Violenza economica e violenza di genere: nella sede UIL di Taranto una giornata di testimonianze, analisi e profonda commozione

Taranto 26 novembre 2025 – Una sala gremita, quella intitola all’emerito Presidente Sandro Pertini, e più volte attraversata dalla commozione ha accolto oggi, nella sede della UIL di Taranto, la giornata di approfondimento dedicata alla violenza economica, una delle forme più invisibili ma più pervasive della violenza di genere.

Un tema scelto non a caso, e che ha trovato voce nelle testimonianze di esperti, amministratori, rappresentanti del mondo sindacale e associativo, ma anche nelle storie – spesso dolorose – che ogni giorno affiorano nei servizi sociali e negli sportelli di ascolto.

A introdurre i lavori è stato il coordinatore territoriale UIL Taranto, Gennaro Oliva, che ha ricordato come “questa sia la casa di tutti, una casa del lavoro che deve restare aperta alla comunità e alle sue fragilità”. Oliva ha sottolineato l’importanza di riportare al centro del dibattito sindacale non solo il tema della violenza, ma anche quello delle disuguaglianze economiche e salariali che alimentano dipendenze, isolamenti e assenze di libertà per troppe donne.

Il quadro introduttivo: violenze visibili e violenze invisibili

A prendere la parola per prima è stata Mimma Mannavola, referente UIL Pari Opportunità Taranto, che ha tracciato un quadro lucido e duro: la violenza economica, la violenza psicologica, lo stalking, la violenza online, i maltrattamenti domestici. Un elenco che è anche un allarme sociale. “Molte anziane non sanno gestire un conto o una successione – ha spiegato – perché per una vita intera è stato impedito loro di occuparsi della propria autonomia”. Un richiamo forte alla necessità di educazione, consapevolezza e sostegno concreto.

 

La psicologa Tinelli: “La violenza economica è una gabbia invisibile”

La psicologa umanista Federica Tinelli ha portato un contributo intenso e scientificamente rigoroso: la violenza economica – spesso spacciata per “protezione” – sottrae identità, lucidità, libertà. Un passo della testimonianza letta da Tinelli ha gelato la sala: “Non mi picchiava, ma mi sentivo in gabbia”. Una frase che restituisce il volto più diffuso della violenza: il controllo travestito da cura.

L’avvocato Maria Rosaria Dalena: “La legge parla chiaro”

Di altissimo valore tecnico e sociale l’intervento dell’avv. Maria Rosaria Dalena, che ha richiamato la recente legislazione e la giurisprudenza sui maltrattamenti in famiglia, ricordando che anche la violenza economica è penalmente rilevante.

Dalena ha evidenziato come il nuovo articolo 577-bis del codice penale – il reato di femminicidio – rappresenti una svolta, ma non cessi la necessità di educare uomini e ragazzi alla cultura del rispetto.

Il momento più toccante: la testimonianza dell’assessore Sabrina Lincesso

Il momento più carico di emotività ha attraversato la sala quando Sabrina Lincesso, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Taranto, ha raccontato una delle storie più drammatiche incontrate durante il suo lavoro: una donna e due bambini salvati dalla violenza grazie al coraggio del figlio tredicenne che – con una registrazione – ha permesso l’arresto dell’uomo. La voce dell’assessore, più volte spezzata dalla commozione, ha trascinato l’intera sala in un silenzio densissimo. “Io conosco gli odori e gli sguardi della violenza – ha detto – e so quanto spesso le vittime non denuncino per paura, dipendenza economica o solitudine. Dobbiamo intervenire prima, già nelle scuole, nei quartieri, nelle famiglie”. Il suo racconto ha restituito la realtà cruda del territorio, ma anche una visione precisa: potenziare prevenzione, educazione e rete sociale permanente.

Vanessa Castelli (UIL Poste): la forza delle donne e il peso della dipendenza economica

Densa di emozione anche la testimonianza di Vanessa Castelli, segretaria regionale UIL Poste, che ha intrecciato il tema della violenza economica con la storia personale della sua famiglia: tre generazioni di donne segnate dalla miseria, dal controllo e dalla violenza. “La mia nonna mi diceva: devi studiare, devi essere indipendente. Non devi dipendere da nessuno”. Un messaggio attualissimo, che ha aperto una riflessione pratica sulla gestione dei conti correnti, delle cointestazioni e delle trappole che ancora oggi intrappolano tante donne prive di autonomia finanziaria.

