Nuova linfa per Taranto: l’Arsenale della Marina Militare avvia le assunzioni

Giuseppe Andrisano (UIL PA Taranto): “Un’importante risposta alle esigenze occupazionali e un riconoscimento delle competenze locali. Un passo avanti per il rilancio economico del territorio.”

L’Arsenale della Marina Militare di Taranto si prepara ad accogliere una nuova ondata di assunzioni, 150 addetti, un’iniziativa tanto attesa che rappresenta un significativo passo avanti per il rilancio occupazionale della città e della regione. Questa manovra si inserisce in un contesto di rinnovamento e potenziamento delle strutture militari italiane, con un occhio di riguardo verso il miglioramento delle condizioni lavorative e la valorizzazione delle competenze locali.

Il segretario generale della UIL PA Taranto, Giuseppe Andrisano, ha espresso il suo entusiasmo e il suo supporto per questo impulso, sottolineando l’importanza di tale sviluppo per il tessuto socio-economico del territorio.

“Siamo estremamente soddisfatti dell’avvio delle nuove assunzioni presso l’Arsenale della Marina Militare di Taranto – ha dichiarato Giuseppe Andrisano. “Questo impulso non solo rappresenta una risposta concreta alle esigenze occupazionali della nostra città, ma evidenzia anche il riconoscimento delle competenze e della professionalità dei lavoratori locali.”

Andrisano ha poi sottolineato l’impatto positivo che queste assunzioni avranno sull’economia locale. “L’inserimento di nuovi lavoratori nell’Arsenale contribuirà a rilanciare l’economia del territorio, generando nuove opportunità non solo per i diretti interessati, ma anche per l’indotto. È una boccata d’ossigeno per molte famiglie che, grazie a questi nuovi posti di lavoro, vedranno migliorare le proprie condizioni di vita.”

Il segretario generale della UIL PA Taranto ha anche posto l’accento sulla necessità di un continuo dialogo tra istituzioni e sindacati per garantire il successo di questa e future iniziative. “È fondamentale che le istituzioni continuino a collaborare strettamente con i sindacati per monitorare l’andamento delle assunzioni e per assicurarsi che vengano rispettati i diritti dei lavoratori. Solo attraverso una sinergia efficace potremo garantire un futuro solido e prospero per la nostra comunità.”

Infine Andrisano ha ribadito l’impegno della UIL PA nel continuare a sostenere i lavoratori e a promuovere iniziative volte al miglioramento delle condizioni lavorative. “La UIL PA sarà sempre in prima linea per difendere i diritti dei lavoratori e per promuovere politiche occupazionali che valorizzino le competenze e il talento dei nostri cittadini. Questa nuova fase di assunzioni all’Arsenale della Marina Militare di Taranto è solo l’inizio di un percorso che auspichiamo porterà a una crescita sostenibile e duratura per tutto il nostro territorio. Da un’accurata analisi dei dati possiamo affermare che 2000 nuove assunzioni sono indispensabili per un credibile rilancio delle attività manutentive, operative e di supporto logistico-amministrative, nell’area tarantina.”

Disagi postali a Taranto: Chiusura prolungata di due uffici penalizza i cittadini

Giuseppe Manfuso (UIL Poste Taranto): “Una situazione inaccettabile, la città necessita di una riorganizzazione dei servizi per rispondere alle nuove esigenze urbane.”

Da troppo tempo la città di Taranto è alle prese con la chiusura di due uffici postali, creando un disagio crescente per i cittadini. Il primo, situato nella zona dell’ex Ilva, è stato chiuso da anni a seguito delle razionalizzazioni previste nel periodo del Covid-19. Il secondo, invece, si trovava in Piazza Fontana, nella Città Vecchia, ed è stato chiuso per sfratto.
Ad oggi, non è ancora stata comunicata alcuna data per la riapertura dei due uffici postali, né è stata definita una nuova collocazione per l’ufficio della Città Vecchia.
Questa situazione sta creando notevoli disagi ai cittadini che sono costretti a recarsi in uffici postali più lontani per usufruire dei servizi essenziali.

