25 aprile: Celebrando la Liberazione d’Italia

Il 25 aprile è una data carica di significato per gli italiani, poiché celebra la liberazione del Paese dall’oppressione fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo giorno rappresenta un simbolo di unità nazionale e di lotta per la libertà e la democrazia. È un momento per commemorare il coraggio e il sacrificio di coloro che si sono opposti al regime fascista e hanno lottato per la libertà.

La resistenza italiana, composta da partigiani provenienti da diverse ideologie politiche, ha giocato un ruolo fondamentale nella sconfitta del fascismo e nel ripristino della democrazia in Italia. Attraverso atti di coraggio e sacrificio, i partigiani hanno combattuto contro l’occupazione nazista e hanno contribuito alla liberazione del Paese.

La UIL (Unione Italiana del Lavoro) ha una lunga storia di impegno per i diritti dei lavoratori e per la difesa della democrazia. Fondata nel 1950, la UIL è uno dei principali sindacati italiani e ha svolto un ruolo significativo nella storia del movimento sindacale italiano. Durante la Resistenza, molti, divenuti in seguito sindacalisti della UIL, hanno partecipato attivamente alla lotta contro il regime fascista, difendendo i diritti dei lavoratori e contribuendo alla causa della liberazione nazionale.

Oggi, la UIL continua a promuovere i valori di solidarietà, giustizia sociale e democrazia, impegnandosi a difendere i diritti dei lavoratori e a promuovere il progresso sociale ed economico in Italia. Nel giorno della Liberazione, la UIL si unisce alla nazione nel commemorare il sacrificio dei partigiani e nell’auspicare un futuro di pace, libertà e giustizia per tutti gli italiani.

Sportello anagrafe sanitaria Comune di Castellaneta e Ginosa

CGIL – CISL – UIL Taranto hanno appreso dal sito www.sanita.puglia.it, nonché a mezzo canali social e più specificatamente dal profilo “Facebook” del Comune di Castellaneta, che l’ASL di  Taranto avrebbe affidato il servizio di anagrafe sanitaria del Comune di riferimento ad un non specificato ufficio CAF con sede in Via Ospedale n° 33 del menzionato Comune. Parimenti per quanto attiene l’anagrafe sanitaria del Comune di Ginosa.

Quanto accaduto manifesta un modus operandi da parte dell’ASL ionica, del tutto discutibile a nostro giudizio, oltre un qualcosa di mai riscontrato prima d’ora. Invero, la decisione di affidare un servizio delicatissimo come quello dell’anagrafe sanitaria, senza aver condiviso un piano di lavoro con le Parti sociali realmente e maggiormente rappresentative sul territorio.

Ciò si avvalora anche dal fatto che CGIL – CISL – UIL Taranto hanno proprie sedi all’interno di tutti i 29 comuni della Provincia Ionica, tutte sedi queste con personale altamente professionalizzato come testimoniano le precedenti convenzioni sottoscritte tra le parti.

Sulle evidenze di quanto sopra rappresentato, con la presente Vi invitiamo a percorrere il giusto corridoio di corrette relazioni sindacali, ristabilendo il doveroso confronto con le OO.SS. di CGIL – CISL – UIL Taranto, evidenziando che quanto è avvenuto, null’altro è che l’esternalizzazione fattiva di un servizio pubblico con potenziali ripercussioni sulla qualità del servizio pubblico.

Un qualcosa di grave e che non ha precedenti, ma che lo è ancora di più considerando la procedura su citata è avvenuta tramite un centro di assistenza fiscale ignoto, poiché non citato nel sui media istituzionali dell’amministrazione e, a nostro avviso, con modus procedendi del tutto discrezionale.

La proposta di manifestazione di interesse sulla gestione dei servizi richiamati, l’ASL avrebbe dovuto renderla pubblica anche con comunicazione specifica a mezzo PEC, cosa che invece non ha fatto, facendo decadere il principio di imparzialità che è presupposto fondamentale per una pubblica amministrazione.

