“Come eri vestita? Non è l’abito che fa la violenza” – A Taranto la seconda tappa del ciclo di incontri contro la violenza sulle donne organizzato dalla UIL Puglia

Si terrà l’11 novembre alle ore 10:00, presso l’Istituto Tecnico Economico e Statale “Pitagora” di Taranto, la seconda tappa del ciclo di incontri dal titolo “Come eri vestita? Non è l’abito che fa la violenza”, organizzato dalla UIL Puglia. Un progetto che mira a sensibilizzare i giovani e a sfidare i pregiudizi sulla violenza di genere, riportando nei territori pugliesi il dibattito su questo importante tema.

L’evento vedrà la partecipazione di figure istituzionali e professionali di rilievo: Annarita Gianniello, segretaria regionale UIL Puglia con delega alle Pari Opportunità; Stefano Frontini, segretario organizzativo UIL Puglia; Antonia Maselli, responsabile territoriale dello Sportello Mobbing & Stalking UIL Taranto; la Dott.ssa Prof.ssa Nadia Bonucci, dirigente scolastico dell’ITES Pitagora; la Dott.ssa Margherita Micelli Ferrari, vice dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico; Dott.ssa Gabriella Ficocelli, assessore del Comune di Taranto; e Federica Tinelli, psicologa e psicoterapeuta. A moderare l’evento sarà il giornalista Antonello Corigliano.

Il progetto trae ispirazione da lontano: la poesia “What I Was Wearing” di Mary Simmerling, scritta dopo aver subito uno stupro, è divenuta un simbolo per le vittime di violenza. Da questa testimonianza, l’associazione milanese LibereSinergie ha realizzato una mostra itinerante con gli abiti indossati dalle donne nel momento della violenza. Gli abiti, 17 in tutto, esposti, forniti dall’associazione Malala di Bologna, diventano così simbolo della lotta contro i pregiudizi che legano l’abbigliamento delle vittime alla responsabilità delle violenze subite.

“Come eri vestita?” si propone di far riflettere sulla violenza di genere e su una questione delicata e spesso silenziata, e di stimolare una riflessione collettiva sulla necessità di superare gli stereotipi. Annarita Gianniello, ideatrice del progetto e segretaria regionale UIL Puglia per le Pari Opportunità, afferma: “Questo ciclo di incontri rappresenta un’occasione unica per aprire un dialogo diretto con i giovani e con tutte le componenti della comunità su un tema che non possiamo più ignorare. I dati sulla violenza di genere in Italia ci dicono che è urgente abbattere il muro del silenzio e del pregiudizio, lavorando alla radice culturale del fenomeno.”

La tappa di Taranto rappresenta la seconda delle cinque tappe previste in Puglia, che hanno preso avvio il 6 novembre presso l’Istituto Tecnico Blaise Pascal di Foggia. Gli appuntamenti successivi vedranno coinvolti l’Istituto Francesca Laura Morvillo Falcone di Brindisi (14 novembre), il Liceo Classico Giuseppe Palmieri di Lecce (18 novembre), e il Liceo Scientifico Scacchi di Bari (22 novembre).

Ogni incontro, costruito in un clima di dialogo e di ascolto reciproco, permetterà di coinvolgere le studentesse e gli studenti, ma anche rappresentanti delle forze dell’ordine, del mondo politico e della società civile, in una discussione volta a smantellare il pregiudizio che la responsabilità delle violenze possa dipendere da come la vittima era vestita. Un pregiudizio che colpevolizza chi subisce, piuttosto che chi agisce.

La UIL Puglia, con questo progetto, rinnova il suo impegno nella promozione delle pari opportunità e nel contrasto alla violenza sulle donne, sottolineando come sia fondamentale l’educazione e la sensibilizzazione dei più giovani.

Vandali in azione contro i bus a Taranto: UIL Trasporti chiede azioni immediate

Taranto, 5 novembre 2024 – La recente escalation di atti vandalici contro i mezzi pubblici a Taranto ha destato un allarme crescente tra i sindacati dei trasporti. Carmelo Sasso, Segretario Generale della UIL Trasporti di Taranto, esprime forte preoccupazione per i gravi episodi avvenuti il 31 ottobre, quando ben undici autobus della Kyma Mobilità sono stati vandalizzati, con vetri rotti a causa di sassaiole e un’aggressione al personale.

