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Carmelo Sasso: “Un respiro di sollievo per 328 portuali, ma restiamo cautamente ottimisti fino alla conversione del DL Coesione”
Finalmente una buona notizia per i 328 lavoratori ex TCT di Taranto. Ieri mattina, in Commissione Bilancio, è stato approvato l’emendamento “salva portuali”, che dispone la proroga fino a dicembre 2024 dell’indennità di mancato avviamento. Questa indennità, fino a marzo, era stata percepita dai lavoratori iscritti nelle agenzie per il lavoro portuale di Taranto e Gioia Tauro. Dopo mesi di incertezza e mancanza di retribuzione, i portuali possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
L’emendamento, presentato dal parlamentare pugliese di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, con il sostegno e la collaborazione di Dario Iaia, deputato tarantino e coordinatore provinciale di FdI, e a prima firma del vicepresidente del Movimento 5 Stelle Mario Turco, è stato approvato come riformulato dal MEF all’interno del DL Coesione. Questo intervento garantisce un impegno di spesa complessivo di 6,6 milioni di euro, che troverà copertura finanziaria negli avanzi di amministrazione dei bilanci dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio per quanto riguarda i portuali di Taranto.
Carmelo Sasso, Segretario Generale della UIL Trasporti Taranto, ha espresso un cauto ottimismo: “L’esperienza ci insegna a mantenere un cauto ottimismo fino alla fine dell’iter di conversione del DL Coesione, che scade il 6 luglio. Il rischio di qualche ‘manina laboriosa’ è sempre presente. Tuttavia, ad ora, il vento pare favorevole e i ministri competenti Salvini, Fitto e Calderone sembrano aver positivamente riscontrato le richieste del territorio”.
Sasso ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con la Regione Puglia sugli aspetti della formazione: “Continueremo a lavorare con la Regione Puglia sugli aspetti della formazione per consentire la più celere riqualificazione delle maestranze al fine di rendere questa proroga utile al processo di ricollocazione definitiva di queste lavoratrici e lavoratori”.
L’ultimo contributo economico ricevuto dai lavoratori risale a marzo, e da aprile non hanno percepito nessuna retribuzione. Questa proroga rappresenta un tempo prezioso per far valere la clausola sociale, che permette ai lavoratori di essere assunti dalle società operanti nel porto e da quelle che a breve vi si insedieranno.
A marzo scorso, la Regione Puglia ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio per creare un percorso di sostegno per i lavoratori ex TCT, con l’obiettivo di formare e riqualificare le competenze del personale.
Questo emendamento rappresenta non solo un intervento economico, ma anche un’importante azione di sostegno e speranza per il futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. La UIL Trasporti Taranto continuerà a vigilare e lavorare affinché questi impegni si traducano in concrete opportunità di lavoro e stabilità per tutti i portuali coinvolti.
Eletto il nuovo segretario generale: Giuseppe Manfuso
Taranto, 19 giugno 2024 – Una serata significativa per la UIL di Taranto. Presso il CIRCOLO UFFICIALI TARANTO – SALA DELLE VELE, si è svolto, nella serata di ieri 18 giugno, il Congresso Straordinario della UIL Poste Taranto. L’evento ha visto l’elezione di Giuseppe Manfuso come nuovo Segretario Generale UIL Poste Taranto, un passaggio cruciale per la rappresentanza dei lavoratori del settore postale.

“L’elezione di una segreteria – afferma il coordinatore di Taranto Pietro Pallini – è un momento di fondamentale importanza. I commissariamenti sono sempre determinazioni che l’organizzazione non assume a cuor leggero, per loro natura, ecco perché è stato fondamentale chiudere questo capitolo in fretta. Lo abbiano fatto consegnando l’organizzazione alle Persone, attraverso il voto dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno democraticamente eletto il nuovo quadro dirigente. Questa fase decisionale determina la direzione e l’efficacia del sindacato, introducendo nuove idee, energie e strategie per migliorare le condizioni di lavoro e proteggere i diritti dei lavoratori. La nuova classe dirigente di UIL Poste Taranto si impegnerà a lavorare in piena sinergia con la Confederazione per un nuovo corso di impegno e dedizione a favore dei lavoratori e delle lavoratrici. A Giuseppe Manfuso e a tutta la sua nuova segreteria auguriamo, complimentandoci, un buon lavoro. Dobbiamo accelerare sulla ripresa dei diritti delle persone e dei lavoratori, molti dei quali, letteralmente calpestati nel corso di questi lunghi anni e, come negli altri settori, anche in quello dei postali, c’è tanto, tanto, lavoro ancora da compiere”.