“La chiusura prolungata degli uffici postali nella zona dell’ex Ilva e in Piazza Fontana – afferma Giuseppe Manfuso, segretario generale della UIL Poste Taranto – rappresenta una situazione inaccettabile per i cittadini di Taranto. Da anni ormai, la popolazione è costretta a fare i conti con la mancanza di servizi postali essenziali, una condizione che peggiora di giorno in giorno”.

“La posizione degli uffici postali di Taranto – continua il numero uno di UILPOSTE Taranto – è stata studiata molti anni fa e non rispecchia più le reali esigenze del territorio. La città, negli anni, ha subito notevoli trasformazioni e si è sviluppata con nuovi quartieri che necessitano di adeguati servizi postali. È necessaria una riorganizzazione territoriale che tenga conto delle nuove realtà urbane”.

E ancora: “La chiusura dei due uffici postali potrebbe rappresentare un’occasione per riorganizzare la distribuzione territoriale dei servizi postali a Taranto. Sarebbe infatti opportuno aprire nuovi uffici postali nei quartieri più popolosi e in forte espansione, come ‘Taranto Due’ e ‘Paolo VI’, dove un solo ufficio postale non basta più”.

Come UIL Poste di Taranto – conclude Manfuso – chiediamo a Poste Italiane e alle forze politiche del territorio di intervenire al più presto per risolvere la situazione. È necessario riaprire i due uffici postali chiusi e valutare la possibilità di trasferirne le sedi nei quartieri che ne sono sprovvisti, garantendo così un servizio adeguato a tutti i cittadini di Taranto.”

La UIL Poste Taranto, pertanto, rinnova il suo appello a Poste Italiane e alla politica del territorio affinché venga trovata una soluzione rapida ed efficace alla chiusura degli uffici postali nella zona dell’ex Ilva e in Piazza Fontana.
Solo attraverso una riorganizzazione territoriale dei servizi postali sarà possibile rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione, migliorando la qualità della vita dei cittadini tarantini.

Autonomia differenziata: la sfida per l’unità italiana

Pietro Pallini della UIL Taranto critica la legge “becera” e chiama all’unità contro le disuguaglianze regionali

Nella giornata di ieri, 8 luglio 2024, a Statte (Taranto), si è tenuto un importante dibattito pubblico sul tema dell‘autonomia differenziata e il suo impatto sull’unità nazionale. Il coordinatore della UIL Taranto, Pietro Pallini, ha espresso ferma opposizione verso questa legislazione, definendola senza mezzi termini “becera”. Pallini ha sottolineato come la legge sia stata concepita con un meccanismo che mina l’integrità della legislazione nazionale, inserendosi subdolamente nei bilanci regionali e facilitando il divario economico tra le regioni.

Durante il suo intervento appassionato, Pallini ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà oggettive che il paese affronta quotidianamente, derivanti da una globalizzazione non regolata e da una serie di crisi economiche speculative. Ha evidenziato come l’autonomia differenziata, in particolare, rischi di esacerbare ulteriormente le disuguaglianze, già palpabili nell’indice di Gini che misura la frammentazione sociale.

Pallini ha criticato aspramente i promotori della legge, paragonando il loro sostegno all’autonomia differenziata al supporto dell’Apartheid da parte di chi ne subisce le conseguenze dirette. Ha enfatizzato l’importanza di non regionalizzare i diritti sanciti dalla Costituzione italiana, evidenziando come questa legge non abbia considerato adeguatamente il parere dei governatori regionali e il dibattito pubblico necessario.

L’oratore ha poi rivolto l’attenzione al grave problema del debito pubblico italiano, che ammonta a quasi 2.900 miliardi di euro, mettendo in guardia contro le implicazioni economiche della legge di bilancio recentemente approvata. Ha sottolineato la necessità di un governo coscienzioso che non divida ulteriormente il paese, ma lavori per rafforzare l’unità nazionale.