Ci rendiamo disponibili ad un incontro chiarificatore, in mancanza del quale, proseguiremo ogni valutazione e approfondimento necessari alla tutela del servizio sanitario pubblico e della collettività.

Portuali ex TCT, i sindacati scrivono al Ministero dei Trasporti e chiedono un incontro urgente

Le segreterie territoriali di Filt CGIL, Fit CISL e Uiltrasporti UIL chiedono un incontro al Ministro dei Trasporti per discutere in via urgente della situazione del porto di Taranto e del futuro dei lavoratori portuali. La missiva inviata nella giornata di ieri, per conoscenza anche al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai parlamentari ionici, al Prefetto di Taranto, al Questore di Taranto, al Presidente AdSP del Porto di Taranto, richiede chiarimenti sulle decisioni da prendere riguardo al porto e al futuro dei 330 portuali.
I sindacati ritengono che sia giunto il momento delle decisioni. Se non riceveranno una convocazione “a stretto giro di posta” si autoconvocheranno direttamente presso il Ministero a Roma con una delegazione di lavoratori il 19 aprile 2024.

“Purtroppo nonostante una paziente attesa da parte delle OO.SS. e delle lavoratrici e lavoratori portuali di Taranto e le nostre ripetute missive e richieste, ad oggi inesitate, il Ministero non ha fornito alcuna disponibilità alla convocazione di un apposito incontro, mentre sul territorio le tensione generata dalla incertezza sul futuro di queste 330 famiglie e più in generale di tutto il contesto portuale sta raggiungendo livelli sempre più alti”, scrivono Francesco Zotti e Michele De Ponzio Filt CGIL Taranto, Fausto Rossetti e Gialuca Semitaio Fit CISL Taranto – Brindisi, Carmelo Sasso Uiltrasporti Taranto.

“Pertanto diventa fondamentale – scrivono le segreterie territoriali – conoscere l’orientamento del Ministero circa diverse scelte che devono improcrastinabilmente essere assunte dalla parte Pubblica rispetto al Porto di Taranto, oltre che circa il futuro del bacino delle lavoratrici e dei lavoratori portuali ex Taranto Container Terminal ora iscritti negli elenchi della Taranto Port Workers Agency srl fino al prossimo Giugno 2024 al netto di ulteriori eventuali aggiornamenti normativi”.

E poi: “Per quanto sopra esposto e già precedente rappresentato si chiede ancora una volta l’organizzazione di un incontro finalizzato a chiarire i vari aspetti di questa vicenda dalla quale dipende il futuro del Porto di Taranto e di centinaia di famiglie. Pur apprezzando e ringraziando Sua Eccellenza il Prefetto di Taranto per la convocazione ricevuta per il giorno 15 p.v. al fine di un ulteriore approfondimento, riteniamo convintamente che dopo tante analisi in una vertenza cosi dolorosa, lunga e complicata sia giunto inesorabilmente il tempo delle decisioni e delle assunzioni di responsabilità”.

E concludono: “Per tutto quanto sopra esposto, ove perdurasse questa insostenibile   situazione di ‘impasse’ e in assenza di una convocazione le scriventi OO.SS. si autoconvocheranno presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sito in Roma al Piazzale Porta Pia il prossimo Venerdi 19 Aprile 2024 alle ore 09:00 con una delegazione di lavoratrici e lavoratori del porto di Taranto”.

Morte di Angelo Cotugno, il cordoglio della UIL

“In primis il cordoglio di tutta la UIL alla famiglia di Angelo Cotugno.
Un altro incidente sul lavoro che segue la terribile scia di dolore a cui troppi si stanno tristemente abituando. Un metronomo della morte che non è più possibile ascoltare”.

È l’intervento del coordinatore genale UIL TARANTO, Pietro Pallini, subito dopo la notizia della morte di un operaio della ditta SEMAT, Angelo Cotugno di 59 anni, avvenuta nella giornata odierna durante alcune operazioni a bordo di una motopompa operante nel cantiere sito a Taranto2 per la realizzazione della Taranto – Avetrana (Regionale 8).

