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L’Autorità Portuale del Mar Ionio ha ufficialmente avanzato la richiesta di proroga fino al 2025 per la Taranto Port Workers Agency (TPWA), l’agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e la riqualificazione professionale. La TPWA attualmente gestisce 339 lavoratori provenienti dalla precedente concessionaria del terminal container per conto di Evergreen.
La richiesta, indirizzata ai ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro e della Coesione, nonché alla presidenza della Regione Puglia, è stata formalizzata dal presidente dell’Autorità, Sergio Prete. La proroga biennale è finalizzata a garantire una graduale ricollocazione del personale, fornendo loro un reddito minimo in attesa di trovare nuove opportunità lavorative.
Carmelo Sasso, Segretario Uil Trasporti, ha dichiarato: “Speriamo di ottenerla. Dovrebbero prorogarcela. A breve, intanto, convocheremo i nostri parlamentari e a tutti loro chiediamo di darci una mano. Alla luce degli investimenti che siamo riusciti ad ottenere grazie al lavoro di Zes Ionica e Autorità portuale, dobbiamo asciugare il bacino di coloro che non sono stati ancora rioccupati. La TPWA non è uno strumento assistenziale, ma di politica attiva del lavoro. La nuova Agenzia? Non ho elementi nuovi perché è una vicenda che segue direttamente l’Authority. E comunque gli step erano prima la proroga della TPWA e poi la nuova Agenzia. Che ci sia o meno quest’ultima, la proroga ci serve lo stesso”.
La richiesta di proroga della TPWA è stata accolta positivamente dal sindaco e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, che ha sottolineato l’importanza di garantire un reddito minimo ai lavoratori in attesa di nuove opportunità occupazionali. La proroga della TPWA rappresenta un passo fondamentale per assicurare continuità occupazionale in un’area in costante espansione.
Nel frattempo, l’Autorità ha avviato la creazione di una seconda agenzia per il lavoro portuale coinvolgendo le imprese, ma si trova in attesa di pareri vincolanti da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e della Corte dei Conti. La nuova agenzia, se approvata, potrà assorbire solo parzialmente il personale attualmente iscritto negli elenchi della TPWA.
“Alle cerimonie sfarzose in favore di telecamere e social continuiamo a preferire il rispetto per i lavoratori e delle relazioni sindacali”
Uiltrasporti Taranto intende evidenziare e motivare la propria assenza alla cerimonia di presentazione dei 56 nuovi autobus di Kyma Mobilità avvenuta in data 6 settembre 2023.
A intervenire per la categoria della UIL sono Giuseppe Fumarola RSA Kyma Mobilità, Antonio Schiano segretario territoriale TPL e Carmelo Sasso segretario generale.
Tale assenza – spiegano Fumarola, Schiano e Sasso – è dovuta alle pessime relazioni industriali in virtù delle quali il personale dipendente è ricorso, in più circostanze negli ultimi tempi, ad azioni di sciopero.
Sebbene accogliamo di buon grado, ovviamente, il ringiovanimento della flotta, seppur con risorse governative del tutto estranee all’azienda o alla proprietà, non possiamo esimerci dall’evidenziare come, ad esempio, le cabine di guida “protette” che ieri erano sbandierate come una attenzione alla sicurezza degli operatori siano state adottate dall’azienda dopo solo tre iniziative di sciopero dei lavoratori che tramite il sindacato proponevano e rivendicavano tale soluzione contro il volere aziendale.
Riteniamo, inoltre, che al prossimo 14 settembre si stia giungendo in maniera troppo affrettata all’attivazione del nuovo capolinea a Cimino, dopo anni di ritardo e annunci roboanti.
Tale attivazione comporterà inevitabilmente variazioni in termini di percorsi (quindi di km) e tempi di percorrenza (quindi di carico di lavoro) a gran parte delle linee aziendali.
Ben vengano le innovazioni di logistica digitale introdotte, quali la bigliettazione elettronica e il park & ride, annunciato già tre volte fin dal lontano 2021 e il contestuale spostamento del terminal da via Consiglio a Cimino, ma ciò che aspramente si contesta sono le modifiche unilaterali che la direzione d’esercizio ha adottato senza sentire il Sindacato. Rammentiamo a noi stessi come il rispetto dei ruoli e degli accordi, in un dialogo costruttivo, generi un ambiente lavorativo salubre e risultati in termini di qualità del servizio offerto alla cittadinanza. Condizioni ad oggi totalmente assenti in Kyma Mobilità.