Infine, Pallini ha concluso il suo intervento esortando alla mobilitazione civile contro questa legge, sottolineando l’importanza di superare il quorum referendario per abrogarla. Ha evidenziato le gravi conseguenze sociali nel sud Italia, come la fuga dei giovani e il declino demografico, e ha invocato l’unità nazionale come strumento per affrontare le sfide future.

Il dibattito ha visto la partecipazione di diverse associazioni e partiti, riflettendo un fronte ampio e unito contro la legislazione contestata.

Autonomia differenziata e Premierato

La suggestiva cornice di Largo Lepanto a Statte ospiterà lunedì 8 luglio un evento di grande rilevanza politica e sociale: un dibattito sull’Autonomia Differenziata e il Premierato, due temi caldi che potrebbero plasmare il futuro dell’Italia. L’appuntamento è fissato per le ore 19:00 e vedrà la partecipazione di un ampio fronte di associazioni e partiti, tra cui ANPI, ARCI, CGIL, UIL, PD, SI, VERDI, PSI, Italia Viva e Movimento 5 Stelle.

Tra i protagonisti dell’incontro spicca la presenza della UIL di Taranto con il suo coordinatore generale, Pietro Pallini, che si confronterà con i rappresentanti delle altre organizzazioni promotrici. L’obiettivo dell’evento è di approfondire le implicazioni delle riforme proposte e stimolare un confronto aperto e costruttivo con il pubblico.

Autonomia Differenziata e Premierato: Che Italia hanno in testa?

Questo è il titolo scelto per il dibattito, che vuole mettere in luce le visioni e le proposte dei promotori di queste riforme. L’autonomia differenziata, in particolare, è un tema che divide l’opinione pubblica e le forze politiche: da un lato, c’è chi vede in essa un’opportunità per rendere le regioni più autonome e responsabili nella gestione delle proprie risorse; dall’altro, c’è chi teme che possa accentuare le disparità territoriali e compromettere l’unità nazionale.

Il premierato, d’altra parte, rappresenta una possibile evoluzione del sistema politico italiano, volto a rafforzare il ruolo del Presidente del Consiglio e a garantire maggiore stabilità governativa. Anche su questo fronte, le opinioni sono contrastanti: sostenitori e detrattori si scontrano su questioni di democrazia, efficienza e rappresentanza.

Un’occasione per informarsi e partecipare

L’incontro di Statte rappresenta un’opportunità unica per i cittadini di informarsi su questi temi cruciali, ascoltare diverse voci e opinioni, e contribuire al dibattito con le proprie domande e riflessioni. Gli organizzatori auspicano una partecipazione numerosa, convinti che solo attraverso un confronto aperto e inclusivo si possano costruire risposte condivise e soluzioni sostenibili per il futuro del Paese.

Pietro Pallini: “Il futuro dell’Italia è nelle mani di tutti noi”

Pietro Pallini, coordinatore generale della UIL di Taranto, ha dichiarato: “Questo dibattito è un momento fondamentale per riflettere insieme sulle scelte che determineranno il futuro dell’Italia. La UIL di Taranto è orgogliosa di essere parte di questa iniziativa e invita tutti i cittadini a partecipare attivamente. Solo con una forte partecipazione possiamo fare sentire la nostra voce e influenzare positivamente il percorso di riforma del nostro Paese.”

Dunque, il dibattito di questa a Statte sarà un appuntamento da non perdere per chiunque sia interessato al futuro dell’Italia. Confrontarsi su temi come l’Autonomia Differenziata e il Premierato è fondamentale per costruire una visione condivisa e partecipata del nostro Paese. L’invito è aperto a tutti: partecipate, informatevi e fate sentire la vostra voce. Il futuro dell’Italia dipende anche da voi.

Terza Festa Nazionale UIL a Firenze

Firenze si prepara a ospitare la terza edizione della Festa Nazionale UIL, che avrà luogo venerdì 5 e sabato 6 luglio 2024 nella suggestiva cornice di Piazza della Santissima Annunziata. L’evento, che rappresenta un importante appuntamento per il sindacato e per la città, offrirà due giorni di incontri, spettacoli e momenti di condivisione.