“Non possiamo più tollerare una situazione in cui i nostri mezzi e i nostri lavoratori sono messi a rischio quotidianamente,” afferma Sasso. “Abbiamo già segnalato più volte il fenomeno del lancio di pietre e l’assenza di un’adeguata risposta da parte delle autorità competenti. I nostri appelli per maggiori controlli sono rimasti in gran parte inascoltati.”

L’episodio di Halloween, che ha visto il ripristino di un servizio ridotto solo dopo le rassicurazioni delle autorità, ha dimostrato che i tentativi di prevenzione non sono stati sufficienti. “I dipendenti della Kyma Mobilità, insieme a tutti i passeggeri, sono stati esposti a rischi inaccettabili. Non solo abbiamo dovuto affrontare ritardi e soppressioni di linee, ma anche la minaccia concreta di violenza,” continua Sasso.

I sindacati hanno richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Taranto, Paola Dessì, per discutere la situazione e chiedere la convocazione immediata del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. “È fondamentale che vengano adottate misure concrete e tempestive. La nostra proposta è quella di interrompere il servizio nei tratti più colpiti da questi atti vandalici, come in Via Salvemini nel quartiere Paolo VI,” sottolinea Sasso.

La UIL Trasporti denuncia anche la necessità di un’azione legale più incisiva contro i responsabili di questi crimini, evidenziando che la maggior parte degli autori sono spesso minorenni che agiscono indisturbati. “È ora di fermare questa spirale di violenza e garantire la sicurezza di chi lavora e di chi utilizza il trasporto pubblico. Non possiamo più considerare questi atti come semplici bravate; c’è in gioco il rispetto delle istituzioni e la sicurezza dei cittadini,” conclude Sasso, annunciando la possibilità di mobilitazioni se non verranno date risposte concrete.

Halloween a Taranto: la UIL Trasporti contro i vandalismi

Taranto, 28 ottobre 2024 – L’ennesimo episodio di vandalismo ai danni di un autobus della linea 24, oggetto di una sassaiola nel quartiere Paolo VI, ha scosso il settore del trasporto pubblico tarantino. La UIL Trasporti, rappresentata dal segretario generale Carmelo Sasso, insieme a CGIL e CISL, ha chiesto interventi urgenti per fronteggiare un fenomeno ormai dilagante, proponendo soluzioni a tutela di passeggeri e personale viaggiante.

Allarme sicurezza: la richiesta di intervento delle istituzioni

Il comunicato dei sindacati FILT CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti evidenzia la gravità della situazione: “Non si tratta più di episodi isolati,” dichiara Sasso, “ma di una deriva sociale che ha trasformato certe aree della città in vere e proprie zone a rischio, con episodi che si verificano con una frequenza allarmante.” I segretari hanno richiesto al Prefetto di Taranto, Paola Dessì, una convocazione urgente del tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, sollecitando un coinvolgimento anche del nuovo Questore, Michele Davide Sinigaglia.

La UIL Trasporti: una richiesta di attenzione e azioni concrete

Per Carmelo Sasso: “Questi atti di violenza e inciviltà sono una vera e propria emergenza sociale: i lavoratori del trasporto pubblico non possono essere lasciati soli in una battaglia quotidiana per la sicurezza.” La UIL Trasporti auspica che dalle istituzioni arrivi presto un piano di intervento strutturato per garantire condizioni di lavoro sicure e il diritto dei cittadini a un servizio pubblico efficiente e rispettato.

Emergenza mitilicoltura a Taranto: UILA PESCA chiede interventi urgenti per salvare un settore in ginocchio

Al TG1 il segretario generare di UILA PESCA TARANTO, Vincenzo Guarino, ha portato la voce di un comparto allo stremo delle forze: “Quella che stiamo vivendo è una vera catastrofe ambientale e sociale per Taranto. È un colpo alla dignità di famiglie che da generazioni vivono di mitilicoltura”.

Taranto, 27 ottobre 2024 – Le alte temperature registrate negli ultimi mesi hanno causato una devastante morìa di cozze a Taranto, mettendo a rischio la sussistenza di oltre 400 famiglie di mitilicoltori. Un’emergenza senza precedenti che colpisce il cuore di una delle attività simbolo del territorio, la mitilicoltura tarantina, fiore all’occhiello di una lunga tradizione di eccellenza.