“Oggi è un giorno pessimo per tutti noi – continua Pallini – per un evento, l’ennesimo, che stappa la vita di un lavoratore intento solo a portare il pane a casa. Non servono altre parole. Ne abbiamo dette 1043 nel corso del 2023 e oltre 200 nei primi tre mesi del 2024. Vite spezzate, prima che numeri. Le mie ultime, poche parole, le rivolgo al Governo, nel fare tutto ciò che sino ad ora non è stato fatto. La legge 81 del 2008 è già di per sé articolata e vasta, ma che da sola è evidente non basta”.

E poi: “Serve una vera e propria rivoluzione che cambi paradigma a un modello di fare e concepire la sicurezza. Pretendiamo che questa rivoluzione sia prima cultura e poi norma. Incremento di ispettori e penalizzazione prima, e poi condanna, di tutte quelle aziende che della sicurezza ne fanno costo. Per contrastare ciò, il Governo deve fare la sua parte sino infondo con ogni mezzo e ausilio, anche economico.

E conclude: “La rivoluzione affinché sia tale deve poter partire dalle scuole, anche elementari, affinché la sicurezza sul lavoro sia il bagaglio da viaggio dei giovanissimi come strumento sino agli indumenti del lavoro che indosseranno domani. Siamo davanti ad un’emergenza e straordinarie devono essere le misure da porre in campo.
Angelo muore a soli due giorni dalla mobilitazione indetta da CGIL-UIL per la sicurezza sui luoghi di lavoro, e in tutto questo è triste constatarlo, ma è rimasto solo il sindacato a gridare giustizia senza abbassare la guardia”.


Sul tragico fatto di cronaca è intervenuto anche il segretario regionale della UIL Puglia, Gianni Ricci.
“Dall’inizio del 2024 le morti nei luoghi di lavoro in Puglia sono già 16, dati che confermano la Puglia nelle primissime posizioni della classifica dei territori meno sicuri per le lavoratrici e i lavoratori. Ci continuiamo a chiedere: come avrebbero reagito se tutte queste morti fossero state provocate dalla criminalità organizzata? La strage va fermata con ogni mezzo, eppure nonostante le nostre continue rivendicazioni, la reazione della politica e delle istituzioni è tuttora debole, del tutto insufficiente: l’unica proposta che è stata formulata dal Governo è una patente a punti in cui la vita umana è valutata una manciata di crediti, mentre nella manovra i fondi per la sicurezza nei luoghi di lavoro, compresi quelli per l’assunzione di nuovi ispettori e per la formazione sono praticamente pari a zero. Ma anche a livello regionale si può e si deve fare di più. Lo scorso 8 marzo ci siamo incontrati con il presidente della Regione Puglia, che in quell’occasione ci aveva garantito una serie di interventi, tra cui la convocazione urgente di una task force regionale sulla sicurezza, l’impegno di fondi per la formazione e il potenziamento delle strutture ispettiva, ma ad oggi non c’è stato seguito. Le stragi sul lavoro e la sicurezza in generale non possono aspettare i tempi elefantiaci della politica, bisogna agire presto e in maniera efficace”.

“È con sgomento che ci troviamo a dover affrontare nuovamente una situazione così dolorosa e devastante per la nostra comunità lavorativa. In questo momento di grande lutto e dolore, desideriamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del lavoratore colpito da questo tragico incidente.

È fondamentale che si faccia luce su quanto accaduto e che si individuino tutte le cause che hanno portato a questa tragica fatalità. Il nostro impegno, come sindacato, sarà quello di garantire che vengano adottate tutte le misure necessarie per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro”.

Sono queste, in ultimo, le parole del segretario generare della Feneal UIL di Taranto Ivo Fiore.