Tiziana Carella (UIL Pensionati Puglia): “La violenza economica parte dalla cultura”

A chiudere l’incontro, l’intervento appassionato della segretaria generale UIL Pensionati Puglia, Tiziana Carella, che ha ribadito una verità fondamentale: “Non è vero che il patriarcato è superato. Lo vediamo nelle famiglie, nel linguaggio, nei luoghi di lavoro. Lo vediamo quando il merito di una donna viene attribuito a qualcuno che glielo avrebbe concesso”. Carella ha poi presentato un manifesto con cinque azioni concrete per contrastare la violenza economica, evidenziando il ruolo decisivo dell’educazione finanziaria delle donne, comprese le donne anziane.

Un impegno comune: prevenzione, educazione, rete

La giornata si è conclusa con l’impegno condiviso di UIL, ADA Taranto, istituzioni, associazioni e professionisti: costruire interventi nelle scuole, aprire spazi di ascolto nei quartieri, rafforzare la rete tra sociale e sindacato.
Un evento che non è stato solo un convegno, ma un abbraccio collettivo, un esercizio di verità e una chiamata all’azione.

La UIL di Taranto continuerà – quotidianamente – il proprio impegno per contrastare ogni forma di violenza e per difendere diritti, dignità e libertà delle persone.

Bufera su Kyma Ambiente, l’intervento dei sindacati

E’ un attacco diretto al Cda di Kyma Ambiente con relativa richiesta di intervento immediato da parte del Sindaco del Comune di Taranto, Piero Bitetti e dell’assessore alle partecipate Gianni Cataldino, quello sferrato dalle organizzazioni sindacali FP CGIL e UIL Trasporti.

I segretari generali di categoria Cosimo Sardelli (FP CGIL)e  Carmelo Sasso (UIL Trasporti)  prendono posizione di fronte all’atteggiamento distonico dell’azienda deputata all’igiene urbana, che da una parte continua ad essere in default finanziario (40milioni di euro di massa debitoria), a non onorare i debiti nei confronti dei lavoratori (oltre 2milioni e 200mila euro non versati al Fondo di previdenza complementare per TFR e pensioni) e dall’altro procede a tre progressioni di carriera per tre dipendenti portati, in barba alla logica e ai regolamenti interni, al settimo livello.

“Si tratta di una decisione che supera i limiti della decenza e del rispetto per le centinaia di lavoratori che ogni giorno lavorano e si sacrificano mentre l’azienda spavaldamente “premia” per direttissima 3 dipendenti, lasciando ai limiti della precarietà tutti gli altri” – dicono i rappresentanti sindacali.

“Parliamo di una società che annega in un mare di debiti mentre la città non sfonda neanche il 35% di raccolta differenziata, conditio sine qua per lasciare Kyma nell’alveo delle aziende pubbliche – continuano Sardelli e Sasso – e che in attesa di una fantomatica “due diligence”, è disposta a mandare a gambe all’aria relazioni sindacali, regolamenti e buon senso.

I sindacati, infatti, sottolineano anche che per le figure apicali delle società in house si dovrebbero bandire consorsi interni che prendano in considerazione il merito, i requisiti e le norme per le progressioni di carriera, a cominciare dal titolo di studio, piuttosto che altre “virtù”.

I sindacati in tal senso avevano già predisposto regolare diffida rispetto all’intendimento del CDA che però proprio ieri è andato avanti per la sua strada.

“La diffida era stata inviata per conoscenza anche al Sindaco Bitetti – dicono – ma nulla è servito e pertanto ci aspettiamo che sia proprio il Sindaco a fornirci le spiegazioni che hanno spinto il cda di Kyma Ambiente ad approvare una delibera così urgente che promuove tre generali mentre l’esercito è senza scarpe”.

“Nell’attesa che qualcuno si degni di fornirci le informazioni richieste – concludono Sardelli e Sasso – chiediamo il ritiro in autotela della delibera incriminata, riservandoci di esporre i fatti anche alla locale Procura della Repubblica e alla Procura Generale della Corte dei Conti di Bari, per una disamina di merito più accurata al fine, anche, di scongiurare un eventuale danno erariale”.