Restiamo in attesa di conoscere poi come si intenda reinvestire l’importante utile di bilancio conseguito che ad oggi ha prodotto solo un effetto positivo, cioè quello di incrementare ulteriormente la premialità che spetta ai dirigenti aziendali.
Pur apprezzando il consueto savoir faire e il garbo del Presidente Giorgia Gira che, a differenza del suo predecessore, ha avuto la cura e l’attenzione di invitarci, chiediamo che Lei si adoperi sulla dirigenza per risvegliare quel sentimento di rispetto dei lavoratori da troppo tempo sopito.
Alle cerimonie sfarzose – conclude UIL TRASPORTI- in favore di telecamere e social continuiamo a preferire il rispetto per i lavoratori e quindi torneremo a parteciparvi, forse, quando Kyma Mobilità e soprattutto i suoi dirigenti inizieranno, senza infingimenti e strumentalizzazioni, un dialogo costruttivo nel merito con i lavoratori e con i loro rappresentanti.
Ma è corsa contro il tempo: mancano poco meno di 10 giorni per mettere in sicurezza il reddito di 40 famiglie.
Si è tenuto stamane, mercoledì 6 settembre, l’incontro sulla vertenza dei lavoratori Cemitaly, ex Cementir, in Regione Puglia presso la Task Force Lavoro presieduta dal dottor Leo Caroli con la presenza delle Organizzazioni Sindacali, azienda e rappresentanti istituzionali dell’Ente regionale.
L’incontro è stato necessario visto l’approssimarsi di una data che sa di spada di Damocle: il prossimo 15 settembre scadrà la cassa integrazione straordinaria per transizione occupazionale, il che vorrà dire mettere in serio pericolo il futuro di 40 famiglie.
“La delicatezza del contesto vertenziale legato al cementificio, – ha detto Pietro Pallini, coordinatore della UIL TARANTO – ci pone dinnanzi all’imprescindibile necessità di ricercare un ammortizzatore sociale a tutela delle 40 famiglie di lavoratori appartenenti a questo bacino”.
“Tre sono state le procedure messe in campo, – spiega il Numero Uno di via Dante – dal lontano 2018, per tutelare i lavoratori. I primi 12 mesi attraverso una Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per cessazione d’impresa; per i secondi 12 mesi con un’ulteriore CIGS per transizione occupazionale e, grazie all’ intensa discussione odierna, le parti hanno esplorato e condiviso un accordo per ulteriori 12 mesi di CIGS, dal 16 settembre prossimo, per area di crisi complessa industriale”.
“Un’opportunità che, avvalorata e ratificata come necessario, – continua Pallini – peraltro senza che nulla sia ancora del tutto scontato, occorrerà sottoporre al competente Ministero del Lavoro per la conseguente auspicata concessione. Sono infatti state dichiarate al tavolo regionale da parte del responsabile della Task force, le necessarie disponibilità economiche in pancia alla Regione Puglia. “In sintesi, – conclude il coordinatore tarantino – quella di oggi è stata una giornata all’insegna della responsabilità, con sicuramente un elemento in più per provare a tirare un barlume di respiro per questi lavoratori, ma occorrerà da parte di tutti mirare a una visione futura tesa a insistere per ricercare ogni possibilità/opportunità per mettere fine alla sofferenza di queste 40 famiglie. Quella di Cemitaly rappresenta purtroppo una brutta pagina di storia che, con il disimpegno dell’azienda, ha segnato la fine di un altro pezzo di industria tarantina”.
Maldarizzi (UIL FPL): “Un passo in avanti per la sicurezza degli operatori sanitari”
Non si è fatta attendere la risposta da parte del Direttore Generale dell’ASL di Taranto, il dottor Vito Gregorio Colacicco, alla richiesta avanzata dalla UIL FPL di Taranto circa l’istituzione di una postazione fissa di Polizia presso il Presidio Ospedaliero “Valle d’Itria” di Martina Franca.
A chiedere la presenza delle Forze dell’Ordine era stato il subcommissario della UIL Federazione Poteri Locali comparto Sanità, Giovanni Maldarizzi, dopo l’ultima aggressione, in ordine di tempo, subìta a colpi di bottiglia nei confronti di un operatore sanitario a fine luglio.
