UIL di Taranto: raccolta fondi a sostegno del popolo di Gaza e dei bambini vittime della guerra

Taranto, 17 settembre 2025 – UIL di Taranto, con il coordinamento di Gennaro Oliva, esprime la sua solidarietà e vicinanza al popolo di Gaza, in particolare ai bambini che stanno subendo la parte più tragica e devastante di questa guerra. In un momento così delicato, dove la sofferenza umana è alle stelle, la UIL di Taranto ha deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere le vittime, in particolare attraverso l’intervento di Emergency, che da anni opera nelle zone più colpite dai conflitti.

“Abbiamo scelto di intraprendere questa iniziativa per rispondere in modo concreto al bisogno di solidarietà che giunge da Gaza. La guerra in corso sta colpendo in maniera indiscriminata i civili, con un impatto devastante sui più piccoli, che sono le vere vittime innocenti di questo conflitto. La UIL di Taranto, insieme a tutte le categorie collegate alla confederazione, si fa portavoce di una speranza di pace e di un impegno concreto a favore dei più deboli”, ha dichiarato Oliva.

La raccolta fondi è già iniziata e ha visto una risposta generosa da parte della UIL e delle categorie sindacali collegate. La somma che verrà devoluta a Emergency martedì 23 settembre 2025 sarà quella raccolta fino a quel momento, un contributo che rappresenta la solidarietà di tutta la comunità sindacale della UIL di Taranto. La cerimonia di consegna dell’assegno simbolico avverrà alle ore 18:00, presso la sede della UILM di Taranto, in piazza Bettolo, al 4° piano. Sarà presente anche Flavio Luperto, coordinatore di Emergency Puglia-Basilicata, che riceverà il contributo da parte della UIL di Taranto. La stampa tutta è invitata

Dettagli per la raccolta fondi:
IBAN: IT73H0760101600000013822267 intestato a Emergency Iniziative
Causale: nome evento + mail donatore + cod. Fisc./p.Iva donatore + per Gaza + rif. Gruppo Emergency Grottaglie-Carosino

La raccolta fondi non si concluderà il 23 settembre: cittadini, lavoratori e aziende del territorio potranno continuare a effettuare donazioni a questo stesso IBAN in qualsiasi momento, per sostenere i medici di Emergency nelle loro missioni umanitarie a Gaza.

“Il nostro impegno non si ferma alla raccolta fondi, ma è anche un forte appello alla pace, al rispetto dei diritti umani e alla fine immediata delle violenze. Non possiamo restare indifferenti di fronte a ciò che sta accadendo. In questo momento, Gaza ha bisogno di più che mai della nostra solidarietà”, ha aggiunto Oliva.

La UIL di Taranto rinnova, quindi, il suo impegno a favore dei diritti umani e delle popolazioni più vulnerabili, sottolineando che la solidarietà tra i lavoratori, le lavoratrici e tutte le persone di buona volontà è la forza che ci permette di sperare in un mondo migliore. Con la speranza che le armi tacciano e che la pace possa finalmente prevalere, la UIL continuerà a essere in prima linea nella difesa dei diritti di tutti, senza distinzioni di etnia, religione o provenienza.

Pesca e mitilicoltura Tarantina: la UIL difende l’identità e la reputazione del settore dopo le dichiarazioni del giornalista Magistà

Taranto, 16 settembre 2025 – La Uila Pesca di Taranto, attraverso il suo segretario generale Vincenzo Guarino, interviene con fermezza per smentire le dichiarazioni rilasciate dal giornalista Enzo Magistà durante una diretta televisiva su Rai3 del 14 settembre a “Mi Manda Rai Tre” nella quale ha affermato che le cozze di Taranto sarebbero allevate nel Mar Piccolo, inquinato dalla diossina. La Uila Pesca ritiene queste affermazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico e un attacco ingiustificato al lavoro di centinaia di operatori, mitilicoltori e ristoratori che, ogni giorno, portano avanti la loro attività rispettando rigorosamente le normative sanitarie e ambientali.

