Tag Archivio per: UIL

𝟙° 𝕄𝔸𝔾𝔾𝕀𝕆 𝕋𝕌𝕋𝕋𝕀 𝔸 ℙ𝕆𝕋𝔼ℕℤ𝔸

🔵🔴🟢 1° MAGGIO 2023“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.In occasione dei 75 anni dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di renderle omaggio dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023.

📍 La città scelta è Potenza. Un luogo simbolo delle difficoltà del nostro Meridione dal quale ripartire con una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud e dell’intero Paese.

📌 I lavori inizieranno a partire dalle ore 10.30 con gli interventi delle delegate, dei delegati e pensionati, ai quali seguiranno le conclusioni dei tre Segretari Generali UIL, CISL, CGIL: Bombardieri, Sbarra, Landini.

#1maggio #uil #potenza

CEMITALY – La UIL fortemente preoccupata per 45 famiglie

“Ci batteremo affinché la transizione occupazionale non diventi ‘disoccupazionale’ per i lavoratori”

Si è svolto nella giornata di martedì 4 aprile presso la Regione Puglia l’incontro avente ad oggetto la vertenza ex Cementir di Taranto alla presenza della Task Forse regionale, delle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL, dei rappresentanti di Confindustria Taranto e di quelli di CemItaly, prima Cementir.
Un tavolo, questo, definito di monitoraggio sullo stato della vertenza e degli eventuali sbocchi possibili al fine di un’auspicata reindustrializzazione dello storico cementificio. 

«Purtroppo non sono emersi elementi tesi ad avvalorare – afferma Pietro Pallini, Coordinatore provinciale UIL Taranto – le dichiarazioni che alcuni organi di stampa avevano riportato tempi addietro. Parliamo della possibilità di un’economia circolare da loppa di altoforno prodotta da Acciaierie d’Italia, nell’impegno, si leggeva, di far ripartire il cementificio ionico».

Nel corso dell’incontro non sono emersi dettagli rassicuranti sulla possibilità che il sito industriale di CemItaly risulti tra quelli candidati al progetto Hydrogen Valley. Infatti si ha evidenza che siano 26 le realtà produttive che hanno chiesto di riconvertire su hub a idrogeno, attese anche la mole di risorse economiche ministeriali e regionali stanziate. Delle 26 realtà industriali, 23 sono quelle che hanno concorso entro i termini previsti e 5 sono le aziende e progetti finali ammessi all’agevolazione concedibile nel limite di € 40 mln.

«Quanto queste iniziative possano nei fatti coinvolgere i lavoratori CemItaly in futuro, purtroppo, ancora non è dato saperlo» afferma Pallini.

«Come UIL – commenta il Coordinatore della UIL – restiamo fortemente preoccupati sul futuro di questi lavoratori. Sono 45 le famiglie di lavoratori appartenenti a CemItaly con un ammortizzatore sociale, (CIGS per transizione occupazionale) che ne sta permettendo il minimo sostentamento, tuttavia in scadenza al 15 settembre 2023. Il tempo non è dunque dalla nostra parte sebbene la disponibilità della Regione Puglia e della Task Force Lavoro per la convocazione di un tavolo d’incontro prossimo finalizzato alle politiche attive da mettere in campo per la formazione mirata di questi lavoratori».

E ancora: «Ci batteremo affinché la transizione occupazionale non diventi “disoccupazionale” per i lavoratori di CemItaly Taranto e non solo. La transizione occupazionale affinché sia tale deve vedere profondere ogni sforzo, ai limiti dell’impossibile. Da quello istituzionale e politico a quello di tutti i soggetti in campo, per dare un futuro a tutti lavoratori coinvolti in crisi complesse come questa e per non infrangere il principio stesso della norma.

«Siamo difronte – conclude Pallini – a un numero di vertenze del territorio e per portata, che necessita anche convergere su strumenti paritetici, a carattere straordinario; che monitorino gli insediamenti futuri sul territorio, li sostengano, e attuino le robuste politiche di riqualificazione professionale necessarie per il loro sviluppo. Questa è la forma di transizione occupazionale che la UIL immagina e che non lasci indietro nessuno».

