Tragedia sul lavoro a Palagiano: operaio muore folgorato, grave il fratello

Pallini (UIL Taranto): “Un’altra giovane vita spezzata mentre cercava di portare il pane a casa. Servono misure straordinarie per la sicurezza sul lavoro, non c’è più tempo da perdere”

Palagiano (Taranto), 5 agosto 2024 – Tragedia nelle campagne di Palagiano, dove un operaio di 33 anni, Nicola Grassi, ha perso la vita folgorato mentre maneggiava una pompa a immersione in un’azienda agricola. Nell’incidente è rimasto gravemente ustionato il fratello Francesco, che è stato trasportato in ospedale in codice rosso. La Procura della Repubblica di Taranto ha aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente.

Nicola Grassi, originario di Massafra, stava lavorando insieme al fratello e al padre nell’azienda di famiglia, Nuova Grassi sas, specializzata in trivellazioni di pozzi artesiani e manutenzione di pompe sommerse. Secondo le prime ricostruzioni, Grassi potrebbe aver toccato dei fili elettrici sprovvisti di guaina, ma le indagini sono ancora in corso. Il padre, presente al momento dell’incidente, è rimasto illeso.

Dichiarazione del Coordinatore Generale UIL Taranto, Pietro Pallini

“Purtroppo oggi ci troviamo di fronte all’ennesimo infortunio sul lavoro, che ha strappato una giovane vita impegnata a garantire il pane alla propria famiglia. Questo territorio è segnato da una serie di tragedie che ricordano un conflitto bellico, e non ci sono più lacrime per esprimere il dolore che causano incidenti così gravi come quello di oggi.

In primo luogo, esprimo il cordoglio e la vicinanza di tutta la UIL alla famiglia di Nicola Grassi. Oggi è una giornata tragica, aggravata non solo dalla perdita di un giovane lavoratore, ma anche dal coinvolgimento di suo fratello, che ha riportato gravi ustioni.

Nell’attesa che gli inquirenti facciano piena luce sull’accaduto, chiediamo con forza a tutte le istituzioni e alla politica di rilanciare misure straordinarie per la sicurezza sul lavoro, ben oltre l’ordinarietà delle normative attuali. La gravità delle morti bianche richiede l’intervento coordinato del governo nazionale, regionale e locale per affrontare questa battaglia di civiltà. Sono necessarie risorse, determinazione e coraggio.

Le nostre proposte sono chiare: inasprimento delle pene per i reati relativi alla sicurezza sul lavoro e maggiori controlli, oltre alla necessità di fare della sicurezza una cultura prima che una norma. Non c’è più tempo da perdere. Nel 2023 abbiamo contato 1.043 morti sul lavoro e i dati del 2024 sono altrettanto inquietanti. È evidente che quanto doveva essere fatto in termini di prevenzione non è stato realizzato, e non può più essere rinviato.

#ZeroMortiSulLavoro è prima di tutto una battaglia di civiltà della UIL, che non può restare inascoltata.”

La UIL Taranto esprime la sua ferma volontà di continuare a lottare per una maggiore sicurezza sul lavoro e invita tutte le forze politiche e sociali a unirsi in questo sforzo indispensabile per porre definitivamente la parola fine a queste tragedie.