Programma di Venerdì 5 Luglio

Dalle ore 17:00: L’inizio della festa sarà segnato dal taglio del nastro, seguito da un corteo storico e dall’esibizione dei sbandieratori degli Uffizi. Un momento che promette di essere spettacolare, carico di tradizione e fascino. Gli stand apriranno contemporaneamente, offrendo ai partecipanti la possibilità di esplorare diverse proposte culturali e gastronomiche.

Ore 18:00: Il primo panel della giornata, intitolato “Lavoro Povero”, vedrà la partecipazione del Segretario Generale UIL, Pierpaolo Bombardieri. Sarà un’occasione per approfondire temi cruciali legati al mondo del lavoro, in un confronto aperto e stimolante.

Ore 20:00: Pausa per permettere ai partecipanti di cenare e rilassarsi, preparandosi per la serata.

Dalle ore 21:00: La serata continuerà con uno spettacolo comico, seguito da un DJ set che animerà la piazza fino a tarda notte. Una festa all’insegna del divertimento e della socialità, con musica e balli per tutti.

Programma di Sabato 6 Luglio

Dalle ore 17:30: Il secondo giorno inizierà con lo spettacolo degli sbandieratori del gruppo folkloristico di Volterra, che porteranno un tocco di tradizione e spettacolarità alla manifestazione.

Ore 18:00: Il panel “Reti e Infrastrutture. Come sarà la Toscana del domani?” affronterà temi di grande rilevanza per il futuro della regione. Sarà un momento di riflessione e discussione sulle prospettive e i progetti che riguarderanno il territorio toscano.

Ore 20:00: Nuova pausa per la cena, un momento per ricaricare le energie e prepararsi per la seconda serata.

Dalle ore 21:00: La festa si concluderà con ulteriori spettacoli e intrattenimenti, chiudendo in bellezza questi due giorni di celebrazioni e incontri.

La Terza Festa Nazionale UIL a Firenze si preannuncia come un evento imperdibile, ricco di appuntamenti culturali, dibattiti di alto livello e momenti di svago. Un’occasione unica per vivere la città in un’atmosfera di festa e riflessione, con la partecipazione di personalità di spicco e l’intrattenimento per tutte le età. Non mancate!

Consiglio Territoriale della Uilm Taranto: Incontro su “Resilienza e Rinnovo”

Il segretario nazionale Rocco Palombella presente al dibattito sul futuro dei metalmeccanici e le vertenze di Taranto.

Il prossimo 5 luglio, presso l’Hotel Salina in via Mediterraneo, si terrà il Consiglio territoriale della Uilm Taranto, un evento di grande importanza che vedrà la partecipazione del segretario nazionale Uilm, Rocco Palombella. L’assemblea inizierà alle ore 9:00 e si concluderà alle 13:00, con un ricco programma di interventi e discussioni.

Il tema centrale dell’incontro sarà “Resilienza e Rinnovo – le vertenze di Taranto e il futuro del contratto dei metalmeccanici”. Durante l’assemblea, i partecipanti affronteranno la trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. La Uilm ribadirà la propria richiesta di “più salario, meno orario” per le lavoratrici e i lavoratori del settore, con l’obiettivo di cambiare un paradigma di mortificazione dei luoghi di lavoro che dura da decenni.

Un altro punto focale sarà rappresentato dalle grandi vertenze di Taranto, tra cui l’ex Ilva e le difficoltà del sito Leonardo Grottaglie. Ad introdurre i lavori sarà il segretario generale Uilm Taranto, Davide Sperti. Interverranno inoltre le Rsu e Rls della Uilm, Alfio Zaurito, coordinatore Uilm Puglia, e Pietro Pallini, coordinatore Uil Taranto. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale nazionale Uilm, Rocco Palombella.

