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FEMMINICIDI: APPROVATO IL DDL ROCCELLA-PIANTEDOSI-NORDIO

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per contrastare la violenza di genere: nel 2023 sono già 17 le donne vittime

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge (DDL) con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di contrasto alla violenza maschile sulle donne. Le proposte contenute nel DDL includono pene più severe, tempi più stretti per l’azione degli inquirenti e dei magistrati, nonché il potenziamento delle misure cautelari come l’uso del braccialetto elettronico.
Questo progetto è stato elaborato dalla ministra della Famiglia Eugenia Roccella insieme ai ministri di Giustizia Carlo Nordio e Interno Matteo Piantedosi.

Una iniziativa legislativa accelerata in seguito al tragico femminicidio di Giulia Tramontano e al successivo omicidio di Pierpaola Romano, che si sono aggiunti a una triste lista di donne vittime di violenza maschile e patriarcale. Questi due casi si sono verificati in breve tempo e hanno contribuito ad aumentare il numero totale di donne uccise quest’anno, che ammonta già a 17.

Piena soddisfazione viene espressa da parte del Coordinamento delle Pari Opportunità della UIL di Taranto con la coordinatrice Doriana Caleandro.

«Finalmente arriviamo ai fatti. Anche il Coordinamento delle Pari opportunità UIL Taranto accoglie in maniera favorevole – afferma la Caleandro – il nuovo disegno di legge approvato dal consiglio dei Ministri in contrasto alla violenza di genere, così come richiesto dal Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023. Da anni con tanta resistenza e resilienza abbiamo denunciato la scarsa prevenzione su azioni di violenza. Non solo a parole ma anche attraverso fatti ben concreti.

«Il nostro coordinamento – continua l’esponente della UIL ionica – ha lavorato e lavora a tutela di tante donne vittime di violenza domestica riuscendo spesso a strapparle da quei mostri che le hanno tenute in ostaggio evitando il peggio.
La nostra collaborazione con i CAV territoriali e con le giuste competenze ci dà la possibilità di collocare le vittime in un posto sicuro come case rifugio in piena privacy e riservatezza. Ma il tutto non è mai abbastanza, e ne sono prova le ultime notizie di cronaca nera che i giornali territoriali ci raccontano».

E conclude: «Adesso che il decreto è stato approvato, che finalmente le pene si sono inasprite e che finalmente i giudici hanno più margini di azione possiamo iniziare a pensare che si sia preso sul serio la tutela di noi donne.
Abbiamo sempre richiesto un maggior utilizzo del braccialetto elettronico per esempio, o anche i corsi di recupero per gli uomini violenti piuttosto che per le donne vittime di violenza. In sintesi credo che sia un buon inizio per invertire la rotta sulla strada giusta. Il coordinamento delle Pari Opportunità UIL Taranto continuerà a lavorare sodo, perché la tutela dei più discriminati e vittime di violenza restano la nostra priorità assoluta».

Tessitura di Mottola – Gruppo Albini C’è una offerta vincolante, spiraglio per le 94 famiglie in cigs

“Una giornata positiva che parrebbe dare, si spera a brevissimo, una speranza a 94 famiglie”. Così si esprime la UIL di Taranto a margine della riunione tenutasi a Bari nella giornata del 6 giugno 2023 presso l’Ente regionale pugliese. Alla presenza della task force per l’occupazione presieduta da Leo Caroli si è discusso della Tessitura di Mottola srl in liquidazione del Gruppo Albini. Una riunione alla quale erano presenti l’amministratore delegato Fabio Tamburini per il Gruppo Albini, la società di scouting Vertus e le Parti Sociali. Per la UIL il coordinatore provinciale di Taranto Pietro Pallini, il segretario pugliese con delega all’industria Andrea Toma, il segretario della UILTEC Amedeo Guerriero e la RSU UILTEC Albini Gianfranco Lasaracina. La vertenza dei lavoratori del sito Tessitura Albini di Mottola finalmente sembra schiarirsi dopo più di 2 anni di intense trattative e tavoli regionali.  Il rischio, ancora attuale, è quello di mandare a casa alla fine del 2023 circa 94 dipendenti per scadenza della cigs con la conseguente apertura della naspi, ovvero della disoccupazione. «Ma così non deve essere – afferma il coordinatore provinciale della UIL di Taranto Pietro Pallini -. Dopo anni di incertezze siamo a un passo, auspichiamo, per avviare una nuova fase. Oggi apprendiamo che c’è un’offerta vincolante per rilevare la Tessitura di Mottola. Noi come UIL, sebbene il cauto ottimismo, restiamo con i piedi ben piantati al terreno sulla scorta dell’esperienza del recente passato (dicembre 2022) quando la Motion, la multinazionale di Forlì, si era impegnata a reindustrializzare, molto a parole e nulla con i fatti spalleggiata da diversi soggetti della politica. Ma la stessa Motion presto sparì nel nulla facendo ripiombare nella disperazione 94 famiglie e lasciando intorno al panorama industriale del territorio, macerie ancor più pesanti rispetto al passato». «Ora il prossimo passo – conclude Pallini – è quello di incontrare come UIL la Ekasa, la quale proprio entro luglio 2023 dovrebbe dar séguito a un preliminare di vendita con la Tessitura di Mottola del Gruppo Albini. Con la stessa dovremmo mettere in piedi un piano per il reintegro al lavoro delle 94 maestranze, che per noi hanno priorità assoluta, e un piano per il rilancio industriale dell’attività di un settore strategico come quello manifatturiero di infissi e serramenti. Ora serve fare sistema, farlo bene e soprattutto presto».