“Le dichiarazioni di Magistà – sottolinea Guarino – sono non solo errate, ma anche dannose per un intero settore produttivo che ha fatto della qualità e della trasparenza il proprio marchio di fabbrica. Da anni, gli enti preposti, come ASL, ARPA Puglia e la Capitaneria di Porto, monitorano e controllano la filiera della mitilicoltura in maniera rigorosa, garantendo che i mitili immessi sul mercato siano sani e sicuri. Il Mar Piccolo è soggetto a specifiche ordinanze sanitarie e le cozze vengono trasferite a zone più sicure, come il Secondo Seno, per il ciclo produttivo successivo alla scadenza dei limiti fissati per il Primo Seno, ovvero il 28 febbraio di ogni anno. Ogni prodotto venduto è quindi certificato e conforme alla normativa vigente”, ha precisato Guarino.

La Uila Pesca, inoltre, esprime la propria solidarietà e il proprio sostegno a tutti gli operatori del settore, a partire dai mitilicoltori, che con dedizione e sacrificio continuano a portare avanti un mestiere antico, ma cruciale per l’economia e la cultura di Taranto. “La cozza tarantina, la ‘Cozza Nera Tarantina’, non è solo un alimento, ma un simbolo della nostra identità e della nostra tradizione culinaria. Ogni attacco immotivato a questo prodotto colpisce l’anima stessa della città di Taranto”, ha aggiunto Guarino.

Oliva (UIL): “Dichiarazioni infondate minano la fiducia e il lavoro dei Tarantini”

Il coordinatore territoriale della UIL di Taranto, Gennaro Oliva, ha espresso una ferma condanna nei confronti delle dichiarazioni del giornalista Magistà, definendole irresponsabili e dannose per il settore della mitilicoltura tarantina.

“Le affermazioni del giornalista Enzo Magistà su una rete televisiva nazionale non solo danneggiano l’immagine della cozza tarantina, ma sono un’offesa alla cultura e alla tradizione della nostra città. Non è accettabile che, in un contesto già difficile, dove i nostri lavoratori sono alle prese con problemi reali come i cambiamenti climatici e la scarsità del prodotto, si facciano dichiarazioni prive di qualsiasi riscontro scientifico. La cozza tarantina è un simbolo di riscatto e orgoglio per Taranto, non solo per il suo valore gastronomico, ma anche per il significato culturale ed economico che porta con sé”, ha dichiarato Oliva.

“Non possiamo permettere che il lavoro di decine di cooperative, pescatori e ristoratori venga minato da allarmismi ingiustificati, che non solo danneggiano l’economia locale, ma ledono la fiducia che i consumatori hanno nei nostri prodotti. È necessario un approccio basato sui fatti, non sulle speculazioni mediatiche”, ha concluso Oliva, esprimendo il pieno sostegno della UIL ai lavoratori del settore.

La UIL, attraverso le sue strutture, continuerà a lavorare per difendere la qualità della produzione dei militi e per garantire che venga rispettato il principio di legalità, trasparenza e tutela della salute pubblica, promuovendo una gestione sostenibile del nostro patrimonio naturale e delle risorse del mare.

CRISI TARANTO: I sindacati scrivono alle istituzioni

Squilla come una sveglia la lettera che CGIL, CISL e UIL Taranto suonano all’indirizzo di Sindaco e Presidente della Provincia di Taranto, Piero Bitetti e Gianfranco Palmisano.

In una lettera inviata questa mattina ai due rappresentanti istituzionali territoriali, il segretario generale della CGIL Taranto Giovanni D’Arcangelo, il segretario generale della CISL Taranto Brindisi Luigi Spinzi e il coordinatore territoriale della UIL Taranto Gennaro Oliva, caricano la molla delle emergenze e proprio per questo chiedono che si torni a discutere seriamente di azioni concrete per rispondere alla crisi.

Congiuntura che su Taranto ha molti indicatori di gravità.

I dati ci dicono che la disoccupazione sul nostro territorio è al 13,5% contro il 7,7% della media nazionale (dati ISTAT riportati nel rendiconto sociale INPS 2023), un tasso di inattività al 49,8% mentre la media nazionale è al 33,3%. – dicono i rappresentati di CGIL, CISL e UIL –  I giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti NEET, sono al 33,4%, e la media nazionale è al 24,1%. La fase di transizione industriale che dovrebbe avviarsi in un prossimo futuro, per nulla lontano, potrebbe aggravare una condizione già di per sé difficile”.

