Crisi del porto e degli ex lavoratori TCT, l’allarme di UIL TRASPORTI

La crisi che attraversa il porto di Taranto si aggrava, e a pagarne il prezzo più alto sono i lavoratori. Il Segretario Generale della UIL Trasporti Taranto, Carmelo Sasso, è intervenuto oggi sulle colonne del Quotidiano per denunciare la situazione critica degli ex dipendenti TCT (Evergreen), evidenziando ritardi nell’erogazione dell’Ima (indennità di mancato avviamento) e prospettive incerte per il futuro.

«Rileviamo con rammarico e preoccupazione – dichiara Sasso – un inceppamento nel meccanismo apparentemente infallibile legato all’erogazione dell’Ima per i lavoratori ex TCT iscritti nella TPWA (Taranto Port Workers Agency). Il ritardo nell’accredito dell’indennità di settembre, ricevuta solo il 20 novembre, è stato classificato come “fisiologico”. Tuttavia, è allarmante che, al 2 dicembre, non vi sia alcuna visibilità per quella di ottobre, che doveva essere erogata entro il 30 novembre».

Una situazione insostenibile per 327 famiglie
La UIL Trasporti lancia l’allarme: «Si rischia di far passare un Natale amaro a 327 famiglie, private di un sostegno essenziale per la loro sopravvivenza. Pare che vi sia un errore di comunicazione tra Inps Roma e Inps Taranto. Chiederemo un incontro urgente ai vertici locali dell’Inps per comprendere le motivazioni di questi ritardi e porvi rimedio. Le famiglie dei lavoratori ex TCT vivono una vertenza lunga e dolorosa che ancora non vede soluzione», continua Sasso.

Prospettive future e interventi legislativi
Il futuro dell’Ima per il 2025 resta incerto. Gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio dai deputati Vito De Palma (Forza Italia) e Dario Iaia (Fratelli d’Italia) propongono misure di proroga e finanziamento per le Agenzie di somministrazione e riqualificazione del lavoro portuale. La proposta di De Palma proroga l’attività delle Agenzie sino al 31 dicembre 2025, stanziando 8,2 milioni di euro per il prossimo anno, mentre quella di Iaia estende la copertura fino al 2026 con ulteriori risorse.

Parallelamente, Regione Puglia e Autorità Portuale stanno lavorando a un ciclo di formazione e riqualificazione per questi lavoratori, con un aggiornamento del catalogo delle professioni. «Tuttavia, queste prospettive devono essere accompagnate da azioni immediate e concrete per garantire stabilità ai lavoratori e alle loro famiglie», sottolinea Sasso.

La UIL Trasporti Taranto in prima linea
La UIL Trasporti si conferma un punto di riferimento per i lavoratori del porto. «Non permetteremo che questi ritardi diventino la norma. Vigileremo affinché i diritti dei lavoratori siano rispettati e faremo pressione sulle istituzioni per garantire loro il sostegno necessario in questo momento critico», conclude Sasso.

La situazione del porto di Taranto e dei suoi lavoratori è un tema centrale per lo sviluppo del territorio. La UIL Trasporti non farà mancare il suo impegno per costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti i lavoratori coinvolti.