Secondo quanto riportato dagli allevatori locali, quest’anno il caldo record ha toccato punte di 31 gradi in acqua, provocando danni irreparabili: oltre il 70% del novellame è andato perso, compromettendo non solo la produzione attuale, ma anche quella dei prossimi anni. Gli operatori si trovano di fronte a spese esorbitanti, aggravate dall’arrivo di ordini di introito e cartelle esattoriali, pari a 3.800 euro per concessione. Una situazione insostenibile che lascia nell’incertezza centinaia di lavoratori.

Vincenzo Guarino, segretario generale UILA PESCA TARANTO, è intervenuto al Tg1, durante l’edizione delle ore 20:00, portando la voce di un comparto ormai in ginocchio: “Quella che stiamo vivendo è una vera catastrofe ambientale e sociale per Taranto. Non si tratta solo di una perdita economica: è un colpo alla dignità di famiglie che da generazioni vivono di mitilicoltura e che oggi rischiano di perdere tutto. Chiediamo al governo e agli enti locali un intervento urgente per dichiarare lo stato di calamità naturale, per garantire l’abbattimento delle cartelle esattoriali e fornire sostegni immediati agli operatori in difficoltà.”

Il sindacato denuncia inoltre come l’attuale obbligo di trasferimento delle cozze nel secondo seno del Mar Piccolo, imposto dall’ordinanza regionale del 2012, stia aggravando la crisi. “Questo obbligo, seppure introdotto per motivi di sicurezza, ha contribuito a sovraccaricare le acque, rendendo i molluschi ancora più vulnerabili alle temperature estreme e causando un’alta percentuale di perdite,” continua Guarino.

La UILA PESCA invita gli enti preposti a prendere decisioni decisive e lungimiranti per il futuro della mitilicoltura tarantina. “Occorre con urgenza realizzare una nuova area di stoccaggio nel Mar Grande, come richiesto ormai da anni dai mitilicoltori,” aggiunge Guarino. “Solo così potremo garantire condizioni adeguate per la produzione e una ripresa stabile del settore.”

La disperazione si estende ormai ai mercati locali, dove per sopravvivere alcuni commercianti sono costretti a vendere cozze importate da altre zone, mentre altri hanno scelto di rimuoverle dal proprio menù per solidarietà. “Taranto non può più aspettare,” conclude Guarino. “Salvare la nostra mitilicoltura significa proteggere un pezzo di storia e di identità. Invitiamo le istituzioni a rispondere con soluzioni concrete a una crisi che potrebbe compromettere il futuro stesso della nostra comunità.”

Uilm inaugura a Grottaglie (Taranto) il Caf-patronato Ital-Uil

Venerdì 25 ottobre, alle ore 18, in via Calò 18, a Grottaglie (Taranto), sarà inaugurata la sede del Caf patronato promossa dal sindacato. Saranno presenti ed interverranno Rocco Palombella, segretario generale Uilm nazionale Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto. Parteciperanno Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia, Alfio Zaurito, coordinatore Uilm Puglia e Stefano Frontini, segretario organizzativo Uil Puglia.

All’incontro prenderanno parte i delegati, le delegate, gli attivisti e i simpatizzanti della Uilm di Taranto. “Siamo entusiasti – dichiarano i rappresentanti della Uilm Taranto – di annunciare l’apertura del primo Caf e patronato Uilm, il nostro ufficio sarà disponibile per tutti a Grottaglie, in via Calò 18. Aspettiamo intanto tutti per l’inaugurazione. Spiegheremo tutti i servizi disponibili, non solo per gli iscritti e simpatizzanti Uilm Taranto, ma per tutti i lavoratori e i cittadini. Lo facciamo per accompagnare il grande percorso di crescita della Uilm a Taranto, ma soprattutto per rimettere al centro della società l’interesse del lavoratore e del cittadino nella loro cifra più intima, nella valorizzazione della persona. La tutela della dignità e dei diritti inviolabili delle persone è la nostra priorità, dentro e fuori dalle fabbriche. E’ un obiettivo che possiamo traguardare insieme”. 

