Dalla prima fase della procedura ex L 146/90, conclusasi il 21 gennaio 2023 con lo sciopero e il relativo blocco del servizio di trasporto pubblico per 4 ore, ad oggi sono trascorsi più di trenta giorni senza che la società abbia sentito la necessità di convocare le OO.SS. promotrici della procedura per cercare di rimuovere le motivazioni alla base della stessa ed evitare la seconda iniziativa di protesta.
Questa conduzione “bislacca” delle relazioni sindacali, anche dove i rapporti sono regolati da opportune norme che peraltro è uno dei motivi scatenanti la procedura, oramai è divenuta del tutto insopportabile, costringendo le scriventi a proclamare la seconda iniziativa di sciopero di 8 ore per il 18 marzo 2023.
Si è tentato con un preavviso così ampio di dare peraltro all’azienda tutto il tempo di compiere ulteriori riflessioni circa i suoi comportamenti e atteggiamenti e di valutare, in via del tutto eccezionale, la possibilità di mostrare un minimo di rispetto verso le OO.SS. scioperanti e i lavoratori.
Ad oggi neanche questa opportunità è stata colta e forse neanche compresa dalla dirigenza a voler essere ancora una volta benevoli.
Mentre l’azienda da un lato compie ogni sforzo sperticandosi per cercare di attribuire responsabilità altrui alle scriventi OO.SS. circa lo stallo delle relazioni industriali da loro stessi determinato in spregio anche della legge 146/90 che regola i “conflitti” nei servizi pubblici essenziali, non ci si degna neanche di convocare un tavolo di confronto con le sigle scioperanti volto ad evitare i disagi sicuri che un’astensione prolungata di 8 ore provocherebbe all’utenza e alla cittadinanza.
Nel frattempo ai problemi di sicurezza degli operatori di esercizio e dei verificatori impegnati nel servizio di trasporto in senso stretto, si sono tornati ad affiancare ulteriori problemi legati alla sicurezza delle attività svolte dagli operatori del servizio di sosta tariffata a causa del recrudescente fenomeno dei parcheggiatori abusivi con cui spesso gli operatori sono costretti a condividere le zone, non senza momenti di tensione e paura anche per i cittadini/utenti oltre che per le lavoratrici ed i lavoratori.
Speriamo che almeno nelle nuove zone individuate a San Vito per la sosta tariffata, e che hanno avuto la priorità e massima attenzione da parte della dirigenza aziendale per poter essere attivate a tempo di record, tali problemi siamo meno evidenti rispetto al borgo.
Neanche l’oramai universalmente riconosciuto dovere del datore di lavoro di tutelare la sicurezza e integrità dei dipendenti, muove questa dirigenza a compiere un passo di apertura verso le scriventi OO.SS. che hanno sempre partecipato agli incontri previsti dalla procedura ex. L 146/90 con fare costruttivo ma senza trovare reciprocità alcuna.
Per quanto sopra evidenziato e per meglio esporre alla cittadinanza le motivazioni alla base dello sciopero di 8 ore già proclamato per il 18 marzo p.v., le scriventi indicono un sit-in dei lavoratori per giorno 9 marzo p.v. che si terrà sotto Palazzo di Città dalle ore 08:00 alle ore 13:00.
Pur restando come sempre disponibili nelle sedi opportune ad affrontare nel merito e risolvere ove possibile le criticità sopra esposte, non esiteremo un attimo nel proseguire in questa lotta di dignità del lavoro e di rispetto dei lavoratori.
Taranto 26 febbraio 2023
I Segretari Territoriali
FILT-CGIL UILTRASPORTI UGL AUTOFERRO SINAI
Zotti Francesco Carmelo Sasso Basile Andrea Albanese Francesco