 

UIL Puglia, Stefano Frontini è il nuovo segretario generale. Gli auguri della UIL Taranto e del coordinatore territoriale Gennaro Oliva

Si è svolto oggi il Consiglio confederale regionale della UIL Puglia, un appuntamento particolarmente partecipato e caratterizzato dalla presenza del segretario generale nazionale PierPaolo Bombardieri, del segretario organizzativo Emanuele Ronzoni, del tesoriere nazionale Benedetto Attili e della segretaria nazionale Ivana Veronese. Nel corso della riunione, numerosi interventi hanno evidenziato la fase complessa che il territorio pugliese sta attraversando e la necessità di un rinnovato impegno sindacale.

Durante il Consiglio, il segretario generale regionale Gianni Ricci ha annunciato le proprie dimissioni per motivi personali. Un passaggio non privo di emozione, accolto dal ringraziamento unanime dell’organizzazione per gli anni trascorsi alla guida della UIL Puglia. A lui va il saluto e il sentito ringraziamento della UIL Taranto, insieme a un sincero augurio per il futuro.

Alla luce delle dimissioni, il Consiglio ha quindi eletto all’unanimità il nuovo segretario generale regionale: Stefano Frontini. Una nomina accolta con favore dalle strutture territoriali, che vedono nel nuovo segretario una figura capace di affrontare con determinazione un momento particolarmente delicato per il lavoro e per la coesione sociale in Puglia.

Il coordinatore territoriale della UIL Taranto, Gennaro Oliva, ha espresso i propri auguri di buon lavoro a Frontini, sottolineando l’importanza di un’azione sindacale coesa e radicata nelle comunità locali:
«La UIL Puglia affronta una fase decisiva, segnata da criticità strutturali ma anche da nuove opportunità. Siamo certi che Stefano Frontini saprà guidare l’organizzazione con responsabilità e visione, rafforzando il ruolo del sindacato in un contesto socio-economico complesso».

Tra le priorità indicate dal nuovo segretario figurano temi centrali per la UIL: il rilancio dei salari, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la definizione di un modello industriale sostenibile, il rafforzamento del welfare e della sanità territoriale. Fondamentale, ha dichiarato Frontini, sarà ristabilire un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni regionali, nella consapevolezza che il confronto sia indispensabile per rispondere ai bisogni reali delle lavoratrici, dei lavoratori e delle comunità.

La UIL Taranto, in piena sinergia con le categorie e con le altre strutture territoriali, ha confermato la propria disponibilità a collaborare per sostenere questo nuovo percorso, rafforzando la presenza del sindacato nei luoghi di lavoro e sui territori.

“Donne, lavoro e dignità”: alla UIL di Taranto un confronto aperto su violenza, diritti e autonomia femminile

Taranto, 25 novembre 2025 – Un momento di ascolto, approfondimento e responsabilità condivisa quello che si è svolto nella Sala “Sandro Pertini” della UIL di Taranto con l’iniziativa “Donne, lavoro e dignità: un impegno quotidiano contro la violenza”, organizzata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’incontro, moderato dall’avvocata Daniela Lafratta, ha riunito istituzioni, sindacato, operatori e cittadinanza. Ad aprire i lavori è stato il coordinatore territoriale UIL Taranto Gennaro Oliva, che ha richiamato l’urgenza di un impegno costante: “La violenza di genere non può essere affrontata solo il 25 novembre. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e intervenire quando assiste a comportamenti che ledono la dignità delle donne. Il silenzio non è mai una soluzione”.

Il presidente del Consiglio comunale di Taranto Gianni Liviano ha invitato a riflettere sul valore dell’altro come fondamento della convivenza: “Viviamo un tempo in cui l’individualismo esasperato indebolisce il senso di comunità. La violenza nasce quando l’altro smette di essere un valore e diventa un possesso. Il rispetto si costruisce educando ai limiti, alla reciprocità e al bene comune”.

La consigliera comunale e presidente della Commissione Pari Opportunità Luana Riso ha illustrato il lavoro avviato dall’organo comunale: “La violenza è un fatto quotidiano e va affrontato con una rete istituzionale stabile. La nostra Commissione ascolta il territorio e sostiene percorsi dedicati ai diritti, alla fragilità e all’educazione. Serve coraggio per non restare in silenzio”.

Molto partecipato anche l’intervento della coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto Patrizia D’Arcangelo, che ha posto al centro il tema dell’autonomia economica: “Non può esserci libertà senza indipendenza. Troppo spesso le donne restano intrappolate in contesti violenti perché prive di un reddito. Il lavoro è dignità e possibilità di ricominciare. Nessuna deve sentirsi sola”.

