

Presenza anche in ARPA Puglia
La UIL FPL rafforza inoltre la propria presenza nell’agenzia regionale ARPA Puglia, ottenendo un seggio nella sede di Taranto, assegnato a Marcello Fanelli.

Un sindacato in crescita, vicino ai lavoratori
«I lavoratori ci chiedono rappresentanza reale, non solo simbolica – aggiunge Maldarizzi – e noi continueremo a essere al loro fianco con serietà, competenza e trasparenza. Questo risultato ci sprona ad andare avanti, rafforzando la nostra presenza in ogni luogo di lavoro della provincia».

La UIL FPL Taranto ringrazia tutti i candidati, i componenti delle commissioni elettorali, i lavoratori che si sono recati al voto e tutti coloro che hanno contribuito a questa grande affermazione democratica.

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Quando l’inganno colpisce l’età fragile: l’iniziativa della UIL Pensionati Puglia sulle truffe agli anziani

MASSAFRA, 10 aprile 2025 – Un anziano truffato non perde solo denaro. Perde fiducia, sicurezza, autostima. Perde un pezzo della propria dignità. È questo il nodo cruciale attorno al quale si è sviluppata l’iniziativa “Truffe, non lasciarti raggirare” organizzato oggi al Centro Polivalente di Massafra dalla UIL Pensionati Puglia con il supporto della Direzione Generale INPS Puglia. Una sala gremita ha accolto con attenzione un confronto lucido e necessario: informare per difendersi, conoscere per prevenire.

Nel corso dell’incontro, oltre a interventi tecnici e testimonianze, è stato distribuito un opuscolo di 30 pagine, redatto dalla UILP Puglia, che illustra in modo dettagliato le principali truffe ai danni delle persone anziane: quelle domestiche, telefoniche, in strada, digitali, fino alle più recenti frodi che sfruttano l’intelligenza artificiale. Non un semplice vademecum, ma uno strumento concreto per riconoscere i segnali del raggiro e agire tempestivamente.

Tra i temi emersi, quello dell’ageismo, la discriminazione basata sull’età, che assume varie forme: istituzionale (come l’assenza di misure di protezione specifiche), interpersonale (quando l’anziano è considerato un soggetto “debole” da manipolare), e persino autodiretto, quando la persona inizia a credere di “meritare” il proprio isolamento.

«Parlare di truffe agli anziani significa parlare anche di solitudine e di esclusione sociale», ha dichiarato Tonia Bove, coordinatrice UILP Taranto. «Per questo, oltre all’informazione, dobbiamo agire sul piano della prevenzione attiva. Incontri, laboratori territoriali, corsi di autodifesa digitale: vogliamo che l’anziano sappia riconoscere i pericoli e non si senta mai solo. Una truffa non è solo un danno economico, ma un trauma personale».

Drammatici i numeri: oltre 500 casi noti in Puglia, un dato parziale perché molti non denunciano per vergogna o paura. «È su questa reticenza che si innestano i truffatori. Rompere il silenzio è il primo passo per uscirne», ha detto Tiziana Carella, Segretaria Generale UIL Pensionati Puglia. «Per questo abbiamo costruito una rete con INPS, forze dell’ordine, enti locali e associazioni: serve una strategia integrata. La popolazione invecchia e le truffe diventano più raffinate, ma noi non resteremo fermi».

Nel suo intervento, Stefano Frontini, segretario organizzativo UIL Puglia, ha sottolineato come il contrasto all’illegalità parta anche dal linguaggio: «Chiamarle piccole truffe è un errore. Sono crimini veri, con vittime reali. Bisogna far capire che ogni anziano ha diritto a sentirsi al sicuro nella propria casa, nella propria città, nel proprio tempo. Nessuno può permettersi di giocare con la fiducia di chi ha costruito il Paese». Dall’incontro emerge un messaggio forte: proteggere gli anziani non è un favore, è un dovere sociale. Ed è una sfida che va affrontata con strumenti nuovi, alleanze stabili e soprattutto, ascolto. Perché dietro ogni truffa, c’è sempre una storia che poteva essere evitata.

Erano presenti anche:  Lucia Iacobellis, psicologa; Giulio Greco, funzionario INPS Taranto; Giulia Proncino, presidente ADOC Puglia; Giuseppe Iannucci, dirigente Servizi Sociali comune di Massafra; Mirko Tagliente, comandante Polizia locale Massafra.