CIGS ex ILVA, Pallini (UIL): “Mancano tutele”

Ex ILVA: l’accordo del disaccordo

Limitarsi a commentare le decisioni che ci trovano in disaccordo con le organizzazioni sindacali – afferma il Coordinatore della UIL Taranto Pietro Pallini –  nel firmare l’accordo sulla CIGS per Acciaierie d’Italia, nella situazione in cui versa la grande fabbrica, sarebbe riduttivo. La UIL resta fermamente convinta che, con la ratifica di questo patto, gli eventi, purtroppo, non possano che peggiorare perché di riorganizzazione non c’è la benché minima traccia. Le tutele? Meglio non dire. Un azzardo, tanto sul piano dei numeri di lavoratori coinvolti che delle tutele, nondimeno delle provocazioni. Per la prima volta si assiste a una dichiarazione da parte dell’azienda che di fatto è tesa a smentire la valenza dell’accordo del 6 settembre 2018, dietro la minaccia, tutt’altro che velata, della rescissione del contratto del 2017 sul delicatissimo tema del reintegro degli oltre 1600 lavoratori di ILVA in A.S.

Le ragioni che spingono la UIL a queste valutazioni sono molto semplici. Una tra tutte: le salvaguardie dell’accordo del 6 settembre 2018 mai ridiscusso. Con un minimo di analisi si considera il perché l’accordo appena siglato, così com’è, si dimostra svuotato, lontano da tutto e tutti. Con un minimo di memoria, riaffiorano le dichiarazioni dell’amministratore delegato Lucia Morselli nel corso della lunga intervista al programma di RAI1 Porta a Porta del 17 giugno 2020. L’A.D. dichiarò nel corso dello speciale che durante gli accordi commerciali del 4 marzo 2020 tra multinazionale e governo, fu proprio quest’ultimo a non voler coinvolgere il sindacato, dal fatto che avrebbe dovuto legittimamente essere coinvolto in seguito per tutti gli aspetti necessari al riequilibrio dell’azienda, quello occupazionale incluso.

Com’è andata lo sappiamo. Nessuna convocazione e riequilibrio, tanto che a neanche sei mesi dal 4 marzo 2020 si dà avvio al secondo accordo commerciale del 10 dicembre del 2020 per l’ingresso dello stato attraverso Invitalia. La prima (si fa per dire) pioggia di milioni pubblici, ben 400 per l’aumento di capitale a cui si associa la seconda grandinata di milioni del 13 febbraio 2023 con un finanziamento soci da ben 680 milioni di euro. Del rispetto, della correttezza e della giustizia annunciati, in tutto questo la UIL ci vede ben poco, anzi, nulla.

Sottraendosi al confronto (quello serio) con il sindacato, ma davvero si ha la presunzione di credere che si possano sottoscrivere accordi di questo tipo? che valenza oggi avrebbero? e quale credibilità mi chiedo. Tutto va nel perfetto senso contrario al principio stesso di una CIG straordinaria e di tutti i crismi necessari. Manca tutto: dall’ambientalizzazione certa al mantenimento di tutti i livelli occupazionali, a partire dagli oltre 1600 lavoratori di Ilva in Amministrazione straordinaria e le tutele sacrosante dei lavoratori del bacino degli appalti. Si sancisce, condividendolo, perfino la disparità di trattamento tra lavoratori.

Adesso è doveroso che la UIL, primo sindacato nella categoria dei metalmeccanici, continui a mettere in campo ogni iniziativa necessaria a evitare la catastrofe ambientale e occupazionale che si preannuncia con la prosecuzione di una CIGS, per accordo, di cui fatico a intravederne i confini. Ci mobilitiamo da anni con presidi e scioperi e continueremo a farlo, soprattutto adesso, diversamente dimenticheremmo anche noi il senso stesso di quelle proteste che certo non possono essere racchiuse in una paginetta di accordo.

“Vessazioni, no grazie! Violenza invisibile e atti persecutori”

Il coordinamento della UIL P.O Taranto dopo la campagna mediatica dell’8 marzo torna con un evento di sensibilizzazione dal titolo “Vessazioni, no grazie! Violenza invisibile e atti persecutori”.  Un evento organizzato con l’intento di sensibilizzare e focalizzare l’attenzione su un tema tanto sentito come quello delle violenze cosiddette invisibili.

“Purtroppo la violenza – afferma Doriana Caleandro, coordinatrice ionica delle Pari Opportunità UIL – non si presenta solo sottoforma di lividi sulla pelle. Basti pensare alle vessazioni e a tutti quei comportamenti sgraditi che una donna è costretta a subire contro la sua volontà e che con l’umiliazione la portano a conseguenze anche tragiche”.

L’evento che viene proposto dalla segreteria di UIL Taranto nasce dopo un confronto e una sinergia di intenti non solo con le coordinatrici delle Pari Opportunità di categoria territoriali ma anche grazie a un numeroso gruppo di donne vicine alla UIL: donne componenti di segreteria, coordinatrici o semplicemente attiviste nell’organizzazione, coinvolgendo colleghe anche provinciali e regionali.