La UIL si racconta: Un viaggio radiofonico tra sindacato e cittadinanza

Da domani, Lunedì 8 Aprile, e per sei appuntamenti imperdibili, la UIL di Taranto si prepara a entrare nelle case di tutti i cittadini attraverso le frequenze di RadioCittadella! Sarà un’occasione unica per scoprire il mondo del sindacato direttamente dalla voce del coordinatore generale Pietro Pallini.

Alle 8:20 del mattino, la giornalista Marina Luzzi accompagnerà gli ascoltatori in un viaggio emozionante attraverso la storia della UIL e il suo servizio alla comunità locale. Sarà un’opportunità senza precedenti per comprendere il ruolo fondamentale del sindacato nella vita dei lavoratori e nella costruzione di una società più equa e solidale.

Durante le sei puntate, verranno affrontati temi cruciali come le condizioni lavorative, la sicurezza sul lavoro, la formazione professionale e molto altro ancora. Sarà l’occasione per ascoltare le testimonianze dei lavoratori e comprendere le sfide e le opportunità che il mondo del lavoro offre oggi.

Non perderti questo appuntamento, un’opportunità unica per essere parte attiva del dibattito sulla società e contribuire a costruire un futuro migliore per tutti!

ADESSO BASTA! SCIOPERO GENERALE DI 4 ORE

UIL e CGIL nazionali hanno indetto 4 ore sciopero generale per giovedì 11 aprile 2024.

La mobilitazione è stata indetta per dare un segnale al Governo Italiano, al Parlamento, al Paese in merito alle scelte da compiere sulle politiche in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma anche per cambiare la Delega fiscale del Governo per definire un fisco più equo e più giusto, per un modello di impresa che superi la logica del subappalto a cascata e del massimo ribasso, dinamica questa che incide e non poco sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Serve contrastare in ogni modo il Lavoro precario.

Il Governo ha scelto di convocare incontri con dei tavoli di confronto finti, in cui al sindacato confederale non viene riconosciuta la reale responsabilità della rappresentanza. Tavoli ai quali partecipano anche sindacati che non hanno rappresentanza alcuna.

Ad esempio, proprio sul delicatissimo tema della salute e sicurezza è appena il caso di ricordare che CGIL – CISL – UIL hanno presentato una piattaforma al Governo che non è stata neanche presa in considerazione e che mira alla necessità di un Patto per la salute e per la sicurezza sul lavoro. Per tutte queste ragioni CGIL e UIL, già a partire dallo scorso anno, hanno deciso di mobilitarsi su tutto il territorio nazionale.

Vi comunichiamo, quindi, che giovedì 11 aprile 2024 si svolgerà un presidio di lavoratrici e lavoratori di fronte la Prefettura di Taranto, a partire dalle ore 11. In tale occasione abbiamo previsto la consegna al Prefetto di Taranto di un documento congiunto contenente le nostre legittime rivendicazioni, tutti argomenti questi che provvederemo a rendere pubblici attraverso l’organizzazione di una conferenza stampa durante il presidio.

Assemblea presso la Sala Conferenze ‘Sandro Pertini’: UIL di Taranto al centro del dibattito sul futuro lavorativo

Oggi, presso la prestigiosa Sala Conferenze “Sandro Pertini” dell’Unione Italiana del Lavoro di Taranto, si è tenuta un’assemblea straordinaria densa di temi cruciali che hanno scosso l’intero panorama sindacale e politico della regione.

L’incontro ha visto la partecipazione di una nutrita schiera di relatori e rappresentanti delle istituzioni, con un’agenda ricca di argomenti di primaria importanza: dalla situazione politico-sindacale, all’attività ITAL 2023, passando per la campagna fiscale 2024 fino alle prospettive e agli sviluppi territoriali.

Un panel di relatori autorevoli ha dato voce alle tematiche più urgenti, tra cui spiccano nomi come Pietro Pallini, Coordinatore della UIL di Taranto, Jurij Galasso, Segretario Organizzativo UIL Puglia, Emanuele Piazzolla, Amministratore dei Centro servizi Ital e Caf della UIL Puglia, e Gianni Ricci, Segretario regionale UIL Puglia.

