Violenza economica e violenza di genere: nella sede UIL di Taranto una giornata di testimonianze, analisi e profonda commozione
Taranto 26 novembre 2025 – Una sala gremita, quella intitola all’emerito Presidente Sandro Pertini, e più volte attraversata dalla commozione ha accolto oggi, nella sede della UIL di Taranto, la giornata di approfondimento dedicata alla violenza economica, una delle forme più invisibili ma più pervasive della violenza di genere.
Un tema scelto non a caso, e che ha trovato voce nelle testimonianze di esperti, amministratori, rappresentanti del mondo sindacale e associativo, ma anche nelle storie – spesso dolorose – che ogni giorno affiorano nei servizi sociali e negli sportelli di ascolto.
A introdurre i lavori è stato il coordinatore territoriale UIL Taranto, Gennaro Oliva, che ha ricordato come “questa sia la casa di tutti, una casa del lavoro che deve restare aperta alla comunità e alle sue fragilità”. Oliva ha sottolineato l’importanza di riportare al centro del dibattito sindacale non solo il tema della violenza, ma anche quello delle disuguaglianze economiche e salariali che alimentano dipendenze, isolamenti e assenze di libertà per troppe donne.
Il quadro introduttivo: violenze visibili e violenze invisibili
A prendere la parola per prima è stata Mimma Mannavola, referente UIL Pari Opportunità Taranto, che ha tracciato un quadro lucido e duro: la violenza economica, la violenza psicologica, lo stalking, la violenza online, i maltrattamenti domestici. Un elenco che è anche un allarme sociale. “Molte anziane non sanno gestire un conto o una successione – ha spiegato – perché per una vita intera è stato impedito loro di occuparsi della propria autonomia”. Un richiamo forte alla necessità di educazione, consapevolezza e sostegno concreto.
La psicologa Tinelli: “La violenza economica è una gabbia invisibile”
La psicologa umanista Federica Tinelli ha portato un contributo intenso e scientificamente rigoroso: la violenza economica – spesso spacciata per “protezione” – sottrae identità, lucidità, libertà. Un passo della testimonianza letta da Tinelli ha gelato la sala: “Non mi picchiava, ma mi sentivo in gabbia”. Una frase che restituisce il volto più diffuso della violenza: il controllo travestito da cura.
L’avvocato Maria Rosaria Dalena: “La legge parla chiaro”
Di altissimo valore tecnico e sociale l’intervento dell’avv. Maria Rosaria Dalena, che ha richiamato la recente legislazione e la giurisprudenza sui maltrattamenti in famiglia, ricordando che anche la violenza economica è penalmente rilevante.
Dalena ha evidenziato come il nuovo articolo 577-bis del codice penale – il reato di femminicidio – rappresenti una svolta, ma non cessi la necessità di educare uomini e ragazzi alla cultura del rispetto.
Il momento più toccante: la testimonianza dell’assessore Sabrina Lincesso
Il momento più carico di emotività ha attraversato la sala quando Sabrina Lincesso, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Taranto, ha raccontato una delle storie più drammatiche incontrate durante il suo lavoro: una donna e due bambini salvati dalla violenza grazie al coraggio del figlio tredicenne che – con una registrazione – ha permesso l’arresto dell’uomo. La voce dell’assessore, più volte spezzata dalla commozione, ha trascinato l’intera sala in un silenzio densissimo. “Io conosco gli odori e gli sguardi della violenza – ha detto – e so quanto spesso le vittime non denuncino per paura, dipendenza economica o solitudine. Dobbiamo intervenire prima, già nelle scuole, nei quartieri, nelle famiglie”. Il suo racconto ha restituito la realtà cruda del territorio, ma anche una visione precisa: potenziare prevenzione, educazione e rete sociale permanente.
Vanessa Castelli (UIL Poste): la forza delle donne e il peso della dipendenza economica
Densa di emozione anche la testimonianza di Vanessa Castelli, segretaria regionale UIL Poste, che ha intrecciato il tema della violenza economica con la storia personale della sua famiglia: tre generazioni di donne segnate dalla miseria, dal controllo e dalla violenza. “La mia nonna mi diceva: devi studiare, devi essere indipendente. Non devi dipendere da nessuno”. Un messaggio attualissimo, che ha aperto una riflessione pratica sulla gestione dei conti correnti, delle cointestazioni e delle trappole che ancora oggi intrappolano tante donne prive di autonomia finanziaria.
Tiziana Carella (UIL Pensionati Puglia): “La violenza economica parte dalla cultura”
A chiudere l’incontro, l’intervento appassionato della segretaria generale UIL Pensionati Puglia, Tiziana Carella, che ha ribadito una verità fondamentale: “Non è vero che il patriarcato è superato. Lo vediamo nelle famiglie, nel linguaggio, nei luoghi di lavoro. Lo vediamo quando il merito di una donna viene attribuito a qualcuno che glielo avrebbe concesso”. Carella ha poi presentato un manifesto con cinque azioni concrete per contrastare la violenza economica, evidenziando il ruolo decisivo dell’educazione finanziaria delle donne, comprese le donne anziane.
Un impegno comune: prevenzione, educazione, rete
La giornata si è conclusa con l’impegno condiviso di UIL, ADA Taranto, istituzioni, associazioni e professionisti: costruire interventi nelle scuole, aprire spazi di ascolto nei quartieri, rafforzare la rete tra sociale e sindacato.
Un evento che non è stato solo un convegno, ma un abbraccio collettivo, un esercizio di verità e una chiamata all’azione.
La UIL di Taranto continuerà – quotidianamente – il proprio impegno per contrastare ogni forma di violenza e per difendere diritti, dignità e libertà delle persone.