A chiudere la parte degli interventi è stata Antonella Maselli, responsabile territoriale dello Sportello Mobbing & Stalking della UIL: “Il nostro sportello è aperto a tutti. Offriamo ascolto, supporto legale e psicologico a chi subisce mobbing, stalking e violenze anche sul lavoro. Le discriminazioni, le vessazioni e le pressioni psicologiche sono forme di violenza che non vanno sottovalutate”.

La serata è stata impreziosita dalla partecipazione dei giovani musicisti dell’associazione “Emozioni Sonore”, salutati con particolare apprezzamento dai relatori per il contributo simbolico e culturale offerto.

La UIL Taranto rinnova il proprio impegno quotidiano contro ogni forma di violenza e discriminazione, con l’obiettivo di rafforzare una rete territoriale capace di prevenire, sostenere e costruire maggiore consapevolezza sociale.

UIL TARANTO, ex Ilva: “Stabilimento già chiuso, governo inerme condanna lavoratori e città”

La UIL denuncia la paralisi produttiva con altoforno a 4.000 tonnellate al giorno, sciopero di 24 ore e rottura totale con un governo che abbandona il futuro industriale di Taranto

 

Taranto, 20 novembre 2025 – Il coordinatore della UIL Taranto, Gennaro Oliva, interviene con fermezza sulla situazione dello stabilimento ex Ilva di Taranto, dove stamane si è svolta una mobilitazione con assemblee e la proclamazione di uno sciopero di 24 ore.

“La reazione dei lavoratori non poteva essere più chiara. Stamattina si sono tenute assemblee sia all’interno dello stabilimento che negli appalti, seguite da una manifestazione interna con l’uscita dei lavoratori dalla fabbrica. Come già ribadito in questi giorni, il piano del governo è un vero piano di morte, che ci porta inevitabilmente alla chiusura totale dello stabilimento a marzo prossimo. Ma la realtà è che lo stabilimento è in condizioni di fermo produttivo da tempo ormai,” afferma Oliva.

“I numeri parlano chiaro: la produzione attuale dell’altoforno numero 4 è circa 4.000 tonnellate di ghisa al giorno, con un solo altoforno funzionante e con rilevanti problemi strutturali e di manutenzione straordinaria necessari. In passato, con tutti gli impianti attivi, si arrivava a 24-25 mila tonnellate di ghisa e fino a 90-100 colate al giorno. Oggi la situazione è drammaticamente ridotta a un solo impianto con colata continua che produce appena 15 colate al giorno, su tre turni. Lo stabilimento è praticamente fermo,” continua Oliva.

“Come UIL e UILM a queste condizioni ribadiamo con forza la rottura totale con il governo. Le decisioni annunciate, con 6.000 lavoratori posti in cassa integrazione e l’assenza di un piano industriale serio, sono un vero abbandono dei lavoratori, delle comunità e dell’intera filiera produttiva del territorio. La proposta di formazione per i lavoratori è solo un tentativo vuoto per mascherare quella che è una chiusura programmata. Le istituzioni e il governo hanno dimostrato una totale inerzia, e si tratta di un fallimento politico e industriale che condanna migliaia di famiglie e l’intero tessuto sociale.”

Oliva conclude: “Serve un intervento immediato e drastico con la nazionalizzazione e investimenti seri per garantire un futuro green e sostenibile allo stabilimento. Non ci sono più alibi: o si interviene subito con un piano industriale serio per l’acciaio verde, o quello stabilimento chiuderà definitivamente, portando alla desertificazione produttiva di Taranto e mettendo a rischio il futuro di molti.”

La UIL Taranto è al fianco dei lavoratori in questa battaglia e proseguirà nella mobilitazione per difendere i posti di lavoro e il futuro industriale della città.

Violazione dei diritti dei lavoratori: il sindacato alza la voce!

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, con rammarico e senso di responsabilità istituzionale, si vedono costrette a richiamare formalmente l’attenzione delle amministrazioni in indirizzo tutte, per par condicio, su gravi e reiterate violazioni dei principi fondanti delle relazioni sindacali, sanciti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e dai relativi accordi decentrati.

