La vertenza Multiservizi del Comune di Taranto tiene banco e preoccupa. L’incontro previsto oggi presso il Sepac, la task force regionale guidata da Leo Caroli, è stato rinviato a data da destinarsi su richiesta del sindaco Rinaldo Melucci. Tuttavia, non tutto è fermo: domani il Consiglio Comunale si riunirà per discutere, tra i vari punti all’ordine del giorno, delle variazioni di bilancio necessarie a garantire continuità lavorativa ai 140 dipendenti della Multiservizi, il cui contratto scadrà a fine dicembre.
Carmelo Sasso, segretario generale della Uiltrasporti di Taranto, sottolinea l’importanza cruciale di questa seduta consiliare: «Circa 140 lavoratori sono con il fiato sospeso. La variazione di bilancio è indispensabile per assicurare loro continuità occupazionale e reddituale. Confidiamo che prevalgano buon senso e senso di opportunità affinché le nostre istanze siano accolte».
Un Consiglio comunale teso e speranze di svolta
Il clima, però, è tutt’altro che sereno. L’ultima seduta monotematica sul tema si è svolta in un’atmosfera infuocata, durata oltre cinque ore e caratterizzata da aspri scontri. La maggioranza aveva respinto due mozioni dell’opposizione, che miravano a impegnare la Giunta comunale a reperire risorse per la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo ha alimentato la frustrazione dei lavoratori presenti, molti dei quali monoreddito e impegnati in servizi essenziali come manutenzione, facchinaggio, portierato e accoglienza presso gli uffici comunali.
Nonostante le tensioni, domani potrebbe aprirsi uno spiraglio. L’approvazione delle variazioni di bilancio costituirebbe un passo avanti per definire i fondi necessari e stabilire il futuro della Multiservizi.
Kyma Ambiente e stabilizzazione dei lavoratori interinali
Oltre alla vicenda Multiservizi, un altro fronte aperto è quello di Kyma Ambiente, la municipalizzata dei rifiuti. Il concorso per l’assunzione di nuovi lavoratori, sospeso per vicende giudiziarie, rimane un tema caldo. Sasso richiama l’attenzione sull’importanza di valorizzare i lavoratori interinali che, negli ultimi anni, hanno garantito la continuità dei servizi essenziali: «Confidiamo che il bando preveda una premialità per chi ha già maturato esperienza, evitando che professionalità consolidate vadano disperse».
Vertenze nazionali e sciopero generale
Il quadro si complica ulteriormente sul fronte nazionale. La Uil sta seguendo da vicino l’iter della Legge di Stabilità, con particolare attenzione agli emendamenti riguardanti i lavoratori ex Tct. Tra questi, uno a firma dell’onorevole Dario Iaia prevede la proroga di 24 mesi dell’indennità di mancato avviamento, con una copertura finanziaria di 24 milioni di euro per il biennio 2025-2026. «Se approvato, insieme al programma di riqualificazione professionale, consentirà la piena ricollocazione di questi lavoratori entro i prossimi due anni», afferma Sasso.
Domani, intanto, è prevista una giornata di sciopero generale indetta da Cgil e Uil. Al centro della mobilitazione, oltre alle vertenze locali, ci sono temi di rilievo nazionale: perdita salariale, precarietà, lavoro nero e il progressivo indebolimento del welfare pubblico. In agenda anche la questione delle lunghe liste d’attesa nella sanità e la carenza di personale medico, problemi che gravano pesantemente sulla provincia ionica.