UIL TARANTO: UN ULIVO PER LE RADICI DELLE PARI OPPORTUNITÀ

Lunedì 12 maggio presso la scuola “C.G. Viola” iniziativa in occasione della Festa della Mamma


TARANTO 10 MAGGIO 2025 – In occasione della Festa della Mamma, lunedì 12 maggio 2025 alle ore 11.00, presso il giardino dell’Istituto Comprensivo Statale “C.G. Viola” di Taranto (Via Zara), le Pari Opportunità della UIL di Taranto organizzano una significativa iniziativa simbolica nell’ambito del progetto “Piantiamo semi, mettiamo le radici della pari opportunità”.

L’evento prevede la cerimonia di messa a dimora di un albero di ulivo, emblema di pace e di radicamento, come segno tangibile dell’impegno per la promozione delle pari opportunità, un valore fondante per la UIL e per la comunità scolastica tutta.

All’iniziativa parteciperanno il coordinatore della UIL di Taranto, Gennaro Oliva, la segretaria confederale UIL Puglia con delega alle Pari Opportunità, Annarita Gianniello, e la coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto, Patrizia D’Arcangelo, promotrice dell’evento, il Dirigente Scolastico dell’Istituto “C.G. Viola”, dott. Luca Calabrese e una rappresentanza del corpo docente.

Saranno coinvolte anche le classi prime dell’istituto, per favorire un momento educativo di riflessione e sensibilizzazione sulle pari opportunità fin dalla giovane età.

La stampa è invitata a partecipare.

8 MARZO, UIL TARANTO: “PARITÀ DI GENERE ANCORA UN MIRAGGIO. SERVONO AZIONI IMMEDIATE”

D’Arcangelo (UIL PO): “Non vogliamo solo celebrazioni, ma diritti concreti. senza parità salariale, tutele per le madri e lavoro dignitoso, le donne saranno sempre svantaggiate”


Taranto, 8 marzo 2025 – C’è poco da festeggiare. Ancora oggi, la parità di genere in Italia è un traguardo lontano. I numeri parlano chiaro: il tasso di occupazione femminile è il più basso d’Europa, il divario salariale sfiora il 30% e le pensioni delle donne restano quasi la metà di quelle degli uomini. Le lavoratrici sono spesso costrette ad accettare impieghi precari, con salari inferiori e minori possibilità di carriera. A tutto questo si aggiunge il peso della maternità, che troppo spesso si traduce in un ostacolo alla stabilità lavorativa. “Non possiamo permettere che l’8 marzo si riduca a una celebrazione priva di significato – afferma Patrizia D’Arcangelo, coordinatrice della UIL Pari Opportunità di Taranto – Oggi non chiediamo fiori, ma diritti concreti, salari equi e condizioni di lavoro dignitose. Le donne continuano a essere discriminate sul posto di lavoro e le istituzioni non possono più voltarsi dall’altra parte”.

In Italia, il gender pay gap resta una ferita aperta. Gli stipendi delle lavoratrici sono più bassi di quelli dei colleghi uomini di circa il 10,4%, con differenze che vanno dai 3.000 ai 14.000 euro annui a seconda dell’inquadramento. Per le donne più giovani il divario è meno marcato, ma cresce con l’età fino a superare il 27% tra le lavoratrici più anziane. “L’idea che il tempo risolva le disuguaglianze è un’illusione – sottolinea D’Arcangelo – Il problema del divario salariale non si colmerà da solo. Servono interventi concreti per garantire stipendi equi, tutele per le lavoratrici madri e misure che favoriscano la crescita professionale delle donne. Il cambiamento deve avvenire ora”.

Il quadro è ancora più drammatico al Sud, dove l’occupazione femminile fatica a decollare. Mentre le regioni del Nord e del Centro hanno raggiunto il target del 60% di occupazione femminile, il Mezzogiorno è ancora fermo al palo. “Le donne del Sud sono doppiamente penalizzate – denuncia D’Arcangelo – Non solo faticano a entrare nel mondo del lavoro, ma quando ci riescono devono accontentarsi di stipendi più bassi, meno tutele e contratti precari. Se davvero vogliamo parlare di sviluppo, dobbiamo partire da qui: investire sulle donne significa investire sul futuro di tutto il Paese”.