Accanto alla fotografia del presente si stenta ancora a delineare l’ipotesi di futuro e i sindacati non nascondono la loro preoccupazione.

La parola che meglio identifica questa fase è “immobilismo”.

La mole degli investimenti pubblici sul territorio come il CIS, il JTF e il PNRR e i fondi di coesione sociale, deve essere rivolta alla gestione di queste problematiche, oggi solo oggetto di annunci di prospettive che rischiano di essere mancate” – dicono D’Arcangelo, Spinzi e Oliva.

Investimenti pubblici e interventi privati che dovrebbero accompagnare territori come Taranto nel loro cammino “green” di graduale abbandono del carbone, ma anche di rinascita di settori manifatturieri di utilità e strategicità che potrebbero incidere notevolmente in questo cambio di rotta.

CGIL, CISL e UIL chiedono la convocazione di un incontro urgente in sede istituzionale al fine di pooter avviare un percorso virtuoso e partecipato sullo stato dell’arte degli investimenti previsti e sulle ricadute occupazionali.

Uila Pesca Taranto ringrazia il Capitano di Vascello Rosario Meo e dà il benvenuto al Capitano di Vascello Leonardo Deri

Taranto, 12 settembre 2025 – Uila Pesca di Taranto, attraverso il suo segretario generale Vincenzo Guarino, esprime la sua sincera gratitudine al Capitano di Vascello Rosario Meo, che dopo tre anni di servizio lascia la guida della Capitaneria di Porto di Taranto. Durante il suo mandato, il Capitano Meo ha dimostrato un impegno costante, una grande sensibilità e dedizione, affrontando con professionalità le numerose sfide che hanno segnato la città di Taranto, in particolare nel settore marittimo.

“Il suo operato ha contribuito a promuovere la sicurezza, la legalità e un’attenzione continua verso le attività marittime della nostra città”, sottolinea Guarino, che aggiunge: “Un sentito ringraziamento anche per la costante vicinanza al settore della pesca e della mitilicoltura, un patrimonio storico e culturale che necessita di una tutela concreta.”

Con altrettanta convinzione, Uila Pesca rivolge un caloroso benvenuto al nuovo Comandante della Capitaneria di Porto, il Capitano di Vascello Leonardo Deri. “Siamo certi che la sua guida rappresenterà un’importante opportunità per rafforzare il dialogo tra le istituzioni, i lavoratori e le imprese del mare, promuovendo azioni coordinate per la salvaguardia del nostro ecosistema marino e la valorizzazione delle attività produttive che da esso dipendono,” continua Guarino.

Il mare di Taranto, e in particolare il Mar Piccolo, è un patrimonio che necessita di urgenti attenzioni. “Il nostro ecosistema marino ha già dato troppo e oggi richiede interventi concreti: controlli più efficaci, strategie comuni e azioni tempestive per tutelare le attività storiche come la pesca e la mitilicoltura, messe a dura prova da emergenze ambientali, climatiche e sociali,” spiega il segretario generale.

La Uila Pesca ribadisce la sua piena disponibilità a collaborare con la Capitaneria di Porto e con tutti gli enti preposti, affinché Taranto non sia solo una “città di eccellenze gastronomiche”, ma possa diventare un modello di sostenibilità e rinascita per il Mediterraneo.

“Con stima e fiducia, auguriamo al Comandante Deri un percorso ricco di risultati al servizio del mare e della comunità tarantina, nel solco di quel legame indissolubile tra Taranto e le sue acque che la nostra Organizzazione difende ogni giorno.”

Il 118 a rischio ritorno al precariato: la UIL FPL chiede risposte immediate

Giovanni Maldarizzi (UIL FPL Taranto): “Se non si passerà alle assunzioni vere e proprie, il rischio è che il precariato torni a farla da padrone. Non possiamo permettere che i sacrifici fatti finora vengano vanificati.”

 

Taranto, 11 settembre 2025  – A distanza di due anni dall’internalizzazione del servizio 118, una conquista che ha ridato dignità ai lavoratori e sconfitto il modello precario delle associazioni di volontariato, lo spettro di un ritorno al passato è dietro l’angolo. La UIL FPL denuncia con forza l’inerzia dell’ASL Taranto e delle istituzioni locali, che non stanno mettendo in campo le azioni necessarie per garantire un futuro stabile al servizio, nonostante la graduatoria per le nuove assunzioni sia già pronta.