In diverse amministrazioni comunali, si registrano condotte omissive e, in taluni casi, atteggiamenti di aperto disprezzo verso le prerogative sindacali, da parte di organi politici, Segretari comunali, Dirigenti e funzionari apicali. Tali comportamenti si concretizzano nel mancato riscontro alle istanze delle OO.SS., in rappresentanza dei lavoratori, e nella violazione sistematica delle disposizioni contrattuali e normative vigenti.

Tali condotte, oltre a ledere l’immagine e la funzione delle Organizzazioni Sindacali, sono suscettibili di azione giuridica ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, come confermato da consolidata giurisprudenza che riconosce alle associazioni sindacali la piena legittimazione ad agire in sede ordinaria.

A titolo esemplificativo, si evidenziano le seguenti criticità:

  • Mancata convocazione per la contrattazione decentrata entro il primo quadrimestre dell’anno, nonostante le richieste formalmente inoltrate dalle OO.SS. sin dall’inizio dell’anno corrente;
  • Inadempienza nell’applicazione degli accordi decentrati sottoscritti;
  • Interpretazioni unilaterali di fonti normative e contrattuali, nazionali e integrative, in assenza di confronto con le parti sindacali, in violazione delle disposizioni previste dai CCNL.

In aggiunta, si denunciano episodi sempre più frequenti di comportamenti lesivi della dignità personale e professionale dei dipendenti, posti in essere – in forma palese o subdola – da amministratori, consiglieri comunali (di maggioranza e opposizione), Segretari comunali, Dirigenti e funzionari apicali. Tali condotte generano gravi condizioni di assoggettamento e disagio psichico, incompatibili con i principi di civiltà giuridica e amministrativa.

Si invita pertanto ogni amministrazione a rileggere e applicare con rigore la normativa vigente in materia di relazioni sindacali e tutela della persona, e si chiede ai Segretari comunali, per competenza, di emanare apposita circolare interna volta a sensibilizzare tutti i soggetti della pubblica amministrazione al rispetto dei ruoli, delle prerogative e della dignità individuale, secondo i codici etici e civici di riferimento, altrimenti opponibili in sede giudiziaria.

Le scriventi OO.SS. confermano il proprio impegno unitario a tutela dei dipendenti e della cultura democratica rappresentativa, nel solco dei valori costituzionali tuttora vigenti.

Si richiede alle amministrazioni in indirizzo di comunicare, entro 60 giorni dalla presente, le eventuali determinazioni assunte in merito alle questioni che afferiscono alla richiesta, nota interna, sul rispetto della dignità individuale e professionale dei dipendenti.

Seguirà comunicato stampa con riferimento alle amministrazioni inadempienti.

Taranto, 10 novembre 2025

UIL Taranto: Una battaglia per il futuro dei lavoratori tra appalti e Kyma Ambiente

Taranto, 10 novembre 2025 – In questi giorni, due temi cruciali tengono alta l’attenzione della UIL di Taranto e del suo Segretario Generale Carmelo Sasso dei Trasporti: la difesa dei diritti dei lavoratori appaltatori del Comune di Taranto e il futuro della Kyma Ambiente, l’azienda comunale che gestisce i servizi ambientali nella città. Due problematiche distinte, ma entrambe fondamentali per la vita lavorativa e sociale dei tarantini.

Lavoratori Appalti: Un’Incertezza che Non Può Continuare

Ogni anno, al termine dell’anno solare, si ripresenta la stessa situazione drammatica per oltre 100 lavoratori tarantini impegnati negli appalti comunali. Questi lavoratori svolgono funzioni essenziali per il Comune, tra cui la gestione della guardiania, piccole manutenzioni e servizi fondamentali come l’archivio e l’anagrafe, spesso a supporto di uffici che sarebbero altrimenti incapaci di operare.

Tuttavia, la scadenza annuale degli appalti, fissata al 31 dicembre, porta con sé l’incertezza e la precarietà. Una situazione che dura ormai da anni, con i lavoratori che non possono fare affidamento su contratti a lungo termine, ma sono costretti ad affrontare ogni fine anno con la preoccupazione di perdere il posto di lavoro. La UIL, insieme ad altre sigle sindacali, ha più volte sollevato la questione, chiedendo che il Comune di Taranto risolva una volta per tutte questa ingiustizia.

Carmelo Sasso ha dichiarato: “Ogni anno, queste persone sono costrette a vivere con la paura di perdere il lavoro, nonostante svolgano compiti indispensabili per il funzionamento del Comune. Chiediamo che il Comune avvii finalmente una programmazione chiara, con appalti a lungo termine che possano garantire la stabilità lavorativa per queste famiglie. Non possiamo più accettare che i lavoratori vengano trattati come se fossero merce usa e getta.”