 Si sceglie il 24 marzo per onorare il mese della giornata internazionale della donna. Un momento questo di attenta riflessione e analisi per sottolineare che la festa della donna comporta argomenti che vanno affrontati tutto l’anno e non solo l’8 marzo. Un dibattito aperto a tutti con interventi anche del pubblico che potrà condividere con i relatori esperienze e spunti per arginare il problema.

Interverranno: la psicologa e psicoterapeuta Brunella Zinzi, l’avvocata Teresa Tatullo, entrambe componenti dell’associazione Alzàia Onlus ETS, e il dottor Pierluigi Bonaro, Sostituto Commissario della Polizia di Stato.
 I saluti saranno di Pietro Pallini, Coordinatore provinciale UIL Taranto, mentre a Doriana Caleandro, Coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto, spetterà la conduzione dei lavori. Le conclusioni saranno affidate a Paola Bruno della UIL Puglia.


L’appuntamento resta per venerdì 24 marzo presso la sala Sandro Pertini della UIL di Taranto, in piazza Dante n° 2 al 3° piano, con inizio ore 15.00 e fine 17.00.
IL forum darà modo di presentare, inoltre, lo “sportello gestione dei comportamenti anomali nei luoghi di lavoro”.

8 marzo ADA e UIL con un convegno: “Parità di Genere: luci ed ombre per un cammino in salita”

Una giornata ricca di spunti e di riflessioni quella organizzata dall’associazione ADA di Taranto e supportata dalla UIL Pensionati.
Nella “Giornata Internazionale della Donna” l’Associazione per i Diritti dell’Anziano ha organizzato un convegno dal tema “Parità di Genere: luci ed ombre per un cammino in salita”, tema questo molto caro alla UIL che da tempo ha acceso un faro su quelli che sono i diritti delle donne e della loro autodeterminazione.
La donna è entrata sì nel mondo del lavoro ma ancora con condizioni precarie: il divario salariale, la mancanza dei servizi per la conciliazione casa-lavoro, l’assegno pensionistico che ancora risulta essere inferiore rispetto a quello dell’uomo, solo per citarne alcuni.
Non una giornata per festeggiare la donna ma per sensibilizzare anche la politica
a fare di più per eliminare la barriera culturale esistente tra uomo e donna, sia nel lavoro che nella società.
Non è mancato durante il convegno anche un pensiero rivolto alle donne iraniane e del Pakistan che rischiano tutti i giorni la propria vita perché impegnate in una battaglia di diritti mai riconosciuti.
La parità, è stato detto più volte, si costruisce partendo dalle nuove generazioni: lo stereotipo della discriminazione può essere prevenuto attraverso la scuola e l’educazione. E anche il linguaggio, in questo delicato passaggio culturale, risulta essere fondamentale per il processo di parità.

Al convegno che si è tenuto presso la sede ADA di Taranto sono intervenuti: la segretaria generale della UILP di Puglia Tiziana Carella, l’assessora ai Servizi Sociali e all’Integrazione del Comune di Taranto Gabriella Ficocelli, l’avvocato Cira Manisi, la dottoressa Federica Tinelli, la coordinatrice delle Pari Opportunità della UIL Doriana Caleandro, la coordinatrice Pari Opportunità UILP Mimma Mannavola, il coordinatore UILM regionale Antonio Talò, il coordinatore UIL di Taranto Pietro Pallini e il presidente ADA, nonché segretario UIL Pensionati di Taranto, Giuseppe Ventruti.

Oggi 5 marzo la nostra Organizzazione compie 73 anni

💙 𝟟𝟛 𝕒𝕟𝕟𝕚 𝕕𝕚 𝕌𝕀𝕃

🔵 Oggi 5 marzo la nostra Organizzazione compie 73 anni.

𝟳𝟯 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 ma con lo sguardo sempre al futuro.

📌In occasione dell’anniversario, il ❻ 🅜🅐🅡🅩🅞 la UIL Nazionale incontrera’ i giovani che vivono e animano ogni giorno le nostre sedi e ci rappresentano nei tanti luoghi di lavoro.

Crediamo in loro e nella loro capacità di poter dare ancora un solido futuro alla nostra UIL.