UIL Trasporti in prima linea per la difesa dei lavoratori dell’appalto comunale di Taranto

Ieri mattina, davanti al Palazzo di Città di Taranto, si è tenuto un sit-in organizzato dalle sigle sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UIL Trasporti, per protestare in difesa dei 150 lavoratori impiegati nell’appalto comunale. A pochi giorni dalla scadenza del contratto fissata per il 31 ottobre, i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali chiedono garanzie per il futuro, mentre l’incertezza regna sul rinnovo dell’appalto.

La voce della UIL Trasporti: l’intervento di Carmelo Sasso

In prima linea nella protesta, la UIL Trasporti, guidata dal segretario generale Carmelo Sasso, ha denunciato la gravità della situazione, sottolineando come il futuro lavorativo di 150 famiglie sia appeso a un filo. “La gara d’appalto è pronta, ma manca una copertura economica di circa 4 milioni di euro. Senza questi fondi, la proroga del contratto è a rischio, e questo metterebbe i lavoratori in una condizione di precarietà insostenibile”, ha dichiarato Sasso.

I lavoratori coinvolti nell’appalto svolgono funzioni essenziali per il Comune di Taranto, tra cui la manutenzione del decoro urbano e la gestione degli archivi comunali. Nonostante l’importanza del loro contributo, il ritardo nell’indizione del nuovo bando sta creando incertezza e angoscia tra i dipendenti e le loro famiglie.

Le promesse del Comune e la risposta dei sindacati

Nel corso della manifestazione, i rappresentanti sindacali hanno incontrato l’assessore comunale Murgia, che ha promesso la pubblicazione del bando di gara nei prossimi giorni. La proroga prevista, però, sarebbe solo fino al 31 dicembre e potrebbe comportare una riduzione delle ore di lavoro a causa delle limitate risorse disponibili.

Tale prospettiva ha suscitato l’immediata reazione delle sigle sindacali. “Non possiamo accettare riduzioni né sul personale né sulle ore di lavoro”, ha dichiarato Carmelo Sasso. “Questi lavoratori hanno garantito il funzionamento della macchina comunale anche nei momenti più critici. Ora chiediamo che vengano tutelati e che la loro occupazione sia salvaguardata in toto”.

UIL Trasporti: nessun passo indietro sui diritti dei lavoratori

La UIL Trasporti di Taranto, insieme alle altre sigle, ha ribadito che la proposta avanzata dall’amministrazione comunale non è sufficiente. “La situazione è preoccupante”, ha concluso Sasso. “Il Comune deve trovare i fondi necessari per garantire la continuità lavorativa e il rispetto delle condizioni contrattuali. Siamo pronti al dialogo, ma non possiamo accettare tagli che penalizzino i lavoratori e le loro famiglie”.

150 famiglie “in bilico” nell’appalto del Comune di Taranto: sit-in il 17 ottobre sotto Palazzo di Città

Giovedì 17 ottobre, dalle ore 9:00 alle 12:00, lavoratori e sindacati si riuniranno in un sit-in sotto Palazzo di Città, in Piazza Castello a Taranto, per manifestare contro la drammatica situazione occupazionale che coinvolge 150 famiglie tarantine. Si tratta dei lavoratori storici dell’appalto del Comune di Taranto, legati al Lotto 1 e Lotto 2, il cui contratto scadrà il 31 ottobre.

Questi lavoratori, che da quasi 40 anni si occupano di attività essenziali per la città, come la gestione degli archivi, la manutenzione del decoro urbano e la cura di piazze e bagni pubblici, vivono costantemente con il fiato sospeso, dovendo attendere di anno in anno la riconferma del loro impiego. La mancata proroga del contratto entro la fine di ottobre, dovuta all’assenza di un atto amministrativo e alle difficoltà contabili del Comune, rischia di lasciarli senza lavoro.

Carmelo Sasso, Segretario Generale della UIL Trasporti Taranto, ha espresso grande preoccupazione per la situazione:
“È impensabile che lavoratori che hanno garantito servizi essenziali alla città per decenni si trovino oggi sull’orlo della disoccupazione. Queste persone hanno lavorato anche nei momenti più difficili per l’amministrazione comunale, durante il dissesto finanziario, e meritano risposte concrete e immediate. La UIL Trasporti non starà a guardare mentre 150 famiglie rischiano di essere abbandonate dalla pubblica amministrazione.”