Anche la sicurezza sul lavoro resta una questione aperta. Nel 2024 gli infortuni femminili sono leggermente diminuiti, ma quelli nel tragitto casa-lavoro sono aumentati del 5%, confermando che le donne sono più esposte ai rischi fuori dai luoghi di lavoro. L’incidenza degli infortuni in itinere è del 28% per le donne contro il 19% degli uomini, e il dato diventa ancora più drammatico nei casi mortali, dove la percentuale femminile sale al 56,5%. “Anche su questo tema manca una vera attenzione da parte delle istituzioni – osserva D’Arcangelo – Le donne si spostano di più per lavoro, spesso con mezzi pubblici inadeguati o in orari disagevoli, eppure il problema della sicurezza nei trasporti e nelle città non è mai una priorità. Non possiamo accettare che una lavoratrice rischi la vita semplicemente andando o tornando dal lavoro”.

Un altro nodo irrisolto è quello della maternità. Il numero di contratti a tempo indeterminato per le donne continua a essere nettamente inferiore rispetto a quello degli uomini: nel 2023, sono stati 3.489 per le donne contro 6.014 per i lavoratori maschi. Le donne sono ancora costrette a scegliere tra lavoro e famiglia, perché i servizi di supporto restano insufficienti. “Ogni anno si parla di nuove misure per sostenere la genitorialità, ma alla fine sono sempre interventi parziali – denuncia D’Arcangelo – Il bonus mamme previsto per il 2025, ad esempio, non ha ancora un decreto attuativo. Le famiglie non possono vivere nell’incertezza. Servono congedi paritari, servizi per l’infanzia accessibili a tutti e un sistema che non penalizzi le madri sul lavoro. Fino a quando la maternità sarà considerata un problema, le donne saranno sempre svantaggiate”.

La UIL Pari Opportunità di Taranto chiede un cambio di passo immediato. “Non possiamo continuare a trattare questi temi come questioni secondarie – conclude D’Arcangelo – La parità di genere non è solo un diritto, ma una necessità per la crescita del Paese. È ora che la politica si assuma la responsabilità di garantire un futuro in cui le donne non siano più costrette a lottare per ciò che dovrebbe essere scontato: il diritto a un lavoro dignitoso, sicuro e retribuito equamente”.

UIL Taranto: Corso di Autodifesa Femminile

Taranto, 14 novembre — La UIL di Taranto, tramite il proprio Sportello Mobbing e Stalking, inaugura nella giornata di domani, 15 novembre, un’importante iniziativa rivolta esclusivamente alle donne: un corso di autodifesa personale strutturato in sei lezioni, ognuna della durata di un’ora. Gli incontri si terranno presso la sede della UILTUCS di Taranto, in via Campania 148, con il primo appuntamento fissato per venerdì 15 novembre alle ore 16.

A tenere il corso sarà il maestro di karate Antonio Vitarelli, professionista di grande esperienza e specializzato in tecniche di difesa personale. Gli incontri, articolati tra nozioni teoriche e dimostrazioni pratiche, forniranno alle partecipanti le basi per affrontare situazioni di pericolo, migliorare la consapevolezza dei propri movimenti e saper reagire in modo adeguato a possibili aggressioni. Al termine del ciclo di lezioni, tutte le partecipanti riceveranno un attestato di frequenza.

Un’iniziativa contro la violenza di genere

Il corso si inserisce nel programma di attività dello Sportello Mobbing e Stalking UIL di Taranto, mirato a sensibilizzare e tutelare le donne contro comportamenti aggressivi o molesti, che purtroppo restano episodi frequenti nel contesto attuale. “In strada, come nei luoghi pubblici, ogni giorno possiamo trovarci in situazioni di potenziale pericolo; l’obiettivo del corso è dare alle donne delle prime nozioni su come proteggersi in caso di aggressione,” ha dichiarato la responsabile territoriale dello Sportello, Antonella Maselli.

L’iniziativa è supportata e condivisa con la UIL Puglia, rafforzando così il ruolo dello Sportello Mobbing e Stalking a livello regionale e garantendo alle partecipanti un servizio di formazione accessibile e sicuro.

Partecipazione e obiettivi di lungo termine

Il corso, destinato in questa fase alle iscritte della UIL, si rivolge in particolare a chi desidera sviluppare una maggiore sicurezza personale, fornendo una risposta concreta a situazioni di vulnerabilità femminile. “Oltre ad offrire supporto alle nostre iscritte, non escludiamo di poter estendere questa iniziativa al pubblico in futuro, aumentando la consapevolezza sull’importanza dell’autodifesa”, ha aggiunto la responsabile del progetto.