➡️ La UIL Nazionale sarà live su questa pagina Facebook e sul portale https://terzomillennio.uil.it

UIL PugliaUIL – Unione Italiana del Lavoro

Preparazione al concorso ARSENALE MARINA MILITARE

🔵 ℙ𝕣𝕖𝕡𝕒𝕣𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕒𝕝 ℂ𝕠𝕟𝕔𝕠𝕣𝕤𝕠: 𝔸𝕣𝕤𝕖𝕟𝕒𝕝𝕖 𝕄𝕚𝕝𝕚𝕥𝕒𝕣𝕖 𝕕𝕚 𝕋𝕒𝕣𝕒𝕟𝕥𝕠

🏁 Al via la tre giorni di full immersion organizzata da 🆄🅸🅻 e 🅤🅘🅛 🅟🅐 per la preparazione al 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 bandito dal Ministero della Difesa per l’🄰🅁🅂🄴🄽🄰🄻🄴 🄳🄸 🅃🄰🅁🄰🄽🅃🄾

👨🏿‍🏫👩🏽‍🏫Oggi, 23 febbraio, e per tre giorni, coopereremo insieme ai tanti giovani presenti, con l’intento di trasmettere loro le tecniche necessarie ad affrontare il primo step dellaⓟⓡⓞⓥⓐ ⓟⓡⓔⓢⓔⓟⓔⓣⓣⓘⓥⓐal concorso.

📚 Strategie di memoria e tecniche logico deduttive saranno alla base della formazione che con l’aiuto del Prof. 𝗖𝗶𝗿𝗼 𝗗𝗲 𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝗶𝘀 ci prefiggiamo di trasmettere a questi giovani.

👎🏼 Abbiamo volutamente arginato proclami e locandine inaugurali all’evento, convinti che queste immagini avrebbero parlato meglio di mille parole!

A tutti loro, 𝗨𝗜𝗟 𝗲 𝗨𝗜𝗟𝗣𝗔 𝗮𝘂𝗴𝘂𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗯𝘂𝗼𝗻 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, con miglior in bocca al lupo per un brillante iter concorsuale di ognuno 🤞🏼

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 4 persone, persone in piedi e il seguente testo "Preparazione Concorso ARSENALE DI TARANTO TAR SALA SANDRO PERTINI UIL UIL e UILPA in supporto con tre giorni di formazione STRATEGIE DI MEMORIA TECNICHE LOGICO DEDUTTIVE SARANNO ALLA BASE DELLA FORMAZIONE CON L'AIUTO DEL PROF. CIRO DE ANGELIS U.R UIL Puglia sede TARANTO piazza Dante Segulci su f UIL TARANTO"

Vedi insights e inserzioni

Metti in evidenza il post

Tutte le reazioni:

2929

Sanitaservice Asl Taranto, “La lotteria del lavoro”

Sanitaservice Asl Taranto:
La lotteria del lavoro:
MANIFESTAZIONE IL 27 FEBBRAIO DEI LAVORATORI IN PART TIME E DEGLI IDONEI ALLA GRADUATORIA DEL CONCORSO PER PULITORI


Accanto alla naturale soddisfazione dei neo assunti a tempo pieno, molti dei quali ricordiamo furono estratti a sorte nel 2020 tra le 5.059 domande per la selezione di 40 pulitori, è viva l’amarezza sia dei tanti lavoratori della Sanitaservice, da anni con contratti a poche ore, che delle centinaia di idonei della graduatoria i quali, dopo tanto impegno e studio, non sono risultati vincitori alla “Lotteria del lavoro”.


Come è noto non c’è stata alcuna pronuncia giudiziale che obbligasse ad assumere i fortunati “estratti” che dal 2020 hanno lavorato, con contratti a termine, dopo la pubblicazione del bando di selezione per 40 pulitori, ma una legittima decisione politica con cui l’azienda ha ritenuto opportuno definire, con un accordo stragiudiziale, l’assunzione dei ricorrenti.
Non sappiamo, peraltro, come giustificare il permanere dei tanti lavoratori della Sanitaservice ai quali, nonostante le note carenze d’organico, è invece sempre stato negato il diritto ad avere l’orario pieno, come pure riteniamo obbligo morale sostenere le aspettative degli idonei alla graduatoria, nell’ambito del piano dei fabbisogni, e l’internalizzazione dei servizi, non solo il 118, che attendono da tempo di essere realizzati


Nella convinzione che sia necessario dare a tutti una prospettiva, chiarendo le motivazioni che guidano le scelte aziendali, i lavoratori della Sanitaservice in part time, unitamente agli idonei alla graduatoria dei 40 pulitori, si ritroveranno lunedì 27 febbraio 2023, dalle ore 10 alle ore 12, nella zona antistante alla Asl Taranto in Viale Virgilio per chiedere ai vertici aziendali le risposte a queste domande.