La situazione è critica. Nonostante la gara d’appalto sembri pronta, problemi legati alla copertura economica interna al Comune di Taranto impediscono di procedere. La UIL Trasporti, insieme a FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL, sottolinea come queste persone non debbano pagare il prezzo delle inefficienze amministrative.

“La nostra priorità è la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie,” hanno detto i sindacati. “Non possiamo permettere che 150 persone, che hanno lavorato con impegno per questa città, si trovino improvvisamente senza lavoro. Chiediamo con forza all’amministrazione comunale di agire, di fare chiarezza e di garantire la continuità lavorativa per queste famiglie.”

Il sit-in di giovedì sarà un’occasione per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali su una situazione che, se non risolta, potrebbe portare a un ulteriore aggravamento della crisi occupazionale a Taranto.

Patrizia D’Arcangelo nominata nuova Coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto

D’Arcangelo: “Le donne devono poter contare su pari opportunità per realizzare le proprie ambizioni professionali, senza essere penalizzate da disparità salariali o discriminazioni”

Nella giornata di ieri, presso la sede della UIL di Taranto, è stata ufficializzata la nomina di Patrizia D’Arcangelo come nuova coordinatrice del Coordinamento Pari Opportunità della UIL Taranto. Un incarico di grande responsabilità, frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra le diverse categorie sindacali dell’arco ionico. La D’Arcangelo sarà affiancata da un team di rappresentanti delle varie categorie sindacali, tra cui Angela Agrusti (UIL Scuola Italia), Ilaria Pastore (UIL Agroalimentari), Gaetana Pisarra (UIL Pubblica Amministrazione), Cosima Mannavola (UIL Pensionati), Simona Costantino (UIL FPL) e Antonia Maselli (UIL TUCS). Questo gruppo lavorerà congiuntamente per promuovere politiche di parità di genere e contrastare le disuguaglianze nel mondo del lavoro.

Cos’è il Coordinamento Pari Opportunità e perché è essenziale

Il Coordinamento Pari Opportunità della UIL ha lo scopo di abbattere le disparità di trattamento tra uomini e donne, soprattutto nel contesto lavorativo. Le sue azioni si concentrano su diversi fronti: promuovere l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, contrastare la disparità salariale, sostenere la crescita professionale femminile, affrontare il fenomeno della violenza e delle molestie sul posto di lavoro, e incentivare una migliore conciliazione tra vita privata e lavorativa. L’obiettivo principale è quello di garantire che le donne non vengano lasciate indietro, offrendo loro le stesse opportunità di carriera e realizzazione professionale.

Dichiarazioni di Patrizia D’Arcangelo, nuova Coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto

“Sono onorata di ricevere questo incarico e grata per la fiducia che mi è stata accordata. Il nostro impegno, come Coordinamento Pari Opportunità, sarà quello di promuovere azioni concrete per eliminare le disuguaglianze di genere, non solo nel mondo del lavoro ma anche nella vita quotidiana. Le donne devono poter contare su pari opportunità per realizzare le proprie ambizioni professionali, senza essere penalizzate da disparità salariali, difficoltà di conciliazione casa-lavoro o, peggio ancora, discriminazioni e violenze. Insieme al team che mi accompagnerà in questo percorso, lavoreremo con determinazione per creare un contesto dove tutte e tutti possano esprimere il proprio potenziale in un clima di rispetto e inclusività”.

Dichiarazioni di Annarita Gianniello, Segretaria Regionale UIL Puglia con delega alle Pari Opportunità

“La nomina di Patrizia D’Arcangelo rappresenta un passo significativo per il nostro sindacato e per tutto il territorio ionico. Il Coordinamento Pari Opportunità riveste un ruolo cruciale nel promuovere un ambiente lavorativo equo, in cui le donne possano accedere alle stesse possibilità di carriera e riconoscimenti economici dei loro colleghi uomini. Le disparità di genere, purtroppo, persistono in molti settori, ma siamo fermamente convinti che attraverso azioni mirate e la sensibilizzazione, possiamo fare la differenza. Il mio augurio a Patrizia e al suo team è quello di affrontare con coraggio e competenza le sfide che si presenteranno, sapendo di poter contare su tutto il nostro sostegno”.