L’incontro è stato caratterizzato da una partecipazione attiva dei segretari generali delle categorie della UIL di Taranto, che hanno contribuito con il loro punto di vista sulle problematiche in discussione.

Pietro Pallini ha aperto i lavori affrontando temi cruciali come la situazione dello stabilimento Ilva di Taranto e le questioni legate ai portuali, esprimendo un netto rifiuto all’Autonomia differenziata e annunciando l’apertura del nuovo centro Mobbing e Stalking.

Durante l’assemblea, è stata ribadita con vigore la campagna “Zero Morti Sul Lavoro” e quella sui “Lavoratori Fantasma”, mentre la UIL ha riaffermato il suo impegno a essere vicina ai lavoratori in ogni situazione.

Da segnalare l’importante appuntamento segnato in agenda: l’11 aprile presso la Prefettura per rivendicare un lavoro sicuro e una giusta riforma fiscale; il 20 aprile tutti in piazza per la manifestazione a Roma per Salute e Fisco, e ancora quella dell’1 maggio

Jurij Galasso ha sottolineato l’importanza del dialogo tra le camere sindacali e le categorie, con un focus sul regolamento delle Camere sindacali comunali, mentre Emanuele Piazzolla ha fornito un resoconto dettagliato della campagna fiscale 2023 e delle prospettive per il 2024.

Anche Antonino Trenta, Tesoriere della UIL di Puglia, ha contribuito al dibattito parlando della regionalizzazione della UIL e dell’importanza della sinergia tra categorie e territorio.

Infine, Gianni Ricci ha concluso i lavori ponendo l’attenzione sulle questioni di sicurezza e tutela dei lavoratori, specialmente nella provincia di Taranto, evidenziando il ruolo cruciale della UIL Puglia nel portare avanti le istanze dei lavoratori attraverso scioperi e manifestazioni.

L’assemblea si è chiusa con un clima di impegno e determinazione per un futuro migliore per i lavoratori, confermando il ruolo centrale della UIL nell’affrontare le sfide del mondo del lavoro e della società.

La UIL di Taranto scende in campo contro i “Lavoratori Fantasma”: una campagna per combattere la precarietà sull’arco ionico

La lotta contro la precarietà e il lavoro nero assume una nuova dimensione mentre la UIL di Taranto annuncia la sua partecipazione attiva all’iniziativa nazionale contro i Lavoratori Fantasma, estendendo la sua azione su tutto il territorio dell’arco ionico. Questo annuncio giunge mentre la campagna della UIL Nazionale contro la precarietà entra nel vivo, dopo essere stata presentata durante il 74esimo hanno della nascita del sindacato, mettendo in evidenza la necessità impellente di affrontare questa piaga sociale che affligge l’Italia contemporanea.

La UIL, unitamente alla sicurezza sul lavoro, riconosce la precarietà come uno dei principali problemi del nostro tempo. Con oltre tre milioni di lavoratori in nero nel paese, il sindacato si è impegnato a ristabilire la dignità lavorativa di questi individui, affinché non siano più relegati nell’ombra dell’informalità, ma piuttosto possano godere di contratti regolari e di un lavoro stabile.

I dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) a ottobre 2023 evidenziano un aumento significativo dei lavoratori sommersi, con un totale di due milioni novecentonovantamila unità rispetto al 2020. Questo incremento rappresenta una chiara indicazione della necessità di un intervento urgente per contrastare la diffusione del lavoro nero nel paese.

La UIL di Taranto, in linea con la sua controparte nazionale, si impegna a combattere le politiche che favoriscono la precarietà, superando il quadro normativo introdotto dal cosiddetto Jobs Act. Il sindacato ritiene che un referendum non sia la soluzione, ma piuttosto invita a una mobilitazione e a un dialogo costruttivo con il governo e la classe politica al fine di adottare misure concrete per migliorare le condizioni lavorative dei cittadini italiani.