Mobilitazione nazionale unitaria per il 20 maggio a Napoli

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25 aprile, Pallini (UIL):«Un giorno di riflessione contro la grave situazione economica e sociale»

25 aprile: Anniversario della Liberazione d’Italia

Pietro Pallini (UIL): «Un giorno di riflessione contro la grave situazione economica e sociale»«Festeggiamo una Repubblica parlamentare, una e indivisibile, antifascista, liberata e libera, democratica, socialmente eguale, pacifica, lavorativa e solidale»


«Anche quest’anno, come ogni anno – afferma il Coordinatore della UIL Taranto Pietro Pallini – celebriamo questo giorno nel rinnovamento dell’impegno in difesa di quei valori di Liberazione, e quindi di Resistenza, che hanno cambiato la storia d’Italia con la sconfitta del nazifascismo.

Festeggiamo orgogliosamente questo 25 aprile affinché mai affievolisca l’importanza di un modello di società libera e contraria a tutto ciò che affonda radici in una visione interclassista, corporativista e totalitaria dello Stato, contraria alla democrazia di massa e alla concezione di Terzo Millennio».

E continua: «È pur vero, un altro 25 aprile in una situazione instabile e difficile per l’Europa ma che deve vederci tutti impegnare, ancor di più, per tendere a liberarci dalle guerre, dalle disumanità, da tutti gli episodi di violenza e di apologia del fascismo stesso cui ancora si rendono protagonisti gruppi che si ispirano a quella ideologia e a quelle politiche che sono, e restano, fermamente da condannare e respingere.

Vogliamo che la memoria di questo straordinario giorno non solo resti tale, ma che sia anche da monito per insistere a lottare contro la grave situazione economica e sociale in cui versa l’intero Paese, a causa delle molte crisi che si sono sovrapposte e pericolosamente intrecciate».

«Oggi festeggiamo una Repubblica parlamentare, – conclude Pallini – una e indivisibile, antifascista, liberata e libera, democratica, socialmente eguale, pacifica, lavorativa e solidale, e continuiamo a farloa 75 anni dalla nostra costituzione Repubblicana del 27 dicembre 1947, giorno in cui Enrico De Nicola disse: “L’ho letta attentamente, possiamo firmare con sicura coscienza”. A noi il dovere di continuare a salvaguardarla, difendendola e onorandola.

Buon 25 aprile da tutta la UIL di Taranto, per una giornata di solenne festa unitaria, pacifica, antifascista e popolare a sostegno della democrazia e a difesa della Costituzione della nostra Repubblica».

28 aprile: “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro” e “Giornata mondiale delle vittime dell’amianto”

Pietro Pallini (UIL TARANTO): “Non arretreremo di un passo, la sicurezza sul lavoro resta il perno centrale per la UIL”

«La “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, quella del 28 aprile prossimo, – afferma il Coordinatore provinciale della UIL TARANTO, Pietro Pallini – non può essere soltanto una data fine a sé stessa. Una ricorrenza questa che si somma a quella della “Giornata mondiale delle vittime dell’amianto”.
Le motivazioni che sono alla base della International Labour Organization (IOL), che ha introdotto nel 2003 questa importante ricorrenza, affondano le radici nella sensibilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici ma soprattutto dei datori di lavoro e delle figure da questi preposte alla sicurezza nei posti di lavoro affinché collaborino per diminuire il numero di morti e infortuni che si verificano annualmente nei luoghi di lavoro».