Vandalismo alla sede della CGIL: la UIL condanna l’accaduto e manifesta solidarietà

La UIL di Taranto esprime sdegno per l’atto vandalico contro la Camera del Lavoro della CGIL TARANTO, imbrattata con vernice rossa da un gruppo riconducibile ai “ViVi”, noti per le loro posizioni no vax. Questo gesto ha suscitato forte indignazione tra i rappresentanti sindacali e nella comunità.

Stefano Frontini, segretario organizzativo della UIL Puglia, ha dichiarato: “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà alla CGIL di Taranto per l’attacco subìto. Azioni come queste sono inaccettabili e devono essere condannate senza riserve.”

La UIL chiede che i responsabili vengano identificati al più presto e che le autorità mantengano alta la guardia contro simili atti di violenza.

Taranto in piazza contro il Ddl Sicurezza: CGIL e UIL guidano la protesta davanti alla Prefettura

UIL Taranto: “Non possiamo accettare che il dissenso pacifico venga criminalizzato. Questo disegno di legge mina i diritti fondamentali di lavoratori e cittadini.”


Taranto, 01 ottobre 2024
– Si è concluso oggi, martedì 1° ottobre, il sit-in organizzato da UIL e CGIL Taranto davanti alla Prefettura di Taranto, una manifestazione pacifica per opporsi al “Ddl Sicurezza”. L’evento, tenutosi dalle 16:00 alle 18:00, ha visto una significativa partecipazione di lavoratori, pensionati e cittadini preoccupati dalle implicazioni della nuova proposta di legge.

Le due sigle sindacali, con il supporto delle rispettive categorie, hanno ribadito il loro fermo dissenso nei confronti di un disegno di legge che, a loro avviso, limita gravemente il diritto di manifestare e introduce misure repressive eccessive, specialmente nei confronti delle categorie più vulnerabili della società.
“Non possiamo accettare che il dissenso venga criminalizzato in questo modo”, ha affermato Stefano Frontini, segretario organizzativo della UIL Puglia, parlando a nome della UIL Taranto. “Il diritto di protestare e di esprimere le proprie opinioni è fondamentale in una democrazia, e questo disegno di legge rischia di minare alla base questi principi.”

La manifestazione ha rappresentato un momento di forte unione tra le due sigle sindacali. I rappresentanti sindacali hanno consegnato un documento al Prefetto di Taranto, Paolo Dessì, in cui espongono le motivazioni del sit-in. Nel documento, le sigle evidenziano come il “Ddl Sicurezza” rappresenti una minaccia per i diritti dei lavoratori, le libertà di manifestazione e l’autonomia delle organizzazioni sindacali.
“Questo disegno di legge – ha continuato Frontini –non solo criminalizza il dissenso, ma rischia di esasperare ulteriormente la tensione sociale, specialmente in un territorio come il nostro, già duramente colpito dalla crisi economica e occupazionale”.

Presenti all’evento anche diverse categorie della UIL, tra cui i rappresentanti del settore pensionati, dei trasporti, del pubblico impiego, della sanita e del terzo settore, che hanno manifestato il loro sostegno all’iniziativa. “Non possiamo permettere che le donne incinte, i lavoratori e i disoccupati siano trattati alla stregua di criminali solo per aver esercitato il loro diritto di manifestare pacificamente,” ha aggiunto il segretario.

La manifestazione si è conclusa con un appello delle organizzazioni sindacali al Governo, affinché apra un dialogo serio e costruttivo con le parti sociali, rivedendo un provvedimento considerato non solo intempestivo, ma anche profondamente ingiusto. “La nostra opposizione continuerà in tutta Italia – ha concluso Frontini – e siamo pronti a utilizzare tutti i mezzi costituzionalmente riconosciuti per far valere i diritti di lavoratori e cittadini.”

Questo evento è solo il primo di una serie di iniziative che UIL e CGIL intendono organizzare nelle prossime settimane, continuando la mobilitazione a livello nazionale per difendere i diritti costituzionali e contrastare un disegno di legge che, secondo i sindacati, mina alla base il diritto di dissenso.