Passaggio al mercato libero, critico il sindacato UILCOM di Puglia e Taranto


Il passaggio al mercato libero dell’energia potrebbe rappresentare una minaccia imminente per i lavoratori dei call center energetici, mettendo a repentaglio oltre 1500 posti di lavoro in tutto il territorio nazionale.

La UILCOM di Taranto avverte che questo potrebbe essere solo il primo segnale di una potenziale ondata di esuberi nel settore.

Il Segretario UILCOM Puglia, Alfredo Neglia, esprime preoccupazione per il futuro occupazionale dei lavoratori dei call center energetici: “Da tempo il sindacato discute con il governo del passaggio al mercato tutelato e degli effetti sull’occupazione”, afferma Neglia. “La UILCOM, con il segretario nazionale Pierpaolo Mischi, aveva richiesto una clausola di salvaguardia che mettesse al riparo i lavoratori dal cambiamento del mercato, specialmente considerando che operano in aziende che gestiscono in subappalto i servizi di call center di grandi gruppi come Enel o Acea, detentori della maggior quota del mercato tutelato”.

La UILCOM aveva precedentemente proposto l’applicazione della clausola di salvaguardia per evitare il superamento dell’articolo 36 ter previsto dalla L.85 del 3 luglio 2023, norma che garantisce il trasferimento dei lavoratori in caso di subentro di una nuova azienda nell’appalto. Patrizia D’Arcangelo, coordinamento UILCOM Taranto, sottolinea che questa normativa rappresenta “una clausola di civiltà” che tutela i lavoratori del settore energetico e garantisce la continuità lavorativa durante la transizione al mercato libero.

Di fronte a questa situazione critica, la UILCOM annuncia iniziative di mobilitazione a partire da lunedì.
Sono previsti scioperi nelle sedi dei call center energetici del mercato tutelato, manifestazioni, presidi, invio di lettere alle prefetture e sensibilizzazione delle istituzioni locali sul tema. A livello nazionale, sarà richiesto un incontro con i Ministeri competenti per affrontare la questione e cercare soluzioni immediate.

Il sindacato invita tutti i lavoratori, le istituzioni e la cittadinanza a sostenere la causa per preservare i posti di lavoro e garantire una transizione equa verso il mercato libero, tutelando la sicurezza economica dei dipendenti coinvolti. La UILCOM rimane in attesa di un riscontro positivo dalle autorità competenti per salvaguardare l’occupazione nel settore dei call center energetici.