La UIL ha già chiesto un incontro urgente con il Sindaco di Taranto Piero Bitetti e l’Assessora Federica Stamerra per avviare un tavolo di discussione che permetta di definire un piano di stabilizzazione per i lavoratori degli appalti e garantire la continuità dei servizi pubblici.

Kyma Ambiente: Un futuro incerto tra difficoltà economiche e rilancio

Parallelamente, un altro fronte di battaglia per la UIL riguarda il futuro della Kyma Ambiente, la società pubblica che gestisce i servizi ambientali a Taranto. Kyma Ambiente si trova in una situazione economica e gestionale critica, con debiti significativi e una gestione che ha sollevato preoccupazioni da parte delle organizzazioni sindacali.

Nella recente riunione con il Comune di Taranto e i vertici di Kyma, è emersa la difficile realtà economica dell’azienda. Nonostante ciò, l’Amministrazione ha confermato la volontà di mantenere la natura pubblica di Kyma Ambiente, escludendo ogni ipotesi di privatizzazione, e ha avviato una due diligence per fare chiarezza sulla reale portata dei debiti e per definire le strategie di rilancio.

Carmelo Sasso, insieme ai colleghi sindacali, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa di avviare una due diligence, ma ha sottolineato il rammarico per il ritardo con cui la situazione è stata affrontata: “Abbiamo sempre messo in guardia sull’eccessivo debito e sull’incapacità di Kyma di fare fronte alle difficoltà economiche, ma le nostre preoccupazioni sono state ignorate per troppo tempo. Ora, finalmente, c’è la volontà di fare chiarezza, e noi continueremo a vigilare affinché si tutelino i livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori.”

Uno degli aspetti più critici riguarda proprio i livelli occupazionali. La UIL ha chiesto un impegno serio per tutelare i posti di lavoro e per garantire che i crediti dei lavoratori vengano saldati. Inoltre, è fondamentale per la UIL che venga sviluppato un piano di rilancio serio, che non solo consenta a Kyma di superare la crisi finanziaria, ma che valorizzi anche gli impianti aziendali, risorse strategiche per la città, non solo per uscire dalla crisi, ma anche per chiudere il ciclo dei rifiuti a Taranto, migliorando il servizio per i cittadini.

Un impegno costante per la dignità dei lavoratori tarantini

La UIL di Taranto, con la guida di Carmelo Sasso, continua la sua battaglia per la difesa dei lavoratori e per il rilancio dei servizi pubblici nella città. Non solo attraverso azioni sindacali concrete e incontri con le istituzioni, ma anche sensibilizzando l’opinione pubblica sulla necessità di una politica del lavoro che metta al centro i diritti dei lavoratori, la loro sicurezza e la loro stabilità.

Il Segretario Generale della UIL ha concluso: “La nostra città merita un futuro migliore, fatto di lavoro sicuro, di aziende pubbliche che funzionano e di servizi efficienti per tutti. Non ci fermeremo fino a quando non avremo trovato soluzioni concrete per i lavoratori di Taranto. Continueremo a battersi per garantire un futuro migliore a chi lavora con impegno e serietà ogni giorno.”

Un futuro di speranza e stabilità

L’impegno della UIL per i lavoratori tarantini non è solo una lotta sindacale, ma una vera e propria battaglia per il futuro della città. La stabilità lavorativa, la tutela dei diritti e il rilancio delle aziende pubbliche sono le parole chiave di un percorso che, con determinazione, la UIL intende percorrere al fianco dei lavoratori.

Taranto ha bisogno di un futuro più giusto, più sicuro e più dignitoso per tutti i suoi lavoratori. La UIL è pronta a lottare per questo futuro.

Ancora un’aggressione agli ausiliari del traffico, insorgono i sindacati

Il Segretario Generale UILTRASPORTI Carmelo Sasso e il Segretario Generale della FILT CGIL, Francesco Zotti, e, denunciano e accendono i riflettori ancora una volta sul settore degli ausiliari della sosta, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori di Kyma Mobilità.
Come già rappresentato un anno fa a Sua Eccellenza il Prefetto, al Questore e alle diverse autorità presenti all’incontro del 15 novembre 2024, avente ad oggetto la sicurezza dei lavoratori e la piaga dei parcheggiatori abusivi, nulla è cambiato.
Anzi, la situazione è ulteriormente peggiorata, degenerando sotto gli occhi di tutti.