Giovanni Maldarizzi, segretario generale UIL FPL Taranto, esprime tutta la sua preoccupazione: “Il servizio 118 ha vissuto anni di precariato e sfruttamento attraverso associazioni di volontariato. Con l’internalizzazione, siamo riusciti a sconfiggere quel modello, ridando dignità e sicurezza ai lavoratori. Oggi, però, ci troviamo a un bivio. Se non si passerà alle assunzioni vere e proprie con il nuovo bando già espletato, il rischio concreto è quello di vedere tornare, ancora una volta, il precariato. Questo non è accettabile, né per i lavoratori, né per la cittadinanza. La nostra lotta è stata troppo lunga e difficile per vederci ripiombare nel passato.”

La situazione è sempre più critica. I lavoratori sono chiamati a garantire il servizio con professionalità e sacrificio, ma la carenza di personale e l’incertezza sul futuro stanno minando la stabilità del sistema. La UIL FPL chiede risposte immediate. “Non possiamo più aspettare. Si coprono turni ormai di 12 ore. Il silenzio di chi dovrebbe decidere è inaccettabile. Ogni giorno che passa senza che vengano fatte le assunzioni rischia di compromettere il futuro del servizio e la qualità dell’assistenza sanitaria a Taranto. Così a pagare sono i lavoratori e i cittadini La politica e l’ASL hanno il dovere di agire ora, prima che sia troppo tardi,” aggiunge Maldarizzi.

I sindacati stanno agendo nello stesso senso, facendo fronte comune con la UIL FPL, consapevoli che il rischio di un ritorno al modello delle associazioni di volontariato, ovvero a un modello basato sulla instabilità lavorativa e professionale, non è solo una minaccia, ma una realtà concreta se non si provvederà all’assunzione del personale necessario. La UIL FPL non accetterà che i sacrifici fatti finora vengano vanificati e avverte: “Non siamo disposti a tornare indietro. Se non arriveranno risposte immediate, saremo pronti a mobilitarci ancora una volta per difendere il nostro servizio, i nostri diritti e la salute dei cittadini di Taranto.”

Vestas Blades: UIL Taranto al fianco dei lavoratori contro il licenziamento ingiustificato

TARANTO, 9 settembre 2025 – La UIL Taranto esprime la sua totale solidarietà e vicinanza al lavoratore di Vestas Blades licenziato in seguito a un infortunio avvenuto il 19 luglio durante il suo turno di lavoro. Un incidente che, purtroppo, è stato seguito dalla decisione dell’azienda di contestare disciplinarmente e licenziare il lavoratore, senza nemmeno cercare di individuare le cause del problema o risolverle.

FIOM e UILM ritengono inaccettabile un comportamento aziendale che non solo ignora le cause dell’infortunio, ma sceglie di licenziare un lavoratore che ha subito un incidente mentre svolgeva le proprie mansioni. Un gesto che, oltre a risultare ingiustificato, invia un chiaro messaggio intimidatorio a tutti i lavoratori: “se sbagli, rischi il licenziamento”.

“Licenziare un lavoratore infortunato è una pratica inaccettabile”, ha dichiarato Gennaro Oliva, coordinatore territoriale della UIL Taranto. “In un contesto dove si chiede ai lavoratori di aumentare la produttività, la sicurezza dovrebbe essere la prima priorità. La UIL è impegnata a difendere i diritti di tutti i lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e privo di intimidazioni”.

Azioni di mobilitazione: sciopero e stato di agitazione

A seguito delle assemblee svoltesi il 8 settembre, in cui si è discusso del licenziamento del collega e delle implicazioni sulla sicurezza dei lavoratori, FIOM e UILM hanno proclamato uno stato di agitazione che prevede:

1 ora di sciopero per tutti i turni di lavoro:
📅 Martedì 9 settembre e Venerdì 12 settembre (alla fine di ogni turno di lavoro)
❌ Blocco immediato di straordinari e flessibilità.