Patrizia D’Arcangelo nominata nuova Coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto

D’Arcangelo: “Le donne devono poter contare su pari opportunità per realizzare le proprie ambizioni professionali, senza essere penalizzate da disparità salariali o discriminazioni”

Nella giornata di ieri, presso la sede della UIL di Taranto, è stata ufficializzata la nomina di Patrizia D’Arcangelo come nuova coordinatrice del Coordinamento Pari Opportunità della UIL Taranto. Un incarico di grande responsabilità, frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra le diverse categorie sindacali dell’arco ionico. La D’Arcangelo sarà affiancata da un team di rappresentanti delle varie categorie sindacali, tra cui Angela Agrusti (UIL Scuola Italia), Ilaria Pastore (UIL Agroalimentari), Gaetana Pisarra (UIL Pubblica Amministrazione), Cosima Mannavola (UIL Pensionati), Simona Costantino (UIL FPL) e Antonia Maselli (UIL TUCS). Questo gruppo lavorerà congiuntamente per promuovere politiche di parità di genere e contrastare le disuguaglianze nel mondo del lavoro.

Cos’è il Coordinamento Pari Opportunità e perché è essenziale

Il Coordinamento Pari Opportunità della UIL ha lo scopo di abbattere le disparità di trattamento tra uomini e donne, soprattutto nel contesto lavorativo. Le sue azioni si concentrano su diversi fronti: promuovere l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, contrastare la disparità salariale, sostenere la crescita professionale femminile, affrontare il fenomeno della violenza e delle molestie sul posto di lavoro, e incentivare una migliore conciliazione tra vita privata e lavorativa. L’obiettivo principale è quello di garantire che le donne non vengano lasciate indietro, offrendo loro le stesse opportunità di carriera e realizzazione professionale.

Dichiarazioni di Patrizia D’Arcangelo, nuova Coordinatrice Pari Opportunità UIL Taranto

“Sono onorata di ricevere questo incarico e grata per la fiducia che mi è stata accordata. Il nostro impegno, come Coordinamento Pari Opportunità, sarà quello di promuovere azioni concrete per eliminare le disuguaglianze di genere, non solo nel mondo del lavoro ma anche nella vita quotidiana. Le donne devono poter contare su pari opportunità per realizzare le proprie ambizioni professionali, senza essere penalizzate da disparità salariali, difficoltà di conciliazione casa-lavoro o, peggio ancora, discriminazioni e violenze. Insieme al team che mi accompagnerà in questo percorso, lavoreremo con determinazione per creare un contesto dove tutte e tutti possano esprimere il proprio potenziale in un clima di rispetto e inclusività”.

Dichiarazioni di Annarita Gianniello, Segretaria Regionale UIL Puglia con delega alle Pari Opportunità

“La nomina di Patrizia D’Arcangelo rappresenta un passo significativo per il nostro sindacato e per tutto il territorio ionico. Il Coordinamento Pari Opportunità riveste un ruolo cruciale nel promuovere un ambiente lavorativo equo, in cui le donne possano accedere alle stesse possibilità di carriera e riconoscimenti economici dei loro colleghi uomini. Le disparità di genere, purtroppo, persistono in molti settori, ma siamo fermamente convinti che attraverso azioni mirate e la sensibilizzazione, possiamo fare la differenza. Il mio augurio a Patrizia e al suo team è quello di affrontare con coraggio e competenza le sfide che si presenteranno, sapendo di poter contare su tutto il nostro sostegno”.

“Lavorare per le pari opportunità non è retorica, ma impegno concreto”

“Lavorare per le pari opportunità non è retorica, ma impegno concreto. La UIL Taranto, avanti nel terzo millennio, combatte per un futuro equo e trasparente. Famiglie, donne, e il nostro impegno sono la vera forza”

Intervento di Doriana Caleandro, Coordinatrice Pari Opportunità della UIL di Taranto, al Consiglio Territoriale della UILM TARANTO:

Nell’ambito del Consiglio Territoriale della UILM TARANTO, Doriana Caleandro, Coordinatrice Pari Opportunità della UIL, ha affrontato con determinazione e passione le tematiche cruciali legate alla parità di genere e alla lotta contro la violenza, ribadendo l’importanza del suo impegno e quello della UIL nel promuovere un ambiente di lavoro equo e sicuro.