Ogni giorno si assiste a richieste sempre più insistenti e moleste da parte di soggetti che, dietro il pretesto di “qualche spicciolo per il caffè”, mettono in atto vere e proprie forme di estorsione e intimidazione nei confronti dei cittadini e dei lavoratori.
A pagarne le conseguenze sono in primo luogo gli operatori della sosta, che quotidianamente si trovano a gestire la rabbia degli utenti, costretti spesso a “pagare due volte” e la crescente aggressività dei parcheggiatori abusivi, i quali agiscono indisturbati e senza timore delle conseguenze.
Qualche giorno fa’ l’ennesimo episodio di aggressione ai danni di due operatrici della sosta, colpevoli unicamente di aver svolto con professionalità il proprio lavoro. Un fatto grave, che non può e non deve essere più tollerato.
È inaccettabile che tali episodi avvengano nell’indifferenza generale, persino sotto gli occhi di chi è chiamato a garantire la sicurezza dei cittadini.

Già un anno fa’ il Prefetto e il Questore avevano assicurato una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio, promessa che purtroppo non ha trovato riscontro nella realtà.
Da anni queste OO.SS. chiedono una presenza costante e permanente delle forze dell’ordine nelle aree cittadine più critiche, per tutelare la sicurezza non solo dei lavoratori ma anche dei cittadini.
I Segretari Generali Francesco Zotti FILT CGIL e Carmelo Sasso UIL TRASPORTI ribadiscono con forza la necessità di interventi immediati e concreti di tutte le autorità competenti, affinché si garantiscano condizioni di lavoro sicure e dignitose agli operatori della sosta e si restituisca legalità e serenità agli spazi pubblici.

Le OO.SS. Filt Cgil e UIL Trasporti Taranto, con una nota congiunta, al fine di garantire sicurezza, legalità e tutela a tutti i lavoratori del settore, hanno inoltre chiesto, a Sua Eccellenza il Prefetto di Taranto l’apertura urgente di un tavolo di confronto per affrontare e dirimere in maniera definitiva la problematica dei parcheggiatori abusivi, ovvero della sicurezza degli operatori d’esercizio, alla luce di quanto accaduto qualche settimana fa’ durante la notte di Halloween, ai danni del trasporto Pubblico locale, con rottura di bus e lancio di uova, atti inaccettabili già denunciati mezzo stampa giorno 01 u.s..

La misura è colma: non si può più tollerare che la sicurezza venga sacrificata sull’altare dell’indifferenza.

Vertenza Vigili del Fuoco Taranto: UIL ottiene accordi su orari, mobilità e tutela sanitaria

Raggiunti accordi sulla concertazione degli orari di lavoro aeroportuali, riattivazione della mobilità provinciale anticipata, accesso alle tutele per patologie da causa di servizio, e assegnazione di nuove autobotti a favore della sicurezza degli operatori

Taranto, 7 novembre 2025
– In seguito alla proclamazione dello stato di agitazione e al preannuncio di sciopero da parte della UIL PA Vigili del Fuoco di Taranto, il 5 novembre si è svolta la riunione della commissione paritetica, composta dal Direttore Regionale VVF Puglia, dal Comandante Provinciale VVF Taranto e dai rappresentanti sindacali Gennaro Oliva, Valentino Prezzemolo, Giuseppe Santoro e Rocco Mortato. I lavori si sono protratti dalle 10 alle 14.30, a conferma della complessità e delicatezza della vertenza affrontata, conclusa positivamente.

“Con soddisfazione evidenziamo il raggiungimento di importanti risultati a tutela del personale dei Vigili del Fuoco”, ha dichiarato Rocco Mortato, segretario territoriale dei Vigili del Fuoco di Taranto. “Il Comandante provinciale è stato impegnato ad avviare l’istituto della concertazione riguardo all’orario di lavoro del personale aeroportuale, come da nostre richieste iniziali, e a garantire le necessarie misure di tutela economica per evitare qualsiasi pregiudizio ai lavoratori. Altresì, è stata disposta la riattivazione della mobilità provinciale, permettendo trasferimenti anticipati rispetto alla scadenza di febbraio 2026”.