UIL Taranto continuerà a lottare per garantire che ogni lavoratore possa svolgere il proprio lavoro in sicurezza, senza paura di subire ripercussioni per eventi che vanno affrontati con soluzioni concrete, non con licenziamenti. È ora di dire basta a questi comportamenti e di difendere la dignità di tutti i lavoratori.

Discriminazione in filiale: lavoratore di Poste Taranto punito per essere iscritto alla UIL. Il “no” per accompagnare il figlio a una visita medica.

Giuseppe Manfuso (segretario generale UILPoste Taranto): “Nessuno può negare i diritti dei lavoratori per vendetta sindacale. La UILPoste non resterà in silenzio.”

Gennaro Oliva (coordinatore UIL Taranto): “La UIL è al fianco dei lavoratori e non permetterà che abusi di potere danneggino la dignità di chi lavora.”

Taranto, 5 settembre 2025 – Un episodio grave e inaccettabile si è verificato ieri all’interno di una filiale di Poste Italiane di Taranto, dove il Direttore ha negato un giorno di ferie a un lavoratore semplicemente perché iscritto alla UILPoste. Il dipendente aveva richiesto il permesso per accompagnare il figlio a una visita medica urgente. La risposta ricevuta è stata inequivocabile: “Fino a quando applaudirai Manfuso, la mia risposta sarà sempre NO!”.

“Non possiamo accettare che un dirigente si comporti in questo modo, perseguendo un lavoratore solo per la sua appartenenza sindacale,” dichiara Giuseppe Manfuso, segretario generale della UILPoste di Taranto. “La UIL è nata per difendere i diritti dei lavoratori e per denunciare soprusi e irregolarità. Quando un dirigente sceglie la vendetta invece del rispetto delle regole, siamo obbligati a farlo sapere all’opinione pubblica e a intervenire nelle sedi competenti. Non tollereremo atteggiamenti persecutori, perché ogni lavoratore ha diritto alla dignità e alla sicurezza sul posto di lavoro.”

Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di continui attacchi verso i lavoratori iscritti alla UILPoste. La missione del sindacato è proteggere i diritti dei dipendenti, segnalare irregolarità e soprusi, e svolgere un ruolo scomodo ma necessario quando le autorità aziendali ignorano le violazioni.

“Ricordiamo a Poste Italiane che i diritti dei lavoratori non si negano e non si barattano,” prosegue Manfuso. “Chi pensa di intimidire la UILPoste con ritorsioni si sbaglia di grosso: continueremo a denunciare ogni abuso e ogni comportamento scorretto.”

Le dichiarazioni di Gennaro Oliva, coordinatore territoriale UIL Taranto

“Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi nei confronti dei lavoratori che si affidano alla nostra organizzazione per difendere i propri diritti,” afferma Gennaro Oliva, coordinatore UIL Taranto. “Siamo vicini al collega colpito e chiediamo a Poste Italiane di intervenire subito per fermare questa deriva autoritaria. La UIL non resterà in silenzio: continueremo a denunciare ogni abuso, sempre dalla parte dei lavoratori.”

Nei prossimi giorni la UILPoste di Taranto presenterà formale denuncia alle autorità competenti, affinché vengano accertati i fatti e tutelati i diritti dei lavoratori.

Taranto perde il Frecciarossa: Carmelo Sasso (UIL) lancia l’allarme sul disservizio e il rischio di isolamento

Taranto, 4 settembre 2025 – A partire dal 1° ottobre e fino al 28 dello stesso mese, Taranto dovrà fare i conti con l’interruzione del collegamento Frecciarossa con Roma e Milano. La sospensione, causata da lavori di potenziamento sulla tratta Battipaglia–Potenza, riaccende la polemica sulla condizione dei trasporti nella città ionica, da tempo oggetto di critiche per il suo isolamento dalle principali rotte ferroviarie italiane.

La sospensione del Frecciarossa rappresenta un duro colpo per il sistema di mobilità della città, che perde così il suo principale collegamento rapido con il resto del Paese. Una condizione che, come sottolineato anche da Carmelo Sasso, segretario generale della UIL Trasporti di Taranto, rischia di compromettere ulteriormente il diritto alla mobilità di un territorio già penalizzato da una serie di carenze infrastrutturali.