Con la sua presenza sul campo dell’arco ionico, la UIL di Taranto si propone di sensibilizzare e coinvolgere attivamente la comunità locale nella lotta contro i Lavoratori Fantasma e la precarietà lavorativa. Attraverso azioni coordinate e strategie mirate, il sindacato mira a promuovere un cambiamento tangibile che garantisca un futuro più sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori.

In un momento in cui la precarietà continua a minare la stabilità economica e sociale del paese, la determinazione della UIL di Taranto nel combattere questa sfida assume un significato cruciale. È solo attraverso un impegno congiunto e una mobilitazione diffusa che l’Italia potrà aspirare a un futuro in cui ogni lavoratore possa godere dei propri diritti e della propria dignità sul luogo di lavoro.

I sindacati in costante monitoraggio su iter proroga della TARANTO PORT WORKERS AGENCY

I sindacati dei Trasporti di CGIL, CISL e UIL continuano a  monitorare l’andamento dell’iter di proroga dello strumento normativo che consente l’esistenza della Taranto Port Workers Agency attraverso un contatto continuo con la AdSP del Mar Ionio, i deputati Ionici e le rispettive Segreterie Nazionali.

“Purtroppo ad oggi la discussione degli emendamenti relativi alla conversione in legge del Dl Lavoro alla Camera dei Deputati – dicono i segretari generali di FILT CGIL, FIT CISL e UIL TRASPORTInon è stata ancora calendarizzata e quindi non si hanno certezze sull’orientamento del Governo circa la prosecuzione e il relativo rifinanziamento dello strumento di politica attiva del lavoro nonostante, per convesso, questa ipotesi non si sia mai negata nettamente da alcuno e sostenuta da più parti”.

“Per queste ragioni – affermano rispettivamente Michele De Ponzio, Gianluca Semitaio e Carmelo Sasso – pur fortemente preoccupati circa questo ulteriore ritardo nella definizione di una questione di vitale importanza per centinaia di famiglie Tarantine continueremo a monitorare, dopo la pausa istituzionale concomitante con le festività di Pasqua, l’andamento dell’iter autorizzativo della conversione del Dl lavoro con particolare riferimento alla proroga della TPWA”.

“Nel contempo – continuano i sindacati di categoria –  si stanno definendo ulteriori soluzioni, da mettere in campo in caso di mancato inserimento del sopra citato Dl lavoro della indispensabile proroga, al fine di tutelare la platea di lavoratrici e lavoratori in oggetto consentendo lo sviluppo dei Corsi di riqualificazione professionali finanziati da Regione Puglia e AdSP già al centro dell’Intesa recentemente sottoscritta con la Task Force per l’occupazione”.

E concludono: “Comprendendo e condividendo tutte le preoccupazioni dei lavoratori che sono le nostre, da anni,  chiediamo di avere ancora una volta pazienza nell’attendere che gli eventi si sviluppino e ci consentano di individuare e mettere in campo le migliori soluzioni per la tutela di questa platea di lavoratrici e lavoratori, sottolineando come ove perdurasse questa incertezza senza l’individuazione di misure alternative per la risoluzione della problematica, le scriventi OO.SS. saranno costrette inevitabilmente alla mobilitazione”.

Nuovo Centro di Ascolto Mobbing & Stalking UIL Taranto

La lotta contro il mobbing e lo stalking ha raggiunto un nuovo livello di impegno nella comunità di Taranto con l’inaugurazione del Centro di Ascolto Mobbing & Stalking, promosso dalla UIL Taranto. Questo importante passo avanti è stato presentato durante una conferenza stampa tenutasi oggi, sabato 16 marzo, presso la sala convegni Sandro Pertini della UIL di Taranto.