La Caleandro ha risposto alle critiche rivolte al suo impegno, sottolineando quanto sia fondamentale continuare il lavoro in favore delle pari opportunità. La presenza attiva della UIL e del coordinamento delle pari opportunità ha portato a risultati concreti, come la partecipazione alla contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello, dimostrando che il tema non è più solo retorica o ideologia.

La UIL di Taranto, in linea con la propria missione, si impegna attivamente nella creazione di una cultura aziendale favorevole alle pari opportunità. Attraverso assemblee informative e formative, il sindacato cerca di sensibilizzare e informare sulle questioni di genere, promuovendo collaborazioni con le parti sociali del territorio, inclusi centri antiviolenza e la polizia di stato, che ha sempre offerto il suo prezioso sostegno.

Il Premio Fiducia, realizzato in collaborazione con l’associazione dei consumatori di Taranto ADOC, è stato consegnato al Questore di Taranto, Massimo Gambino. Questo premio rappresenta un riconoscimento significativo per l’impegno nella promozione della fiducia e della sicurezza nella comunità.

Prossimo appuntamento di rilevanza nazionale sarà l’incontro della commissione nazionale delle pari opportunità, fissato per l’11 gennaio 2024 presso il dipartimento di economia dell’Università Roma Tre. Durante l’evento, si discuterà della direttiva UE 2023 sulla disparità salariale di genere e sulla trasparenza salariale, con un particolare focus sul calcolo del GAP salariale fino all’età pensionistica.

Doriana Caleandro ha sottolineato che dietro ai numeri relativi al GAP salariale ci sono storie personali, famiglie e donne che meritano una parità effettiva. In tal senso, la UIL di Taranto annuncia con orgoglio l’apertura dello sportello Mobbing  e Stalking. Tutti gli iscritti, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, avranno la possibilità di rivolgersi direttamente alle competenze presenti nello sportello, composto da una psicologa e un avvocato, oltre alla coordinatrice mobbing e stalking della UIL.

La UIL di Taranto conclude il comunicato sottolineando il proprio impegno a dire “basta alla retorica”, a essere all’avanguardia e a partecipare attivamente alle discussioni e ai tavoli di trattative del terzo millennio. Il sindacato si presenta come un’unità coesa e determinata a perseguire obiettivi di parità e giustizia sociale.

INPS conferma il -30% dell’assegno pensionistico alle donne: “E’ ora di affrontare seriamente la tematica”

Da settimane sul tavolo del Governo Meloni si discute della “Opzione Donna” ovvero della possibilità che viene data alle lavoratrici di accedere al prepensionamento.  I requisiti per accedervi, però, hanno sollevato non poche problematiche che i rappresentanti istituzionali insieme alle parti sociali sono chiamati a risolvere entro l’anno.  Ma altra problematica non ancora snocciolata è legata all’assegno pensionistico delle donne che secondo l’Osservatorio INPS risulta essere inferiore del 30% rispetto a quello percepito dagli uomini.

Sulla questione interviene Doriana Caleandro, coordinatrice Pari Opportunità della UIL di Taranto.

“Se per gli uomini l’assegno medio è di 1.381 euro, per le donne si ferma a 976 euro al mese con una differenza di circa il 30%, che in denaro si traduce mensilmente in 400 euro in meno per le donne. Eppure sulle 779.791 pensioni erogate nel 2022 le donne sono 437.596 contro 342.195 degli uomini.

Ancora ad oggi molti non hanno la reale percezione di questo gap perché si usano parametri che fanno un’istantanea del momento non stimandola in base all’intero arco lavorativo. E proprio a fine rapporto lavorativo questo divario diventa tristemente palese: siamo lontani da una vera parità salariale.

Le cause sono sempre le stesse, purtroppo sempre culturali. Quante donne hanno anteposto al diritto al lavoro a quello della cura dei figli e dei familiari non autosufficienti? Quante di noi hanno dovuto rinunciare a una carriera professionale dovendosi accontentare di un part-time? Quante non ammesse al lavoro perché giudicate in età troppo fertile? E quante ancora costrette ad arrangiarsi ad un contratto non qualificato?