Nel suo discorso inaugurale, il neo-eletto segretario generale Giuseppe Manfuso ha sottolineato l’importanza di considerare i lavoratori come risorse preziose da proteggere, piuttosto che come costi da abbattere. “Questa è la nostra sfida quotidiana per i diritti dei lavoratori e il rispetto del lavoro. Oggi inizia un nuovo percorso politico: dal sindacato dei numeri al sindacato delle persone. Continueremo la battaglia contro la privatizzazione di Poste Italiane per costruire una grande UIL Poste”, ha dichiarato Manfuso, ricevendo applausi e consensi dai presenti.
L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave della UIL:
I partecipanti e le Nuove Nomine
Numerosi esponenti del sindacato erano presenti al congresso, tra cui:
Le nuove nomine di segreteria includono:
Tesoriere e Delegati
Il ruolo di Tesoriere è stato assegnato a Laura De Giorgio. Inoltre, sono state distribuite varie deleghe:
Dunque, il Congresso Straordinario della UIL Poste Taranto ha segnato l’inizio di una nuova era per il sindacato locale. Con una squadra dirigente rinnovata e determinata, la UIL Poste Taranto si prepara ad affrontare le sfide future, con l’obiettivo di proteggere i diritti dei lavoratori e migliorare le condizioni di lavoro nel settore postale.
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La 🅤.🅡. 🅤🅘🅛 🅟🅤🅖🅛🅘🅐 🅢🅔🅓🅔 🅓🅘 🅣🅐🅡🅐🅝🅣🅞 comunica a tutti gli iscritti di aver predisposto una convenzione con:
𝗦𝗨𝗗 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗢𝗧𝗜𝗢𝗡 𝗦𝗥𝗟 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗿𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗕𝗔𝗦𝗜𝗟𝗜𝗖𝗔𝗧𝗔 “𝗟𝗔 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗖𝗜𝗔”
Il 𝙋𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙂𝙧𝙖𝙣𝙘𝙞𝙖 si sviluppa su una superficie di 50 ettari di terreno, in Basilicata, nel cuore verde delle Dolomiti Lucane, e 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘪𝘶’ 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘥𝘪 𝘷𝘢𝘭𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘦𝘤𝘶𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘤𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘳𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘪𝘶𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘗𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘗𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘙𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘦𝘥 𝘈𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥’𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢. Numerose le attività e gli spettacoli di intrattenimento giornalieri dal 𝑻𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝑩𝒖𝒓𝒂𝒕𝒕𝒊𝒏𝒊, 𝒂𝒊 𝑳𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝑮𝒖𝒔𝒕𝒐, 𝒂𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒂𝒄𝒐𝒍𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑭𝒂𝒍𝒄𝒐𝒏𝒆𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒍𝒍’𝒊𝒎𝒃𝒓𝒖𝒏𝒊𝒓𝒆 𝒂𝒍 𝒔𝒖𝒈𝒈𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒐 𝑪𝒊𝒏𝒆-𝑺𝒑𝒆𝒕𝒕𝒂𝒄𝒐𝒍𝒐 “𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝑩𝒂𝒏𝒅𝒊𝒕𝒂”, kermesse di teatro popolare e multimediale, unico in Italia, connubio tra mu-sical, cinema e teatro che ricalca la storia del Brigantaggio post unitario nel Sud Italia.
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A ciascun socio della sopra citata azienda che esibisca la TESSERA di iscrizione per l’anno in corso 𝙡𝙤 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙞 € 𝟲,𝟬𝟬 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙨𝙪𝙡 𝘽𝙄𝙂𝙇𝙄𝙀𝙏𝙏𝙊 𝙙𝙞 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙄𝙉𝙏𝙀𝙍𝙊 𝙙𝙖 𝟯𝟲,𝟬𝟬€ (oltre i diritti di segreteria) per la partecipazione all’evento
𝑷𝑬𝑹 𝑳𝑬 𝑷𝑹𝑬𝑵𝑶𝑻𝑨𝒁𝑰𝑶𝑵𝑰 𝑪𝑶𝑵 𝑨𝑪𝑪𝑶𝑵𝑻𝑶 𝑫𝑨𝑳 𝟏 𝑮𝑰𝑼𝑮𝑵𝑶 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝑰𝑵 𝑷𝑶𝑰 𝑻𝑨𝑹𝑰𝑭𝑭𝑨 𝑮𝑹𝑼𝑷𝑷𝑰 – 𝒎𝒊𝒏. 𝟐𝟎 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒂𝒅𝒖𝒍𝒕𝒊 –
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Pietro Pallini sollecita Istituzioni e Politica a intervenire con soluzioni strutturali
Si è conclusa nella giornata di ieri a Grottaglie l’ennesima mobilitazione pacifica dei lavoratori e delle lavoratrici del sito produttivo di Leonardo. Questa volta, la data ha assunto un significato speciale, coincidente con l’arrivo delle delegazioni dei potenti del mondo per l’avvio dei lavori del G7 a Borgo Egnazia. La protesta è stata caratterizzata da momenti di tensione con lavoratori e polizia che si sono trovati faccia a faccia. I lavoratori, armati solo del loro coraggio e della loro infinita dignità, hanno gridato ancora una volta che il lavoro è un diritto, non un privilegio che può essere sottratto.