«La UIL, su questo filone, – continua Pallini – da tempo ha sposato detta filosofia con la campagna “Zero Morti Sul Lavoro” avendo quale obiettivo quello di portare a ZERO i morti sui luoghi di lavoro.  È purtroppo chiaro che raggiungere l’obiettivo infortuni zero in tutte le aziende, in tutto il mondo, ogni anno sia un ideale utopistico ma ciò non significa che non si possa cercare di mitigare il problema agendo attraverso la prevenzione, la formazione elevando sempre più la soglia di guardia.


E ancora: «Numerose saranno, anche quest’anno, le iniziative realizzate dal sindacato, unitariamente o come singole sigle, dalle categorie o nei territori, a cui saremo invitate e invitati a partecipare. Peraltro, a nessuno sfugge come, proprio in questo periodo, tutte le articolazioni, le dirigenti e i dirigenti, i delegati e le delegate, le militanti e i militanti, sono impegnati e impegnate nella mobilitazione unitariamente decisa a fronte delle scelte del Governo e del Parlamento, tra cui il tema centrale della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro».

«A livello nazionale – conclude il Coordinatore di Taranto – , abbiamo deciso di non arretrare sul tema e, nel caso specifico, di caratterizzare la nostra presenza con un manifesto che contiene, allo stesso tempo, un messaggio di speranza e un preciso impegno: per l’integrità psicofisica di ogni lavoratrice e lavoratore, per sistemi produttivi che non mettano a repentaglio la vita e che siano rispettosi dell’ambiente e di tutti i cittadini e le cittadine, in un quadro che ancora oggi registra quotidianamente incidenti sul lavoro gravissimi ed inaccettabili. La nostra è semplicemente una battaglia di vivere civile».

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Autonomia differenziata: “La maledizione perfetta per il Sud e il Paese”

La UIL non ha certo intenzione di gettare la spugna sul tema dell’autonomia differenziata. E ci chiediamo come il Ministro Calderoli abbia ritenuto andare avanti su questo malsano progetto camuffandolo come rispettoso del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione. Questo è un disegno che attacca i diritti delle persone, non li favorisce, perché i diritti non sono regionalizzabili: sono del cittadino e non di un territorio e vanno assicurati “prescindendo dai confini territoriali dei governi locali” (art. 120 Cost.)

Ancora: un disegno di legge che è diventato trattativa Governo – Regioni tenendo fuori volutamente il Parlamento, chiamato solo a ratificare gli accordi. Elementi solo questi sufficienti per gridare ancora una volta “No” a questo tipo di autonomia che camuffa il sogno secessionista della Lega.

Il perché del nostro no è molto semplice e ruota intorno ai LEP (Livelli essenziali di Prestazione). Nella relazione che accompagna il disegno di legge la spesa storica esce dalla porta e ritorna dalla finestra. Si dice che la cabina di regia che dovrà fissare il LEP, entro un anno, estenderà la sua ricognizione alla spesa storica sostenuta dallo Stato nei vari territori. Significa che le Regioni che assorbivano meno fondi (perché danno meno servizi) ne avranno di meno mentre saranno privilegiate quelle che hanno sempre ottenuto più risorse, quelle del Nord, in ragione dei maggiori servizi garantiti per i diritti civili e sociali. Insomma: la cristallizzazione delle differenze.

Tanta, troppa propaganda sul tema, ma la verità è che il Governo sta spaccando l’Italia in due se non in tre, in quattro. Questo è il giudizio della UIL e questo è il dato, a parte l’inutile giro di parole e promesse da parte di questo o quel partito politico. I cittadini è bene sappiano della grande e grave responsabilità di queste scelte e gli effetti che tutto ciò produrrà all’Italia intera e a un Mezzogiorno già in ginocchio rispetto al resto del Paese.

Su Scuola e Sanità il Paese rischia gravi squilibri. Sulla Scuola si profila la differenziazione degli stipendi, più alti al nord e con il rischio di personale in uscita verso il settentrione. Sulla Sanità le regioni meridionali hanno pagato oltre 7 miliardi di euro alle regioni del Nord a causa della migrazione sanitaria. Quale modello di Sanità immagina il Ministro Calderoli in Puglia? Quando nel 2020 sono stati 25.191 i pugliesi che sono andati a curarsi altrove: 70mln versati dalla Puglia alla Lombardia e 45mln di euro all’Emilia Romagna.


È del tutto evidente la sordità rispetto al grido di allarme lanciato dalla UIL, ed ancor più grave l’assoluta cecità rispetto agli ultimi rapporti Censis, Eurispes, Svimez dai dati inquietanti di un Paese che triplica la spesa, non si riprende e cresce solo nei divari e disuguaglianze. Mi chiedo con quale presupposto, dopo questa forma di autonomia differenziata, si intenda far fronte a 760 mila nuovi poveri derivati dallo shock inflazionistico, qualcosa come 287 mila nuclei familiari e mezzo milione di poveri solo al Sud.