Sasso, in un intervento pubblicato questa mattina sul Quotidiano, non ha nascosto il suo disappunto per l’ennesimo disservizio che riguarda Taranto: “Ormai è evidente – ha dichiarato – che si sta portando avanti un graduale smantellamento dei servizi ferroviari. La chiusura della tratta Frecciarossa non è che l’ennesimo passo verso l’isolamento, con il rischio concreto di ridurre Taranto a una città senza vie di comunicazione moderne e competitive”.

Il segretario UIL Trasporti ha evidenziato anche un altro aspetto cruciale: “Non si può parlare di una città proiettata nel futuro, come Taranto, che ospiterà i Giochi del Mediterraneo, se non si garantiscono servizi di mobilità adeguati. La politica deve decidere se vuole continuare a penalizzare l’area ionica, o se finalmente vogliamo investire seriamente nel potenziamento delle infrastrutture che collegano Taranto al resto del Paese”.

Un ulteriore nodo, messo in evidenza anche da altre figure istituzionali come il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, riguarda la possibilità che la Basilicata possa interrompere il finanziamento del servizio Frecciarossa. Questo scenario, che si inserisce in un contesto di disagi già esistenti, alimenta preoccupazioni per le ripercussioni negative sulla città, proprio nel momento in cui la mobilità è diventata un tema cruciale per lo sviluppo e la promozione del territorio.

Sasso ha inoltre ricordato che un comitato spontaneo, creato lo scorso inverno, si era attivato per prevenire proprio questo tipo di situazione: “Il pendolarismo per motivi di studio, lavoro e salute è una realtà quotidiana per i cittadini di Taranto. La sospensione di un servizio essenziale come il Frecciarossa non fa altro che aggravare una condizione già difficile”, ha dichiarato il segretario UIL Trasporti.

Taranto rischia dunque di trovarsi ulteriormente isolata, con gravi ripercussioni sul turismo e sull’economia locale. Il settore commerciale, già in difficoltà, non può permettersi di vedere vanificati gli sforzi di promozione del territorio a causa di un sistema di trasporti inadeguato.

Con l’interruzione temporanea del Frecciarossa, cresce la preoccupazione che l’emergenza possa trasformarsi in una condizione permanente di isolamento. La città ha bisogno di risposte rapide, chiare e strutturate, affinché non diventi l’ennesimo caso di promesse non mantenute. Il tempo per agire è ormai scaduto, e Taranto non può più restare ferma alla stazione.

UIL Poste Taranto: “Poste Italiane nega le ferie a lavoratrice, ennesimo atto di scellerata gestione”

Taranto, 2 settembre 2025 – UIL Poste Taranto torna a denunciare una grave violazione dei diritti contrattuali e delle normative sul lavoro da parte di Poste Italiane. Al centro della vicenda, ancora una volta, una dipendente, già vittima di un infortunio grave avvenuto il 21 luglio scorso presso il Centro Logistico (CL) di Taranto Recapito, dove ha subito un malore da calore che ha richiesto l’intervento d’urgenza del 118.

“È intollerabile che a distanza di poche settimane da un infortunio grave, la stessa lavoratrice venga nuovamente penalizzata da decisioni arbitrarie e prive di fondamento giuridico”, dichiara Giuseppe Manfuso, segretario generale di UIL Poste Taranto. “Nonostante le rassicurazioni ufficiali dell’azienda, che aveva promesso ‘pieno supporto’ alla lavoratrice, Poste Italiane le ha negato le ferie estive con la generica motivazione di ‘esigenze di servizio’, un atto che non esitiamo a definire persecutorio e finalizzato a ‘farla pagare’ alla lavoratrice.”

“Il CCNL di settore e la normativa italiana, in particolare l’art. 2109 del Codice Civile e l’art. 10 del D.Lgs. 66/2003, garantiscono il diritto irrinunciabile del lavoratore a godere di almeno due settimane consecutive di ferie nel periodo estivo”, prosegue Manfuso. “Si tratta di un diritto fondamentale, parte integrante della tutela della salute psicofisica, non un optional subordinato a presunte esigenze aziendali. Questa ennesima dimostrazione di gestione autoritaria, discriminatoria e insensibile non può essere tollerata, è una aperta violazione delle leggi, del contratto e degli stessi accordi sindacali in vigore”.