PORTALETTERE, LA UILPOSTE TARANTO DENUNCIA: “CONCILIAZIONE LAVORO-FAMIGLIA SOLO UNO SLOGAN PER POSTE ITALIANE”


Manfuso (UILPoste Taranto): “Il tempo è un diritto, non una concessione. Lavoratrici madri abbandonate da un’organizzazione rigida e anacronistica”

Taranto, 8 aprile 2025 – Poste Italiane continua a vantare numeri record in termini di occupazione femminile, ma dietro ai proclami ufficiali si nasconde una realtà molto diversa per centinaia di portalettere, in particolare per le lavoratrici madri. A denunciarlo è la UILPoste di Taranto, che con fermezza accende i riflettori su una delle contraddizioni più gravi nell’organizzazione del lavoro all’interno dell’azienda.

“Poste Italiane – spiega Giuseppe Manfuso, segretario generale UILPoste Taranto – si presenta come un modello di inclusività e attenzione al benessere dei dipendenti, ma nel settore del recapito, dove opera una fetta importante del personale femminile, regna ancora una gestione rigida degli orari che penalizza chi ha una famiglia da seguire, soprattutto le mamme”.

Secondo la UILPoste Taranto, il nodo principale è rappresentato dall’impossibilità di turnazione per i portalettere. Una volta assegnati a una determinata zona – che sia una linea base, business o corriere – i lavoratori sono vincolati a un unico orario giornaliero, spesso pomeridiano, che rende impossibile passare del tempo con i figli. Chi lavora nel pomeriggio, infatti, rientra a casa quando i bambini dormono già, e durante la mattina i piccoli sono a scuola: un ciclo che, giorno dopo giorno, annienta il diritto alla genitorialità.

“Eppure – sottolinea Manfuso – in molte altre mansioni all’interno dell’azienda la turnazione è prevista. Perché allora questo accanimento proprio sui portalettere? Perché questa ingiustificabile disparità di trattamento?”

La UILPoste Taranto bolla l’impostazione attuale come disumana e anacronistica, incapace di rispondere alle esigenze di una società che chiede a gran voce modelli lavorativi più flessibili e sostenibili. “Parlare di conciliazione vita-lavoro non può essere solo uno slogan da spendere nei report aziendali – continua Manfuso – ma deve tradursi in azioni concrete, in strumenti organizzativi che rispettino la dignità e i tempi delle persone”.

Per questo il sindacato chiede con forza una revisione immediata dei criteri di assegnazione degli orari nel recapito, e l’introduzione di un sistema di turnazione anche per i portalettere, affinché sia garantito il diritto, per tutti e tutte, di vivere il proprio tempo con equilibrio.

“La dignità non è negoziabile – conclude Manfuso – e il tempo non è una concessione dell’azienda, ma un diritto fondamentale di ogni lavoratrice e lavoratore”.

UILTRASPORTI | “La campagna elettorale stia lontana dalle Società a proprietà pubblica”

Taranto, 04 aprile 2025 – Le aziende partecipate non sono terreno di conquista. Eppure, in vista delle elezioni comunali del 25 e 26 maggio 2025, a Taranto si respira un clima anomalo: concorsi pubblici accelerati, progetti rispolverati all’improvviso, accordi sindacali rimessi in circolo dopo mesi di silenzio. A dirlo, senza giri di parole, è la UILTRASPORTI Taranto che, con il segretario generale Carmelo Sasso, denuncia una corsa elettorale che sta invadendo spazi che dovrebbero rimanere neutri, gestiti con trasparenza e al di fuori da ogni dinamica di consenso.

“Abbiamo atteso a lungo un segnale di operatività, ma quanto sta accadendo in queste settimane ha il sapore amaro della strumentalizzazione – spiega Sasso –. Progetti, innovazioni, accordi e persino concorsi pubblici appaiono oggi, curiosamente, come priorità irrinunciabili. Peccato che, fino a ieri, nulla di tutto questo sembrasse urgente”.

Il sindacato parla apertamente di “iperattività improvvisa” nelle società a partecipazione pubblica comunale e provinciale. E osserva con attenzione come questo dinamismo sia scoppiato dopo la caduta dell’amministrazione comunale e si sia intensificato con l’inizio della campagna elettorale. “In una di queste realtà – aggiunge – ci hanno persino proposto un accordo sui distacchi sindacali retribuiti, una questione di cui non si parlava da almeno dieci anni. Operazioni che ricordano certe dinamiche da Prima Repubblica e che ci lasciano profondamente perplessi”.

La UILTRASPORTI solleva anche il nodo, mai sciolto, del precariato diffuso. Le aziende partecipate continuano a utilizzare personale a tempo determinato o somministrato, spesso selezionato tramite agenzie interinali o short list. “E ora – denuncia Sasso – assistiamo alla pubblicazione di procedure concorsuali che rischiano di trasformarsi in strumenti per piazzare nomi già scelti. Una dinamica che deve preoccupare, soprattutto perché riguarda realtà pubbliche che dovrebbero dare l’esempio in fatto di regole e trasparenza”.