Dobbiamo fermare tutto questo. Dopo le mobilitazioni del 13 e 20 dicembre 2022, la UIL ha deciso di proseguire le iniziative. Abbiamo dato avvio a una mobilitazione a partire dal mese di febbraio, collaterale a un dialogo costante con le lavoratrici, i lavoratori, i pensionati, le pensionate ed i cittadini e, funzionale al sostegno della piattaforma confederale rivendicativa sui temi legati a Lavoro, Welfare, Pensioni e molto altro ancora. In Puglia, a Bari il 16 febbraio, terremo una grande assemblea pubblica finalizzata a informare per fermare decisioni, come anche quella dell’Autonomia differenziata, che rischiano di essere la maledizione perfetta per il SUD e il Paese.

“UIL e ADA non abbandonano gli anziani” – Parte il corso di cucina e di lingua inglese a Palagiano

Presentato nella giornata di sabato 14 gennaio presso la biblioteca comunale “Vito Laterza” di Palagiano il corso di cucina e di lingua inglese organizzato dall’ADA, l’associazione per i diritti degli anziani.
Alla presenza del presidente di ADA Salvatore Cirillo, della vicepresidente nonché responsabile della UIL di Palagiano Tonia Bove, anche il Sindaco di Palagiano Domiziano Lasigna, il Coordinatore generale della UIL di Taranto Pietro Pallini, la preside del “Mauro Perrone” Vita Maria Surico, Antonio Trenta, Gianna Leone e Doriana Caleandro della UIL.

Le attività didattiche aperte agli over 55, grazie agli sforzi profusi della preside Surico, permettono da oltre un decennio non soltanto un mero apprendimento ma anche e soprattutto situazioni di socializzazione, volto a scongiurare momenti di abbandono e isolamento di cui le nostre cronache ne sono piene.   

“Ogni anno siamo sommersi – ha detto Tonia Bove – da richieste per il corso di cucina. Un corso che da oltre un decennio permette ai diversamente giovani, come amo chiamarli, non solo di affinare le abilità culinarie ma di creare tra di loro un rapporto familiare. È bello vedere nei loro occhi la gioia quando sono nelle aule e la soddisfazione per aver creato qualcosa di buono e bello a vedersi. Devo ringraziare la Preside Vita Surico che da subito ha messo a disposizione le aule e gli strumenti. Oltre ai classici servizi come sindacato ci prendiamo cura anche delle persone”.   Non ho esitato a mettere a disposizione – ha affermato Vita Maria Surico – la sede dell’alberghiero di Palagianello. Queste persone hanno una tale voglia di imparare tanto da contagiare anche che gli studenti. È incredibile il loro impegno e la loro gioia ripaga da ogni sforzo messo in campo. Lo scopo è quello di trasmettere benessere a persone che nonostante l’età hanno voglia di fare e di dare agli altri”.

Dopo Gad Lerner, oggi Domenico Palmiotti. Domani a chi?

Piena e incondizionata solidarietà al giornalista del Quotidiano di Puglia, Domenico Palmiotti, per la notizia di querela che sarebbe partita da parte dell’ex presidente di Confindustria e di Camera di Commercio, Luigi Sportelli ora rappresentante di Acciaierie d’Italia in Confindustria. 

Non condividiamo il modus operandi – dichiara il Coordinatore provinciale della UIL Taranto Pietro Pallini-, a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi alla luce di un altro episodio di apparente analogia. Solo pochi giorni fa anche il giornalista de il Fatto Quotidiano, Gad Lerner, si è appreso essere stato destinatario di querela da parte di Acciaierie d’Italia.

Necessita allontanare ogni più recondito spettro di censura sostenendo la libertà di stampa e tutti coloro che di questa ne fanno fondamento di democrazia e vessillo per il bene di questa città e dell’intero Paese.

L’Italia è sprofondata al 58° posto nel mondo in tema di libertà di stampa, ed è necessario, oggi più che mai, essere al fianco di tutti coloro che in maniera professionale e ligia contribuiscono al bene di questo territorio, informando e narrando sui fatti che giornalmente avvengono.

La narrazione di eventi e fatti da parte di un giornalista non può di certo ledere l’altrui reputazione, quando, come in questo caso, si limita alla mera analisi di circostanze che poste all’attenzione della comunità null’altro fanno che favorire questa ed il dettato costituzionale del nostro Paese.