“La campagna Zero Morti sul Lavoro è una battaglia di giustizia e dignità: chiediamo l’omicidio sul lavoro e una procura speciale per fermare le tragedie”, dichiara la UIL Taranto.
Taranto, 27 settembre 2024 – Giovani, sindacati, esponenti politici, associazioni e il “Comitato 12 Giugno” si sono uniti per onorare le vittime del lavoro, promuovendo una riflessione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
La cerimonia, organizzata dal “Comitato 12 Giugno”, ha avuto come scopo principale quello di lanciare un chiaro appello alla prevenzione degli incidenti sul lavoro. L’evento annuale rappresenta non solo un monito costante contro le tragedie passate, ma anche un forte invito a evitare nuovi lutti nel futuro.
Durante questa giornata, la città di Taranto ha fatto da cornice a una significativa iniziativa di sensibilizzazione, con la partecipazione attiva della UIL Taranto. Il segretario organizzativo UIL Puglia, Stefano Frontini, insieme a Valentino Prezzemolo, tesoriere nazionale UIL PA Vigili del Fuoco, e i rappresentanti della UILM Taranto, hanno offerto il loro contributo, ribadendo l’importanza della sicurezza sul lavoro.
I giovani sono stati protagonisti della manifestazione, dimostrando quanto sia cruciale coinvolgerli su temi di tale rilevanza. Un gruppo di studenti ha attraversato il Mar Piccolo a bordo di una motonave, per poi dirigersi verso l’area industriale portuale di Taranto, un luogo simbolico segnato in passato da tragici incidenti sul lavoro, ricordando così l’urgenza di una maggiore sensibilità collettiva.
In questo contesto, la UIL di Taranto ha voluto sottolineare l’importanza di parlare ai giovani di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. “È fondamentale – afferma il sindacato – continuare a sensibilizzare le nuove generazioni su un tema cruciale come quello della sicurezza sul lavoro. La nostra campagna Zero Morti sul Lavoro mira a creare una cultura del rispetto della vita e della dignità umana, affinché non ci siano più vittime causate dall’incuria e dall’assenza di controlli adeguati. Chiediamo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e la creazione di una procura speciale per questi crimini. Si tratta di due misure di giustizia essenziali, che la politica deve concretizzare per porre fine a una tragedia che colpisce troppo spesso famiglie e lavoratori innocenti”.
“È necessaria – continua la UIL – una vera e propria rivoluzione culturale. Dobbiamo ricordare a tutti, soprattutto a chi non ha mai conosciuto da vicino queste tragedie, che il rispetto delle regole equivale al rispetto della vita stessa. Non ci fermeremo: continueremo a portare avanti la nostra battaglia per la sicurezza e la dignità dei lavoratori, fino a quando non raggiungeremo l’obiettivo di zero morti sul lavoro”.
L’evento è stato anche un momento di riflessione collettiva, che ha unito istituzioni e comunità nel ricordo di chi ha perso la vita sul lavoro e nella lotta per garantire un futuro più sicuro a tutti i lavoratori.