L’evento rappresenta un momento cruciale per discutere il futuro del lavoro e delle infrastrutture a Taranto, con l’obiettivo di costruire un ambiente lavorativo più giusto e sostenibile.

Vertenza sull’assistenza domiciliare | “Sulle fragilità e sulla sofferenza non c’è contrattazione”

“Convivere con una malattia grave è sempre più difficile e lo è sia per gli aspetti puramente sanitari, sia per gli aspetti che attengono alle condizioni di vita e all’assistenza domiciliare di cui queste persone hanno bisogno. Per noi sulle fragilità, sulla sofferenza e sulle povertà non c’è contrattazione. Per questo dopo quello accaduto al Comune di Taranto continueremo la nostra azione su tutto il territorio provinciale e in tutti gli Ambiti di riferimento”.

E’ quanto dichiarano nella conferenza stampa sul tema dell’assistenza domiciliare, i segretari di CGIL e CISL e Tiziana Ronsisvalle (CGIL) e Mariangela Frulli (CISL TA/BR) e il responsabile della contrattazione sociale della UIL, Gaetano Eramo.

“Si è appena concluso, il 13 giugno scorso, il difficile e tortuoso iter che riguarda i servizi ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e SAD (Servizio di Assistenza Domiciliare) destinati agli anziani, disabili e persone fragili psichicamente o fisicamente del Comune di Taranto – dice Mariangela Frulli della CISL Taranto Brindisi – e quel risultato di innalzamento delle quote ISEE per la compartecipazione economica al servizio da parte dei cittadini, portato a segno anche grazie alla mobilitazione di lavoratori e degli assistiti, ci conforta nell’idea che nessuno può essere lasciato solo ad affrontare gravi condizioni di sofferenza.


“Soglia ISEE per il Comune di Taranto aumentata ai 15mila euro, ma lo scenario in provincia è assolutamente più frastagliato. Nell’ambito di Massafra la soglia ISEE per accedere ai servizio non pagando nulla è ancora di 2mila euro – specifica Gaetano Eramo, della UIL Taranto – Ciò vuol dire che un disabile grave, già in condizione di estrema fragilità, costretto a subire altri costi per la propria assistenza, sarà obbligato a quote di compartecipazione altissime”.


“Per avere un’ora di assistenza – spiega Tiziana Ronsisvalle, della CGIL – un cittadino potrebbe arrivare a pagare anche 950 euro. Insomma le fragilità e le povertà sembrano un argomento Cenerentola per le amministrazioni pubbliche del territorio. Basti pensare – aggiunge Tiziana Ronsisvalle – che sempre nell’ambito di Massafra, il Fondo Povertà estreme che si attestava per le annualità 2022, 2023 e 2024 in circa 350mila euro, per il 2022 era circa 131mila euro, non è mai stato speso, che contrariamente agli anni precedenti verranno sottratti al territorio per tornare alle sedi del finanziamento e che nell’ottica dell’appena varata Autonomia Finanziaria dice che questi territori di quei soldi, anche nell’ottica dei LEP, non hanno più bisogno”.


La soglia d’attenzione di CGIL, CISL e UIL rimane dunque alta, come dimostrano anche le lettere inviate a tutti gli ambiti sociali di zona per chiedere una rendicontazione dettagliata delle fragilità territoriali.
Un discorso a parte va fatto per l’ambito sociale di Grottaglie.

“Lì come CGIL, CISL e UIL abbiamo deciso di non firmare – sottolineano Frulli, Ronsisvalle e Eramo – perché in quell’ambito gli 11 comuni coinvolti hanno deciso di non compartecipare e quindi di non assegnare neanche un euro dei loro bilanci e anche su questo fronte si aprirà una vertenza che riguarda i lavoratori e le migliaia di cittadini coinvolti”

ASSISTENZA DOMICILIARE. SI ALLARGA L’EMERGENZA IN PROVINCIA DI TARANTO

La battaglia compiuta nell’ambito territoriale di Taranto per il ripristino di condizioni di agibilità economica e sociale dei servizi di assistenza domiciliare ADI e SAD, destinati a persone con disabilità gravi è solo il fronte estremo di altre condizioni di disagio che riguardano altri ambiti territoriali che a seguito di abbassamenti inopinati delle quote ISEE per la copartecipazione delle spese da parte dei cittadini, lasciano centinaia di famiglie esposte al rischio di spese esorbitanti”.