A preoccupare è anche la situazione di stallo istituzionale. “Abbiamo aspettato pazientemente di comprendere se la Commissaria Prefettizia intendesse nominare dei Commissari per traghettare le tre consorelle Kyma, le Società in House del Comune, ma ad oggi in tal senso non abbiamo ricevuto né rilevato alcun indirizzo né intenzione” – afferma Sasso. Nessun componente dei CDA – spesso nominati da quella stessa politica che ha determinato la fine dell’amministrazione – ha rassegnato le dimissioni. E alcuni di loro risultano già attivi nella competizione elettorale, anche se formalmente non candidati.

“Per rispetto della città, dei lavoratori e della legalità – sottolinea Sasso – chiediamo una sospensione delle attività più delicate fino all’insediamento della nuova amministrazione. In particolare, invitiamo i CDA delle società partecipate a condividere una ‘pausa elettorale’ che eviti qualsiasi decisione su mobilità del personale verticale che orizzontale, modifiche delle piante organiche e nuove assunzioni. È una questione di correttezza istituzionale prima ancora che sindacale”.

Una richiesta, quella della UILTRASPORTI, che assume un significato particolare nel caso della CTP Spa, l’unica società in cui è in discussione il rinnovo della contrattazione di secondo livello. Con una nota ufficiale datata 4 aprile, il sindacato ha chiesto alla direzione aziendale di sospendere il tavolo negoziale e prorogare la validità dell’attuale contratto aziendale fino al 31 dicembre 2025. “Un atto di responsabilità – spiega il segretario – che permetterebbe di affrontare il confronto in un clima più sereno e privo di condizionamenti esterni, evitando il rischio di strumentalizzazioni politiche”.

Ed è qui che Sasso chiarisce ulteriormente la posizione della sigla sindacale: “Chiediamo di tenere le ‘macchine ferme’, almeno fino a quando la nuova amministrazione sarà insediata. Nessuno può usare le società pubbliche per fare campagna elettorale. Non lo permetteremo”.

Questa linea di prudenza – evidenzia Sasso – è in linea con quanto già disposto dal Commissario Prefettizio sul concorso in Kyma Ambiente AMIU, sostanzialmente congelato fino all’insediamento della futura giunta.

“La nostra non è una posizione politica, ma un’esigenza di tutela per lavoratori che troppo spesso sono stati ostaggio di logiche spartitorie – afferma –. Abbiamo atteso che il quadro delle candidature fosse completo per lanciare questo appello alle forze in campo. L’etica e la legalità devono tornare al centro dell’agire pubblico, a partire dalle aziende pubbliche. Chi pensa di piegarle a logiche elettorali sbaglia e troverà in noi un argine attento e determinato”.

La UILTRASPORTI, infine, avverte: “Saremo sentinelle della legalità. Se qualcuno non dovesse resistere alla tentazione di utilizzare le aziende partecipate come leva elettorale, porteremo ogni anomalia nelle sedi competenti. Il futuro della città non si costruisce con scorciatoie né promesse da campagna. Serve serietà, serve visione. E serve rispetto”.

Sciopero Telecomunicazioni: UILCOM Puglia e Taranto in piazza per il rinnovo del contratto

Bari, 31 marzo 2025 – Si è tenuto oggi lo sciopero nazionale del settore Telecomunicazioni, con una manifestazione regionale organizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Puglia sotto la sede di Confindustria Puglia, in via Amendola a Bari. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori del settore, uniti nella richiesta di un immediato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto da oltre due anni.

La mobilitazione ha evidenziato la crescente insoddisfazione per lo stallo della trattativa, attribuito esclusivamente alla controparte datoriale. Secondo i sindacati, questa situazione sta mettendo in difficoltà migliaia di lavoratrici e lavoratori, il cui potere d’acquisto è stato eroso dall’inflazione e dall’assenza di adeguamenti salariali.

“Non possiamo più tollerare l’atteggiamento dilatorio delle aziende e di ASSTEL – ha dichiarato Alfredo Neglia, Segretario UILCOM Puglia – Il settore delle telecomunicazioni è strategico per il Paese, ma viene costantemente penalizzato da politiche aziendali che non riconoscono il valore e il sacrificio dei lavoratori. Il mancato rinnovo del contratto è un’ingiustizia che deve essere sanata subito.”

A preoccupare i sindacati, inoltre, è la vertenza Assocontact, con epicentro proprio in Puglia, che sta cercando di imporre un contratto alternativo sottoscritto con il sindacato Cisal, per il comparto CRM/BPO. Patrizia D’Arcangelo, del coordinamento UILCOM Taranto – Serve una presa di responsabilità da parte delle aziende,

UILCOM Puglia e UILCOM Taranto continueranno la mobilitazione finché non sarà garantito un contratto equo, che valorizzi il lavoro e restituisca dignità ai lavoratori del settore.