L’iniziativa è stata guidata dal coordinatore generale della UIL Taranto, Pietro Pallini, insieme alla responsabile del Centro Ascolto Mobbing e Stalking, Antonia Maselli, coadiuvata dall’avvocata Daniela Lafratta, esperta in diritto antidiscriminatorio e violenza di genere, e con la dott.ssa Federica Tinelli, psicologa e psicoterapeuta.
La conferenza ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui Vincenzo di Gregorio, consigliere regionale, e rappresentanti di associazioni come Alzaìa e Lilt, oltre ai segretari generali delle categorie della UIL Taranto e il presidente dell’associazione ADA Taranto.

Il Centro di Ascolto Mobbing & Stalking della UIL Taranto rappresenta un baluardo fondamentale nella lotta contro le violenze di genere, offrendo un sostegno completo e competente alle vittime di mobbing e stalking. L’importanza della presenza di professionisti qualificati, come avvocati esperti in diritto antidiscriminatorio e violenza di genere e psicologi specializzati, assicura un supporto efficace per affrontare le tante e complesse dinamiche di queste forme di violenza.

Durante la conferenza stampa, sono stati presentati i dettagli relativi alla funzionalità del Centro di Ascolto Mobbing & Stalking, inclusi i servizi offerti, le modalità di accesso e gli obiettivi principali del servizio.
 
Pietro Pallini ha sottolineato l’importanza di questo nuovo strumento al servizio della comunità tarantina e non solo per gli iscritti alla UIL. “Oggi abbiamo tutti uno strumento in più a disposizione non solo per gli iscritti alla UIL ma per tutta la comunità di Taranto”, ha dichiarato Pallini. “Non serve solo ascoltare le persone, ma sostenerle sino a snidare chi ne è vittima fino alla liberazione. La UIL è a disposizione della comunità, e noi delle persone”, ha aggiunto.

Antonia Maselli, responsabile del Centro di Ascolto Mobbing e Stalking, ha evidenziato l’urgente necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle diverse forme di violenza di genere, citando dati allarmanti riguardanti i femminicidi registrati nel corso dell’anno. “Questa è una nuova sfida per la nostra organizzazione sindacale”, ha affermato Maselli. “Il Centro di Ascolto ha come obiettivo quello di aiutare donne e uomini che vivono eventi drammatici, di supportarli sia psicologicamente che legalmente al fine di migliorare la loro vita e risolvere le problematiche che sono costretti a subire”, ha continuato.

L’avvocata Daniela Lafratta ha spiegato che il mobbing e lo stalking condividono la violenza come caratteristica principale, e che è fondamentale intervenire per prevenirli e proteggere le vittime. “Bisogna intervenire per prevenire queste condotte, riuscendo a capire quando non accettare determinati comportamenti”, ha affermato Lafratta. “Lo scopo è quello di far sì che le vittime e potenziali vittime possano trovare tutela e aiuto”, ha concluso.

La psicologa e psicoterapeuta Federica Tinelli, si è soffermata sul quanto sia importante intervenire psicologicamente per sostenere le vittime di violenza. “Il mobbing e lo stalking inducono alla distruzione del benessere psicofisico dell’essere umano in genere. Bisogna fornire gli strumenti alla vittima per reagire o sfuggire a queste forme di maltrattamenti psicologici. Questo accade tanto nel mondo lavorativo quanto in quello familiare”, ha spiegato.

Doriana Caleandro, coordinatrice delle Pari Opportunità della UIL Taranto, ha sottolineato l’importanza di creare una rete solidale sul territorio per combattere le discriminazioni di genere. “La presenza numerosa alla conferenza dimostra che la UIL è al fianco delle donne e degli uomini, impegnata nella promozione della parità di genere”, ha affermato Caleandro.

Il Centro di Ascolto Mobbing & Stalking della UIL Taranto rappresenta un faro di speranza per le vittime di violenza, offrendo loro un luogo sicuro dove trovare sostegno e assistenza. La presenza e l’impegno della UIL Taranto nella tutela dei diritti e nella prevenzione delle violenze di genere dimostrano la sua costante volontà di essere un punto di riferimento per la comunità locale.