E’ quanto dichiarano i sindacati confederali di CGIL, CISL e UIL di Taranto, attraverso i segretari Tiziana Ronsisvalle (CGIL), Mariangela Frulli (CISL TA e BR) e Gaetano Eramo (UIL).

Per fare il punto su una situazione più estesa di quanto si possa immaginare si svolgerà mercoledì 26 giugno alle ore 11.00 una conferenza stampa nella sede della CGIL di Taranto, in via Dionisio, 20.

A Massafra ci sono cittadini che con ISEE di circa 6mila eufro pagano 950 euro a fronte di 9 ore settimanali, solo un’ora e mezza al giorno – dicono i sindacalisti – per non parlare delle liste d’attesa dell’ambito di Manduria o del Piano Sociale di zona ancora in alto mare nell’ambito di Grottaglie“.

Tutti i casi saranno illustrati nel corso della conferenza stampa.

CTP Taranto chiude il bilancio 2023 con 3 milioni di utile: Un successo da non sbandierare

Critiche alla gestione aziendale e dubbi sull’effettivo benessere lavorativo: “Non si capisce come siano stati generati questi utili mentre 40 nuovi bus sono fermi per mancata manutenzione.”

Apprendiamo dagli organi di informazione della chiusura del bilancio 2023 del CTP Taranto con un utile di circa 3 milioni di euro accolta con giubilo ed emozione da parte della Provincia di Taranto.
 Se fossimo in loro non sbandiereremmo tale risultato economico come un successo epocale poiché ricordiamo che si tratta di un’azienda in-house che dovrebbe produrre servizi di qualità, lavoro stabile e soprattutto benessere lavorativo per i suoi collaboratori e non utili per gli azionisti. Utili che poi non si capisce bene a cosa siano destinati e soprattutto come si siano generati se è di questi giorni il fermo di 40 macchine nuove a cui non sono state effettuate le necessarie, obbligatorie attività manutentive circa i sistemi antincendio.

Ci sorge il dubbio che il sistema industria 5.0 di cui abbiamo appreso sempre dalla stampa andrebbe, oltre che presentato ed esposto nel merito alle OO.SS., anche un po’ meglio taratovisto che questo “piccolo inconveniente tecnico” sui bus nuovi sta riportando in servizio le macchine blu, quelle vintage spesso prive di aria condizionata e proprio durante il periodo estivo.
Non saremmo noi cosìvfelici di sbandierare questi ottimi risultati economico-finanziari mentre l’azienda è costretta ancora oggi al ricorso all’esternalizzazione di linee e servizi ai privati non avendo uomini e mezzi sufficienti allo svolgimento di tutti servizi assegnati da COTRAP. Non parleremmo poi affatto di puntare al benessere lavorativo e al welfare aziendale quando in tali servizi esternalizzati e persino in alcuni servizi propri della Società si utilizzano ancora forme di lavoro precario e somministrato senza effettuare i bandi pubblici di concorso necessari a soddisfare i fabbisogni in pianta organica.

Sarei ancora più cauto nel parlare del reimpiego di questi utili, alla luce del fatto che nelle scorse settimane la Società ha rifiutato la sottoscrizione dell’accordo sindacale circa il recupero delle indennità di turno sulle ferie pregresse rimandando il tutto all’autunno, non crediamo per questioni climatiche.

Questo accordo avrebbe garantito alla Società un forte risparmio sul grosso ammontare di tali rimborsi dovuti ai dipendenti e soprattutto avrebbe consentito nei mesi estivi ai lavoratori di recuperare quasi una mensilità aggiuntiva in termini economici. Di questo si discuteva da mesi ma è stato tutto rimandato a tempi migliori per evidenti problemi di liquidità visto che era stato già abbondantemente condiviso nel merito e nel quantum.

