Disservizi in Città Vecchia: UIL Poste e UIL Taranto chiedono interventi urgenti per cittadini e lavoratori
Taranto, 2 ottobre 2025 – “È inaccettabile che un intero quartiere debba vivere nell’incertezza quotidiana per un servizio postale che dovrebbe essere normale e garantito a tutti”. Con queste parole il segretario generale di UIL Poste Taranto, Giuseppe Manfuso, sintetizza la protesta del sindacato in merito alla situazione che da mesi colpisce la comunità della Città Vecchia, a causa della chiusura dell’ufficio postale di Piazza Fontana e del suo accorpamento a quello di via Arco Paisiello.
Un provvedimento gestionale che, secondo UIL Poste, ha generato disagi insostenibili. I cittadini si trovano costretti a lunghe file anche per prestazioni banali e i dipendenti sono alle prese con condizioni di lavoro precarie e spesso frustranti. Le difficoltà si amplificano nei giorni di pagamento delle pensioni, quando in realtà convivono due uffici in uno solo, Taranto 1 e Taranto 2. Ma per l’utenza storicamente legata al servizio di Piazza Fontana l’accesso a semplici operazioni, come i prelievi, si è trasformato in un percorso a ostacoli: la riduzione della giacenza economica impedisce di soddisfare fabbisogni elementari, trasformando l’ufficio in un luogo di tensione continua.
Manfuso punta il dito contro la mancata unificazione dei frazionari telematici, provvedimento considerato minimo e urgente per unificare gli sportelli e semplificare le procedure. “Nel 2025 è assurdo che un quartiere intero resti ostaggio di scelte organizzative miopi – aggiunge –. I cittadini vengono penalizzati e i lavoratori sono gli ‘invisibili’ di una pianificazione che non riconosce dignità né sicurezza. È doveroso che Poste Italiane intervenga senza altri ritardi per restituire normalità all’utenza e stabilità agli operatori”.
La UIL Poste chiede quindi tre punti di azione immediata: un’assegnazione definitiva del personale che restituisca certezza ai dipendenti, l’attivazione di un unico frazionario operativo e la garanzia di un servizio efficiente e rispettoso della comunità della Città Vecchia. “Se non arriveranno risposte rapide – sottolinea Manfuso – saremo pronti a mettere in campo ulteriori iniziative sindacali, perché è in gioco un diritto collettivo che riguarda cittadini e lavoratori allo stesso tempo”.
L’intervento della UIL Taranto
Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore territoriale della UIL Taranto, Gennaro Oliva, che ha allargato la riflessione al piano politico e sociale. “La condizione della Città Vecchia di Taranto non è un dettaglio – dichiara – ma un banco di prova sulla capacità delle istituzioni e delle aziende di garantire coesione e pari diritti. Quando un servizio essenziale viene depotenziato, si alimenta la percezione di marginalità e abbandono di un territorio che invece chiede attenzione e rispetto”.
Per Oliva, la questione posta da UIL Poste evidenzia “quanto la gestione dei servizi pubblici debba essere coerente con lo sviluppo e la valorizzazione delle comunità. Qui non parliamo soltanto di code agli sportelli, ma del diritto dei residenti della città vecchia a vivere in una dimensione urbana dignitosa. La UIL Taranto sostiene con forza questa battaglia, perché un servizio postale efficiente è un segnale di equità, presidio sociale e cittadinanza attiva”.