Respinti dal folto cordone delle forze di polizia, i manifestanti hanno espresso tutto il loro sdegno per una situazione che continua ad apparire inverosimile. Intorno al sito di Leonardo Aerostrutture, una calma apparente nasconde un “vuoto lavoro”, una condizione pericolosa se intrecciata alla mono-committenza da parte di Boeing nella manifattura delle fusoliere del 787.
Dopo l’incontro del 7 giugno con il Ministro Cingolani, è emerso chiaramente che Boeing sta attraversando un periodo di difficoltà, aggravato dalle indagini della FAA sul Boeing 737 Max e 787 Dreamliner. Tuttavia, è altrettanto evidente che l’azienda nella divisione aerostrutture continua a consolidare utili e ricavi significativi.
“Abbiamo voluto con la mobilitazione di ieri, oltre che l’azienda, – afferma Pietro Pallini, coordinatore generale della UIL di Taranto – scuotere le coscienze di Istituzioni e Politica su una netta presa di responsabilità a fare tutto ciò che necessario affinché lo stabilimento non si fermi, ma anche e soprattutto, per contrastare fermamente il rischio che un altro pezzo della manifattura del nostro territorio crolli nell’immobilismo di chi ha il dovere di pianificare presente e futuro di una comunità devastata sul piano occupazionale, economico e dei diritti più in generale. Serve curare la causa e non il sintomo. Curarla significa programmazione e varo di soluzioni strutturali che diversifichino le attuali attività produttive. Quello di ieri lo definisco uno sciopero simbolo in cui lavoratori e lavoratrici oltre che rinunciare dolorosamente a ulteriori 4 ore della loro retribuzione, hanno dignitosamente difeso oltre che se stessi, il futuro di una comunità e lo hanno fatto con grande senso di responsabilità perché le cose potevano andare diversamente. L’Azienda conosce molto bene le nostre posizioni, ma al Governo e alle istituzioni chiedo infine determinazione, visione e coraggio affinché si evitino altri martiri industriali e impoverimento della Comunità, partendo dai Lavoratori e Lavoratrici a cui tutti noi dobbiamo guardare con grandissimo ed infinito rispetto perché sono coloro che questo Paese ancora lo tengono in piedi”.
La protesta di ieri, dunque, è stata più di una semplice manifestazione. È stata una chiamata all’azione, un appello a istituzioni e politica per assumersi la responsabilità di garantire un futuro stabile e prospero alla comunità di Grottaglie e ai suoi lavoratori. In un momento in cui i riflettori internazionali sono puntati sulla regione per il G7, i lavoratori di Leonardo hanno colto l’occasione per far sentire la loro voce, sperando che le loro richieste trovino ascolto tra i potenti del mondo.
Il 11 giugno 2024 segna una data importante per il Comune di Crispiano, dove è stato firmato un Protocollo d’Intesa che sancisce un nuovo capitolo nelle relazioni sindacali e nella contrattazione sociale e territoriale. L’accordo, sottoscritto dal Sindaco Luca Lopomo e dai rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali – Cgil, Cisl e Uil – rappresenta un impegno congiunto per migliorare il benessere della comunità locale attraverso un dialogo costante e strutturato.
Il Protocollo mira a creare un modello di confronto e consultazione che coinvolga tutte le parti interessate, stabilendo un tavolo di confronto permanente che fungerà anche da osservatorio. Questo tavolo sarà composto da un rappresentante per ogni soggetto firmatario e sarà coordinato dal Sindaco o suo delegato.
L’obiettivo principale del Protocollo è di costruire proposte politiche partecipate e adeguate ai bisogni delle cittadine e dei cittadini di Crispiano. Le tematiche chiave su cui si concentreranno gli interventi includono:
Il Protocollo prevede un confronto sui bilanci annuali e pluriennali, con monitoraggi quadrimestrali per valutare lo stato di avanzamento del crono programma condiviso.