Oggi si è poveri anche lavorando, ma sicuramente la situazione si aggrava se vista al femminile: al sud di questa bella Italia le donne subiscono discriminazione territoriale, di genere e generazionale. Come fai ad avere l’opportunità di una occupazione retribuita se poi non hai strutture pubbliche dedicate alla cura?  Asili nido, mense scolastiche, centri estivi, case di cura, case di riposo sempre troppo poche o inesistenti.

Il sindacato ha un ruolo fondamentale per abbattere le discriminazioni di genere. Ha lo strumento della contrattazione, che ad oggi, più che mai, incentiva quelle buone prassi che diventano strutturali, come il welfare, il sostegno alla genitorialità e una migliore conciliazione dei doveri casa/lavoro. Consapevoli del fatto che l’occupazione femminile e la relativa autonomia economica siano di base un bene per l’intera società del terzo millennio.

È il momento di affrontare la questione perché la parità di genere non resti soltanto un bell’ideale a cui tendere ma diventi concretezza per un Paese che ha nella Costituzione il principio dell’uguaglianza”. 

La Certificazione di genere – Caleandro (UIL P.O): “Come sindacato abbattiamo le disuguaglianze”

“Era il lontano 2020 quando partì da parte della UIL la campagna mediatica – dice la Coordinatrice Doriana Caleandro – sul gender pay gap: abbattere la disuguaglianza salariale fra uomo e donna. Tale iniziativa venne presentata anche alla CES, la Confederazione europea dei sindacati, per spingere all’ottenimento di una legge sulla trasparenza salariale di genere, tenendo in considerazione tutto il pacchetto retributivo, inclusi i benefit, bonus e contributi pensionistici.
Come Coordinamento Pari Opportunità ci muoviamo in un gap salariale che investe non solo l’Italia ma tutta la Comunità europea con una forbice che va dal 27% dell’Estonia all’8% della Romania.
Gli ultimi dati infografici vedono le donne lavoratrici in Europa guadagnare il 13% in meno all’ora. Mentre in Italia le donne guadagnano in media 500 euro in meno ogni mese rispetto agli uomini.  Dati deprimenti che non rispecchiano le caratteristiche degne di un paese democratico del terzo millennio”.
E su Taranto le Pari Opportunità della UIL da tempo stanno lavorando per applicare interventi di aiuto che tendano ad abbattere la disparità di retribuzione.

 Continua la Caleandro: “Con il decreto interministeriale del 29 marzo 2022 le aziende, sia pubbliche che private, con oltre 50 dipendenti, sono tenute a presentare il rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile (va precisato che tale rapporto va redatto sia nel complesso delle unità produttive, sia nelle singole unità con più di 50 dipendenti) dove si registrano dati relativi non solo alla retribuzione del personale ma anche alla crescita professionale a parità di merito e mansioni.
Inoltre si prevede l’ottenimento della certificazione di genere con il fine di invitare le aziende ad attuare azioni volte al superamento di ostacoli discriminatori di genere, per esempio incentivo alla maternità, asili nido aziendali”.

Risulta doveroso dire che le aziende metalmeccaniche di Taranto, su invito da parte del coordinamento della Pari Opportunità UIL per la compilazione di tale rapporto, hanno risposto bene, registrando un’alta adesione, anche oltre le nostre aspettative.

Tutte le aziende private che avranno conseguito la certificazione per la parità di genere, avranno diritto ad un esonero contributivo dell’1% del totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite massimo di 50 mila euro annui. Tale esonero sarà ottenibile per tutto il periodo di validità della certificazione di genere, di norma triennale.

Va anche ricordato che con il d.lgs n.105 del 30 giugno 2022 vengono introdotte novità per la conciliazione vita-lavoro per una più equa ripartizione dei carichi familiari. Inoltre viene rafforzato il sistema sanzionatorio per tutti quei datori di lavoro che ostacolano, violano e non riconosco tali diritti.

Conclude Doriana Caleandro: “Il Coordinamento delle Pari Opportunità UIL continuerà a lavorare nel sostegno della parità di genere e a vigilare, sensibilizzare, suggerire azioni, chiedendo a gran voce più collaborazione fra istituzioni e parti sindacali. Perché la missione 5 del PNRR è anche il nostro obiettivo e noi lo raggiungeremo non solo attraverso azioni di sensibilizzazione culturale ma anche, e soprattutto, con interventi chirurgici che possano diventare strutturali, così come abbiamo fatto fino ad ora, così come siamo abituati a fare”.