Aggressione al conducente di Kyma Mobilità: ennesimo atto di violenza a Taranto
Taranto, 07 novembre 2025 – Le Segreterie Territoriali e Aziendali di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI denunciano l’ennesimo grave episodio di violenza ai danni di un operatore di esercizio di Kyma Mobilità, avvenuto nella serata del 6 dicembre 2025. L’autista, mentre svolgeva regolarmente il proprio servizio sulla linea 1/2 , è stato aggredito da un individuo che aveva precedentemente tentato di salire fuori fermata nei pressi di Via Margherita. L’aggressore alle 21.20 circa, in maniera premeditata, ha raggiunto il conducente al capolinea dei Tamburi per poi sferrargli un pugno al volto. Il conducente ha chiamato immediatamente le Forze dell’Ordine e ha dovuto fare ricorso alle cure mediche presso l’ospedale di Martina Franca dove ha ricevuto una diagnosi di contusione all’occhio ed un forte shock emotivo.
I Segretari Territoriali ed Aziendali di FILT-CGIL Zotti Francesco e Cecere Pietro, di FIT-CISL Fumarola Cinzia e Galletta Vincenzo e di UILTRASPORTI Sasso Carmelo e Fumarola Giuseppe esprimono la massima solidarietà al collega aggredito e ribadiscono che tali episodi non sono più tollerabili. È necessario l’intervento immediato delle Istituzioni per GARANTIRE LA SICUREZZA e la TUTELA DEI LAVORATORI del trasporto pubblico.
Non dimentichiamo l’evento di un mese fa che ha colpito 2 ausiliari della sosta dove gli stessi sono stati aggrediti verbalmente da un parcheggiatore abusivo sempre mentre svolgevano il loro turno di lavoro e di tutte le aggressioni fisiche e verbali che hanno interessato altri lavoratori nel capoluogo tarantino
Non possiamo abbassare l’attenzione davanti ad una piaga sociale che sta colpendo sempre di più dei lavoratori vittime del dovere e colpevoli di svolgere il loro lavoro in un contesto sociale sempre più degradato. Si rinnova, pertanto, la richiesta di un INCONTRO URGENTE con S.E. il Prefetto di Taranto ed il Questore, affinché vengano adottate misure concrete e tempestive per prevenire ulteriori atti di violenza e per assicurare un ambiente di lavoro sicuro.