“Non possiamo restare inermi di fronte a questi comportamenti”, sottolinea Manfuso. “Per questo, chiediamo a Poste Italiane l’immediato ripristino del diritto della nostra collega a godere delle due settimane di ferie estive consecutive. Pretendiamo inoltre una chiara motivazione scritta del diniego iniziale, con assunzione di responsabilità da parte del preposto e della Direzione. Infine, abbiamo già richiesto l’intervento immediato dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto per verificare il rispetto delle normative in materia di ferie e diritti del personale.”

“L’episodio che ha coinvolto la lavoratrice di Poste Italiane è purtroppo emblematico di una cultura aziendale che, in alcuni contesti, continua a ignorare la dignità della persona e i diritti acquisiti”, dichiara Gennaro Oliva, coordinatore territoriale UIL Taranto. “La UIL non è solo il sindacato di una singola categoria, ma la casa di tutti i lavoratori del nostro territorio. Per questo, un atto lesivo come questo non riguarda solo la collega del settore postale, ma rappresenta una minaccia per l’intero mondo del lavoro ionico. La nostra azione è un monito chiaro: la UIL vigilerà su ogni abuso e difenderà con fermezza il rispetto delle regole e la sicurezza sul posto di lavoro. Le aziende devono comprendere che il vero progresso passa dalla valorizzazione dei dipendenti, non dalla loro vessazione.”

“UIL Poste diffida Poste Italiane dal reiterare questi comportamenti lesivi e ribadisce la propria determinazione a difendere con ogni mezzo i diritti della nostra collega e di tutti i lavoratori”, conclude Manfuso. “Non ci fermeremo finché non sarà garantito il pieno rispetto delle leggi e del contratto.”

Poste Italiane, UILPOSTE denuncia il caos consegne in città. “Capitano in ferie e nave che affonda”

Taranto, 19 agosto 2025 – UILPOSTE Taranto denuncia lo stato di grave disservizio che sta paralizzando le consegne del Centro Logistico di Taranto, con pesanti ripercussioni sulla cittadinanza. Secondo il sindacato, circa la metà delle 43 zone di recapito del capoluogo ionico risulterebbero completamente scoperte, prive di portalettere e di qualsiasi organizzazione sostitutiva per garantire le consegne, anche quelle più urgenti.

La denuncia arriva dal segretario generale Giuseppe Manfuso, che parla di “incompetenza organizzativa senza precedenti” nella città. “Le assenze programmate – continua MANFUSO – non sono state minimamente compensate da soluzioni adeguate, determinando la totale incapacità di garantire persino un servizio minimo ai cittadini”.

La situazione è talmente critica che, in alcune zone, i cittadini attendono invano da giorni corrispondenza, pacchi, raccomandate e spedizioni di ogni tipo, avendo già pagato per un servizio che non viene erogato.

L’intervento di UILPOSTE non risparmia critiche ai vertici del Centro Logistico, con un attacco diretto al responsabile della struttura, che “risulta da oggi addirittura in ferie”. A questo proposito, Manfuso ha dichiarato: “Le ferie sono meritate, per carità, ma è risaputo che un capitano non deve mai abbandonare la nave che affonda”.

Sul tema interviene anche il coordinatore territoriale UIL della citta bimare Gennaro Oliva: “La situazione al Centro Logistico di Taranto è inaccettabile e riflette una profonda mancanza di rispetto verso i lavoratori e i cittadini. Siamo di fronte a un’organizzazione che scarica il peso della sua inefficienza sui dipendenti e, in ultima analisi, sulla cittadinanza. I tarantini non sono utenti di serie B e hanno diritto a un servizio efficiente. Invece, subiscono un danno economico e sociale, con la corrispondenza e i pacchi che non vengono consegnati. I lavoratori, dal canto loro, sono costretti a operare in condizioni di stress e inefficienza. Chiediamo a Poste Italiane di intervenire subito per garantire un servizio dignitoso e condizioni di lavoro sostenibili. È necessario un piano di emergenza per ripristinare il servizio e, a lungo termine, un’organizzazione che metta al primo posto le persone.”

UILPOSTE Taranto chiede, pertanto, a Poste Italiane di intervenire con urgenza per ripristinare condizioni di normalità e dignità del servizio.