Pietro Pallini, coordinatore della UIL di Taranto, ha sottolineato l’importanza di questo Protocollo nel mitigare gli effetti negativi del contesto sociale attuale. “Questo strumento ci permette di sperare in un modello che possa essere adottato anche da altri comuni. Non basta firmare un protocollo; è necessario governarlo attraverso incontri periodici per esaminare i temi relativi al benessere della comunità. Partiamo da Crispiano con l’auspicio che altri comuni seguano l’esempio,” ha dichiarato Pallini.
Pallini ha anche ringraziato il Sindaco di Crispiano, Luca Lopomo, per la disponibilità e l’apertura dimostrata verso i temi portati avanti dai sindacati, evidenziando come questo accordo rappresenti un segnale di discontinuità rispetto al passato. “Senza tavoli di confronto e discussione, le problematiche della gente non si risolvono, anzi possono aumentare. Ringraziamo l’amministrazione comunale per questo importante segnale di collaborazione,” ha concluso Pallini.
Il Protocollo d’Intesa firmato a Crispiano è un passo significativo verso la costruzione di un sistema di interventi e servizi che risponda meglio alle esigenze reali dei cittadini, integrando e migliorando quanto già esistente. L’impegno congiunto dell’amministrazione comunale e delle organizzazioni sindacali rappresenta una solida base per affrontare le sfide future e garantire un miglioramento continuo del benessere della comunità.
La firma di questo accordo segna l’inizio di un percorso condiviso che, attraverso la concertazione e la contrattazione, mira a creare un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, in linea con i valori e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Il MarTa, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, continua a crescere in termini di visitatori e iniziative di qualità, ma si scontra con una grave carenza di personale. Un’assemblea generale dei lavoratori del MarTa e della Soprintendenza Nazionale Subacquea di Taranto, alla presenza di Federico Trastulli, coordinatore generale della Uilpa Mic, ha evidenziato l’urgenza di affrontare questo problema.
Durante l’incontro, Giuseppe Andrisano, segretario generale della Uilpa Taranto, ha sottolineato la difficoltà nel colmare le lacune di organico attraverso i recenti concorsi. «Questi dipendenti soffrono come tutti gli altri dipendenti delle pubbliche amministrazioni una carenza di organico che si fa fatica a ripianare con i concorsi ultimi che si sono fatti. Questo non fa altro che appesantire il lavoro dei dipendenti, in particolare dell’accoglienza e della vigilanza», ha spiegato Andrisano. Il sindacato ritiene essenziale ripianare gli organici per mantenere il perimetro pubblico dei servizi museali e limitare il ricorso al lavoro precario.
Andrisano ha anche evidenziato come i recenti provvedimenti concorsuali abbiano permesso, almeno parzialmente, di rispondere all’ordinaria fruizione dei servizi e alle numerose iniziative di valorizzazione, contribuendo così all’aumento del numero di visitatori. Tuttavia, i fondi destinati al salario accessorio del personale sono ancora bloccati da una norma introdotta dall’allora ministro Madia, impedendo il superamento del tetto massimo. «Oltre al danno la beffa», ha commentato Andrisano.
Pietro Pallini, coordinatore provinciale della Uil Taranto, ha espresso il desiderio dei lavoratori di sentirsi parte del cambiamento. «Sono loro che portano avanti tutti i giorni questi luoghi della cultura così importanti. Molti di questi lavoratori in prevalenza sono precari», ha affermato Pallini. Federico Trastulli ha ribadito la necessità di migliorare il sistema di reclutamento e le condizioni lavorative, sottolineando l’alto numero di rinunce. «Si potrebbero migliorare i risultati delle procedure concorsuali anche con degli accorgimenti estremamente semplici, ed è compito del sindacato vigilare e farsi parte proponente rispetto a tutte le distorsioni e le anomalie del sistema», ha detto Trastulli.
La questione del personale non riguarda solo il MarTa ma tutti i luoghi della cultura. Trastulli ha annunciato che tornerà in Puglia per incontrare nuovamente i lavoratori, evidenziando l’importanza di risolvere le problematiche legate al salario, ai concorsi e alle possibilità di carriera offerte dal contratto collettivo di comparto.
Dunque, il MarTa continua a crescere come centro di attrazione culturale, il problema della carenza di personale e delle condizioni lavorative rimane una sfida cruciale da affrontare per garantire la sostenibilità e la qualità dei servizi offerti.