FP CGIL Cosimo Sardelli
CISL FP Massimo Ferri
UIL FPL Giovanni Maldarizzi


SIT-IN E SCIOPERO AUTISTI KYMA MOBILITA’ (AMAT)

Incroceranno le braccia sabato 21 gennaio, dalle ore 20:00 alle ore 24:00, i lavoratori di Kyma Mobilità (Amat). I motivi della forma di protesta, in particolare, riguardano le relazioni industriali con i vertici della società di trasporto interamente controllata dal Comune di Taranto e il tema della sicurezza degli autisti, di recente, vittime di alcune aggressioni da parte di violenti. Pertanto venerdì 20 gennaio è stato indetto dalla UIL Trasporti un sit-in di protesta presso la sede di via Cesare Battisti 657 dalle ore 8:00 fino alle ore 16.
A partire dalle ore 9:30 si svolgerà la conferenza stampa con gli operatori dell’informazione per meglio spiegare le ragioni che hanno portato le single sindacali FIT CGIL, UILTRASPORTI, UGL E SINAI all’ennesimo sciopero organizzato per sabato 21 gennaio.

Al sit-in oltre UIL Trasporti di Taranto saranno presenti i rappresentati di ADOC Taranto e una nutrita delegazione di UIL Pensionati.

Autonomia differenziata – Pallini (UIL): Il Premier Meloni fermi il razzismo territoriale. Si rischia di creare una ‘Italia spezzatino’

Dalla riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, secondo cui tutte le regioni a statuto ordinario possono chiedere allo Stato competenza esclusiva su 23 materie, l’idea che accarezza qualche partito in forza al Governo Meloni sulla cosiddetta “autonomia differenziata” è ripartita. Si continua a giocare con il fuoco sui diritti costituzionali.
La Lega, sul tema tanto caro alla Padania, ci ha provato due volte a rendere l’Italia uno spezzatino: prima con una riforma costituzionale nel 2005 e poi con una legge delega nel 2009, fallendo miseramente in entrambi i casi.
Oggi il partito della Padania, con un disegno di legge del Ministro Roberto Calderoli, ha di nuovo rimesso il piede sull’acceleratore di questo antico sogno del “federalismo”.

l’Italia, in questo delicatissimo passaggio epocale, va sostenuta unendo e non dividendo il Nord dal Sud. Nessuno la mandi a raccontare che sia la Costituzione a volerlo: le materie richiamate nel comma terzo dell’articolo 116 si possono attribuire forme e condizioni “particolari” di autonomia su richiesta e, queste forme e condizioni debbono essere, appunto, “particolari”.

Ora, la parte più delicata del ddl attiene ai LEP (livelli essenziali di prestazione) che devono essere garantiti per Costituzione su tutto il territorio nazionale e di cui si attende la definizione da oltre 20 anni.
I Lep attengono i diritti civili e sociali dei cittadini e delle cittadine e devono essere stabiliti prima delle richieste di autonomia differenziata, tanto da stabilire la quantità di risorse da erogare a ciascuna regione richiedente.
Il ddl, però, dice che se entro un anno dall’entrata in vigore dell’autonomia differenziata i Lep non dovessero essere definiti, allora, tali risorse alle regioni verrebbero erogati sulla base della spesa storica regionale.

Fare questo significherebbe affossare per sempre il Mezzogiorno del Paese dato che le risorse verrebbero erogate dallo Stato alle regioni non più in base ai Lep, che garantiscono i diritti costituzionali, ma in base al principio di cassa “chi ha speso di più deve avere di più”.
Va da sé che le regioni del Nord che storicamente erogano più servizi, essendo dotate di forza economica maggiore, continueranno a farlo ancora di più a discapito di quelle del Sud le quali soffriranno ancora di più. Il risultato? Un vero e proprio razzismo territoriale, i diritti non sono regionalizzabili.
Dire di sì a tutto questo significherebbe avviare un procedimento di regresso irreversibile del Mezzogiorno. La più grande incongruenza del nostro Paese, si legge nel rapporto Eurispes, è che il Sud vive in condizioni sociali, economiche e civili così dissimili da farlo sembrare quasi una nazione a parte.

Ci appelliamo ancora una volta al Premier affinché i diritti, siano essi civili che sociali, siano realmente del cittadino e non del territorio, assicurandoli prescindendo dai confini territoriali dei Governi locali (art. 120 della Costituzione italiana).
Si fermi il progetto di un’autonomia che più che differenziata sarebbe disuguagliante e si metta fine a questa insensata trattativa tra Governatori di regioni e, soprattutto, si metta al riparo il Paese da quella che rischia di materializzarsi come la perfetta maledizione del Sud.