CGIL CISL UIL denunciano: “A rischio i servizi essenziali dei più fragili”
Con un documento indirizzato all’Assessorato e al Dipartimento Welfare Regione Puglia i sindacati confederali ionici di CGIL, CISL e UIL espongono una preoccupante condizione programmatoria riguardante l’Ambito sociale e territoriale n.6 comprendente la Asl di Taranto e 11 comuni di seguito elencati: comune di Grottaglie (ente capofila), Carosino, Faggiano, Leporano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe.
Nonostante i continui solleciti effettuati dalle Organizzazioni Sindacali alle autorità competenti – affermano il segretario generale Giovanni D’Arcangelo (CGIL), il segretario generale Gianfranco Solazzo (CISL) e il coordinatore generale Pietro Pallini (UIL)-, la situazione riguardante il Piano Sociale di Zona triennalità 2022/2024 nell‘Ambito territoriale n.6 si è rivelata problematica. Solo il 13 dicembre scorso, dopo numerosi incontri infruttuosi, è emersa la definitiva volontà del tavolo istituzionale, al quale il sindaco di Grottaglie era presente e ne guidava il confronto, di non procedere alla compartecipazione economico/finanziaria (FCOM) come previsto dal V Piano Regionale delle Politiche sociali della Regione Puglia.
Dall’analisi degli atti amministrativi e dalle dichiarazioni degli amministratori locali, le parti sociali hanno notato l’assenza del dato economico relativo alla compartecipazione finanziaria, come previsto dal suddetto Piano Regionale. Tale mancanza avrà inevitabili ripercussioni sui servizi offerti alle comunità nel corso del 2024.
Il V Piano Regionale delle Politiche sociali 2022/22024 stabilisce chiaramente, nella parte II dedicata alla “Governance e strumenti per la costruzione del sistema” che la compartecipazione finanziaria dei comuni è vincolante e prioritaria per la programmazione finanziaria dell’Ambito. Queste risorse sono fondamentali per costruire il budget ordinario del Piano Sociale di Zona.
La decisione del tavolo istituzionale, guidato dal comune capofila di Grottaglie, di non rifondere economicamente in quota percentuale al predetto budget ordinario mette a rischio la continuità e la qualità dei servizi offerti alle persone fragili, creando una disparità rispetto alle disposizioni normative regionali e nazionali.
Da sottolineare è anche la mancata piena costituzione dell’Ufficio di Piano, necessario per la costruzione e la gestione triennale del Piano di Zona che insiste nel comune Capofila di Grottaglie. Questa mancanza, unita alla carenza di organico, ha determinato il mancato impiego di somme consistenti degli anni precedenti, pari a euro 974.305,34. Questo si traduce in servizi non erogati alle comunità, creando un vuoto che rischia di ampliarsi ulteriormente.
Le Organizzazioni Sindacali, dopo ripetuti tentativi di risoluzione, dichiarano l’indisponibilità all’approvazione del Piano di Zona in queste condizioni. Tale situazione avrà inevitabilmente un impatto negativo sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi sociali per le comunità dell’ambito sociale n.6, rappresentando un pericoloso e inaccettabile precedente.