“Apprendiamo con grande soddisfazione – commenta Giovanni Maldarizzi – la pronta risposta alla nostra richiesta di dotare il pronto soccorso dell’ospedale di Martina Franca di una postazione permanente di Polizia. Esprimiamo nei confronti della Direzione Generale della ASL di Taranto, del Direttore Sanitario e Amministrativo grande soddisfazione in merito al tema della sicurezza degli operatori sanitari che, come ci raccontano le cronache, negli ultimi tempi sono oggetto di atti di gratuita violenza da parte di pazienti e parenti i quali riversano su costoro colpe che risiedono in scelte politiche scellerate e che da tempo ormai denunciamo in ogni sede istituzionale”.
E continua: “In data 4 settembre abbiamo appreso dell’insediamento del corpo di Polizia presso l’ospedale martinese che avrà il compito di garantire la sicurezza degli operatori ma anche dei cittadini. Nonché della volontà da parte della Direzione Generale di incrementare il servizio di vigilanza con l’aumento del personale in tutti i presidi ospedalieri dell’arco jonico.
Un plauso ci sentiamo di rivolgerlo anche al Questore di Taranto, il dottor Massimo Gambino, per la prontezza con la quale ha affrontato questa problematica”.
Conclude il subcommissario UIL FPL TARANTO: “Quella della sicurezza del personale medico, infermieristico, ausiliario e OSS non è solo la priorità ma è diventata l’emergenza a Taranto. E solo con la sinergia delle parti, con l’impegno di tutti, potremmo evitare che simili episodi di cronaca si verifichino ancora”.
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UIL FPL TARANTO : “Si attivino con celerità assoluta gli organi tecnico-amministrativi per aprire e chiudere la contrattazione aziendale prima della fine del 2023 e non l’ultimo giorno dell’anno”.
Una lettera aperta e accorata per sbloccare l’adeguamento dei contratti di lavoro dei dipendenti del Comune di Taranto e dell’Ente Provincia. È quanto richiede la segreteria territoriale tarantina della UIL FPL con Giuseppe Zingaropoli attraverso una missiva indirizzata a Rinaldo Melucci il quale riveste il doppio incarico di Sindaco della Città bimare e Presidente dell’Ente di via Anfiteatro.
“Caro Sindaco e Presidente della Provincia – scrive Giuseppe Zingaropoli – premesso che questo sindacato ha attraversato anche il dissesto dell’Ente Comune di Taranto, tanto da essere presente anche attraverso il sottoscritto al tavolo nazionale di avvio della fase di riequilibrio economico-sociale con il sottosegretario Boccia e il Commissario Straordinario Blonda, tutto ciò posto, si rivolge appello, all’Istituzione e non alla persona, che tende a sensibilizzarla in merito alla gestione del personale e conseguentemente dei servizi erogati dai due Enti da Lei presieduti in questo difficile momento storico per la comunità Jonica”.
E continua Zingaropoli: “Non è possibile che nei due Enti Locali più grandi della Provincia di Taranto ancora non sia partita la fase contrattuale aziendale nel rispetto del nuovo CCNL. Questo determina un’atmosfera lavorativa nella erogazione dei servizi di fibrillazione continua dei dipendenti e conseguentemente dei Cittadini. Situazione questa già vissuta nella fase di applicazione del passato CCNL 2016 – 2018 che si è sbloccata eccezionalmente grazie a solo questa Organizzazione Sindacale alla data ultima del 31 dicembre 2019. Sottoscrizione aziendale che ha permesso in questi anni una giusta erogazione dei vari istituti contrattuali a tutti i dipendenti con lievi aggiustamenti effettuati annualmente con i contratti economici”.
Dare certezza ai lavoratori, sia dirigenti che non, per l’erogazione degli istituti contrattuali e con particolare riguardo alla Formazione Continua può mitigare le difficoltà quotidiane che si affrontano con grave carenza di personale e aumento quotidiano delle varie competenze affidate agli Enti Locali di ‘prossimità’”.
Conclude la segreteria della UIL FPL TARANTO: “Con la presente pertanto Le chiediamo di attivare con celerità assoluta gli organi tecnico amministrativi, degli Enti da Lei Presieduti, per aprire e chiudere la contrattazione aziendale prima della fine del 2023 e non l’ultimo giorno dell’anno.
Nel caso in cui assisteremo a un ulteriore immobilismo da parte delle delegazioni trattanti di parte pubblica, saremo costretti ad abdicare alla nostra moderazione riassumendo le nostre prerogative sindacale”.