Il tesoriere nazionale UIL PA Vigili del Fuoco, Valentino Prezzemolo, ha sottolineato: “È stato prioritario per la nostra organizzazione superare gli ostacoli che impedivano il riconoscimento delle patologie da causa di servizio, un tema cruciale per la tutela di un lavoro caratterizzato da elevati rischi e usura fisica e psicologica. Grazie all’intervento sindacale, il personale potrà ora accedere senza impedimenti alle tutele previste dalla normativa vigente”.

Sul tema dei mezzi operativi, Giuseppe Santoro, segretario regionale UIL PA VVF Puglia, ha evidenziato: “Al Comando di Taranto saranno assegnate due nuove autobotti. Abbiamo inoltre concordato l’istituzione di un gruppo di studio volto a definire procedure operative in caso di indisponibilità temporanea di mezzi adeguati, con l’obiettivo prioritario di garantire la sicurezza di cittadini e operatori”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Gennaro Oliva, segretario UIL di Taranto: “La UIL conferma il proprio impegno costante e incondizionato nella tutela dei diritti del personale dei Vigili del Fuoco, confermando la propria presenza unitaria e compatta a tutti i livelli per garantire la piena tutela dei lavoratori”

Giuseppe Manfuso è il nuovo segretario regionale UIL Poste Puglia

Bari, 5 novembre 2025 – Il Congresso Regionale Straordinario della UIL Poste Puglia, svoltosi a Bari nella giornata di ieri 4 novembre alla presenza del segretario generale UIL Poste, Claudio Solfaroli Camillocci, dell’intera Segreteria Nazionale e del segretario organizzativo Confederale UIL Puglia, Stefano Frontini, ha sancito il rinnovo degli organismi regionali eleggendo all’unanimità la nuova Segreteria. Alla guida della struttura pugliese è stato designato Giuseppe Manfuso, che continuerà a ricoprire anche il ruolo di segretario generale della UIL Poste Taranto.

Il Congresso ha rappresentato un importante momento di confronto e rilancio per il sindacato, ribadendo i valori fondanti della UIL Poste: il radicamento territoriale, la coerenza sindacale e la partecipazione attiva dei lavoratori. Nel suo intervento, Solfaroli Camillocci ha richiamato la necessità di proseguire il percorso di rinnovamento e trasparenza che da sempre caratterizza l’azione della categoria, mentre Stefano Frontini ha evidenziato la centralità della UIL come punto di riferimento stabile per la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, anche in una fase di trasformazione profonda di Poste Italiane.

Nel suo discorso di insediamento, Giuseppe Manfuso ha posto l’accento sulla volontà di rilanciare il principio di libertà sindacale, aprendo una nuova stagione di collaborazione e responsabilità condivisa. Ha sottolineato come i recenti accordi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali di maggioranza abbiano prodotto conseguenze gravi sull’assetto occupazionale e sull’organizzazione del lavoro, richiamando in particolare il piano di 3.300 tagli nel settore del recapito, che ha determinato forti criticità nella distribuzione della corrispondenza e un aumento delle pressioni operative sul personale. Manfuso ha inoltre richiamato l’attenzione sulle difficoltà crescenti negli uffici postali, ormai in sofferenza per la carenza di organico e per gli eccessivi distacchi, sottolineando la necessità di un intervento sindacale deciso e unitario per restituire dignità al lavoro e stabilità al servizio.

A margine dei lavori congressuali è intervenuto anche Gennaro Oliva, coordinatore della UIL di Taranto, che ha espresso le proprie congratulazioni a Giuseppe Manfuso per la nomina, augurandogli buon lavoro alla guida della struttura regionale in una fase particolarmente impegnativa per il settore postale. Oliva ha ricordato come numerose siano oggi le vertenze aperte, sottolineando che Manfuso ha già dimostrato, nel corso del suo impegno sindacale sul territorio ionico, grande sensibilità e capacità nel gestire situazioni complesse e nel dare risposte concrete ai lavoratori.

La nuova Segreteria Regionale UIL Poste Puglia, guidata da Manfuso, si propone di restituire ai lavoratori fiducia e rappresentanza reale, riaffermando il valore del sindacato come presidio di libertà e giustizia sociale.

“Il nostro obiettivo – ha concluso il Segretario Regionale – è far tornare la UIL Poste Puglia ad essere una casa aperta, pluralista e determinata, al servizio esclusivo delle persone che ogni giorno garantiscono la continuità e la qualità del servizio postale nel nostro territorio.”