Poste Italiane, UILPoste Taranto denuncia: “Pressioni indebite e umiliazioni sui lavoratori”

Manfuso: “Basta intimidazioni e attacchi alla dignità dei dipendenti. Serve rispetto, non minacce”

Taranto, 29 marzo 2025 –  UILPoste Taranto lancia un allarme sulle modalità inaccettabili con cui vengono condotte le riunioni commerciali all’interno della provincia, denunciando un clima lavorativo sempre più oppressivo e caratterizzato da pressioni indebite sui consulenti finanziari.

A specificarlo è il segretario generale UILPoste Taranto, Giuseppe Manfuso, affermando che “l’ultimo incontro tra la dirigenza e i consulenti finanziari si è trasformato in uno scenario inaccettabile, dove al posto di un confronto costruttivo si è assistito a un vero e proprio attacco alla dignità dei lavoratori”.

“Ancora una volta – denuncia Manfuso – si è assistito alle solite intimidazioni velate affinché i dipendenti non informino il sindacato su ciò che accade a porte chiuse. Tutto è iniziato con un tentativo maldestro di spacciare per semplice ‘condivisione’ quella che, nei fatti, è una pressione costante e crescente sulle spalle dei consulenti. Un pressing insostenibile, culminato con la minaccia di controlli più serrati, incontri individuali e un’analisi approfondita della produzione immediatamente dopo il periodo delle pensioni”.

Ma il momento più grave e umiliante, secondo la UILPoste Taranto, è stato riservato a una storica consulente, destinataria di una domanda offensiva da parte del DF: “Se fossi tu il direttore del tuo ufficio postale, ti pagheresti lo stipendio con questi numeri di produzione?”

“Riteniamo questa affermazione inaccettabile – prosegue Manfuso – perché mette in discussione un principio fondamentale: in Italia, il diritto alla retribuzione è basato sul lavoro svolto e non sulla produttività. I consulenti di Poste Italiane operano con professionalità e rispetto per le normative e per i clienti, affrontando inevitabili momenti di crescita e calo fisiologico”.

La UILPoste Taranto, inoltre, ribalta la provocazione, chiedendo al DF se lui stesso riterrebbe giusto percepire il proprio stipendio, considerato che i risultati commerciali della provincia di Taranto risultano tra i più bassi a livello nazionale.

“Ci troviamo di fronte a una gestione delle risorse umane sempre più orientata al dominio attraverso la paura – conclude Manfuso – piuttosto che alla costruzione di un ambiente lavorativo sereno e produttivo. È ora di dire basta: pretendiamo rispetto per i lavoratori e chiediamo un immediato intervento per garantire correttezza professionale e una gestione delle risorse umane che metta al centro la dignità delle persone e non la loro mortificazione”.La UILPoste Taranto non intende restare a guardare e annuncia che, se non vi saranno risposte concrete, sarà pronta a intraprendere ogni azione necessaria per la tutela dei diritti dei lavoratori.

Dipendenti civili della Difesa senza indennità da nove mesi: “Ritardi inaccettabili”

Boccadamo (UILPA Taranto): “Lavoriamo in turni, festivi e missioni lontano da casa, ma il Ministero continua a ignorare i nostri diritti”



Taranto, 28 marzo 2025 – I dipendenti civili del Ministero della Difesa di Taranto sono esasperati. Da oltre nove mesi attendono il pagamento delle indennità accessorie, senza ricevere risposte certe. Un ritardo inaccettabile che si somma a una condizione lavorativa già critica, segnata da carenze di organico e da un impegno straordinario non adeguatamente riconosciuto.

“Non è più accettabile che chi lavora con professionalità e sacrificio venga lasciato senza le spettanze dovute. I dipendenti hanno prestato servizio in turni, festivi e in reperibilità, arrivando persino a essere imbarcati per settimane senza ricevere la giusta remunerazione”, denuncia Vincenzo Boccadamo, dirigente sindacale UILPA Taranto.

A questa grave situazione si aggiunge l’impatto del mancato taglio del cuneo fiscale 2025 e di un aumento contrattuale irrisorio, che hanno ulteriormente ridotto il netto delle retribuzioni. “Mentre si parla di inflazione e calo del potere d’acquisto, ai lavoratori del Ministero della Difesa viene chiesto di fare sacrifici senza nemmeno garantire loro le indennità maturate”, sottolinea la UILPA Taranto. Il sindacato chiede un intervento immediato per sbloccare i pagamenti arretrati e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. “Non siamo più disposti a tollerare ulteriori ritardi – conclude Boccadamo –. Il Ministero della Difesa ha il dovere di riconoscere e retribuire il lavoro svolto dai suoi dipendenti”.