Come poi si possa credere e ancor peggio dichiarare di poter impiegare queste risorse “per potenziare le infrastrutture tecniche societarie e diventare sempre di più protagonisti nell’accoglienza turistica” e persino “svolgere un ruolo importante nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo” a noi resta un mistero dal punto di vista tecnico-giuridico oltre che comunicativo, ma ce ne faremo una ragione. Consigliamo al Presidente che è un giovane serio e preparato di evitare in futuro di prestare il fianco a simili passerelle politiche e continuare a lavorare nel merito, come fatto finora, senza farsi avvolgere e influenzareda questa ormai stucchevole e insopportabile continua propaganda elettorale tanto effimera quanto completamente avulsa dalla realtà cittadina.

UILTRASPORTI TARANTO IL SEGRETARIO GENERALE

CARMELO SASSO

UIL Trasporti Taranto: Prorogata l’indennità per i lavoratori ex TCT fino a dicembre 2024

Carmelo Sasso: “Un respiro di sollievo per 328 portuali, ma restiamo cautamente ottimisti fino alla conversione del DL Coesione”

Finalmente una buona notizia per i 328 lavoratori ex TCT di Taranto. Ieri mattina, in Commissione Bilancio, è stato approvato l’emendamento “salva portuali”, che dispone la proroga fino a dicembre 2024 dell’indennità di mancato avviamento. Questa indennità, fino a marzo, era stata percepita dai lavoratori iscritti nelle agenzie per il lavoro portuale di Taranto e Gioia Tauro. Dopo mesi di incertezza e mancanza di retribuzione, i portuali possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.

L’emendamento, presentato dal parlamentare pugliese di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, con il sostegno e la collaborazione di Dario Iaia, deputato tarantino e coordinatore provinciale di FdI, e a prima firma del vicepresidente del Movimento 5 Stelle Mario Turco, è stato approvato come riformulato dal MEF all’interno del DL Coesione. Questo intervento garantisce un impegno di spesa complessivo di 6,6 milioni di euro, che troverà copertura finanziaria negli avanzi di amministrazione dei bilanci dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio per quanto riguarda i portuali di Taranto.

Le parole del Segretario Generale Carmelo Sasso

Carmelo Sasso, Segretario Generale della UIL Trasporti Taranto, ha espresso un cauto ottimismo: “L’esperienza ci insegna a mantenere un cauto ottimismo fino alla fine dell’iter di conversione del DL Coesione, che scade il 6 luglio. Il rischio di qualche ‘manina laboriosa’ è sempre presente. Tuttavia, ad ora, il vento pare favorevole e i ministri competenti Salvini, Fitto e Calderone sembrano aver positivamente riscontrato le richieste del territorio”.

Sasso ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con la Regione Puglia sugli aspetti della formazione: “Continueremo a lavorare con la Regione Puglia sugli aspetti della formazione per consentire la più celere riqualificazione delle maestranze al fine di rendere questa proroga utile al processo di ricollocazione definitiva di queste lavoratrici e lavoratori”.

Il contesto e le prospettive future

L’ultimo contributo economico ricevuto dai lavoratori risale a marzo, e da aprile non hanno percepito nessuna retribuzione. Questa proroga rappresenta un tempo prezioso per far valere la clausola sociale, che permette ai lavoratori di essere assunti dalle società operanti nel porto e da quelle che a breve vi si insedieranno.

A marzo scorso, la Regione Puglia ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio per creare un percorso di sostegno per i lavoratori ex TCT, con l’obiettivo di formare e riqualificare le competenze del personale.

Questo emendamento rappresenta non solo un intervento economico, ma anche un’importante azione di sostegno e speranza per il futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. La UIL Trasporti Taranto continuerà a vigilare e lavorare affinché questi impegni si traducano in concrete opportunità di lavoro e stabilità per tutti i portuali coinvolti.